Re:
Scritto da: goccedigiada 08/07/2005 13.25
Un altro errore che spesso noto sul web (e non solo) è il caotico uso di congiuntivi/ e condizionali...
Prendiamo le frasi che iniziano con "se"...
Avrete avuto tutti una professoressa di italiano che ai tempi vi gridava: "il se vuole solo e sempre il congiuntivo. Tutte Teste di rape...esclusa Goccedigiada!"
Però vediamo che talvolta qualcuno dopo il "se" mette il condizionale.
La domanda nasce spontanea:
Trattasi d'errore oppure il "se" può reggere davvero il condizionale?
Risposta: L'uso del condizionale con il "se" è non solo lecito, ma è addirittura obbligatorio per esprimere il futuro nel passato delle interrogative indirette: "Gli chiesi se sarebbe venuto a trovarmi".
Scusami se ti chiedo che insegnante mai fosse!
:-:
I
periodi ipotetici indipendenti ereditano dal latino (e dal greco, esattamente come da tutte le lingue indoeuropeee) l'uso del modo
indicativo - ovviamente in tutti i propri tempi - nella loro protasi e nella loro apodosi: così esprimeranno il
periodo ipotetico di 1° grado, cioé della realtà. Della serie: "se mangi, hai voglia"
Oltretutto, talora possono esistere, ad esempio in latino,
periodi ipotetici dipendenti e perfino
misti, le cui regole sono ulteriormente più complesse.
Probabilmente la tua insegnante si riferiva genericamente a semplici proposizioni ipotetiche indipendenti di 2° e 3° tipo, vale a dire quelle in italiano relate a indicare situazioni della possibilità e irrealtà
[Modificato da Zalmoxis 09/07/2005 7.14]