Altri macigni: S&P, Moody's, Fitch declassano l'Italia!!!

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Etrusco
00martedì 20 settembre 2011 10:02
Prospettive «negative» per l'Italia, «fragile coalizione».

Le prospettive future per il nostro Paese sono «negative».

Debito, S&P boccia l'Italia.

Il rating tagliato di un «notch», l'outlook è negativo: "Governo fragile, limitate capacità di risposta alla crisi"

  - L'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's ha annunciato, a sorpresa, la decisione di tagliare di un gradino, un «notch» in gergo, il voto sul debito pubblico italiano: il «rating» indica in sintesi la capacità di ripagare il debito pubblico da parte di un Paese. Standard and Poor's ha declassato il debito sovrano a breve e a lungo termine dell'Italia portandolo a «A» da «A+» e a «A-1» dal precedente «A-1+». Le prospettive per l'Italia sono «negative».

I dubbi sulla crescita di Daniele Manca

DEBOLI PROSPETTIVE ECONOMICHE - Nella nota dell'agenzia americana, si sottolinea come il taglio del rating sul debito è dovuto alle «deboli prospettive» di crescita economica, con il Paese governato da una «fragile coalizione»: la situazione politica e la fragilità della coalizione di governo in Italia, si legge, «limita la capacità di risposta dello Stato» nell'affrontare la crisi, così come la debolezza della crescita economica. Sulla manovra, S&P sostiene che le misure allo studio e le riforme prospettate «riusciranno probabilmente a fare ben poco per rilanciare le performance di crescita dell'Italia». «A nostro parere - si legge ancora nella nota, datata 19 settembre e diffusa a New York nel pomeriggio, notte fonda in Italia (ndr) - una crescita economica più debole probabilmente limiterà l'efficacia del programma di consolidamento del bilancio in Italia». S&P ha rivisto le previsioni sul debito pubblico italiano, il cui picco è previsto ora a un livello più elevato rispetto alle precedenti aspettative. L'agenzia di rating sostiene come «le prospettive di crescita economica dell'Italia si stanno indebolendo. E ci aspettiamo che la fragile coalizione di governo e le differenze politiche all'interno del Parlamento continueranno a limitare la capacità del governo di rispondere in maniera decisa alle sfide macroeconomiche interne ed esterne».

La protesta degli antagonisti a Milano, la scorsa settimana, nella sede di S&P
La protesta degli antagonisti a Milano, la scorsa settimana, nella sede di S&P
MOODY'S  - La scelta di Standard & Poor's - che all'inizio di agosto aveva per la prima volta declassato gli Stati Uniti, negando la «tripla A» al debito americano - è giunta inattesa nel panorama già molto complicato della finanza internazionale: ci si attendeva, per la verità, un declassamento da parte di Moody's, un'altra, e più piccola, agenzia di rating. Alla fine della scorsa settimana Moody's ha però comunicato che l'esame sul debito e sulle prospettive del Paese avrebbero richiesto un altro mese di lavoro. Invece, è arrivata la nota del gruppo Usa. La decisione è destinata a produrre effetti per nulla leggeri sui mercati del Vecchio continente, già duramente provati dallo spettro del contagio dell'effetto Grecia, considerata da molti pericolosamente vicina al default, ovvero dalla dichiarazione di insolvenza. Lunedì, i rinnovati timori sulla capacità del governo di Atene di rinsaldare le finanze pubbliche avevano mandato a picco le Borse, con Piazza Affari (-3,17%) nello scomodo ruolo di maglia nera d'Europa. Un quadro fosco, in cui il cancelliere tedesco, Angela Merkel, era stata costretta a uscire allo scoperto in difesa della moneta unica e dello stesso progetto di Unione monetaria europea: «Se crolla l'euro, crolla anche l'Europa».

Fonte: Corriere della Sera - Paolo Ligammari
20 settembre 2011 09:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
never169
00martedì 20 settembre 2011 10:51
sti comunisti di S&P [SM=x44452]
fabius039
00martedì 20 settembre 2011 10:58
Reazioni della Borsa?
Sale!

FTSE MIB 14213.89 +0,90 20-09-2011 10:28:46

Sembra strano? Mica tanto. Meno denaro viene attratto dai BTP, più conviene investire in Borsa.

