A piedi da Como a Bellagio

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fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:00
Un'escursione di due giorni sulla Dorsale del Triangolo Lariano

Ci pensavo da tempo, e finalmente, approfittando del ponte, ho messo insieme due giorni per fare questa classica escursione, a piedi da Como a Bellagio attraversando in quota il Triangolo Lariano, la regione che divide i due rami del lago di Como, e culmina col promontorio di Bellagio.

fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:24
Il percorso è facile, ma lungo, e va pianificato sia per le previsioni meteo sia, soprattutto, per il ritorno, per cui dipendiamo dai mezzi pubblici di trasporto.

Le alternative sono due: o la linea axtraurbana di autobus Bellagio-Como (qui gli orari) o, meglio, il battello lacustre (orari), in alternativa anche il più veloce servizio rapido in aliscafo (orari)
Attenzione alla stagionalità, quelli indicati sono gli orari attuali.

Ci occorre anche una guida, la migliore è questa, con dettagliata descrizione del percorso, e soprattutto una utile guida dei punti di appoggio.

I ristori lungo il percorso sono numerosi, ma le possibilità di pernottamento limitate alla ricettività del Piano del Tivano, è bene avere indirizzi e numero di telefono.

Ovviamente ci serve una mappa dettagliata, scaricabile in pdf o jpg dal sito della Comunità Montana del Triangolo Lariano .

Un'occhiata all'altimetria


ci consiglia per la preparazione dello zaino.

La stagione è ideale, in piena estate per la bassa quota è troppo caldo, ma ora la variabilità climatica è notevole, sabato 28 aprile è previsto bel tempo, ma giè domenica 30 c'è possibilità di pioggia, quindi nello zaino (piccolo) va:
- giacca a vento robusta in Gore-tex (no K-way o simili)
- sottile pile
- leggerissimo giubbetto antivento
- una camicia ed una T-shirt in fibra tecnica di ricambio
- calzettoni di ricambio
- pantaloni della tuta e T-shirt per il pernottamento
più la solita dotazione di sicurezza (cerotti, coltellino svizzero, bussola, torcia ricaricabile a manovella, etc.)

Il tutto per 5Kg, compreso un litro d'acqua. Buono! (tanto poi ci pensa da solo a diventare più pesante!)

Ovviamente serve un classico paio di pedule non tanto leggere, pantaloni da montagna, berrettino e bastoncini da trekking.

OK, armato di tutto punto sono pronto a partire!

fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:32
Arrivo a Como di buon mattino, non c'è ancora molto traffico (è sabato), ma il parcheggio dell'auto è sempre un problema.
C'è un mucchio di posto, ma sul lungolago solo col tassametro, max 5 ore, non resta che affidarsi ad uno dei parcheggi multipiano a pagamento, per fortuna numerosi e ben segnalati, ancorchè cari, ma sempre meglio di una multa.

Lasciata l'auto (annotare l'indirizzo del parcheggio) mi dirigo al punto di attacco, la storica funicolare Como - Brunate.



Con questa ci portiamo subito in quota, e cominciamo ad ammirare il paesaggio del lago.



Per la funicolare non c'è problema di orario, inizia le corse alle 6!
fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:40
All'arrivo a Brunate mi incammino verso il Faro Voltiano, e subito incontro il segnavia 1 bianco e rosso che identifica tutta la Dorsale, e ci guiderà per due giorni.



Lasciato a sinistra il Faro, ci indirizziamo verso il piazzale CAO, un altro scorcio del sottostante lago



e la capanna CAO, prima di una lunga serie di baite e rifugi, ma ancora chiusa. Qui siamo circa a 900 metri di quota.

fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:50
Si prosegue verso il monte Bolettone, di cui aggiriamo la cima godendo di un altro squarcio sul lago.



Una nota: tutto il percorso è identificato nei numerosi cartelli come "Dorsale", segnavia 1.
Ma si trova anche l'indicazione "Dorsale di cresta", che porta anch'essa a Bellagio, ma si discosta in più punti dal percorso principale per andare a toccare tutte le cime dei monti che il percorso normale aggira.

Se volete farvi le creste, e sapete bene quello che fate, accomodatevi!

Si arriva alla bocchetta di Molina, e da qui per lo spettacolare "sentiero dei faggi"

fino alla bocchetta di Lemna (1200m)

A pochi metri, non visibile dal percorso perchè sull'altro versante, c'è la Capanna Mara, dove si può mangiare, ma decido di proseguire ancora un pò, la giornata è bella, sole ed aria fresca.
fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 19:57
Verso il monte Palanzone uno degli ultimi scorci del lago da questo versante



e poi finalmente sosta per il pranzo al rifugio Riella al Palanzone. La maggior parte del percorso pianificato per il primo giorno è fatta, merita un ristoro.

