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Citroën DS: auguri di Platino!
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Il 6 Ottobre 1955, al Salone dell’Automobile di Parigi fu tolto il telo da quella che molti definiscono l’automobile che ha rivoluzionato il concetto di autoveicolo nei decenni: la Citroen DS. Tuttavia, gli albori del progetto risalgono a ben 17 anni prima, quando nei laboratori prendeva vita il progetto VGD (Véhicule à Grand e Diffusion), lanciato da Pierre Boulanger.
RAFFINATA ED ELEGANTE
Una produzione così elegantemente perfetta come quella dello squalo (come gli appassionati definiscono il modello iconico del brand parigino) non è frutto di una singola mano; ma dell’unione di una serie di geniali menti che hanno contribuito alla creazione di un oggetto di grande fascino. Merito di André Lefèbvre è lo studio dell’aerodinamica, della leggerenza, del bilanciamento e della trazione anteriore, già utilizzata sul modello Traction Avant. Il marchio di fabbrica della DS, il sistema idraulico, è merito di Paul Magès, un ingegnere autodidatta: a lui si deve l’invenzione della celeberrima sospensione idropneumatica e della servoassistenza a sterzo, freno e frizione. Infine, è merito del più che famoso designer nostrano Flaminio Bertoni, la linea rivoluzionaria e raffinata della vettura francese.
Dati gli ingredienti, non poteva che essere pregiato e prestigioso il risultato: al momento della sua presentazione, chiunque ne rimane estasiato ed affascinato, con la concorrenza che resta ammirata dalla nuova arrivata. Basti pensare che nei 10 giorni del Salone di Parigi, furono ordinate ben 80.000 DS!
IL CAPOLAVORO VIAGGIANTE
Arrivata la data delle consegne, le prime vetture che si vedono circolanti in strada non possono che essere circondate da persone incuriosite che mai avrebbero immaginato di assistere ad una vettura così rivoluzionaria, dalle forme tali da farla sembrare un incrocio tra una navicella spaziale uscita da un film di fantascienza ed un sottomarino post-bellico.
E il concetto di innovazione si prolunga anche all’interno, dove il comfort di conduzione senza eguali e la tenuta garantiti dal sistema idropneumatico portano il concetto di viaggio su un livello completamente nuovo, in un mondo fatto di silenzio, di morbidezza e di classe.
Il vero lusso nasce nel 1958, con l’allestimento Prestige: con un carrozzeria nera, il separé per il conducente, i rivestimenti grigi in pelle e jersey, interfono, autoradio e telefono. Diventa subito l’auto dei grandi dirigenti, dei politici, degli industriali e rimane una grande icona del jet set fino alla fine della sua commercializzazione nel 1975.
L’EVOLUZIONE DELLA TECNICA
Gli anni ’60 segnano un profondo rinnovamento per la “Dea”; proprio nel 1964, infatti, a tre anni dal lancio sul mercato della DS Pallas, che la DS che assume un nuovo volto, ereditando un altro tecnicismo altamente iconico della vettura, che rimarrà ricordato per mezzo secolo come una innovazione fuori dall’ordinario: i fari supplementari a comando direzionale e dinamico. Così facendo, infatti, la DS è capace di illuminare l’interno delle curve prima di imboccarle.
Da un punto di vista propulsivo, l’anno decisivo è il 1969, quando il motore della DS 21 viene dotato di un sistema di iniezione di carburante a controllo elettronico, permettendo di elevare la potenza fino a 139 cavalli e raggiungere l’allora strabiliante velocità di 185 chilometri all’ora.
L’EREDITÀ
Il modello che si sarebbe occupato di raccogliere l’eredità tecnologica della DS era la famosa Citroen SM, sviluppata in collaborazione con la firma del Bel Paese “Maserati”.
Ad ogni modo, l’heritage si trasmette fino ai giorni nostri, quando nel 2014 viene creato ufficialmente il nuovo marchio “DS” e nel 2015 viene estesa la gamma con i nuovi modelli “DS 3”, “DS 4”, DS 5” e “DS 6”.