Re: Re: Re:
Scritto da: fishersampei 13/03/2004 10.13
10 anni, 10 giorni,10 minuti o 10 secoli
non cambia nulla
un persona che manca di umanità in quelle circostanze
non è una persona che io posso rispettare e stimare
morto dopo 3 ore dalla fine del gp?
sapevano che Ayrton era in fin di vita
questo doveva bastare e avanzare
e poi non dimentichiamo che il giorno prima
c'era gia' stato un morto
Razinger (mi sembra si chiamasse cosi')
e durante quel gran premio c'era anche stato
un'altro incidente ai box che coinvolse degli
spettatori
il comportamento di Schumacher, secondo me,
è stato imperdonabile e questo per essere buoni
Rispetto la tua opinione, Fisher, ma continuo
a non essere d'accordo. Ero amico dei Elio De Angelis,
anche lui morto durante una prova maledetta sul
circuito francese di Le Castellet.
Elio mi diceva che quando corri a 300 all'ora è tanta la tensione, l'adrenalina sale a tali livelli, che quando scendi
dall'abitacolo per un po' di tempo non capisci
più niente, nel bene e nel male. Ci sono stati altri
episodi di esultanza fuori posto, da parte di
Schumacher come di altri vincitori, e ci sono state
scene di sconforto esagerate da parte degli sconfitti.
Ricordi il pianto dirotto del grande Mika Hakkinen
a Monza? Aveva solo sbagliato una chicane, niente di grave,
poi ha vinto lo stesso il mondiale. Eppure lui, in quel momento,
la viveva come una tragedia. Allo stesso modo, quando finisce
una corsa e ti rendo conto non solo che sei ancora vivo,
ma che l'hai pure vinta, allora esulti anche se intorno
c'è dolore e morte. E' triste, ma è così. Il mondo
della formula 1 ha regole non scritte tutte sue, che
noi forse non possiamo capire e che certamente non condividiamo.
Ma dobbiamo accettarle, se vogliamo seguire le gare da tifosi.