Calciopoli: Moggi condannato

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binariomorto
00mercoledì 9 novembre 2011 00:24
Calciopoli, condannato Moggi
'Colpevoli' anche Lotito e Della Valle

NAPOLI - Luciano Moggi è il capo della "cupola" che per anni ha condizionato, con la complicità di arbitri e designatori, l'esito dei campionati di calcio. E' durissima la sentenza emessa in serata dopo otto ore di camera di consiglio dai giudici della nona sezione del tribunale di Napoli presieduto da Teresa Casoria. Cinque anni e quattro mesi di reclusione per l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, appena quattro mesi in meno rispetto alle richieste avanzate dai pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano. Condanne anche per gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo (3 anni e 8 mesi) e Pierluigi Pairetto (1 anno e 11 mesi); per i dirigenti della Fiorentina Andrea e Diego Della Valle (1 anno e 3 mesi ciascuno); per il presidente della Lazio Claudio Lotito (1 anno e tre mesi), per quello della Reggina Pasquale Foti (1 anno e 6 mesi) e per l'ex dirigente del settore arbitrale del Milan Leonardo Meani (1 anno), nell'ambito di un dispositivo che sostanzialmente conferma le sentenze emesse poche settimane dopo l'esplosione dello scandalo dalla giustizia sportiva.

"Non è stata una farsa, non è stata farsopoli", il commento laconico, ma che tradisce soddisfazione, del pm Stefano Capuano. Ne esce demolita la tesi sostenuta dai legali di diversi imputati secondo i quali al centro del processo c'erano solo chiacchiere da bar dello sport e innocenti conversazioni al telefono spesso frutto di millanterie. Il tribunale di Napoli tutto al femminile - composto anche dai giudici Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi - è stato di diverso avviso riconoscendo l'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata all'alterazione del risultato sportivo. Occorrerà leggere le motivazioni per comprendere appieno il ragionamento del collegio giudicante, ma già da adesso si può immaginare che elementi fondamentali che hanno portato alle condanne siano rappresentati dal contenuto delle intercettazioni e dall'esistenza delle schede telefoniche estere che Moggi fornì ad arbitri e designatori per conversazioni riservate. "Non ho voglia di fare battute, non parlo" si è limitato a dire Moggi, scuro in volto, prima di lasciare il tribunale rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano una battuta.

L'ex dg della Juventus è stato riconosciuto colpevole di essere il promotore di una associazione per delinquere e di vari episodi di frode sportiva. "Non ci aspettavamo una sentenza di questo genere", ha detto uno dei suoi legali, Maurilio Prioreschi. Condanne anche per l'ex vice presidente della Figc Innocenzo Mazzini (2 anni e 2 mesi), e per gli ex arbitri Massimo De Santis (1 anno e 11 mesi), Salvatore Racalbuto (1 anno e 8 mesi) Paolo Bertini (1 anno e 5 mesi) e Antonio Dattilo (1 anno e 5 mesi); e per i guardalinee Claudio Puglisi (1 anno) e Stefano Titomanlio (1 anno); oltre che per il dirigente viola Sandro Mencucci (1 anno e 3 mesi). Per i condannati per frode sportiva il tribunale ha applicato, come previsto dalla normativa, una serie di pene accessorie: tra cui il divieto di accedere per tre anni ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive o si accettano scommesse autorizzate e l'interdizione dagli uffici direttivi delle società sportive. Una pena che riguarda anche dirigenti in carica come i fratelli Della Valle, Pasquale Foti e Claudio Lotito. Ciò non significa che questi dirigenti dovranno ora lasciare le loro cariche e non potranno assistere alle partite: l'impugnazione della sentenza da parte dei loro legali dovrebbe sospendere l'esecuzione dei provvedimenti. Oltre ai 16 condannati, però, ci sono stati otto imputati assolti: si tratta di Marcello Ambrosino, Enrico Ceniccola, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Silvio Gemignani, Gennaro Mazzei, Pasquale Rodomonti e Ignazio Scardina.

