Questo è il futuro dell'ADSL?
Lo dicono Tiscali e Telecom
che nelle stesse ore presentano i propri piani industriali: ecco cosa c'è da attendersi per la connettività broad band italiana e per la copertura. ADSL 2 in prima fila
15/04/05 - Telefonia & C. - Roma - Evolverà la rete, arriveranno nuovi servizi:
è la strada che sta imboccando l'ADSL italiana, in base ai piani industriali presentati questa settimana, quasi in contemporanea, da Telecom Italia e Tiscali.
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Nelle infrastrutture, per prima cosa:
Telecom ha detto che nella seconda metà del 2005 adotterà
ADSL 2 plus nel 40-50% delle centrali ADSL, per portare la velocità (in un secondo momento)
fino a 10 e 20 Mbps nominali.
Telecom così colmerebbe di colpo il gap con le reti in unbundling di
Tiscali, già passato ad ADSL 2 e sta per adottare lo standard 2 plus aggiornando i relativi Dslam nelle centrali di Telecom raggiunte dalla propria rete.
È una corsa di velocità, ma non è facile capire quanto sia concreta e quanto fatta di parole, di annunci che guardano troppo in là nel futuro.
L'upgrade da 640 a 1.280 Kbps, promesso da Telecom per le linee flat, è del resto ancora in corso, sebbene, da annunci ufficiali, a metà marzo si sarebbe dovuto ultimare.
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Ma saranno coperte anche nuove centrali?
Ruggiero non lo dice durante la presentazione dei piani.
E, tra tutti quei numeri declamati con fierezza e autocompiacimento,
la questione della copertura ADSL è la grande assente.
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Per ora Telecom afferma di
investire non solo nella rete, ma anche nei servizi.
Rete (intesa come infrastruttura propria, in unbundling per gli operatori alternativi) e servizi sono i due cardini sui quali si reggerà nei prossimi mesi l'ADSL italiana.
Il fiore all'occhiello che Telecom vuole apporsi alla giubba da ex monopolista è
la TV su IP.
La lancerà a giugno 2005, per gli utenti Alice 4 Mbps, su quattro città italiane:
Roma, Milano, Palermo, Bologna (curioso, non Napoli).
A fine 2004 le città saranno 17, pari a 3,6 milioni di linee (20 per cento delle famiglie italiane):
anche Trieste, Brescia, Torino, Biella,
Verona, Venezia, Padova, Genova,
Alessandria, Firenze, Catania, Bari, Cagliari.
Nel corso del 2006-2007 ce ne saranno altre 40, già indicate da Telecom nelle slide della presentazione.
Da fine 2005 la TV su ADSL sarà servita tramite un Set Top Box (da collegare al televisore), che, nel 2006, arriverà a includere il supporto al Digitale Terrestre. Due cose in una, quindi:
TV di Alice e TV Digitale Terrestre.
Non solo: Telecom dice che ci sarà anche la possibilità di fare browsing e usare servizi e-mail via TV
(no, niente peer-to-peer, peccato).
Il che non è affatto una novità, in Italia: l'aveva già offerta, nel pieno della new economy,
Freedomland.
Si è parlato anche di quali potranno essere
i contenuti della TV di Telecom:
partite della serie A di calcio, 310 film ogni anno, 200 titoli da un catalogo on demand, concerti, eventi live, e poi i canali della pay Tv.
Ruggiero ha detto che Telecom farà
il Triple Play, via Internet:
oltre alla
connessione internet e alla
TV si concentrerà anche sul
VoIP,
potenziando l'attuale offerta Alice Mia ed estendendola, dalla seconda metà del 2005, alle piccole e medie imprese e ai professionisti (small office home office).
Per il business avrà anche
servizi di centralino VoIP. Lancerà
apparecchi SoftPhone su PC
e
videotelefoni Wi-Fi che parleranno via Alice Mia e quindi tutto in VoIP.
Il videotelefono di Telecom è invece adesso su rete PSTN, solo in parte IP, e non è Wi-Fi. (Infatti continua a deludere)
I numeri dell'ADSL
Secondo Ruggiero, la TV su IP sarà un forte fattore per convincere gli utenti a passare all'ADSL di Alice
A marzo 2005, gli utenti Alice sono stati 3,340 milioni.
Quelli degli operatori wholesale, cioè che hanno acquistato il servizio all'ingrosso da Telecom, 1,010 milioni.
... A questi numeri vanno comunque aggiunte le ADSL in unbundling (circa 400.000 a fine 2004, come risulta dal bilancio di Telecom).
Un dato importante, che è emerso durante la conferenza, è che
nel 2004 c'è stato il sorpasso: il mercato italiano consumer Internet banda larga ha superato quello della banda stretta, 64 contro il 36 per cento, per un valore totale di 1,6 miliardi di euro. Nel 2007, il rapporto sarà 90 contro 10 per cento, quando le linee banda larga saranno 10 milioni (stima Telecom): quasi una famiglia o un ufficio su due. A fine 2005 saranno 4,9 milioni.
Alessandro Longo per Punto Informatico