Se i BTP rendono molto, perchè hanno un basso rating, tendono ad assorbire più denaro, dai privati o dalle banche o dalla BCE, meno ne resta per l'economia reale.
Etrusco
00martedì 20 settembre 2011 14:02
Il donwgrade dell'Italia sui siti stranieri
never169, 20/09/2011 10.51:

sti comunisti di S&P [SM=x44452]




Ah si? E allora tutta la stampa mondiale parteciperebbe al complotto contro il PornoPremier?






Notizia di apertura anche per la Frankfurte Allgemeine...


La notizia è in evidenza nell'home page dello spagnolo El Pais


...ed è in apertura sul francese Liberation



Seconda delle news sul Guardian


Apertura sul Times


...e anche sul sito del quotidiano economico francese Les Echos


La BBC mette in apertura la notizia del downgrade dell'Italia

orckrist
00mercoledì 21 settembre 2011 09:31

Le agenzie di rating declassano l' Italia

S&P e Fitch bocciano i conti. Moody' s: noi aspettiamo «Pochi tagli, troppe concessioni a sinistra e sindacati»

ROMA - Conti pubblici bocciati. È questo il verdetto di due tra le maggiori agenzie di valutazione del debito, Fitch e Standard & Poor' s, che ieri hanno messo in dubbio il percorso di risanamento avviato dal governo con la Finanziaria e riaperto lo scontro sulla sua entità e efficacia. L' unica agenzia a confermare il proprio giudizio alla fine è stata Moody' s (stabile su AA2). «La manovra sarà rigorosa e impegnativa» ha promesso il presidente del Consiglio, Romano Prodi, definendo «ampiamente previsto» l' allarme lanciato dalle agenzie di rating e attribuendone la responsabilità alla gestione del precedente governo. Ma l' opposizione lo ha incalzato, chiedendone le dimissioni. Ha iniziato Fitch, in mattinata, abbassando il giudizio sul debito italiano da AA a AA-, ma migliorando la valutazione delle prospettive (outlook da «negativo» a «stabile»). Il declassamento «riflette il peggioramento delle finanze pubbliche con un debito pubblico in aumento dal 2004 e un forte calo dell' avanzo primario, dovuto soprattutto a pressioni a livello di spesa». Una situazione rispetto alla quale la Finanziaria appare «non robusta» e deludente sul piano delle «misure di contenimento della spesa». Pur riconoscendo al governo l' impegno alla correzione dei conti, Fitch ritiene che sarà difficile portare l' avanzo primario al 3,5% del Pil (Prodotto interno lordo) mentre la crescita prevista nel medio termine non sarà «molto superiore all' 1%». Più politico il giudizio di Standard & Poor' s intitolato: «Si chiude la porta su un' altra possibilità di risanamento». Il rating italiano passa da AA- a A+, a livello del Botswana. Nella manovra, si spiega, mancherebbe «la disciplina della spesa» capace di farsi sentire anche «sullo scenario futuro», in pratica, «le concessioni fatte all' estrema sinistra e ai sindacati» avrebbero minato la prospettiva di riforme strutturali future. Le speranze sulla manovra, si sottolinea «erano forse troppo elevate, perché il Documento di programmazione si era posto «obiettivi ambiziosi». Ma alla fine la Finanziaria è «la riprova che l' equilibrio di potere nel governo è mutato a sfavore dei riformisti». «Ve l' avevo detto che servivano sacrifici» è la prima reazione del ministro dell' Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, dopo aver riferito al consiglio dei ministri il declassamento. Poi, in un comunicato, il ministro prima nota gli apprezzamenti sulla manovra di Fitch, non entrando «nel merito del giudizio politico» di Standard & Poor' s. Poi rivendica alla manovra «la correzione strutturale di una pesante situazione ereditata» e la capacità di rispettare gli impegni con l' Ue. La stessa linea di Prodi, che si dice fiducioso «nei prossimi giudizi, quelli cioè che terranno conto delle politiche economiche di questo governo». Il viceministro dell' Economia, Vincenzo Visco è lapidario: «Penso siano valutazioni sbagliate. Ognuno fa il suo mestiere». * * *

L' AFFONDO DEGLI ARBITRI Standard and Poor' s ieri ha declassato l' Italia portando il giudizio in «singola A più». Si tratta della seconda bocciatura dell' agenzia negli ultimi anni. Fitch ha invece declassato a «doppia A meno», un gradino sopra.

