Benedetto XVI a New York incontra vittime abusi sessuali

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Nikki72
00venerdì 18 aprile 2008 13:21
Oggi l'atteso discorso all'ONU



Usa, Papa incontra vittime abusi
Li ha ascoltati e ha pregato con loro


Benedetto XVI ha incontrato un gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di preti pedofili. Il Papa in un gesto atteso da tanti e allo stesso tempo straordinario, ha ascoltato le loro storie, ha pregato con loro, e per tutti coloro che hanno sofferto per lo scandalo che ha travolto, a partire dal 2001, la Chiesa nord americana. Le vittime, cinque adulti, uomini e donne, provenivano da Boston, la città da dove sono partiti gli abusi.

Alcuni hanno pianto tra le braccia del pontefice. Il piccolo drappello era accompagnato dal cardinale Sean O'Malley di Boston, che ha preso il posto del precedente arcivescovo, Francis Bernard Law, sospettato di aver coperto i sacerdoti colpevoli e trasferito a Roma. Il commovente incontro è avvenuto nella cappella della Nunziatura apostolica a Washington.

O'Mally ha anche consegnato al Papa un elenco con i nomi (senza cognome) delle mille persone che hanno subito molestie sessuali nella sua diocesi. Già mentre era in viaggio verso gli Stati Uniti, papa Ratzinger aveva preannunciato che non avrebbe evitato di parlare di una vicenda che ha ferito profondamente il cattolicesimo americano.

Così, con questo difficile e delicato gesto, ha dimostrato di volere, lui stesso, in prima persona, sanare le ferite del passato, consolare ed aiutare. Benedetto XVI ha fatto dello scandalo della pedofilia, tra lo stupore e l'incredulità degli stessi mass media americani, il motivo conduttore della sua visita statunitense. Ne ha parlato con i 400 vescovi nord americani, sottolineando come la vicenda sia stata gestita "in modo pessimo".

Poi è tornato sull'argomento, nella messa al Nationals Stadium davanti a oltre 45 mila persone. "Nessuna mia parola - ha detto durante l'omelia - potrebbe descrivere il dolore e il danno arrecati da tali abusi. E' importante che a quanti hanno sofferto sia riservata un'amorevole attenzione pastorale".

"Sono già stati fatti - ha aggiunto - grandi sforzi per affrontare in modo onesto e giusto questa tragica situazione e per assicurare che i bambini possano crescere in un ambiente sicuro". "Queste premure per proteggere i bambini devono continuare", ha concluso.

La sua omelia, in inglese e in parte in spagnolo, ha preso di petto anche altri problemi e ferite della Chiesa. "Vediamo - ha detto Benedetto XVI - segni evidenti di un crollo preoccupante negli stesso fondamenti della società: segni di alienazione, rabbia, contrapposizione in molti nostri contemporanei; crescente violenza, indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali e accresciuta dimenticanza di Dio".

Anche la Chiesa - ha proseguito - "percepisce, in modo spesso doloroso, la presenza di divisione e polarizzazione al suo interno, e fa pure la sconcertante scoperta che tanti battezzati, invece di agire come lievito spirituale del mondo, sono inclini ad abbracciare atteggiamenti contrari alla verità del Vangelo".

www.tgcom.it
Etrusco
00venerdì 18 aprile 2008 13:25
Questo è un evento molto importante a livello internazionale, non solo per le implicazioni etiche sui diritti umani e lotta alla pedofilia;
grazie, Nikki, per aver aperto questa discussione [SM=x44462]

bremaz
00venerdì 18 aprile 2008 13:26
Invece di fanfarognare perchè non consegna i responsabili acclarati alla giustizia civile?
gnè gnè gnè e bla bla bla vari sono molto belli ma a me piace di più il diritto [SM=x44453]
Nikki72
00venerdì 18 aprile 2008 13:30

La CNN intervista in esclusiva le vittime dei preti pedofili incontrate da Benedetto XVI


Link

edition.cnn.com/2008/US/04/17/pope.thu/index.html#cnnSTCVideo





Nikki72
00venerdì 18 aprile 2008 13:42

USA - Il Papa incontra le vittime degli abusi sessuali

E' stata la prima volta che un gruppo di vittime dello scandalo scoppiato a Boston nel 2002 e dilagato a macchia d’olio tra le diocesi d’America ha avuto l’opportunità di incontrare il Pontefice.


