C'è ancora un Guzzanti divertente

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Etrusco
00martedì 29 settembre 2009 21:34
C’È UN GUZZANTI CHE FA ANCORA RIDERE

– A ROMA MIGLIAIA IN FILA PER LO SHOW IRRESISTIBILE DI CORRADO

– NELLE VESTI DI TREMONTI: “C’è gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese? E va beh, mica è una gara

- AVEVAMO DICHIARATO CHE VOLEVAMO TOGLIERE LE MIGNOTTE DALLA STRADA E RIAPRIRE LE CASE CHIUSE.
ERRORE! NON LE CASE. UNA CASA. UNA!"…


Simonetta Robiony per "La Stampa"


Roma chiama e Corrado Guzzanti risponde.
Lo vogliono rivedere e rivedere ancora perchè Corrado è come una rock-star che non ci si stanca mai di ascoltare.

A grande richiesta, perciò, l'altra sera Recital è tornato all'Auditorium di Renzo Piano nella immensa sala Santa Cecilia e il popolo della sinistra, se il nome ha ancora un senso, s'è comprato tutti i biglietti costringendolo ad allungare la tappa romana con tre serate al Gran Teatro: l'8, 9 e 10 ottobre.


Si arriva in massa. Per molti è un rito da compiere ogni volta che si può perchè Guzzanti è come il telegiornale, sempre uguale e sempre diverso: i personaggi sono quelli, ma fanno e dicono cose nuove, il testo si aggiorna, le notizie si susseguono e lui, zac, pronto, le infila dentro, in tre ore tra primo tempo e secondo più intervallo, con l'aiuto di Marco Marzocca e di sua sorella Caterina.

Problema: le battute si susseguono a un ritmo talmente veloce che se si ride si perdono le due o tre successive. Soluzione: chi se ne importa, si ride.
Tremonti non è il nostro megaministro delle Finanze ma un sovrano assolutista alla Luigi XIV che dice:
«Mi chiede come mai una fascia di italiani abbia fame?
E' un disturbo psicosomatico».



tremonti guzzanti

Oppure:
«Noi ci occupiamo di problemi tecnici. L'evasione fiscale è un problema etico. Ecco perchè non ce ne occupiamo».

O ancora:
«C'è gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese? E va beh, mica è una gara».

Per poi attaccare lo scandalo sessual-politico che ha coinvolto questa estate Berlusconi:
«Avevamo dichiarato che volevamo togliere le mignotte dalla strada.
E dove le mettete?, ci è stato domandato.
Ingenui!
E promesso di riaprire le case chiuse.
Errore! Non le case. Una casa. Una!».
[SM=x44488] [SM=x44522]

Bertinotti non è più il leader della sinistra a sinistra del PD, ma un vecchio goliarda ridotto alla follia dal ruolo di Presidente della Camera che suona il campanello:
«Avevamo solo due senatori in più, nel nostro governo Prodi.
E a peggiorar le cose venivano dall'estero. La mattina dovevo andare a svegliarli io, in albergo, per portarli in aula, se no restavano a letto».
«Ci hanno visto, a noi del secondo governo Prodi, come un gruppo di sfaccendati che passava da un vernissage a una festa.
E perché? Perchè ci hanno fotografati».

«La sinistra accusa Berlusconi di non aver risposto alle 10 domande.
Non si accorge che ha dato 10 risposte a una domanda sola?».
[SM=x44457]

«Di cosa ha paura la gente oggi? Dei leoni? No. Dei virus.
Ecco, noi della sinistra, dobbiamo diventare come i virus: invisibili. E scinderci, scinderci, scinderci in migliaia per attaccare subdolamente Berlusconi e i suoi.
Dividerci anche se la pensiamo allo stesso modo. Anzi. Soprattutto».


Arrivano, incarnate dalla sorella Caterina, la nuova Miss Italia che ha imparato a memoria cosa deve dire o non dire
e una Gelmini pentita che dal bresciano passa al calabrese confessando tra le lacrime che non ne può più dei tagli.
Arrivano, incarnati da Marzocca, un pretino da oratorio che vorrebbe dialogare via tv con i «gggiovani» e un popolano dai modi spicci che risolverebbe a botte la questione dei prezzi in salita.

Poi si passa ai classici personaggi di Guzzanti, quelli che ognuno di noi ha in testa e non vuole dimenticare.
La Vulvia di Educational-channel con il suo: «Lo sapevate che?». Il messia del dio Quelo con il suo: «La risposta è dentro di te ma è sbagliata!».

Uno straordinario Funari che dal paradiso, luogo definito inospitale e barbaro nel quale non si scorge alcun Padreterno, spiega come le nuvole sulle quali s'è accomodato, non siano nuvole ma fumo passivo. La gente batte le mani. Congresso o non congresso del Pd, da anni è la satira l'unico luogo in cui si riconoscono quelli che non ci stanno.


www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-9594.htm

[29-09-2009]


[SM=x44456]
Etrusco
00martedì 13 ottobre 2009 18:45
CORRADISSIMO GUZZANTI
- Ma perché gli italiani hanno eletto un truffatore, si chiedono i magistrati?
Perché è come il Grande Fratello: vedi gente peggio di te e stai bene

- La volgarità? Sta nell´occhio di chi scoreggia

- Miss ITALIA: "I Promessi Sposi? Sì li ho letti entrambi"...


