Se ci si imbarca in una navigazione Internet cercando termini come "vedico" o "vimana", si hanno molte sorprese. A cominciare dall'esistenza di un sito, intitolato Real Moon, hollow Moon (Luna reale, Luna nascosta), il cui webmaster afferma che certe misteriose costruzioni piramidali fotografate dalla NASA su Marte (e che molto probabilmente sono di origine naturale), potrebbero essere invece state realizzate millenni or sono dagli alieni. "Vi sono delle piramidi sul bordo del cratere lunare Pythagoras", afferma; "ed anche su Marte. Il produttore P. Oaks ha collegato l'Egitto con il termine indiano Ajapati, indicante i discendenti di Aja, nonno del dio Rama (e Ramesse era il fondatore dell'Egitto). Sappiamo di una statua egizia che mostra un progettista di piramidi, vestito come un dravida indiano, e sappiamo che il faraone di Menfi si vestiva come il dio indù Vaishnava. Al di sotto delle piramidi esistono per miglia e miglia trafori, gallerie e alloggiamenti; sono così profondi che non sono stati ancora completamente esplorati. Dove portano? Nel Libro egiziano dei morti ci sono numerosi riferimenti a mondi sotterranei, raggiungibili tramite queste gallerie. Esse sono state individuate nel 1978 da un radar che ha tracciato un complesso sotterraneo straordinario sotto le piramidi. Accordi presi con il presidente egiziano Sadat hanno portato, per tre decadi, a scavi segreti per mappare l'intero sistema. Ad una riunione tenutasi in Australia, uno degli scienziati che hanno partecipato a questo progetto, nome in codice Giza, il dottor Jim Hurtak, ha mostrato un filmato in cui si vedono questi condotti,
vecchi di 15.000 anni. Il film mostrava una necropoli identificata nella leggendaria città degli dèi.
Questi dèi hanno lasciato tracce anche su Marte e sulla Luna. Shrila Prabhupada afferma che nel Canto 4 (capitolo 22, testo 54) del Bhagaat Purana si sostiene che la Luna sia abitata da esseri altamente elevati, in contatto con i semidèi. Così potrebbe essere che le piramidi sparse lungo tutto il nostro pianeta, come pure su Marte e sulla Luna indichino le entrate sotterranee delle civiltà descritte nei Purana. Gli esseri elevati di cui la Luna è piena, secondo Shrila Prabhupada Bhaktivedanta, potrebbero vivere in un mondo sotterraneo e sublunare".
"Se leggiamo i Purana", conclude il webmaster, "scopriamo riferimenti a civilizzazioni su altri pianeti; costoro potrebbero avere costruito sfingi e piramidi su Marte. E ci sembra una conclusione ragionevole". Mi sia consentito di dubitare di queste affermazioni; a parte ciò, on line si può trovare ben altro materiale, di indubbio interesse: dagli articoli di stampa a sfondo ufologico raccolti da un certo Dharmapada e postati in una mailing list (specie un pezzo dello scienziato C.S.R. Prabhu sulle vimana come "antiche astronavi", apparso sul giornale locale The Hindu il 16 dicembre 2000) alle dichiarazioni del dottor Srikumar V. Gopalakrishna, secondo cui esisterebbero precisi riferimenti alle "macchine volanti" in un libro in sanscrito di Dileep Kanjilal. Nel libro sarebbero elencati altri testi che riferirebbero dettagliatamente degli UFO: lo Yukti-kalpataru di Bhoja (50 a.C.); il Mayamatam attribuito a Maya Dfinava ma probabilmente databile 50 a.C.; il Kathdsaritsdgara (X° sec. a.C.); la letteratura Avaddna (I-III° sec. a.C. ); il Raghuvamsam e l'Abhijndna-sakuntalam di Kalidasa (I° sec. d.C.); l'Abhimdraka di Bhasa (II° sec. d.C.) e il Jdtakas (III° sec. d.C.). Ancora, il 23 dicembre del 2001 scrivevo ad una mailing list Hare Krishna in italiano, 108avyakta108, un vero e proprio giornale virtuale scaricabile dal sito
www.geocities.com/avyakta108, chiedendo cosa ne pensasse il moderatore del fenomeno UFO e se vi fossero riferimenti nei loro testi. Mi rispondeva la signora Parama: "Certamente i Veda sono pieni di accenni agli UFO, cioè ad abitanti di altri pianeti dell'universo e ai loro viaggi su astronavi. Secondo la cosmografia vedica, esistono 14 sistemi planetari, e la Terra si trova in una posizione mediana. Esistono pianeti di diversi generi, abitati da razze buone e da razze cattive, che generalmente sono sempre in lotta tra loro. Lo Srimad Bhagavatam parla addirittura di un avatara di Buddha che manifestò i suoi lila (giochi) come astronauta predicando per salvare le persone confuse di un'altra era del mondo, viaggiando nello spazio. La particolarità del pianeta Terra è che su questo pianeta le condizioni di vita sono molto speciali, in quanto permettono l'evoluzione, sia materiale che spirituale (cioè la costruzione del karma). Su altri pianeti l'evoluzione è praticamente assente, perciò più o meno tutti i pianeti dell'universo sono interessati a quello che succede sulla Terra, specialmente adesso che, come possiamo facilmente vedere dai telegiornali, l'evoluzione sul pianeta Terra è arrivata a un punto cruciale della storia. I Veda ci spiegano però che la tecnologia spaziale di molte razze si basa su concetti scientifici che, giustamente, sono totalmente alieni alla scienza ufficiale moderna, e utilizzano le proprietà del suono, della luce, del campo magnetico dell'essere vivente. Le stesse conoscenze che un tempo erano tramandate sulla terra dagli yogi. Esiste persino una scrittura specifica, chiamata Vimana sastra, che spiega sommariamente (in linguaggio un po' esoterico purtroppo) come costruire vari tipi di astronavi. Il termine vimana in sanscrito, contenuto fin nei testi vedici più antichi significa astronave" cioè carro volante. La moderna Biman Airlines, cioè la compagnia di bandiera del Bangladesh, prende appunto il suo nome dal termine sanscrito vimana (ma ne esiste una indiana con il nome dell'uccello divino Garuda).