L'incontro e' stato organizzato in segreto dal cardinale Sean O'Malley che si e' accordato direttamente con il Santo Padre dopo che un primo incontro con le vittime a Roma sfumo' per "resistenze di ambienti ecclesiastici".



WASHINGTON – Boston, la città epicentro dello scandalo della pedofilia che ha travolto in questi anni la Chiesa americana, era rimasta tagliata fuori dal viaggio americano di Benedetto XVI.
Il suo arcivescovo, il cardinale Sean O'Malley, non si è però dato per vinto: prima ha tentato di portare un gruppetto di vittime di abusi sessuali in Vaticano, poi ha messo a segno un blitz programmato in segreto per settimane, organizzando a Washington l’incontro che era sfumato a Boston e a Roma.
Un gesto di fronte al quale la principale organizzazione che riunisce coloro che sono rimasti vittime degli abusi si è detta «grata» dall’incontro, ma anche convinta che serva «più delle parole» per sanare la ferita.

Due dei cinque protagonisti dell’incontro vi si sono recati con una punta di scetticismo. Bernie McDaid e Olan Horne, prima di recarsi dal Papa, hanno rilasciato un’intervista alla National Public Radio nella quale hanno sottolineato di «non sapere cosa aspettarsi».

«Non gli bacerò l’anello – ha detto Horne – e se andremò là e ci verrà servito un bel piatto di belle parole, posso garantire che sarò la prima persona a dire che quest’uomo manca dell’autorità morale per gestire la Chiesa cattolica. Mi aspetto qualcosa più delle scuse quando lascio la stanza».

Per ore dopo l’incontro i protagonisti non hanno rilasciato dichiarazioni, ma il Vaticano ha descritto la scena come carica di commozione.

O'Malley, il protagonista della vicenda, è il successore del cardinale Bernard Law, che fu praticamente rimosso da Boston da Papa Giovanni Paolo II e vive ora a Roma, anche ha continuato a mantenere la carica e gli onori da cardinale.

«Ero pronto. Aspettavo questo momento da sette anni», ha detto McDaid aggiungendo che il Papa lo ha ringraziato.

Faith Johnston, ancora una ragazza, ha scelto la Cnn per raccontare la sua emozionante esperienza: «Le lacrime hanno parlato per me», ha detto la giovane donna che è andata al colloquio nella Nunziatura di Washington con il mano il rosario dono della madre e a cui il pontefice ha fatto gli auguri per l'imminente matrimonio...

Horne, che ha consegnato al Papa le foto, ha detto che come prima cosa Benedetto XVI «si è scusato», ed è stato «straordinario».

Al papa è stato consegnato anche un libriccino con i nomi di un migliaio di vittime perchè Benedetto «possa pregare per loro».

«Ora ho di nuovo speranza», ha detto Horne: «Abbiamo ricevuto una promessa sincera dal Papa. Questo primo passo è un inizio. Capiva le cose di cui parlavamo».

McDaid ha detto che il Papa gli ha stretto la mano:
«Gli ho detto che ero un chierichetto quando è successo. Che quel che è successo non è stato solo un abuso sessuale ma una violenza spirituale». L’uomo ha riferito anche di aver detto al papa che «c'è un cancro che cresce nella sua chiesa, che deve fare qualcosa» e ha aggiunto che, a suo avviso, Benedetto XVI ha recepito il messaggio: «Le sue scuse mi hanno commosso».

Horne ha detto che il Papa si è impegnato con lui a far di più e, tra le misure possibili, ha parlato di rendere i vescovi responsabili per gli abusi commessi nelle diocesi di loro competenza. «Sono uscito ottimista, pieno di speranza».

È stato l’energico arcivescovo francescano, noto per girare sempre in saio, ad essersi accollato il compito di rimettere in piedi la diocesi segnata dalla crisi.
O'Malley lo scorso anno aveva chiesto ufficialmente al Papa di recarsi anche a Boston. Quando l’ipotesi è sfumata, secondo quanto hanno riferito fonti della Chiesa cattolica americana, il cardinale ha provato a portare a Roma un gruppetto di vittime di abusi, per farle incontrare con il Papa prima che partisse per gli Usa.

Un progetto che avrebbe incontrato resistenze in ambienti ecclesiastici. L’arcivescovo si sarebbe quindi rivolto direttamente a Benedetto XVI, ottenendo il via libera per organizzare l’incontro a Washington.

