TORINO - Nella serata del dentro o fuori la Juve non tradisce confermando di aver compiuto un altro gradino della scala che porta alle grandi. Supera con un secco 3-0 i campioni in carica del Chelsea e, in pratica, li mette con un piede fuori dalla Champions. All'ultima giornata, infatti, a Donetsk alla Juve basterà un pareggio con lo Shakhtar, già qualificato, per avanzare agli ottavi e tagliare fuori dalla corsa gli inglesi. Ma sarà comunque il caso di non cullarsi sugli allori in Ucraina. Contro i Blues vanno a segno nel primo tempo Quagliarella e nella ripresa Vidal e Giovinco.
LA VITTORIA DELLA MATURITA' - E' stata la vittoria della maturità. La Juve ha dimostrato di essere pronta anche per l'Europa giocando una gara grintosa e senza timori reverenziali fin dall'inizio. Ha surclassato sotto il piano del gioco un Chelsea troppo rinunciatario e ha finito per dilagare. Ma la squadra è piaciuta soprattutto dopo essere passata in vantaggio. Non ha mai tremato ed arretrato di un centimetro, confermandosi forte mentalmente. Al i là della difesa, impeccabile, meritano un plauso Lichtsteiner e Asamoah, stantuffi instancabili sugli esterni, Vidal e Pirlo, maestosi in cabina di regia, e Quagliarella, bravo a trovare sempre lo spazio giusto per aprire la difesa dei Blues.
UN CHELSEA ABBOTTONATO - Contro un Chelsea abbottonatissimo, mandato in extremis in campo da Di Matteo senza una punta di ruolo (Hazard al posto di Torres) e col terzino Azpilicueta inserito
a sorpresa sulla linea dei trequartisti, la Juve ha alzato subito i ritmi e ha sfiorato immediatamente (4') il vantaggio con Lichststeiner che si è visto deviare sul palo da Cech un tocco ravvicinato.
LA ZAMPATA DI QUAGLIARELLA - Buffon ha imitato il dirimpettaio opponendosi d'istinto a Hazard (8'), lanciato solo davanti alla porta da Oscar poi, però, si è assistito ad un assolo bianconero che, dopo un paio di occasioni non capitalizzate da Marchisio e Quagliarella, ha prodotto l'azione del meritato 1-0: Pirlo si è liberato di Mikel e ha fatto partire un gran destro da 28 mt che ha trovato sulla sua strada la geniale deviazione di Quagliarella che, così, ha spiazzato Cech.
COLE NON BASTA, VIDAL CHIUDE I CONTI - Il Chelsea ha barcollato e c'è voluta una prodezza atletica di Cole, che ha tolto in scivolata sulla linea di porta un pallone destinato a carambolare in rete dopo un tocco involontario di David Luiz, per impedirgli di andare già sotto 2-0 al riposo. Chi si aspettava un Juve più prudente nella ripresa è stato subito smentito dai fatti. I bianconeri sono ripartiti forte, intenzionati a chiudere i conti e, dopo averci provato con Pirlo e Quagliarella, hanno sfondato con Vidal (61'), smarcato in area da Asamoah.
GIOVINCO CALA IL TRIS - Di Matteo ha tentato il tutto per tutto: ha rovesciato la squadra mettendo dentro prima Moses e poi Torres, arretrando Oscar in mediana, ma la svolta non c'è stata. In campo s'è vista una squadra sola che, in pieno recupero (91'), si è tolta anche la soddisfazione del tris col subentrato Giovinco, lanciato in contropiede da Vidal. Europa, aspetta: sta arrivando la Juve.
JUVENTUS-CHELSEA 3-0 (1-0)
Juventus (3-5-2): Buffon 7, Barzagli 7, Bonucci 7,5, Chiellini 7, Lichtsteiner 7 (22' st Caceres 6,5), Vidal 7,5, Pirlo 7, Marchisio 6,5, Asamoah 7, Vucinic 6,5 (38' st Giovinco 7) Quagliarella 7,5 (42' st Pogba sv). (30 Storari, 7 Pepe, 24 Giaccherini, 32 Matri). All.: Alessio.
Chelsea (4-2-3-1): Cech 6,5, Ivanovic 6,5, David Luiz 5, Cahill 5,5, A. Cole 6,5, Ramires 6, Mikel 6 (25' st Torres 5,5), Azpilicueta 5 (15' st Moses 5,5), Oscar 5,5, Mata 5, Hazard 5,5. (22 Turnbull, 34 Bertrand, 6 Romeu, 21 Marin, 35 Piazon). All.: Di Matteo.
Arbitro: Cakir (Turchia) 6,5.
Reti: 38' Quagliarella, 17' st Vidal, 45' st Giovinco
Angoli: 10-5 per la Juventus
Recupero: 1' e 3'
Ammoniti: Bonucci, Ramires, Marchisio per gioco scorretto. In tribuna Zidane, Shevchenko, John Elkann.
Spettatori 39670, incasso 2.413.277