Re: Re: Re:
Scritto da: eevee 08/02/2007 14.50
18 vuol dire "non conosci la materia, sei impreparato ma non ho voglia di vederti di nuovo"
più che utopica concreta: o hai già un lavoro o per un master, una borsa o per lavorare in molte aziende, guardano il voto di Laurea e non ti degnano di uno sguardo se non hai almeno 100
a meno che uno non abbia santi grossi grossi in politica, allora va bene tutto, anche un voto schifoso
si vede che non conosci l'organizzazione delle università moderne.
Se frequenti un corso con 400 iscritti l'anno in una grande università l'80% degli esami sono scritti, vale a dire il prof manco sa chi cavolo sei e corregge semplicemente un compito.
Quindi se fai tutto giusto (quasi impossibile) 30 altrimenti il voto scende.
In un esame ero preparatissimo, economia politica... andai all'esame, sapevo tre quarti del compito il quale durava un'ora e mezza con cinque esercizi divisi ciascuno in 4 punti, se ciccavi il primo punto sbagliavi tutto l'esercizio.
Un punto lo sbagliai, un esercizio mai visto prima non riuscivo a completarlo morale della favola 25.
Naturalmente l'ho accettato perchè non posso passare la vita dietro ad esami da rifare, considerando poi che esiste la laura specialistica che praticamente mi annula sta laurea qui.
Ora, sto esame era composto da 30 domande, 20 a crocette 10 bisognava inserire un termine specifico preso da situazioni reali di gestione (se non sai la materia ciccia)
Ogni risposta giusta 1 punto ogni sbagliata -0,5
Se non avessi provato 25 risposte mi sa ke avrei preso un voto più alto, ecco tornando indietro risponderei solo alle domande delle quali ero sicuro...
questo per farti capire che mica è facile, su certi test ci passi la vita e diventi matto se pigli 18 lo accetti e via.
Poi ho preso due 18 su 14 esami dati... uno in matematica
non mi sembra tanto male