Oltre a portare la piccola delegazione nella Nunziatura nella capitale, il cardinale ha anche consegnato al Papa un elenco con un migliaio di nomi di vittime.


Abusi sessuali, l’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime

Roma, 18 apr (Velino) - L’abbraccio di Benedetto XVI alle vittime degli abusi sessuali da parte di esponenti del clero si è concretizzato ieri pomeriggio (le 22.15 ora italiana), quando nella nunziatura a Washington ha ricevuto cinque di loro, accompagnate dal cardinale di Boston Sean O’Malley. Già tre volte - in conferenza stampa sull’aereo, con i vescovi e alla Messa al Nationals Stadium - il Papa era tornato sulla vicenda che negli ultimi anni ha scosso la Chiesa degli Stati Uniti, e che sta diventando il leit motiv del viaggio apostolico. L’insistenza di Benedetto XVI dice di quanto la ferita sia ancora aperta, e di quanto importante sia che il Papa si pronunci in modo chiaro, per poter davvero ripartire.
Gli americani aspettavano il conforto del successore di Pietro, il quale ha risposto con decisione e calore insieme. Lo dimostra l’incontro di ieri, in cui il Papa “ha pregato insieme” alle vittime e “ha ascoltato i loro racconti personali e detto loro parole di incoraggiamento e di speranza - informa una nota della Sala stampa vaticana -.
Il Papa li ha assicurati della sua preghiera per le loro intenzioni, per le loro famiglie e per tutte le vittime di abuso sessuale”.

E se qualcuno era arrivato all’incontro perplesso, si è dovuto poi ricredere: “Ora ho di nuovo speranza”, ha detto alla Cnn Olan Horne, che alla mattina aveva rilasciato dichiarazioni piuttosto scettiche. Horne ha anche consegnato alcune foto-testimonianza al Papa, che le ha accettate: “Nessuno ci ha detto quel che dovevamo dire - ha raccontato -, abbiamo potuto parlare liberamente”. Il papa “si è scusato”, è stato “straordinario”, ma soprattutto “capiva le cose di cui parlavamo”. Una comprensione testimoniata anche dagli altri presenti, così come la speranza con cui sono usciti dall’incontro.

blog.ilgiornale.it/tornielli


Etrusco
00venerdì 18 aprile 2008 13:44
Riassumiamo le cronache degli ultimi giorni relativi a quest'evento:


19 aprile 2008 - Chiederà perdono?
ALLE NAZIONI UNITE IL PAPA PARLERÀ DI PEDOFILIA
E CHIEDERÀ PERDONO:

"SERVE UNA PURIFICAZIONE TOTALE"
- LE ASSOCIAZIONI DELLE VITTIME: CI INCONTRI E CONDANNI SOPRUSI E SCANDALI
– NON VENGA IL CARDINALE LAW…

Marco Politi per “la Repubblica”

L´associazione delle vittime, la Survivors Network Abused by Priests (SNAP), lancia un appello al Papa perché «chieda conto ai responsabili» di abusi e insabbiamenti.
Barbara Blaine, vittima di un prete a dodici anni, spiega che «centinaia di vescovi hanno coperto questi predatori e non hanno fornito informazioni di cui erano a conoscenza. Ma contro di loro non c´è mai stata nemmeno la minaccia di una punizione».

Benedetto XVI risponderà
con l´impegno alla «purificazione» collettiva della Chiesa e alla vigilanza continua. Il cardinale Bertone, Segretario di Stato, ha preannunciato che il Papa affronterà il tema «in modo specifico» incontrando i sacerdoti americani nella cattedrale di San Patrizio a New York.
---CUT---
Il pontefice tedesco, invece, è fautore di una linea molto severa: «Punire i colpevoli e aiutare le vittime».

Gli abusi sessuali sui minori, dichiarò ai vescovi irlandesi nel 2006, sono «crimini abominevoli», da perseguire con «con forza, determinazione e tempestività». Se poi sono coinvolti ecclesiastici, sottolineò, «il crimine diventa ancora più grande e la Chiesa deve fare tutto il possibile per assicurare alla giustizia chi lo commette»
---CUT---
L´associazione cattolica Voice of the Faithful ha comprato un´intera pagina del New York Times per chiederlo a Ratzinger.
Negli Usa molti cattolici vogliono anche che in occasione del viaggio non venga in America l´ex arcivescovo di Boston, Cardinale Law, "esiliato" a Roma come arciprete di Santa Maria Maggiore, perché accusato di essere stato in diocesi un insabbiatore di scandali.


