Tangenti + truffa aggravata + falso in atto pubblico + finanziamento illecito.
05/02/2008 - 11.41
Lombardia - Arresti domiciliari al consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Rinaldin
L'accusa è di truffa aggravata e falso in atto pubblico ai danni della Regione
La sala del Consiglio.
È stato posto agli arresti domiciliari questa mattina il consigliereregionale di Fi Gianluca Rinaldin.
Il provvedimento emesso dal gip Andrea Ghinetti e' stato eseguito dalla Guardia di finanza.
È accusato di truffa aggravata e falso in atto pubblico ai danni della regione Lombardia,
di corruzione e finanziamento illecito al candidato.
Rinaldin, pur essendo giovane, puó vantare già una carriera politica significativa:
nel giugno
2002 è stato assessore provinciale di Como con deleghe al Turismo, agricoltura e foreste, gestione faunistica e ittica, sport e tempo libero;
nel
2005,invece, è stato candidato alle elezioni regionali per Forza Italia, risultando
il piú votato della provincia di Como con 10'305 preferenze. (ab)
Fonte: ASG media
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MAXITRUFFA DA 5 MILIONI ALLA REGIONE LOMBARDIA
Fatture «taroccate» per alzare i costi e incamerare maggiori finanziamenti pubblici: nove indagati
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L'inchiesta, condotta dal pm di Milano, Francesco Prete, riguarda la ristrutturazione del lido di Menaggio, sul lago di Como. Il provvedimento emesso dal gip Andrea Ghinetti è stato eseguito dalla Guardia di Finanza.
L'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari Rinaldin è nata circa un anno fa da una presunta truffa dell'Associazione Coordinamento Turistico del lago di Como ai danni della Regione Lombardia.
Il consigliere regionale Gianluca Rinaldin col Governatore della Lombardia Roberto Formigoni
Il consigliere regionale, secondo l'accusa, avrebbe prodotto fatture false per ottenere finanziamenti gonfiati per la ristrutturazione del lido di Menaggio. Inoltre, secondo gli inquirenti Rinaldin era
socio occulto di una società privata, la Lago di Como Srl, che, a lavori terminati, avrebbe gestito il lido.
Riguardo all'accusa di corruzione, secondo quanto messo a verbale dall'imprenditore Umberto Tagliaferri,
Rinaldin avrebbe diviso con Giorgio Bin, ex assessore al Turismo della Provincia di Como, le tangenti:
avrebbe utilizzato circa
66 mila euro per comprare tessere del partito di Forza Italia.
Il consigliere inoltre avrebbe
ottenuto dalla Regione il rimborso per spese inesistenti per una cifra di 28.644 euro
e, riguardo all'ipotesi di finanziamento illecito al candidato,
gli sarebbero stati versati 100 mila euro per la campagna elettorale da Tagliaferri e dal suo socio.
Fonte: Il Messaggero
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Ma cosa c'è dietro quest'epurazione politica?
A chi dava fastidio? A CL o agli amici di FI?