Anna Bandettini per "La Repubblica"



Sala strapiena e primi applausi da subito, appena si sente: «Ma perché gli italiani hanno eletto un truffatore, si chiedono i magistrati? Perché è come il Grande Fratello: vedi gente peggio di te e stai bene».

Poi sono tutte risate e cori: quando il finto Tremonti dice: «Il nostro non è un regime nazista. Noi gli unici libri che bruciamo sono quelli contabili»,
quando incalza l´attualità con:
«Le dieci domande?
Berlusconi non ha risposto ma ha dato dieci risposte diverse a una domanda»,
quando con aria sorniona buttà là: «Bisogna togliere le prostitute dalle strade. Rimetterle nelle case chiuse. Case chiuse? Una casa...», o quando liquida la crisi con un vero colpo di genio: «C´è gente che non arriva alla fine del mese. Aò, mica è ‘na gara!».

Andrà annoverato tra gli spettacoli a più alta densità di pubblico questo Recital di Corrado Guzzanti, tornato trionfalmente in scena (ma una prima breve tranche di repliche c´era stata la scorsa primavera): più di diecimila persone in tre sere a Roma dove a furor di popolo tornerà, quattro serate dal 15 dicembre (e sempre nell´enorme Gran Teatro), sala stracolma ieri e oggi a Lecce e pienoni straripanti nelle prevendite di Napoli dove sarà il 14, Firenze (il 17), Milano (dal 12 al 15 novembre), Torino (il 9 e 10 dicembre) e delle altre tappe.

Con quella sua svagata baldanza, Guzzanti insieme al fido Marco Marzocca e alla sorella Caterina (sua una delle più belle battute, vestita da Miss dice: «I Promessi Sposi? Sì li ho letti entrambi»), rovista nei nostri cattivi umori politici e culturali, con un´antologia della sua satira politica e di costume, il meglio del suo lavoro teatrale e televisivo di questi anni: politici, ministri, veline, preti, imbonitori tutti protagonisti reali e irreali dell´avvilente belpaese teletrasmesso.

Apre la carrellata satirica l´insuperata parodia del ministro Tremonti, con parrucca settecentesca da piccolo lord che, intervistato da una giornalista («donna e comunista, quindi non capirà le risposte»), si fa portavoce di una tenebrosa politica governativa per cui «la crisi economica è finta e la fame è psicosomatica», «le tasse sono aumentate? Solo per chi le paga», «dopo il lodo Alfano Berlusconi dice "io vado avanti". E il tribunale "no torna qui"».

Ci sono squarci feroci sul nostro passato (Bertinotti, algida maschera che dichiara: «A noi del governo Prodi ci dicevano sfaccendati, sempre in giro tra una festa e l´altra. Perché? Perché ci hanno fotografati») e presente (un travolgente Di Pietro che si inerpica per astruse teorie: «non si può tagliare il salame con il cucchiaio»).

C´è soprattutto nell´acido mondo di Guzzanti, tutto l´orrore del paese-tv con le sue maschere contemporanee: il giornalista-annunciatore che si affanna tra strafalcioni, l´odioso don Pizzarro, il mitico Quelo, la surreale Vulvia di "Rieducational" e a tirare le file di una possibile morale, un redivivo Funari e una battuta: «La volgarità? Sta nell´occhio di chi scoreggia».




[13-10-2009]

PrettyWoman@
00martedì 13 ottobre 2009 19:40
L'unità della sinistra
Guardiamo in faccia la realtà, compagni,
di fronte ai grandi mutamenti
occorsi in questo burrascoso fine secolo
non possiamo più giustificare,
di fronte ai nostri elettori,
questa antica, ma ancora dolorosa frattura della sinistra.
essi ci chiedono di vincere tutti quegli ostacoli
e quelle riserve che ci hanno tenuti lontani, che ci hanno resi avversari.
Di fronte ai loro occhi
quelle riserve non sono che oziosi cavilli
che un nostro sforzo di volontà
dovrebbe poter superare.
Forse hanno ragione.
Questo paese ha bisogno di un'unica sinistra:
un SOLO partito,
un SOLO cuore
che batte per tutti noi.
Prendiamo coraggio e guardiamo la realtà,
non la realtà degli accordi segreti, taciuti alla gente,
non quella del gioco delle alleanze e delle poltrone.
Siamo divisi in due partiti, ci siamo combattuti per anni, ma abbiamo gli stessi ideali, gli stessi sogni,
le stesse speranze, le stesse capacità,
gli stessi bisogni, le stesse ambizioni.....

DOBBIAMO STARE ANCHE NELLO STESSO PAESE???


Dal: "siamo divisi in due partiti..." se pò vede che la citazione è parecchio datata, ma pur sempre attuale!!!!


(che se deve pure de salutà?)
giovannict83
00martedì 13 ottobre 2009 23:15
spero di vederlo a catania
giovannict83
00martedì 13 ottobre 2009 23:15
spero di vederlo a catania
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com