30 mesi di TG1 Minzolini

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Etrusco
00giovedì 1 ottobre 2009 20:09
come cambia l'informazione nell'era Augusto Minzolini.
FONTE PRIMARIA DI INFORMAZIONE PER IL 70% DEGLI ITALIANI (CENSIS)
- DALLA FESTA DI CASORIA AI NOSTRI GIORNI. CENTOCINQUANTA EDIZIONI DELLE ORE 20 VISIONATE DA "REPUBBLICA"
PER SCOPRIRE COME È CAMBIATA LA COMUNICAZIONE AI TEMPI DI MINZOLINI
- UN DIARIO CHE SI TRASFORMA IN UN SUDARIO PER L'INFORMAZIONE...



Carmelo Lopapa per la Repubblica


Il Direttore del TG1 AUGUSTO MINZOLINI




"È un complotto", "una trama eversiva", "una manovra indegna". [SM=x44457]
Il refrain è quotidiano, il tam tam martellante.
Giorno dopo giorno diventa il mantra scaccia-guai che, servizio dopo servizio, le telecamere del Tg1 affidano ora allo sfogo estemporaneo del presidente del Consiglio, ora alla diligente voce del coro di onorevoli e portavoce.

[SM=x44456]


Patrizia D'Aaddario sbarca al lido

L'informazione passa attraverso parole sguainate come spade, confusi botta e risposta tra politici, passa attraverso il silenzio sui fatti, sui nomi. Patrizia D'Addario non esiste, ignorati gli affondo dei vescovi. Inchieste, scandali, festini, escort, manganellate a mezzo stampa mai realmente raccontati al grande pubblico. E' così da Noemi a Veronica, dalle veline al caso Boffo.

Cinque mesi di Tg1 - fonte primaria di informazione per il 70% degli italiani, come ha sottolineato il Censis - dalla festa di Casoria ai nostri giorni.
Centocinquanta edizioni delle ore 20 visionate da "Repubblica" per scoprire come è cambiata la comunicazione ai tempi di Augusto Minzolini.


Perché se fino a quel momento, da Veronica al caso "veline alle Europee", qualcosa filtra agli spettatori, dal 9 giugno la macchina si ferma, qualcosa si inceppa, comunque si cambia registro.


Il diario di questi cinque mesi di Tg1 inizia con l'edizione delle 20 di martedì 28 aprile,
in cui non vi è traccia della polemica sulle veline alle Europee, tantomeno della festa di Noemi raccontata quella mattina da "Repubblica".
L'indomani però, 29 aprile, le prime pagine dei giornali sono tutte per il "ciarpame" denunciato la sera prima da Veronica Lario attraverso l'Ansa
, la sua sorpresa per il marito alla festa di una diciottenne. Il Tg1 allora con quella notizia apre l'edizione delle 20.

Giampaolo Tarantini


O meglio, con lo sfogo di Berlusconi da Varsavia. Per bocca dell'inviata Sonia Sarno: "Una montatura, una bufala, il premier non usa mezzi termini per commentare le polemiche, la festa a Casoria non era una cosa piccante: sono stato invitato dal padre della festeggiata, un vecchio socialista, autista di Craxi". Quale festa? Perché la moglie lo attacca?



Chiuso il servizio, in studio Maria Luisa Busi leggerà poche righe di Veronica: "Ciarpame senza pudore". Domenica 3 maggio il Tg1 delle 20 dà come terzo titolo la notizia del divorzio chiesto dalla Lario e anticipato da "Repubblica" per far dire a Berlusconi: "È una vicenda personale che mi addolora e della quale preferisco non parlare". Due giorni dopo torna a parlarne, eccome.



Va in onda il famoso "Ora parlo io" da Porta a Porta, col quale il Tg1 delle 20 apre. Servizio di un minuto 57 secondi, quasi tutti per il premier: "Una montatura dei giornali. Falsità. Mia moglie è caduta in trappola, riconosca il suo errore". Rush finale della campagna elettorale, poi le Europee del 6-7 giugno, e il 9 si insedia il nuovo direttore, Augusto Minzolini.


L'editoriale di 1 minuto e 21 secondi non lascia dubbi su come volterà pagina il Tg1. "L'ultima campagna elettorale ha dimostrato come i media si siano occupati per settimane di gossip. Noi avvicineremo la realtà dell'informazione a quella che voi vivete ogni giorno".


Avrà modo di dimostrarlo a partire da mercoledì 17 giugno. Il "Corriere della sera" dà notizia dell'inchiesta di Bari, pubblica l'intervista a Patrizia D'Addario che racconta di essere stata pagata per trascorrere la notte a Palazzo Grazioli. Al Tg delle 20 dopo 9 minuti va un servizio, ruota quasi tutto attorno a una sorta di caso D'Alema per via del "scosse" annunciate. Si accenna all'inchiesta pugliese, ma il giornalista tiene a precisare che il pm "appartiene a Magistratura democratica".