Alla ripartenza si trova ancora un pò di neve sul percorso



e spuntano le montagne dall'altra sponda del lago.

fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 20:05
Dopo una ripida discesa arrivo al colmo di Sormano, dove si trova il Rifugio Stoppani ora trasformato in osservatorio dal gruppo di astrofili della Brianza.



Qui si incrocia una strada asfaltata, che da est sale da Sormano col tratto noto ai ciclisti di una volta col nome di "muro di Sormano".

Sono pressapoco a metà strada della dorsale, percorsi circa 16 kilometri, è ora di cercarsi un tetto per la notte.
L'unica soluzione è abbandonare il tracciato e scendere lungo la provinciale verso ovest, in direzione Pian del Tivano, piccola stazione sciistica, dove dopo quasi 3 km trovo alloggio all'Albergo del Dosso, che per fortuna è aperto, e di posto ce n'è anche troppo, sono l'unico ospite!

Una bella doccia calda, un pasto sostanzioso, ed a nanna presto!
La prima giornata è andata bene.
fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 20:21
Domenica mattina (cioè ieri) la situazione è un pò diversa.
Piove. Era previsto un peggioramento del tempo, ma per il tardo pomeriggio, invece alle 8 già piove.

Pazienza, giacca a vento robusta, e via sotto l'acqua.

Per non risalire al punto dove ho lasciato la dorsale, vado in direzione Alpetto di Torno, che si ricongiunge alla dorsale più in alto, comunque anche questa variante è segnalata.

Più salgo e più piove, gocce piccole ma fitte, ed il vento aumenta.
Mi passa la voglia di fare foto, sul sentiero incontro solo una coppia che torna indietro, spaventata dal tempaccio, io devo proseguire per forza.
Ieri c'era un mucchio di gente, oggi solo!
All'Alpe Spiessola, 1238m, rientro nel percorso principale. Fa sempre più freddo, per fortuna ho i guanti sottili, tiro avanti.

Finalmente arrivo al punto più alto del percorso, la bocchetta di Terrabiotta (in idioma lombardo terra nuda, senza erba), 1431m.

In una bella giornata si vedrebbe già Bellagio, anche se mancano ancora 10 km, ma soprattutto bisogna scendere ben 1200 metri di dislivello, che il sentiero fangoso ed i sassi lucidi di pioggia preannunciamo tutt'altro che facili.

Per fortuna scendendo resto un pò riparato dal vento, ed il gelo si attenua, poi smette anche di piovere.
Finalmente all'alpe del Borgo trovo una tettoia con delle panche, luogo ideale per un cambio totale, e con panni asciutti il cammnino torna a sorridere, e poco oltre c'è perfino un ristorante!



Ma sono talmente galvanizzato che lo snobbo, salvo pentirmene dopo.
fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 20:33
Ho deciso di fermarmi al Rifugio Martina, che non è proprio sul percorso, ma si preannuncia come una "piccola" deviazione.

In realtà tra andare e tornare ci vanno 40 minuti, non proprio pochi se si è già stanchi. E il rifugio offre in pratica solo piatti a base di polenta (polenta "uncia", cioè condita, col cervo, eccetera), sicuramente gustosi, ma non il massimo avendo ancora svariate ore di cammino davanti.
Però si gode uno splendido panorama, ed il cielo si è un pò aperto.

fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 20:42
L'ultimo tratto è una ripida discesa (vedi altimetria), spesso in uno stretto sentiero tra i boschi che la pioggia recente rende impegnativo, comunque dopo un bel pò ecco finalmente spuntare Bellagio, la perla del lago di Como!



Dopo un pò si ariva in località Guggiate, sulla statale ed al livello del lago, dove c'è la fermata dell'autobus per Como.
Siccome ho ancora tempo, faccio gli unltimi 3 km (tanto ormai..) fino al centro ed all'imbarcadero.

E in men che non si dica ci troviamo passare da una dura vita agreste all'esagerata mondanità di uno dei posti più famosi del mondo.






fabius039
00lunedì 30 aprile 2012 20:48
Alle 18,20 prendo l'ultimo aliscafo per Como, dove arrivo verso le 19,15.



Il tempo ora è tornato bello, pazienza!

Un ultimo saluto al Faro Voltiano, da cui sono partito



E dopo aver ritrovato (non senza fatica!) il parcheggio dove ho lasciato la macchina (sono un piccione, ma non viaggiatore, e sono tornato da tuttaltra parte di quando sono partito), finalmente concludo la mia escursione.

OK, rotto il ghiaccio (e incriccate le giunture), sono pronto per nuove avventure estive!
killing zoe
00lunedì 30 aprile 2012 22:42
bel percorso, complimenti [SM=x44458]
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