Fonte: Marco Politi per “la Repubblica” 10 Aprile 2008

Radio Vaticana . . .


____________________________________________________________________


Il cardinale Foley: «La pedofilia è colpa
della Chiesa e non dei media»


CITTÀ DEL VATICANO (10 aprile) - La Chiesa deve offrire il massimo e quando questo non accade non può essere colpa dei mezzi di comunicazione che danno ampio risalto all'evento negativo.
A fare autocritica è il cardinale John Patrick Foley,
gran Maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e per molti anni presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, in una lunga intervista all'Osservatore Romano

«Noi siamo chiamati ai massimi livelli di perfezione e quando tradiamo questa fiducia non possiamo certo cavarcela criticando i mezzi di comunicazione sociale.
Può darsi anche che alcuni media provino gusto nell'offrire un'immagine della Chiesa come un idolo dai piedi d'argilla.
Ma comunque il fallimento è stato nostro, non loro».


Fonte: Il Messaggero
il tobas
00venerdì 18 aprile 2008 13:46
e a quell'età la memoria può vacillare

Non appena il papa ariva in America subito lancia il suo NO all'aborto.

Peccato, vista la sede adeguata, si sia dimenticato anche di dire NO alla pena di morte.

Oh, ha 81 anni mica si può ricordare tutto.
Avadoro
00venerdì 18 aprile 2008 13:48
[SM=x44520] [SM=x44460] [SM=x44459]
Etrusco
00venerdì 18 aprile 2008 13:49
Re:
bremaz, 18/04/2008 13.26:

Invece di fanfarognare perchè non consegna i responsabili acclarati alla giustizia civile?
gnè gnè gnè e bla bla bla vari sono molto belli ma a me piace di più il diritto [SM=x44453]




Ma negli USA la giustizia ha già iniziato a fare il suo corso, infatti:

15/4/2008
Preti pedofili: il Papa: vergogna
Fonte: La Stampa

---CUT---
Il Papa ha indicato un'azione a tre livelli:
a livello giuridico,
ha spiegato, "la pedofilia è assolutamente incompatibile con il sacerdozio".
"Non parlo qui - ha voluto specificare - di omosessualità".


Il secondo livello è "quello di un impegno collettivo per aiutare le vittime";
il terzo è quello della prevenzione nei seminari:

"qui ci deve essere - ha ammonito - una profonda preparazione spirituale, umana e intellettuale degli aspiranti sacerdoti".
Negli Stati Uniti, sono circa 5 mila le persone che hanno dichiarato di essere state vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti.
Lo scandalo, che a partire da Boston si è allargato a macchia d'olio in tutta l'America agli inizi del terzo millennio, è costato finora 2 miliardi di dollari di risarcimenti.
Cinque diocesi statunitensi sono fallite e circa 700 parrocchie hanno dovuto chiudere i loro battenti.


Fonte: La Stampa
bremaz
00venerdì 18 aprile 2008 13:52
Re: Re:
Etrusco, 18/04/2008 13.49:




Ma negli USA la giustizia ha già iniziato a fare il suo corso, infatti:

15/4/2008
Preti pedofili: il Papa: vergogna
Fonte: La Stampa

---CUT---
Il Papa ha indicato un'azione a tre livelli:
a livello giuridico,
ha spiegato, "la pedofilia è assolutamente incompatibile con il sacerdozio".
"Non parlo qui - ha voluto specificare - di omosessualità".


Il secondo livello è "quello di un impegno collettivo per aiutare le vittime";
il terzo è quello della prevenzione nei seminari:

"qui ci deve essere - ha ammonito - una profonda preparazione spirituale, umana e intellettuale degli aspiranti sacerdoti".
Negli Stati Uniti, sono circa 5 mila le persone che hanno dichiarato di essere state vittime di abusi sessuali da parte dei sacerdoti.
Lo scandalo, che a partire da Boston si è allargato a macchia d'olio in tutta l'America agli inizi del terzo millennio, è costato finora 2 miliardi di dollari di risarcimenti.
Cinque diocesi statunitensi sono fallite e circa 700 parrocchie hanno dovuto chiudere i loro battenti.


