Anche Scott Columbus ci lascia...

Secondo quanto dichiarato dal precedente chitarrista dei Manowar Ross "The Boss" Friedman sul profilo Facebook, l'ex batterista dei Manowar Scott Columbus si è spento lunedì 4 aprile all'età di 54 anni. La dichiarazione è supportata dalla fidanzata di Scott, sua compagna da quattro anni, che scrive sul profilo ufficiale del batterista: "Per chi non lo sapesse ancora, sono stata la compagna di Scott pr quasi quattro anni... e non riesco a trovare le parole per dirlo, ma è morto oggi... vi prgo di mandare i vostri pensieri e le vostre preghiere. Non posso credere se ne sia andato, è stato il grande amore della mia vita."

Ho saputo la notizia anch'io questa mattina...

io neanche lo conosco sto gruppo....

papparana, 07/04/2011 10.35:

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io neanche lo conosco sto gruppo....

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Evita allora di commentare fuori luogo... c'è chi come il sottoscritto li ha amati e sentiti per una vita... Comunque per chi non li conoscesse i Manowar sono fra i più famosi gruppi dell'Heavy Metal mondiale di tutti i tempi essendo i padri insieme ai Virgin Steele (che non faccio fatica ad immaginare tu similmente non conosca) dell' Epic metal americano. Scott ci mancherai R.I.P.

Lascio tre loro contributi che credo abbiano fatto la storia della band

Quando la sento ho sempre i brividi ... Incredibile l'atmosfera di epicità creata in questa song che forse giudico la migliore della loro carriera anche se ne hanno fatte molte

Altro indimenticabile capolavoro

E che dire di The power of Thy Sword, Master of the wind, Kingdom come, Defender, Hail and kill, Battle Hymns, Guyana e la lista non finirebbe mai...

Gli album che preferisco sono il primo e Fighting the World ( grandiosi, tra l'altro, i brani con la voce narrante del grande Orson Welles ).

Secondo me il più bello è Kings of Metal (1988) con le già ricordate "Kingdom Come", "Heart of Steel" and "Hail and Kill" oltre a "the Crown and The Ring" (come ho fatto a dimnenticarla!!) fra i tre loro capolavori di sempre e che posto sotto poi segue subito a ruota The triumph of Steel (1992)e "Fighting the World" (1987). Preferisco Into the Glory Ride (1983) al primo Battle hymns (1982) che a parte la maestosa title track offre a mio avviso meno spunti