TRA LONDRA E BRUXELLES Fra Unione Europea e agenzie di rating i giudizi sulla manovra sono divergenti. Per S&P' s il deficit non scenderà sotto il 3% del pil nel 2007, il Tfr è debito e non un' entrata e la manovra non funziona. Opposto il giudizio dell' Ecofin.

LA REAZIONE DEI MERCATI Alla notizia del declassamento dell' Italia sul debito da parte di S&P' s e Fitch, i volumi sui titoli di Stato italiani sono aumentati e il differenziale con i titoli decennali tedeschi è salito da 26,5 a 29 punti base, per poi restringersi un po'.

Baccaro Antonella

archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/20/agenzie_rating_declassano_Italia_co_9_0610200...
(20 ottobre 2006) - Corriere della Sera


Any differences, men?
[SM=g1700002]







FerrariDaytona
00mercoledì 21 settembre 2011 10:26
troppe concessioni a sx e sindacati? ma dove?
Etrusco
00mercoledì 21 settembre 2011 11:55
Re:
FerrariDaytona, 21/09/2011 10.26:

troppe concessioni a sx e sindacati? ma dove?



Orckrist cerca sempre di sminuire le colpe del 4°Governo B.
e anche quando è evidente il fallimento tenta di ridimensionare ricorrendo all'abusata tecnica del "son tutti uguali",
però in questo vecchio articolo del 2006 ci son ben poche somiglianze, a parte il titolo:
Orckrist sarebbe dovuto entrare nel merito parlando d'avanzo primario
e delle diffierenze che comporta passare dal rating AA- a A+ anzichè da A+ a A
fabius039
00mercoledì 21 settembre 2011 13:49


Ratings Detail (As Of September 19, 2011)*
Republic of Italy (Unsolicited Ratings)

Sovereign Credit Rating A/Negative/A-1
Transfer & Convertibility Assessment AAA
Senior Unsecured (3 Issues) AAA

Sovereign Credit Ratings History
19-Sep-2011 A/Negative/A-1
20-May-2011 A+/Negative/A-1+
19-Oct-2006 A+/Stable/A-1+

S&P

Spread BTP - Bund

ottobre 2006 29 punti base
settembre 2011 394 punti base

Fonte
FerrariDaytona
00mercoledì 21 settembre 2011 14:36
piccola divagazione - sempre bloccato il progetto di una agenzia di rating europea, per evitare i conflitti di interesse, talvolta eccessivi, delle 3 private...
fabius039
00mercoledì 21 settembre 2011 21:13
Re:
FerrariDaytona, 9/21/2011 2:36 PM:

piccola divagazione - sempre bloccato il progetto di una agenzia di rating europea, per evitare i conflitti di interesse, talvolta eccessivi, delle 3 private...



Rabbrividisco al solo pensiero di una agenzia di rating "non privata", agganciata alle istituzioni e pilotata dai politici.
Anche se poi danni non ne farebbe, semplicemente nessuno le crederebbe.

Ed il bello che questa strada viene proposta da chi si nasconde sotto il vessillo del liberismo e della iniziativa privata!

Ciò non toglie che le agenzie di rating abbiano fatto cose poco chiare in passato, e che nonostante siano cambiate alcune regole possano farle anche in futuro.

Ma c'è un semplice criterio che talvolta può aiutare: i rating sono dei report che le società in oggetto emettono per lo più a pagamento (solicited), solo in alcuni casi autonomamente ed a spese loro (unsolicited).

E' inutile dire che se una società chiede e paga per avere un report con un ranking, è quantomeno legittimo sospettare un conflitto di interessi e prendere con le molle i risultati (come per le società di sondaggi demoscopici).

Ma se un report è emesso in totale indipendenza, non a fronte di un pagamento, è ragionevole considerarlo equo ed imparziale.