JUVE: CONFERMATA NOSTRA ESTRANEITA' - La sentenza odierna "afferma la totale estraneità ai fatti contestati della Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell'articolo 2049 c.c". E' il commento della società, dal proprio sito, sulla sentenza di Napoli. "Tale decisione - prosegue il club bianconero - assunta all'esito di un dibattimento approfondito e all'analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni". La Juventus "proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento", conclude la nota sul sito del club.

BERGAMO: 'SONO SERENO, MA PROCESSO VERGOGNOSO' - "Sono sereno, ma questo processo è stato vergognoso". Così l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, condannato a 3 anni e 4 mesi nel processo di Calciopoli a Napoli, ha commentato la sentenza ai microfoni di RaiSport. "Mi aspettavo una sentenza negativa, per cui attendiamo di leggere le motivazioni e poi faremo i nostri passi nelle sedi opportune - ha detto Bergamo -. Sono sereno perché so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo". "Quando noi siamo stati indagati ero convinto che non avrei subito il rinvio a giudizio, quando poi è successo,. Da allora sono sempre stato convinto che la sentenza alla fine sarebbe stato negativa. Questo processo a mio avviso è stato vergognoso", ha concluso.

DE SANTIS: 'PAGINA MORTIFICANTE PER GIUSTIZIA' - "E' una pagina mortificante per la giustizia, combatteremo in appello". Questo il commento dell'ex arbitro Massimo De Santis dopo la sentenza che lo ha condannato assieme a Luciano Moggi e ad altri imputati nel processo di Calciopoli a Napoli. "Sicuramente - ha aggiunto De Santis, condannato a un anno e 11 mesi di reclusione - non c'é stata unanimità nel verdetto, mi auguro che chi si è assunto la responsabilità di questa sentenza abbia la coscienza a posto e quando si appurerà che ha sbagliato mi auguro possa pagare". "E' una sentenza scritta", ha concluso l'ex arbitro di Tivoli.

DELLA VALLE: 'SENTENZA INGIUSTA, SUBITO RICORSO' - "Siamo molto amareggiati anche se non troppo sorpresi, è una sentenza ingiusta contro cui faremo immediatamente ricorso, con la ferma determinazione di far valere i nostri diritti in tutti i gradi di giudizio". Così Diego e Andrea Della Valle dopo la sentenza con cui il tribunale di Napoli, in seguito all'inchiesta su calciopoli, sono stati condannati ad un anno e tre mesi. La posizione dei due proprietari della Fiorentina è condivisa anche dall'amministratore delegato viola Sandro Mencucci.

Fonte: ANSA
KuntaKinte77
00mercoledì 9 novembre 2011 07:46
ma come?
pure quel sant'uomo di Lotito che voleva moralizzare il calcio?
Quel Lotito che mi fondò il Salerno calcio con il cognato (palazzinaro de 'a capitale) Mezzaroma???

Insomma se Atene piagne, Sparta mi pare che di certo non stia ridendo... [SM=x44452]

ah si, ora conta la classifica... [SM=x44451]
(un paio di anni fa no) [SM=g1700002]
radcla
00mercoledì 9 novembre 2011 15:20
Re:
KuntaKinte77, 09/11/2011 07.46:

ma come?
pure quel sant'uomo di Lotito che voleva moralizzare il calcio?
Quel Lotito che mi fondò il Salerno calcio con il cognato (palazzinaro de 'a capitale) Mezzaroma???

Insomma se Atene piagne, Sparta mi pare che di certo non stia ridendo... [SM=x44452]

ah si, ora conta la classifica... [SM=x44451]
(un paio di anni fa no) [SM=g1700002]




[SM=x44472] [SM=x44472]

Stavo per scrivere "ti sfugge qualcosa", ma pensandoci bene devo scrivere:

Ti sfugge proprio tutto!

Per iniziare, visto che il post è diretto a me, se hai letto i miei interventi degli ultimi anni, ho sempre criticato anche duramente Lotito, al quale riconosco solo un merito, quello di oculata gestione economica, a volte anche eccessiva.
Per il resto, è patetico quando fa lezioni di moralità, come tutti gli imprenditori di certo livello, ha i suoi scheletri e magagne nell'armadio, ecc ...

