Bambino sequestrato, cresce l'ipotesi omicidio

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KayScarpetta
00domenica 4 aprile 2004 01:36

Lo sostiene il procuratore della repubblica di Crotone

Il padre del bambino di due anni soffre di gravi turbe mentali. Nel '96 aveva abbandonato due figli in Lombardia


UMBRIATICO - «A questo punto prende sempre più corpo l' ipotesi che il bambino possa essere stato ucciso. È la logica che porta a questa conclusione»: è quanto dice all' Ansa Franco Tricoli, procuratore della Repubblica di Crotone, aggiungendo che sin dall' avvio delle indagini sulla scomparsa di Roberto Panebianco aveva avuto l' impressione che la vicenda avrebbe potuto prende «una piega tragica». «La mia - aggiunge - era solo un' intuizione basata più che altro su dati empirici. Un' intuizione che adesso potrebbe rivelarsi fondata. Adesso, sulla base degli elementi investigativi che sono stati raccolti, più che un' intuizione, quella che il piccolo Roberto possa essere stato ucciso, è un' ipotesi di lavoro concreta. Il fatto poi che il padre di Roberto abbia fornito una versione dei fatti, secondo la quale aveva lasciato il bambino con il fratello più grande, smentita dai successivi accertamenti, non può non destare sospetti sulla sua condotta. Se c' era lui col bambino nel momento della sua scomparsa, e non il fratello più grande, bisogna capire perchè ha mentito e cosa si nasconda dietro questa falsa ricostruzione dei fatti». Secondo il procuratore Tricoli, «una parola definitiva sulla sorte del bambino potrebbe venire dalle ricerche che domenica i sommozzatori dei vigili del fuoco faranno nel laghetto che si trova nella zona in cui il piccolo Roberto è stato visto per l' ultima volta insieme al padre. Che il corpo del bambino possa trovarsi lì, per il momento, è soltanto un' ipotesi. Ma è un' ipotesi che assume forti elementi di concretezza». Tricoli spera anche in un mutamento dell' atteggiamento di Armando Pamebianco. «Se si decidesse a collaborare - dice il procuratore - farebbe la cosa migliore. Anche perchè, al punto in cui stanno le cose, non credo che abbia alternative».

I FAMILIARI - All'appello del parroco di Umbratico, oggi si sono uniti anche i familiari del piccolo Roberto, convinti anche loro che si tratti di un sequestro. La mamma, le sorelle, le zie e la nonna del bambino respingono con fermezza la tesi che Roberto possa essere stato ceduto in cambio di una somma di denaro. Domani, domenica delle Palme, la comunità di Umbriatico si raccoglierà in cattedrale per partecipare alla messa officiata dal parroco, don Antonio, e raccogliersi in preghiera per chiedere la liberazione del bambino.

IL FERMO -
Venerdì è stato posto in stato di fermo il padre del bambino, Armando Panebianco, di 48 anni, con l'accusa di abbandono di minore. L'ipotesi dell'uccisione di Roberto potrebbe trovare una conferma a causa delle precarie condizioni psichiche del padre del bambino, affetto da turbe mentali. Elemento che si aggiunge alle condizioni di forte degrado sociale ed economico che caratterizzano la famiglia.

POCHE SPERANZE -
Intanto, in un estremo tentativo di ritrovare il piccolo Roberto, i carabinieri stanno battendo la zona in cui è stata segnalata la presenza di Armando Panebianco. Il gruppo sommozzatori dei Vigili del Fuoco ha setacciato anche un piccolo lago artificiale a Perticaro, frazione di Umbriatico; le immersioni, finora senza esito, riprenderanno domani mattina. Le speranze di trovare il minore vivo a questo punto sarebbero però quasi nulle. Rimane comunque in piedi anche l'ipotesi che Panebianco abbia consegnato il figlio a qualcuno in cambio di denaro.