"Molti personaggi sono descritti nei Veda come viaggiatori spaziali (compresi il famoso saggio Narada Muni e tutto il popolo di Siddhaloka, che sono in grado di viaggiare senza bisogno di aiuti meccanici di alcun genere, come hanno sempre fatto gli yogi più avanzati; viaggiano utilizzando un ponte dimensionale a cui si accede attraverso la vibrazione sonora sostenuta dalla concentrazione del campo magnetico mentale). Tale tecnologia permette di trasportare la materia insieme con la mente. Il grande yogi Kardama Muni creò un'astronave enorme su cui viaggiò per anni insieme con la moglie Devahuti per visitare i vari pianeti dell'universo. É detto che nelle precedenti ere del mondo i deva (gli abitanti dei pianeti superiori) visitavano regolarmente la Terra con le loro aeronavi, ma sono descritte anche aeronavi utilizzate da rakhsasas (popoli demoniaci) come Ravana, Salva e altri cattivi. L'aeronave di Salva (una sorta di Stealth; N.d.A.) descritta nel decimo canto del Bhagavatam usava, come molte altre descritte nei testi vedici, un complicato sistema di rifrazione della luce per risultare invisibile. Il cannibale Tripura se ne andava in giro su una enorme astronave simile a una città, che fu distrutta da Shiva in persona perché stava causando morte e distruzione tra gli eremi dei saggi. Gli esempi sono innumerevoli. Qui a Jagannath Puri, dove io abito, in India, è opinione comune che i deva vengano regolarmente a visitare il tempio prendendo varie forme umane per confondersi nella folla.
"Tutti i templi tradizionali in India hanno una piccola piattaforma definita parcheggio per il vimana, perché si considera che la Divinità che risiede nel tempio debba avere uno spazio a disposizione per il proprio vascello ogni volta che desideri recarsi nella sua dimora.
"Che altro dire? Ci sono un sacco di informazioni sull'argomento. In conclusione, possiamo dire semplicemente che gli extraterrestri sono esseri viventi con pregi e difetti, ma sono tutti soggetti all'autorità del Signore Supremo (sarva loka mahesvaram, il Signore di tutti i pianeti).
"Il sanscrito è definito la lingua delle città dei deva, cioè devanagari. Magari imparando il sanscrito attraverso la lettura dei testi tradizionali potremmo farci capire più facilmente dagli extraterrestri o capirli meglio? Una bella domanda...".
Chi però non sembra condividere l'ottimismo degli Hare Krishna è l'ufologo indiano Prashant Solomon, che nel proprio sito Internet ha dichiarato che gli avvistamenti in India sono relativamente rari (in realtà, è lui che dispone di pochissima documentazione, sia detto senz'offesa). A lui l'ufologo Jerry Glass del MUFON americano ha scritto la seguente lettera: "Nel tuo sito ho letto che affermi che gli avvistamenti sono relativamente rari. Diversi anni fa ho visto un programma televisivo della serie Sightings e ricordo che parlava di un avvistamento UFO in una provincia indiana di lingua portoghese, credo Goa. Riferiva di un disco uscito dall'oceano, dal quale era fuoriuscita una strana creatura simile ad una piovra; questo resoconto mi impressionò facendomi riflettere sul fatto che la vita si è sviluppata negli oceani primordiali. E quindi è logico ritenere che le creature senzienti, umanoidi, bipedi come noi, i Grigi, i Rettiloidi (alcune delle categorie aliene schedate dagli ufologi; si veda sotto; N.d.A.) eccetera possano essere una minoranza, nello spazio...".