Barone rosso o Don Chisciotte?

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Leonessa73
00martedì 20 maggio 2003 09:15
Maurizio Migliori - Prof. Ordinario di Storia della filosofia antica - Università di MC

Lotta all’imbecillità (pseudo)politica

Questa brevissima riflessione, che nasce da un episodio accadutomi questa mattina, non rientra in nessuno dei temi in cui è organizzato il sito. Ma forse proprio per questo mi appare più importante.
Ero al bar, prendendo un caffè con mia moglie, a fianco di tre persone, due democra-tiche (una è un compagno) e un leghista scatenato su tutti i luoghi comuni in difesa di Berlusconi. E gli altri a fare piccole osservazioni, in sostanza non intenzionati a contra-starlo, se non proprio subalterni. È una cosa che ho già visto, sui treni o in giro, troppe volte. E che ho deciso di non tollerare più, per cui sono intervenuto. Stando al livello dell’interlocutore: cose, non discorsi o “analisi complessive”, riferimenti a episodi pre-cisi, richiesta all’altro di fare lo stesso. In due minuti era ridotto al silenzio e quindi co-stretto a insultarmi per essere intervenuto in una discussione che non mi riguardava.
E disgraziatamente aveva pure ragione, ma il punto non è questo. Il problema sono gli altri due e le migliaia, milioni di persone che da anni si comportano nello stesso modo. A che cosa servono analisi elaborate e i tanti libri su Berlusconi se poi al bar stiamo zitti? Lasciamo dire cose incredibili, vere sciocchezze e falsità senza avere il co-raggio “fisico” di reagire, di contrattaccare, di mostrare la vuotezza di quello che i nostri avversari sostengono.
Siamo il riflesso di quello che condanniamo nella “TV di regime”. Ma lì, almeno la cosa è programmata, voluta, comperata. E noi ci facciamo condizionare, poi ci sfoghia-mo con analisi e giudizi durissimi, ma solo tra noi cioè dove e quando non serve.
Credo che se non torniamo a parlare nei bar e sui treni, a quel livello, abbiamo ben poche speranze di recuperare davvero. Questo lo dico non in alternativa alle analisi, alle proposte programmatiche, alle operazioni raffinate e “politiche”. Ma, come diceva giu-stamente Mannheimer in un’intervista di pochi giorni fa, questo resta un paese in cui solo l’8% ha la laurea, in cui la lettura del giornale è di pochi (e i giornali sono quello che sono). E la situazione con lo strapotere mediatico di Berlusconi è ulteriormente peggiorata. E lui continua a lamentarsi perché i giornali gli sono “nemici”!!
Morale: se non rimotiviamo i democratici a lottare “al bar”, a impedire che afferma-zioni demenziali (esempio di stamattina: “costruendo case Berlusconi ha moltiplicato per mille il suo capitale….”) possano essere dette come se fossero cose serie, fino a di-ventare luoghi comuni condivisi, abbiamo poche speranze di ritrovare un rapporto con “la gente”.
Qualcuno dirà che sono un intellettuale pentito. In realtà è proprio l’intelletto che mi guida. Dovremmo ogni tanto rileggere quello che dicevano i fascisti nel 1920. Cose ter-ribili e spesso terribilmente stupide. Eppure hanno funzionato. La stupidità non è una remora sufficiente, se nessuno mostra quanto è stupido chi dice quelle cose.
stvc
00martedì 20 maggio 2003 13:41
personalmente non sono laureato e non credo che bisogni esserlo necessariamente per capire cosa sta succedendo nel nostro paese. Mi è già capitato di imbattermi in alcune situazioni similari, personalmente non mi sono mai intromesso x educazione, sbagliando (rassegnazione?) credo sia inutile imbattersi in una persona che ha il paraocchi.... puoi spiegare le tue motivazioni più o meno giuste... puoi illustrare i fatti del passato ..... puoi persino permetterti di tracciare un bilancio momentaneo della situazione catastrofica dello stato civile creatosi che non c'è nulla da fare.... troverai sempre chi nega l'evidenza e svia le verità dei fatti accaduti e giustifica comportamenti anti-democratici. La televisione ha lobotomizzato le persone, ne ha drogato i pensieri ed i modi di agire, non vi capita mai ??? : "è così davvero ! l'ho sentito in tv lo diceva Fede ....." davanti a queste frasi (che mi capitano sovente) mi viene da pensare "ma perchè non sono nato negli anni '60 " se non altro li si parlava insieme, la tv c'era a malapena, e le personalità si creavano in cerchio parlando x ore e discutendo sui fatti e sull'avvenire con + rispetto di quanto ce ne sia adesso. "La religione è l'oppio dei popoli" .... verissimo ..... e la tv ? .....che Berlusconi sia un disonesto ed un bugiardo lo pensano in molti, di certo non si può affermare che non sia scaltro, ha saputo raccogliere milioni di voti basandosi essenzialmente sull'ignoranza del popolo (e non centra di certo la laurea ! Basta vedere i suoi attivisti....) e su di una serie di balle cosmiche che non risparmiano nessuno..... in pochi nella realtà di tutti i giorni attaccano il suo pensiero e modo d'azione xchè la maggior parte della popolazione ne rappresenta lo specchio, conducendo uno stile di vita consumistico in costante aumento, e Lui ne è il benefattore (a parole). La storia anche stavolta non mente ..... è ad un momento negativo si è sempre risaliti ad uno positivo e viceversa ..... il dopoguerra aveva risollevato le sorti di un paese in crisi ..... ed ora ..... dove andremo a finire ? Una volta che Berlusconi non ci sarà più (o per lo meno me lo auguro...) il danno sarà già fatto, e chi lo rimedierà ? Viviamo in un presente fittizio, chi più ha più vuole avere, chi non ha vuole avere lo stesso, basta farsi un giro x negozi, la voglia di riscatto di coloro che percepiscono un salario inferiore ai 1000 euro è tale da fargli spendere mezzo milione x acquistare un paio di jeans od una borsa......chi si prende la briga di andare da questi a dirgli ..... guarda che non sei Berlusconi ?!? Con ciò voglio dire che dovremmo tutti fare il passo per quanto è lunga la nostra gamba, non illudiamoci solo perchè Uno ci vuole raccontare che le cose vanno benissimo quando i fatti non gli danno ragione ..... A volte non importa studiare sino a 30 anni x capire cos'è giusto e cosa non lo è , non parlo essenzialmente di concetto politico, ma bensì di tutto il resto. La tv induce le persone ad assumere la personalità di cagnolini, un pò di oro nella ciotola e via che sono già felici e corrono...... Leggere un giornale, farsi un'idea propria è fondamentale anche x chi (come me) non ha terminato gli studi. Sono contrario all'esclusivismo da laurea, ognuno di noi ha una testa con la quale pensare, troppo spesso mi è capitato di incappare in discorsi dove è emersa una velata superiorità nei miei confronti, e non importa nemmeno scrivere decine e decine di libri anti-berlusconiani x vendere o cercare di cambiare le idee alla popolazione, l'unica soluzione e pensare con la propria testa ed affrontare la vita con ciò che abbiamo e non con ciò che MAI potremo avere. "il fumo dell'arrosto non riempie il ventre" ricordiamocelo......
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