IL PRECEDENTE - Armando Panebianco è noto per un episodio di cui è stato protagonista in passato e che potrebbe aiutare a spiegare questa terribile vicenda. Nel 1997 in Lombardia, l'uomo abbandonò durante un viaggio in auto due dei suoi figli: uno in un ospedale e l'altro in una stazione di servizio lungo l'autostrada. Per questo comportamento i due bambini furono per un periodo sottratti al padre, che successivamente ne riottenne l'riaffidamento.
Zalmoxis
00domenica 4 aprile 2004 11:54



CHE BRUTTA STORIA...


eevee
00domenica 4 aprile 2004 11:58

Crotone, trovato il piccolo Roberto

I carabinieri: "E' in buone condizioni"
E' stato trovato vivo dai carabinieri Roberto Panebianco, il bambino di due anni che era scomparso da mercoledì scorso. Il bambino, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, era in buone condizioni di salute. "Era solo un po' sporco - ha riferito il comandante della Compagnia di Cirò Marina, cap. Elvio Sabino Labagnara - ma nel complesso sta bene".
Buone notizie da Umbiatico, dunque. Mentre tutto faceva pensare al peggio e dopo aver annunciato la ripresa delle ricerche nei pressi di un laghetto, le forze dell'ordine, infatti, hanno diffuso la notizia del ritrovamento di Roberto Panebianco.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il piccolo sarebbe stato abbandonato per le campagne calabresi da chi lo aveva con sè fin da mercoledì scorso. Occorre ora stabilire invece se il bimbo sia stato rapito, come ritengono gli investigatori, o sia stato volontariamente consegnato a qualcuno dal padre per motivi ancora da accertare.

Nel frattempo Roberto è stato portato nella postazione di Guardia Medica di Umbiatico e sottoposto ad una visita che ha confermato il suo stato di salute soddisfacente: "E' solo un po' scosso - ha spiegato un medico - ma fisicamente non presenta problemi".


KayScarpetta
00domenica 4 aprile 2004 13:17
UMBRIATICO (CROTONE) - E' stato trovato vivo dai carabinieri Roberto Panebianco, il bambino di due anni che era scomparso da mercoledi' scorso.
Il bambino, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, era in buone condizioni di salute. ''Era solo un po' sporco - ha riferito il comandante della Compagnia di Ciro' Marina, cap. Elvio Sabino Labagnara - ma nel complesso sta bene''.

Il piccolo e' stato portato nella postazione di Guardia Medica di Umbriatico e sottoposto ad una visita che ha confermato il suo stato di salute soddisfacente: ''e' solo un po' scosso - ha spiegato un medico - ma fisicamente non presenta problemi''.
Secondo i carabinieri, il piccolo Roberto e' stato abbandonato per le campagne da chi lo aveva con se' fin da mercoledi' scorso. Si tratta adesso di stabilire se il bambino fosse stato rapito o, come gli investigatori ritengono piu' attendibile, fosse stato consegnato dal padre volontariamente per motivi in corso di accertamento.

Il padre del bambino, Armando, di 48 anni, e' in stato di fermo con l'accusa di abbandono di minore. L'uomo, comunque, respinge le accuse ribadendo quanto ha dichiarato fin dall' inizio, e cioe' che il bambino si sarebbe allontanato da solo mentre si trovava con il fratello diciassettenne. Versione smentita da quest'ultimo, secondo il quale il bambino, nel momento in cui e' scomparso, si trovava con il padre.
KayScarpetta
00martedì 6 aprile 2004 10:14
Il mistero della sparizione per 4 giorni del piccolo Roberto

Crotone: bimbo scomparso, scarcerato il padre

Il gip libera Armando Panebianco. Ma la procura replica: presto nuove prove contro di lui, il bambino è stato legato


CROTONE - Si infittisce il mistero sulla scomparsa durata 4 giorni del piccolo Roberto il bambino di due anni della provincia di Crotone che si sospetta possa essere stato rapito e poi rilasciato.
SCARCERATO IL PADRE - Il Gip del Tribunale di Crotone, Paolo De Luca, non ha convalidato il fermo di Armando Panebianco, il padre del piccolo Roberto di due anni di Umbriatico, in provincia di Crotone, ritrovato domenica dopo quattro giorni in cui se ne erano perse le tracce.
Il Gip ha disposto l'immediata scarcerazione di Armando Panebianco che era stato accusato di abbandono di minore, con l'obbligo però di non tornare al proprio domicilio.

LA REPLICA DELLA PROCURA - «In queste ultime ore sono emersi nuovi elementi nei confronti di Armando Panebianco, come ad esempio il fatto che il bambino presenta dei lividi alle caviglie i quali dimostrano che è stato legato. In tempi brevi questi nuovi elementi saranno sottoposti al Gip». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Franco Tricoli, dopo aver appreso la notizia della scarcerazione di Panebianco. «Sulla decisione del Gip - ha concluso Tricoli - non ho nulla da dire ma ritengo che dal punto di vista ambientale la situazione deve cambiare. La Procura, in queste ore, ha acquisito tutta una serie di nuovi elementi dei quali il Gip dovrà tenere in considerazione».
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