"Neanche Ceausescu" «avrebbe utilizzato così il dramma delle persone»
14/9/2009 (15:22) - LA POLEMICA
Porta a Porta sfratta Ballarò, è bufera
Franceschini: così neanche Ceausescu
Ira dell'opposizione: uno scandalo.
Zavoli attacca: «Un grave episodio»
Vespa: «Il disappunto di Floris? Io in carriera ho subito ben di peggio»
E salta anche la puntata di Matrix
ROMA
Bufera in casa per lo slittamento del debutto di Ballarò. Il programma di Rai3 non andrà in onda per fare spazio alla diretta di Porta a Porta sulla consegna delle case ai terremotati d'Abruzzo. Ma dopo le accuse Bruno Vespa si difende: «Silvio Berlusconi lo abbiamo sempre invitato noi. In 15 anni non c’è stata una volta che è venuto in trasmissione perchè lo ha chiesto lui».
Il conduttore tira dritto e, al termine della conferenza stampa convocata oggi a Viale Mazzini per presentare il nuovo ciclo del suo programma, respinge le accuse: «Il disappunto di Floris? Io ho subito ben di peggio». L'opposizione non ci sta e attacca Berlusconi.
Franceschini è durissimo:
«Anche Ceausescu avrebbe avuto un pò di orgoglio nel dire no a una rappresentazione» come quella annunciata per domani a "Porta a Porta".
Il segretario del Pd parla di
«reality in cui i terremotati sono trasformati in comparse»
e il presidente del Consiglio «andrà dentro le case, aprirà il frigorifero e dirà "che meraviglia!"».
«Non si capisce - continua Franceschini - perchè utilizzare così il dramma delle persone». Per il segretario del Pd la consegna delle case ai terremotati «andava fatta» ma «non c’era bisogno di trasformarlo in uno show mediatico».
Mentre
Santoro accusa Berlusconi di «continuare ad agire nell'ombra» e difende la presenza di Travaglio in "Annozero",
il Pd parla di fatto scandaloso:
«Questa storia dimostra che
se si scelgono dirigenti di rete e telegiornali del servizio pubblico al di fuori dei criteri del merito e della competenza, si può dare vita a quello che il presidente Garimberti ha definito una "disorganizzazione incredibile", afferma Michele Meta.
«Il Minculpop di cui fanno parte Bruno Vespa e il suo Porta a porta, nel terzo millennio è solo un residuato bellico» tuona il presidente del Gruppo Italia dei Valori al senato, Felice Belisario, secondo il quale «l’informazione pubblica deve essere a tutto tondo, non può essere informazione di regime».
Ai giornalisti che lo pressavano sulla puntata di domani, che vedrà il premier in diretta dallo studio di via Teulada, Vespa ha tenuto a precisare anche che ... la trasmissione sarebbe dovuta andare in onda in seconda serata, poi con la scelta di affrontare il tema del terremoto in Abruzzo e seguire la cerimonia della consegna dei primi alloggi, si è scelta la prima serata facendo in modo che "Ballarò", alla stessa ora e con lo stesso tema, slittasse a data da definire.
Vespa getta acqua sul fuoco: «Per vecchia politica aziendale, Raiuno è la rete che deve tirare il carretto: è successo anche con Santoro ai tempi dell’attentato alle Torri Gemelle. Santoro fece la trasmissione dopo due nostre serate». Vespa dice tuttavia di comprendere il disappunto del «collega Giovanni Floris». Poi la precisazione: «Io nella mia carriera professionale ho dovuto subire ben altro: basterebbe ricordare quante volte hanno cercato di chiudere la mia trasmissione».
Intanto il presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, Sergio Zavoli, giudica
«grave» la decisione di rinviare la partenza di "Ballarò" domani su Raitre per fare spazio a uno speciale di "Porta a porta" e annuncia di aver anticipato a mercoledì alle 12.45 la convocazione dell’ufficio di presidenza della commissione. Allo stesso tempo
Zavoli stigmatizza «la pletorica invadenza di Miss Italia, la cui durata ha indotto addirittura alla cancellazione di un telegiornale».
Rinviata infine alla prossima settimana la ripresa di "Matrix" prevista per domani sera.
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Fonte: La Stampa