Incontro a Milano tra il club rossonero e i rappresentanti del giocatore
Luis Fabiano è troppo caro
Il Milan studia un ritiro tattico
«La nostra offerta non è più valida», ma è in arrivo il rilancio
MILANO — Nella giornata in cui Andrea Pirlo (tornato a Milanello lunedì sera) inizia ad allenarsi con i compagni,
Adriano Galliani fa decollare la trattativa per portare a Milano Luis Fabiano.
Ieri alle 11 si sono presentati in sede i rappresentati della Rio, il fondo brasiliano che detiene il 65% del cartellino dell’
attaccante del Siviglia.
Attorno al tavolo si sono seduti in sette: il vicepresidente rossonero, l’avvocato Leandro Cantamessa, Ernesto Bronzetti, consulente di mercato del Milan, Peppino Tirri e gli esponenti dell’agenzia brasiliana. Galliani ha ribadito l’impossibilità di scostarsi dalla vecchia offerta già formulata a voce ai dirigenti del Siviglia:
14 milioni di euro.
Gli agenti della Rio che detengono solo i diritti patrimoniali sul Fabuloso della Confederations Cup, ma non quelli relativi al trasferimento, hanno ascoltato e poi hanno risposto che sono in possesso di
un accordo scritto con il club spagnolo che gli impone di vendere il giocatore in caso di offerta superiore agli 11 milioni di euro.
Infine hanno ventilato una clamorosa ipotesi: ovvero quella di acquistare il restante 35% del cartellino del centravanti dal Siviglia (che chiede 25 milioni per chiudere a 18), per poi aprire i negoziati con il club di via Turati.
Così, in un sottile gioco di strategia, Galliani, nell’intento di forzare la mano al Siviglia, ha mandato una lettera ai dirigenti del club andaluso per spiegare che
l’offerta di 14 milioni di euro si intende revocata.
«La trattativa per Luis Fabiano è arrivata a un punto morto — ha dichiarato l’avvocato Cantamessa —.
La nostra trattativa è sempre stata con il Siviglia e solo con il club, non con il giocatore.
La nostra offerta l’abbiamo fatta e dal momento che hanno detto di no è stata revocata.
Dovete chiedere a Galliani se ci sarà un’altra offerta, ma in questo momento non credo proprio».
È probabile infatti che una nuova offensiva parta nei prossimi giorni: di certo Adriano Galliani non partirà con la squadra sabato mattina per gli States.
«Si prevedono tempi lunghi» sospirano in via Turati.
Finché non si scioglierà il nodo relativo all’attaccante (a proposito, ieri
Marco Borriello, provato a Varese come attaccante esterno, ha chiarito senza mezzi termini:
«Io sono un centravanti e il mister lo sa, quindi spero che al più presto potrò giocare in quella posizione»),
resterà congelato (anche per tenere calma la piazza) l’affare Pirlo.
Che continua a piacere al Chelsea e che viene considerato indispensabile dai compagni.
Andrea Pirlo
(LaPresse)
Ieri
Zambrotta (favorevole a un ritorno in pista di Luciano Moggi: «Ha già pagato, per cui non vedo perché non possa ricominciare a svolgere il suo lavoro»)
ha confessato a denti stretti:
«Se oltre a Kaká dovesse andare via un giocatore importante come Andrea,
la società avrà il dovere di sostituirli con calciatori di pari livello».
«Per Pirlo non è arrivata alcuna offerta — ha ribadito anche ieri Galliani —. Il giorno in cui questa offerta dovesse arrivare, allora ne parlerò con lui».
Con queste premesse, è prevista anche la partenza del regista rossonero per l’America, mentre non si aggregheranno
Cardacio, Viudez e Darmian, per i quali sono in corso trattative per la cessione.
Oggi Leonardo conclude il corso a Coverciano.
Monica Colombo per il Corriere della Sera
15 luglio 2009