L'indomani, i magistrati di Bari interrogano cinque ragazze, i giornali europei titolano sulle "donne pagate alle feste di Berlusconi", Ghedini lo difende definendolo "al massimo utilizzatore finale", scoppia il caos. Altro servizio a metà Tg1 delle 20: "Sulle indiscrezioni legate all'inchiesta della procura di Bari e sul presunto ingaggio di ragazze per avvicinare potenti è scontro". Potenti. Sembra un paradosso ma sarà il Tg5 delle 20 di quello stesso 18 giugno a fare per primo il nome della D'Addario.
Venerdì 19 giugno il quotidiano dei vescovi "Avvenire" invita il premier a discolparsi: "Occorre un chiarimento". [SM=g1470351]

L'imprenditore Gianpaolo Tarantini parla per la prima volta, il centrosinistra chiede al premier di riferire in aula, ma il Tg1 si limita a riprendere un Berlusconi assai nervoso da Bruxelles: "Le trame giudiziarie e gli attacchi mediatici non mi butteranno giù", quindi l'audio, contro i giornalisti: "Siete spioni, vi dovete vergognare". La storia si ripete nei giorni successivi. Il Tg1 tace. I silenzi diventano un caso politico, Minzolini è convocato dal presidente Rai Paolo Garimberti.



A quel punto, sono le 20 di lunedì 22 giugno, il direttore passa al contrattacco con un nuovo editoriale. "Voglio spiegarvi perché il Tg1 ha assunto una posizione prudente sull'ultimo gossip, pettegolezzo. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c'è una notizia certa. Solo processi mediatici che nulla hanno a che vedere col servizio pubblico. Questa è la linea che vi ho promesso e che continuerò a garantirvi".

Il flusso delle notizie da Bari diventerà incontenibile. Bisognerà attendere otto giorni dopo l'esplosione del caso perché al tg di giovedì 25 giugno, in una corrispondenza da Bari, il cronista (Pino Scaccia) riveli che "è venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema".


Il servizio si conclude col pm che convoca il governatore Nichi Vendola. Sarà lui all'apice dello scandalo? Ai primi di luglio il Tg1 diventa quasi monotematico "verso il G8", come avverte il bollino che compare per giorni sullo schermo. Così, la reprimenda del 6 luglio del segretario Cei monsignor Mariano Crociata contro il libertinaggio, "atto grave e non riducibile ad atto privato", alle 20 merita la lettura di due righe tra le brevi da parte della conduttrice Tiziana Ferrario.

Il 10 luglio è l'apoteosi della chiusura del G8 dell'Aquila celebrata con l'edizione monstre delle 13.30 di un'ora e 40 minuti. Cadono nell'oblio catodico, il 20 luglio, la pubblicazione sul sito dell'"Espresso" delle registrazioni della D'Addario e perfino, il 5 agosto, l'intervista di Barbara Berlusconi a "Vanity Fair" ("Un politico non può distinguere tra pubblico e privato").

Il 28 agosto il premier querela "Repubblica" per le 10 domande, il "Giornale" attacca il direttore dell'"Avvenire" Dino Boffo, la Santa Sede cancella l'incontro del segretario di Stato Bertone col premier all'Aquila. Il Tg1 apre con Tremonti al Meeting di Rimini. Il secondo servizio è di Sonia Sarno dal capoluogo abruzzese per la festa della "Perdonanza": "Incontro sotto la tenda della protezione civile per il sottosegretario Gianni Letta e il segretario di Stato Tarcisio Bertone.

Avrebbe dovuto esserci Berlusconi - racconta - ma c'è stato un cambio di programma all'ultimo momento". Gli spettatori non sentiranno mai parlare della campagna appena avviata da Vittorio Feltri, neodirettore del quotidiano di Berlusconi. Tantomeno del fatto che l'attacco a Boffo - affrontato coi soliti botta e risposta nel servizio successivo - parte non da un "atto del casellario" ma da una velina anonima su presunte abitudini sessuali.


Il 3 settembre il direttore dell'"Avvenire" si dimette e Aldo Maria Valle ricostruisce l'accaduto per concludere che, a parte Bagnasco, "non si registrano altre reazioni dal Vaticano e dalla Cei". Il copione si ripete per l'affondo di Feltri a Fini a suon di presunti dossier a luci rosse, il 14 settembre: nessun cenno dal Tg1 delle 13.30, telecamere per la Gelmini che inaugura l'anno scolastico. Il 18 settembre l'imprenditore che procacciava ragazze al premier, Gianpaolo Tarantini, viene arrestato. Per il tg della sera è una storia di "droga e tangenti".


Carmelo Lopapa per la Repubblica
[01-10-2009]
Neongenesis
00venerdì 2 ottobre 2009 01:00



Dopo una settimana di Minzolini si poteva ancora definire informazione???




[SM=x44466]
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Etrusco
00venerdì 2 ottobre 2009 10:24
Re:
Neongenesis, 02/10/2009 1.00:




Dopo una settimana di Minzolini si poteva ancora definire informazione???




[SM=x44466]
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Assolutamente no, infatti questo fenomeno negli stessi corridoi Rai lo definiscono:
"Menzognini" [SM=x44455]

Ovviamente io ne prendo le distanze da quest'epiteto e lo riporto solo per amor di cronaca
[SM=x44452]

Etrusco
00martedì 6 ottobre 2009 19:34


Neongenesis
00martedì 6 ottobre 2009 19:42



E' diventato il TeleGossip1




[SM=x44463]
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Etrusco
00sabato 17 dicembre 2011 14:54
Sintonizzatevi ora su "TV Talk" Rai3: viene analizzato l'operato del TG1 sotto la "Direzione Minzolini" [SM=g1741324]
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