Passando a calciopoli, le pesantissime penalizzazioni che abbiamo subito in due campionati, con addirittura una mancata Champions League, sarebbero state una gravissima ingiustizia se il processo civile avrebbe visto l'assoluzione di Lotito.
Almeno in primo grado l'assoluzione non c'è stata e probabilmente quel che abbiamo pagato sul fronte sportivo era giusto che lo pagassimo.

Perché NOI (come la Juve, la Fiorentina, in misura minima anche il Milan) abbiamo pagato. Abbiamo pagato anche se le telefonate di Lotito, di certo inopportune e non regolamentari, non hanno portato ad alcun illecito sportivo, perché per le partite incriminate, Chievo - Lazio e Lazio - Parma, gli arbitri sono stati assolti, e Carraro, l'interlocutore telefonico di Lotito, è stato assolto anche lui.
Il quadro che ne viene fuori?
Lotito, stufo di presunti danni arbitrali, telefona a Carraro per chiedere arbitraggi di livello, che garantiscano la regolarità. Fare quelle telefonate è reato, e per quello abbiamo pagato, ma quelle telefonate non hanno portato ad illecito, perché chi avrebbe dovuto compierlo è stato assolto.

Curiosamente, però, è stato condannato l'arbitro di Atalanta - Roma.
Ma non l'Atalanta e men che meno la Roma. Eppure vi era una telefonata di Pradè a Mazzini, proprio per quella partita, che più sporca non poteva essere.
Curiosamente è uscita fuori solo all'indomani che il tutto andasse prescritto! [SM=x44452]

Ricorda sempre, noi abbiamo pagato sempre, per ogni virgola irregolare. E non ci siamo mai comprati una partita, un favore, nulla di nulla. Se mai, ci siamo venduti qualche partita, in tempi ormai remoti, e abbiamo chiesto, con modalità non regolari, arbitraggi giusti, in tempi più recenti.
Non abbiamo mai portato valigette all'arbitro per arrivare in finale di coppa campioni, non abbiamo fatto fidejussioni false per iscriverci al campionato, non abbiamo regalato rolex agli arbitri, non abbiamo telefonato chiedendo aiuto perché abbiamo una squadra non all'altezza. Chi ha fatto tutte queste cose qui, non ha MAI pagato.

[SM=x44452] [SM=x44475]
KuntaKinte77
00mercoledì 9 novembre 2011 19:09
il milan non ha pagato nulla in confronto a quello che ha fatto in realtà!

La Roma non ha pagato qualche malefatta... ma sono oltre 30 anni che ha pagato sul campo le malefatte prima della Juve e poi del Milan.

Quindi, lasciamo perdere va... altro che provinciale, come dice un improvvisato del calcio in un'altra discussione! [SM=x44457]


Cmq Filì... tu non hai la coda di paglia... ne hai 7, come i gatti [SM=x44496]
radcla
00mercoledì 9 novembre 2011 22:08
Re:
KuntaKinte77, 09/11/2011 19.09:

il milan non ha pagato nulla in confronto a quello che ha fatto in realtà!

La Roma non ha pagato qualche malefatta... ma sono oltre 30 anni che ha pagato sul campo le malefatte prima della Juve e poi del Milan.

Quindi, lasciamo perdere va... altro che provinciale, come dice un improvvisato del calcio in un'altra discussione! [SM=x44457]


Cmq Filì... tu non hai la coda di paglia... ne hai 7, come i gatti [SM=x44496]




hai ragione, lasciamo perdere che è meglio evitare di pensare che fine avrebbe fatto la roma se fosse andata in C2 perché non iscritta al campionato, oppure in B per le telefonate di Pradè.

Se per "vendere" (in realtà una finta vendita, perché Unicredit ha in pegno le azioni di dibenedetto al quale sono stati prestati 60 milioni pari al valore delle azioni da lui acquistate) il 60% del capitale, con la squadra in A, con l'ottima rosa giocatori di giugno scorso, con il numeroso pubblico che ha, hanno dovuto trovare uno squattrinato americano, al quale hanno dovuto anche prestare i soldi necessari all'acquisto delle azioni, non oso immaginare la fine che avrebbe fatto se fosse stata nei campionati minori, come sarebbe stato giusto se qualcuno non fosse provvidenzialmente accorso ad evitare di coinvolgerla dove era coinvolta più di chiunque altro.
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