(A proposito, quello appena uscito di S&P sull'Italia è "unsolicited")

Etrusco
00giovedì 22 settembre 2011 11:39
Apertura da incubo per le borse dopo il declassamento di S&P di 7 banche italiane. Milano quasi a meno tre.
E il rapporto con i Bund tedeschi si allarga a dismisura.
Ma il Cavaliere non molla: "Parlerò al paese".
Bossi su Milanese salva il governo: "Non lo faremo cadere" [SM=x44472]
orckrist
00giovedì 22 settembre 2011 13:05
Re: Re:
Etrusco, 9/21/2011 11:55 AM:



Orckrist cerca sempre di sminuire le colpe del 4°Governo B.
e anche quando è evidente il fallimento tenta di ridimensionare ricorrendo all'abusata tecnica del "son tutti uguali",
però in questo vecchio articolo del 2006 ci son ben poche somiglianze, a parte il titolo:
Orckrist sarebbe dovuto entrare nel merito parlando d'avanzo primario
e delle diffierenze che comporta passare dal rating AA- a A+ anzichè da A+ a A




No Etrusco, questo è quello che vuoi capire tu.
Come negli altri miei interventi io voglio semplicemente sottolineare come siano due facce della stessa medaglia, in pratica burattini del medesimo teatrino.

Se vogliamo un cambiamento veramente reale bisogna cambiare tutta la medaglia e bruciare il teatrino. Punto.

Avrei potuto parlare dell'"avanzo primario" se solo sapessi cos'è, di rating e tutto il resto... ma di economia ne capisco quanto un sasso.
Per quanto mi riguarda banche, finanza e tutto quello che segue non sono altro che un'altro modo di colonizzare gli stati.



Etrusco
00giovedì 22 settembre 2011 13:54
Re: Re: Re:
orckrist, 22/09/2011 13.05:




No Etrusco, questo è quello che vuoi capire tu.
Come negli altri miei interventi io voglio semplicemente sottolineare come siano due facce della stessa medaglia, in pratica burattini del medesimo teatrino.

Se vogliamo un cambiamento veramente reale bisogna cambiare tutta la medaglia e bruciare il teatrino. Punto.

Avrei potuto parlare dell'"avanzo primario" se solo sapessi cos'è, di rating e tutto il resto... ma di economia ne capisco quanto un sasso.
Per quanto mi riguarda banche, finanza e tutto quello che segue non sono altro che un'altro modo di colonizzare gli stati.






Non sarai mica un rivoluzionario? [SM=x44466]
Etrusco
00mercoledì 5 ottobre 2011 10:02

Il VOTO per riconquistare Fiducia internazionale

 Bersani: «Il declassamento è una mazzata. L'Italia è meglio di quel rating, ma se non c'è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo»

Moody's declassa l'Italia: rating A2
Il Governo: «Attesa, stiamo lavorando»

L'agenzia di rating abbassa di 3 livelli i titoli di Stato: «La vulnerabilità di questo Paese è aumentata»

- Nuova bocciatura dell'Italia da parte di Moody's. L'agenzia di rating ha declassato il nostro debito sovrano al livello A2 dall'attuale Aa2. L'outlook, cioè le prospettive, è negativo. Confermato il rating di breve termine Prime-1. Ma per Palazzo Chigi «la scelta di Moody's era attesa». E scrive in una nota: «Il governo italiano sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea». Il 17 giugno scorso Moody's aveva messo l'Italia sotto osservazione in vista di un taglio del rating sul debito, con un avvertimento: «Le prospettive di crescita per l'economia del Paese nei prossimi anni saranno decisive per determinare le entrate del governo e gli obiettivi di risanamento».