Fonte: La Stampa



e degli stimabili signori occultati in vaticano che mi dici?


il tobas
00venerdì 18 aprile 2008 13:55
Re: e a quell'età la memoria può vacillare
il tobas, 18/04/2008 13.46:


Non appena il papa ariva in America subito lancia il suo NO all'aborto.

Peccato, vista la sede adeguata, si sia dimenticato anche di dire NO alla pena di morte.

Oh, ha 81 anni mica si può ricordare tutto.




Io sto vizio di unire i 3d proprio non lo capisco.
Spesso si perde il significato dello scritto.

[SM=x44464]
piperitapatty
00venerdì 18 aprile 2008 13:59
Re: Re: e a quell'età la memoria può vacillare
il tobas, 18/04/2008 13.55:




Io sto vizio di unire i 3d proprio non lo capisco.
Spesso si perde il significato dello scritto.

[SM=x44464]




nemmeno il vizio di aprire una discussione nuova per ogni parola che viene in mente [SM=x44465]
Etrusco
00venerdì 18 aprile 2008 14:05
Re: Re: Re:
bremaz, 18/04/2008 13.52:



e degli stimabili signori occultati in vaticano che mi dici?






Purtroppo in Italia abbiamo una situazione differente,
grazie anche all'ultimo Concordato dell'84 si sono conservati troppi privilegi, anche giuridici, verso lo Stato del Vaticano.
Tra l'altro conosco delle vicende avvenute nella mia città di sacerdoti che, arrestati e condannati per spaccio di cocaina (vedi thread di Don Sxxx Cxxx beccato dalle Forze dell'Ordine con mezzo Kg di coca...) che anzichè scontare la loro pena detentiva in prigione, preferivano un convento o simile (si sta certamente meglio nel convento di Massa Martana anzichè nelle patrie galere come tutti gli altri)...


Attenzione: ci scrive (tramite interposte persone) il Sacerdote protagonista di quest'incredibile vicenda giudiziaria (discussa in Attualità) [SM=x44466]
Lamenta che gli articoli, i riferimenti, i commenti e le immagini relativi alla sua vicenda giudiziaria avvenuta nel 2006 sarebbero inesatti, secondo lui,
incompleti e ormai non più "attuali" [SM=x44467] come se un articolo giornalistico avesse una data di scadenza oltre cui va cestinato [SM=x44465] [SM=x44463]
Chiede la censura dei suoi dati anagrafici (nome e cognome), in base alla direttiva 95/46/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa del 24.10.1995 relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Ora questo stride con la libertà d'informazione e la libertà d'espressione che abbiamo sempre tutelato sul nostro forum, ma in via tutelativa, mentre lo Staff farà approfondite verifiche e indagini (sia sul reale recepimento da parte dello Stato italiano di questa Direttiva europea, sia su altri aspetti) censureremo, come richiesto, i dati anagrafici.

Per dovere di cronaca ecco alcune delle tante autorevoli fonti giornalistiche che ancora si trovano pubblicate on line: parlano chiaro, lasciando poco spazio interpretativo per fraintendimenti o inesattezze:

Archivio Storico del Corriere della Sera - (7 settembre 2006) [SM=x44515]

La Nazione - 22 febbraio 2012

«Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino» - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi - Registrazione Tribunale di Avellino n.337 del 5.3.1996
Articolo di Venerdì, 13 aprile 2007



[Nome censurato su richiesta del soggetto interessato]
Nikki72
00venerdì 18 aprile 2008 18:11
PAPA IN USA: ALL’ONU, “PROMUOVERE I DIRITTI UMANI PER ELIMINARE INGIUSTIZIE”
"Sono garanzie contro la violenza e per la sicurezza". Ratzinger parla in francese


