Ho vissuto (quando ancora abitavo con i miei) per 14 anni e mezzo con una gatta
, inutile dire che essa regnava incontrastata.
Per un sacco di volte mi sono levato alla mattina con il mal di schiena (la gatta dormiva con me, nel letto, non in fondo ma in mezzo), ho fatto colazione con lei, le ho preparato del latte tiepido, con zucchero e orzo, freddo non lo beveva (ovviamente il piattino della gatta era sul tavolo e non sul pavimento), alla sera, quando rientravo, erano coccole ed effusioni, in certe serate si acciambellava sulle mie gambe (o su quelle di mio padre) e vi restava per ore.
Tralascio il fatto che mi ha distrutto mezza casa, facendo free-climbing sui divani del salotto e grattandosi le unghie su tutti i mobili, sedie e tavoli compresi, non mi vergogno a dire che, quando è mancata, 20 mesi fa, ho pianto come un bambino.
Ora non abbiamo un animale però li adoriamo, sia io che Manu, non appena sarà possibile ne prenderemo uno, credo un gatto, nel frattempo ci accontentiamo di sfamare una colonia di felini (una decina) che imperversa all'interno del verde condominiale ...
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Waldemar
Velino dell'
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