I MOTIVI - «Sostenuto aumento della suscettibilità del Paese di fronte agli shock finanziari» spiega il downgrade del rating dell'Italia l'agenzia di rating in una nota. È dovuto «in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche» che mettono a rischio il raggiungimento da parte del governo degli obiettivi di risanamento del bilancio e «in parte all'aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all'indebolimento delle prospettive globali», nonchè al generale calo della fiducia nelle emissioni di debito dei paesi dell'eurozona. C'è una crescente incertezza sulla possibilità che il governo italiano riesca a raggiungere gli obiettivi di consolidamento fiscale. «Dato che oltre metà delle misure di consolidamento fiscale sono basate su un aumento delle entrate - sottolinea Moody's - i piani sono vulnerabili rispetto all'elevato livello di incertezza sulla crescita economica in Italia e nel resto dell'Ue». «Inoltre - prosegue la nota - può essere difficile raggiungere un consenso politico su tagli alla spesa aggiuntivi. Di conseguenza, potrebbe essere complesso per il governo generare gli avanzi primari necessari per porre il rapporto tra debito e Pil e il peso degli interessi su un solido trend al ribasso». Moody's prevede che il rapporto tra debito e Pil italiano si attesti al 120% alla fine dell'anno dal 104% calcolato all'inizio della crisi. «Oltre a porre un rischio per la forza finanziaria dell'Italia, il non riuscire a rispettare gli obiettivi fiscali e di debito potrebbe aumentare la suscettibilità del paese a shock sui mercati finanziari» conclude Moody's. E poi conclude: «Il rischio di default dell'Italia è remoto». Ma «la vulnerabilità di questo Paese è aumentata».

STANDARD&POOR'S - Il 20 settembre scorso fu l'agenzia internazionale di rating Standard & Poor's, a sorpresa, a tagliare di un gradino, un «notch» in gergo, il voto sul debito sovrano a breve e a lungo termine dell'Italia portandolo a «A» da «A+» e a «A-1» dal precedente «A-1+» Ora l'«A2» di Moody's pone l'Italia alla pari di Malta e al di sotto di paesi come Slovacchia ed Estonia in termini di affidabilità per i creditori. [SM=x44471]

BERSANI - Il commento del segretario del Pd, Pierluigi Bersani è duro: «Il declassamento è una mazzata. L'Italia è meglio di quel rating, ma se non c'è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo».

Fonte: Corriere della Sera - Redazione Online
04 ottobre 2011
(ultima modifica: 05 ottobre 2011 09:45)© RIPRODUZIONE RISERVATA


Etrusco
00sabato 8 ottobre 2011 09:57

«Italia indebolisce il suo profilo di rischio»

Anche Fitch declassa l'Italia: rating debito sovrano scende da AA- ad A+

Anche la valutazione di breve termine scende a «F1» da «F1+»

(Gda)
(Gda)
  - Dopo Standard & Poor's e Moody's anche Fitch, la terza tra le grandi agenzie di rating mondiale taglia il grado di affidabilità del debito sovrano italiano. 

DECLASSAMENTO - Anche Fitch dunque declassa l'Italia, abbassando il rating sovrano di lungo termine a «A+» da «AA-», con outlook negativo. La valutazione di breve termine scende a «F1» da «F1+». Il downgrade riflette «l'intensificarsi della crisi della zona euro che costituisce un significativo shock finanziario ed economico che ha indebolito il profilo di rischio sovrano dell'Italia», spiega Fitch in una nota, sottolineando che «una soluzione credibile e complessiva della crisi è politicamente e tecnicamente complessa e ci vorrà tempo per realizzarla a per riguadagnare la fiducia degli investitori».

LA TESI DELL'AGENZIA DI RATING - Per Fitch tuttavia la recente manovra di bilancio «ha rafforzato in modo sostanziale lo sforzo di consolidamento fiscale». Ma, si aggiunge, «l'iniziale risposta esitante del Governo italiano al rischio di contagio ha eroso la fiducia del mercato nella sua capacità di condurre in modo efficace l'Italia attraverso la crisi dell'Eurozona». L'agenzia riconosce che «il profilo di credito sovrano dell'Italia resta relativamente forte, sostenuto da una posizione di bilancio più favorevole rispetto a molti paesi europei o con altro rating». L'Italia, si precisa, «è solvente nel debito sovrano e come nazione» e potrebbe contare sul «sostegno della Bce e dell'Efsf e dell'Fmi per impedire una crisi di liquidità». Fitch prevede che il Governo italiano può ancora rispettare nel 2011 gli obiettivi di un deficit pari al 3,9% del Pil con un surplus primario vicino all'1%, nel quadro di un aggiustamento fiscale che è «raggiungibile», anche per via dei benefici ottenuti con la riforma previdenziale. Inoltre, si sottolinea «l'indebitamento del settore privato è modesto e il debito estero non è eccessivo».


Fonte: Corriere della Sera Redazione Online
07 ottobre 2011
(ultima modifica: 08 ottobre 2011 08:30) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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