Discorso di circa mezz'ora terminato tra gli applausi


“La promozione dei diritti umani rimane la strategia più efficace per eliminare le disuguaglianze fra Paesi e gruppi sociali, come pure per un aumento della sicurezza”. Lo ha detto oggi Benedetto XVI, parlando in francese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, in riferimento al 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il Papa ha citato la necessità, nelle relazioni internazionali, di “riconoscere il superiore ruolo che giocano le regole e le strutture intrinsecamente ordinate a promuovere il bene comune”. A proposito della ricerca scientifica e tecnologica, ha ricordato che, “nonostante gli enormi benefici che l’umanità può trarne, alcuni aspetti di tale applicazione rappresentano una chiara violazione dell’ordine della creazione, sino al punto in cui non soltanto viene contraddetto il carattere sacro della vita, ma la stessa persona umana e la famiglia vengono derubate della loro identità naturale”. Benedetto XVI ha poi messo l’accento sul principio della “responsabilità di proteggere”: “Ogni Stato ha il dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani, come pure dalle conseguenze delle crisi umanitarie, provocate sia dalla natura che dall’uomo”. Ma “se gli Stati non sono in grado di garantire simile protezione, la comunità internazionale deve intervenire con i mezzi giuridici previsti”.
L’azione della comunità internazionale, ha affermato il Papa, “non deve mai essere interpretata come un’imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità. Al contrario, è l’indifferenza o la mancanza di intervento che recano danno reale”. Il Papa ha quindi invitato ad “una ricerca più profonda di modi di prevenire e controllare i conflitti”. I diritti umani, ha detto, “sono basati sulla legge naturale iscritta nel cuore dell’uomo e presente nelle diverse culture e civiltà”. “Rimuovere i diritti umani da questo contesto – secondo il Papa - significherebbe restringere il loro ambito e cedere ad una concezione relativistica” per cui “l’interpretazione dei diritti potrebbe variare e la loro universalità verrebbe negata in nome di contesti culturali, politici, sociali e persino religiosi differenti”. Certo, ha riconosciuto, “le vittime degli stenti e della disperazione, la cui dignità umana viene violata impunemente, divengono facile preda del richiamo alla violenza e possono diventare in prima persona violatrici della pace”. Quindi ha esortato “a raddoppiare gli sforzi di fronte alle pressioni per reinterpretare i fondamenti della Dichiarazione”, pressioni a volte fatte solo “per soddisfare semplici interessi, spesso interessi particolari”.
“I diritti umani debbono esser rispettati quali espressione di giustizia e non semplicemente perché possono essere fatti rispettare mediante la volontà dei legislatori”, ha sottolineato il Papa. “Quando vengono presentati semplicemente in termini di legalità – ha spiegato -, i diritti rischiano di diventare deboli proposizioni staccate dalla dimensione etica e razionale”. Di fronte a nuove situazioni serve quindi “il discernimento”, che “mostra come l’affidare in maniera esclusiva ai singoli Stati, con le loro leggi ed istituzioni, la responsabilità ultima di venire incontro alle aspirazioni di persone, comunità e popoli interi può talvolta avere delle conseguenze che escludono la possibilità di un ordine sociale rispettoso della dignità e dei diritti della persona”. D’altra parte, ha evidenziato, “una visione della vita saldamente ancorata alla dimensione religiosa può aiutare a conseguire tali fini”. Da qui l’invito alle Nazioni Unite a favorire e sostenere il dialogo interreligioso, quale “mezzo mediante il quale le varie componenti della società possono articolare il proprio punto di vista”. Tra i diritti umani il Papa ha ribadito quello alla libertà religiosa: “È perciò inconcepibile che dei credenti debbano sopprimere una parte di se stessi – la loro fede – per essere cittadini attivi; non dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri diritti”.

"La lotta al terrorismo rispetti il diritto"

Il Pontefice ha anche chiesto alle Nazioni Unite di difendere la libertà religiosa in tutti i suoi aspetti, anche nella sua dimensione sociale e politica. Poi l'affondo sul funzionamento dell'Onu dove il "consenso multilaterale continua ad essere in crisi a causa della sua subordinazione alle decisioni di pochi". Infine il richiamo sulla lotta al terrorismo internazionale che deve essere condotta "in buona fede, nel rispetto della legge e nella promozione della solidarietà nei confronti delle regioni piu' deboli del pianeta".

www.repubblica.it
Etrusco
00sabato 19 aprile 2008 09:23
IL PASTORALE ERA DI PIO IX, LE SCARPE SONO PRADA...

