Ad Auschwitz rubata l'insegna "Arbeit macht frei"

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rorina!
00sabato 19 dicembre 2009 23:03
VARSAVIA - Svitata da un lato e strappata dall'altro. Così è stato rubata l'insegna in ferro battuto, tragicamente celebre, che reca la scritta "Arbeit macht frei" ("Il lavoro rende liberi"), che campeggiava al di sopra del cancello di ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, nel sud della Polonia.

Ladri professionisti. Il furto, compiuto - come riferisce la polizia polacca - fra le tre e le cinque della scorsa notte, non sembra essere una semplice bravata: i ladri hanno infatti reciso il filo spinato che costeggia la rete che delimita il campo, un'operazione quindi complessa che solo dei "professionisti" avrebbero potuto compiere. I ladri sembravano essere a conoscenza anche della posizione delle telecamere di sorveglianza.

L'iscrizione. "Si tratta del primo caso così grave di furto in questo luogo - spiega un portavoce del museo di Auschwitz, Jeroslaw Mensfeld - è una profanazione vergognosa nel luogo in cui oltre un milione di persone sono state assassinate". L'iscrizione in ferro battuto, costruita dagli stessi prigionieri e installata nel 1940, non era difficile da staccare, ha precisato Mensfeld, "ma bisognava saperlo". Di notte, il campo è chiuso e sorvegliato da vigilantes. Ora all'esame degli inquirenti ci sono anche videoriprese della notte, intorno e dentro il sito.

Il campo. Tra il 1940 e il 1945, nel campo di Auschwitz-Birchenau i nazisti sterminarono oltre un milione di persone, di cui un milione di ebrei. Fra le altre vittime, soprattutto polacchi non ebrei, rom e prigionieri di guerra sovietici. Le autorità del museo hanno già provveduto a installare all'ingresso del campo una copia della scritta, realizzata in occasione di un periodo di restauro dell'originale, divenuto in tutto il mondo il triste simbolo dell'Olocausto.
Peres "profondamente scioccato". Il presidente di Israele, Shimon Peres, si è detto "profondamente scioccato" per il furto. "L'iscrizione ha un profondo significato per gli ebrei come per i non ebrei come simbolo dell'oltre milione di vite perite a Auschwitz", ha dichiarato nel corso di un incontro speciale con il primo ministro polacco, Donald Tusk, a margine del summit sul clima a Ccopenaghen. "Lo stato di Israele e la comunità ebraica internazionale vi chiedono di fare tutto il possibile per trovare i criminali e rimettere l'iscrizione al suo posto".

La donazione. Proprio ieri il governo tedesco aveva annunciato di essere pronto a una donazione di 60 milioni di euro per la manutenzione dell'ex lager. Una cifra che rappresenta la metà del denaro necessario a preservare quel che resta delle baracche e delle camere a gas del più noto dei campi di concentramento nazista. Alla fine della guerra, oltre 200 ettari del campo furono trasformati in museo, visitato ogni anno da centinaia di migliaia di persone. Ma i proventi dei biglietti non sono sufficienti a mantenere il grande sito, con i suoi 155 edifici, le 300 strutture in rovina e centinaia di migliaia di reperti, in gran parte effetti personali dei prigionieri. Non mancano iniziative di sostegno che coinvolgono i visitatori, come la richiesta di un'offerta spontanea dal titolo "Compra un mattone".

L'appello. Quanto alla donazione della Germania, Mensfelt l'ha definita "enorme", ed ha auspicato che anche altri paesi possano seguire l'esempio con altri contributi in risposta all'appello lanciato dal governo polacco. Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha detto che la donazione di Berlino rispecchia la "responsabilità storica" dei tedeschi. Per il momento, anche la Gran Bretagna ha dato la sua disponibilità.

(18 dicembre 2009)

fonte

"...Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga." (Primo Levi)
Etrusco
00domenica 20 dicembre 2009 00:23
[SM=x44463]
Arjuna
00lunedì 21 dicembre 2009 10:09

Mmm, mi sembra un furto su commissione. [SM=x44467]

E' una cosa troppo specifica per non attirare gli interessi di qualche collezionista. [SM=x44467]
piperitapatty
00lunedì 21 dicembre 2009 15:19
a quanto pare l'hanno ritrovata. imbecilli [SM=x44465]
Arjuna
00lunedì 21 dicembre 2009 15:38
Auschwitz, ritrovata scritta: ladri non sono neo-nazi

La polizia polacca ha ritrovato la grande scritta di metallo derubata dall'ingresso dell'ex campo di concentramento nazista di Auschwitz e ha arrestato cinque persone sospettate del furto che ha causato deplorazione in tutto il mondo.

Lo riferisce la polizia, aggiungendo che i cinque fermati non appartengono a gruppi neo-nazisti e hanno agito solo per motivi finanziari.

"Possiamo dire che nessuno dei cinque è membro di gruppi neo-nazi... il loro intento era il furto. Cercheremo di capire se si trattasse di un furto su commissione o se agivano per loro conto", ha detto il capo della polizia di Cracovia durante una conferenza stampa.

La grande scritta, "Arbeit macht frei" ("Il lavoro rende liberi"), è stata tagliata in tre pezzi dopo essere stata rubata venerdì.

I cinque arrestati, di età compresa tra il 20 e i 39 anni e già noti alle forze dell'ordine per reati quali furti e aggressioni, sono stati portati alla stazione di polizia di Cracovia.

Alcuni gruppi ebraici hanno espresso soddisfazione per il ritrovamento della scritta.

"Il furto del simbolo di Auschwitz non è solo un atto di vandalismo. Si tratta di un crimine contro la memoria e il genere umano. I responsabili di questo assalto alla storia devono essere rapidamente puniti", si legge in un comunicato del gruppo statunitense American Gathering of Holocaust Survivors and their Descendants.

Anche il presidente israeliano Shimon Peres si è complimentato con la polizia polacca per aver recuperato la scritta. Circa 1,5 milioni di persone, in maggioranza ebrei, morirono nel campo nazista nel sud della Polonia durante la Seconda guerra mondiale. I prigionieri che giungevano al campo passavano all'ingresso sotto la grande scritta, simbolo del tentativo nazista di rassicurare falsamente le proprie vittime prima di ucciderle.

Oltre 200 ettari dell'ex campo di concentramento sono diventati un museo dopo la fine della guerra.

Fonte
paperino73
00martedì 22 dicembre 2009 09:50
Re:
Arjuna, 21/12/2009 10.09:


Mmm, mi sembra un furto su commissione. [SM=x44467]

E' una cosa troppo specifica per non attirare gli interessi di qualche collezionista. [SM=x44467]




Come facevi a saperlo così presto ... [SM=x44467]
Siamo sicuri che non sia tu il mandante ? [SM=x44457]
Etrusco
00martedì 22 dicembre 2009 11:14
Re:
piperitapatty, 21/12/2009 15.19:

a quanto pare l'hanno ritrovata. imbecilli [SM=x44465]




non ci sono più i ladri di una volta... [SM=x44464]
Arjuna
00martedì 22 dicembre 2009 11:21
Re: Re:
paperino73, 22/12/2009 9.50:


Come facevi a saperlo così presto ... [SM=x44467]
Siamo sicuri che non sia tu il mandante ? [SM=x44457]



Non ruberei mai una cosa talmente intrisa di significato storico, al massimo ne farei una copia da rivendere come autentica. [SM=x44451]
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