Da "La Stampa" -

Joseph Ratzinger è entrato nel nuovissimo Nationals Stadium di Washington con in mano il pastorale appartenuto a Pio IX, il primo Papa a mettere piede sul territorio americano. Per la prima volta in un viaggio papale, è stato messo da parte il pastorale abitualmente usato nelle cerimonie pontificie, creato dall'artista Lello Scorzelli per Paolo VI a metà degli Anni 60 e sempre usato anche da Giovanni Paolo II. Papa Ratzinger questa volta ha preferito la croce senza crocifisso di Pio IX. Pastorale antico ma scarpe alla moda (Prada), osservano all'episcopato Usa. Dove ricordano che Pio IX nel 1849 visitò la fregata da guerra «Uss Constitution», regalando rosari ai marinai cattolici.
Nikki72
00sabato 19 aprile 2008 14:52
Re:
Etrusco, 19/04/2008 9.23:

IL PASTORALE ERA DI PIO IX, LE SCARPE SONO PRADA...

Da "La Stampa" -

Joseph Ratzinger è entrato nel nuovissimo Nationals Stadium di Washington con in mano il pastorale appartenuto a Pio IX, il primo Papa a mettere piede sul territorio americano. Per la prima volta in un viaggio papale, è stato messo da parte il pastorale abitualmente usato nelle cerimonie pontificie, creato dall'artista Lello Scorzelli per Paolo VI a metà degli Anni 60 e sempre usato anche da Giovanni Paolo II. Papa Ratzinger questa volta ha preferito la croce senza crocifisso di Pio IX. Pastorale antico ma scarpe alla moda (Prada), osservano all'episcopato Usa. Dove ricordano che Pio IX nel 1849 visitò la fregata da guerra «Uss Constitution», regalando rosari ai marinai cattolici.




Le scarpe Prada non mancano mai al papa modaiolo [SM=x44452]

ps. etrù, ho ripescato un vecchio thread dall'archivio in tema "papale", sarebbe curioso rileggerlo adesso. quasi quasi lo posto... [SM=x44451]


Nikki72
00sabato 19 aprile 2008 16:48
Il Papa duro sul dramma pedofilia
"Puricazione per la chiesa Usa"



NEW YORK - "Un tempo di purificazione per ciascuno e per ogni singola Chiesa e comunità religiosa". Dopo lo scandalo degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti, è questa la cura auspicata da Benedetto XVI per la chiesa americana. Il Papa lo ha affermato nella celebrazione che ha riunito oggi tutto il clero e i religiosi di New York nella cattedrale di San Patrizio. "Sia un tempo di guarigione", ha auspicato il Pontefice, tornato per la quinta volta in questo viaggio a parlare della "vergogna" della pedofilia.

L'altra priorità affermata da Benedetto XVI è la difesa della vita in ogni sua forma. "La Chiesa è chiamata a proclamare il dono della vita - ha detto il Papa -, a proteggere la vita e a promuovere una cultura della vita". "La proclamazione della vita - ha proseguito Benedetto XVI - deve essere il cuore della nuova evangelizzazione. E' questo il messaggio di speranza che siamo chiamati ad annunziare e ad incarnare in un mondo in cui egocentrismo, avidità, violenza e cinismo così spesso sembrano soffocare la fragile crescita della grazia nel cuore della gente".

(19 aprile 2008)

www.repubblica.it

Jo3
00sabato 19 aprile 2008 19:00
Re:
Etrusco, 19/04/2008 9.23:

IL PASTORALE ERA DI PIO IX, LE SCARPE SONO PRADA...

Da "La Stampa" -

Joseph Ratzinger è entrato nel nuovissimo Nationals Stadium di Washington con in mano il pastorale appartenuto a Pio IX, il primo Papa a mettere piede sul territorio americano. Per la prima volta in un viaggio papale, è stato messo da parte il pastorale abitualmente usato nelle cerimonie pontificie, creato dall'artista Lello Scorzelli per Paolo VI a metà degli Anni 60 e sempre usato anche da Giovanni Paolo II. Papa Ratzinger questa volta ha preferito la croce senza crocifisso di Pio IX. Pastorale antico ma scarpe alla moda (Prada), osservano all'episcopato Usa. Dove ricordano che Pio IX nel 1849 visitò la fregata da guerra «Uss Constitution», regalando rosari ai marinai cattolici.



Certo che su un argomento serio come quello della pedofilia si finisce a parlare delle scarpe del papa devo dire che siamo veramente da Sora Lella.


Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:16


Non è abbastanza eloquente quest'immagine?
Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:17


Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:26




Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:33


Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:33
Etrusco
00mercoledì 23 aprile 2008 11:51








Santa Messa a Washington
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