Contraccettivi e pillola del giorno dopo

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Nikki72
00giovedì 8 febbraio 2007 09:55
Ieri sera a Porta a Porta parlavano delle statistiche riguardanti la vita sessuale degli italiani, ma alcuni dati sono sconfortanti: la dottoressa Graziottin ha detto che

- le donne italiane non amano i contraccettivi, addirittura meno del 50% delle donne in età fertile ne fa uso, ancora meno fra le giovanissime
- le donne italiane fanno pochissimi figli.

ora, è un'evidente contraddizione... la Graziottin ha però precisato che le donne italiane fanno un massiccio uso di "pillola del giorno dopo", circa 350.000 richieste all'anno, e la usano come anticoncezionale [SM=x44472]

che ne pensate? [SM=x44473]




axlrose23@
00giovedì 8 febbraio 2007 10:40
il primo rapporto sessuale adesso risulta essere (IN MEDIA!!!) intorno a 17 anni e fino a quel momento le done non pensano neppure che la gravidanza le possa toccare. Soltanto più tardi diventano più consapevoli della loro sessualità e ricorrono alla contraccezione normale''.
Leggevo che dai dati acquisiti dalla struttura di pronto soccorso del policlinico di Bologna risulta che su circa 90 adolescenti, almeno 5 tornano per la seconda volta nell'arco di un anno per richiedere la pillola del giorno dopo. Le adolescenti italiane sono comunque più consapevoli delle americane, dove le gravidanze nelle adolescenti rappresentano un problema endemico.
La situazione italiana dell’educazione sessuale a mio parere è scandalosa! Forse per "limiti religiosi" o per chissà che altro motivo. Le iniziative di questo tipo nelle scuole ''sono distribuite a macchia di leopardo'' mentre invece dovrebbero essere molto più omogenee e serie ...

PS: ho parlato solo di donne perchè mi sembra che parlare dell'uomo in questo caso sia superfluo. Purtroppo sono pochi ... molto pochi gli uomini (adolescenti e non) che viaggiano premuniti di preservativo e che in mancanza dello stesso rifiutano un rapporto occasionale. Quando il sangue va li l'uomo sragiona... purtroppo.

Nikki72
00giovedì 8 febbraio 2007 11:41
Re:


Scritto da: axlrose23@ 08/02/2007 10.40
il primo rapporto sessuale adesso risulta essere (IN MEDIA!!!) intorno a 17 anni e fino a quel momento le done non pensano neppure che la gravidanza le possa toccare. Soltanto più tardi diventano più consapevoli della loro sessualità e ricorrono alla contraccezione normale''.
Leggevo che dai dati acquisiti dalla struttura di pronto soccorso del policlinico di Bologna risulta che su circa 90 adolescenti, almeno 5 tornano per la seconda volta nell'arco di un anno per richiedere la pillola del giorno dopo. Le adolescenti italiane sono comunque più consapevoli delle americane, dove le gravidanze nelle adolescenti rappresentano un problema endemico. La situazione italiana dell’educazione sessuale a mio parere è scandalosa! Forse per "limiti religiosi" o per chissà che altro motivo. Le iniziative di questo tipo nelle scuole ''sono distribuite a macchia di leopardo'' mentre invece dovrebbero essere molto più omogenee e serie ...

PS: ho parlato solo di donne perchè mi sembra che parlare dell'uomo in questo caso sia superfluo. Purtroppo sono pochi ... molto pochi gli uomini (adolescenti e non) che viaggiano premuniti di preservativo e che in mancanza dello stesso rifiutano un rapporto occasionale. Quando il sangue va li l'uomo sragiona... purtroppo.





Le americane? io sapevo che erano le inglesi quelle più ignoranti in materia, leggi qua:


Il numero di gravidanze indesiderate in Inghilterra è il più alto in assoluto di tutta l'Europa occidentale. Solo nel 1999, in GB sono nati 100 mila bambini da donne al di sotto dei 20 anni; fra queste 8000 avevano meno di 16 anni e 2.271 meno di 14.



Come giustificare questo "non uso" del condom? in Inghilterra o in altri paesi nordici la chiesa non ha nessuna influenza, quindi le ragazze dovrebbero essere tutte emancipate e senza tabù [SM=x44464]
paperino73
00giovedì 8 febbraio 2007 11:59
Re: Re:

Scritto da: Nikki72 08/02/2007 11.41
Come giustificare questo "non uso" del condom? in Inghilterra o in altri paesi nordici la chiesa non ha nessuna influenza, quindi le ragazze dovrebbero essere tutte emancipate e senza tabù [SM=x44464]



Chi teorizza senza conoscere i fatti, tende poi a cambiare i fatti per adattarli alla teoria e non a modificare la teoria per adattarla ai fatti.

Sir Conan Doyle.
eevee
00giovedì 8 febbraio 2007 14:02
la mia impressione è che le donne italiane sono tremendamente poco informate o odiano se stesse
capisco che una giovanissima abbia problemi a chiedere la pillola o che un medico si rifiuti di darla ad una 15enne che ancora non ha un equilibrio ormonale rischiando di distruggerla
ma assumere la pillola del giorno dopo vuol dire lanciare dentro l'organismo una bomba di ormoni potenzialmente molto più distruttiva
una non da effetti particolari, se diventa abitudine o metodo contraccettivo alternativo, allora i rischi aumentano
il sistema meno rischioso per una donna in giovane età resta il preservativo, ma per vergogna, o sensazione di superiorità (a me non succederà mai) non lo usano

la chiesa non c'entra, vieta tanto il preservativo che la pillola del giorno dopo, chi decide di fare sesso a 15 anni non chiede prima al Papa come si fa [SM=x44465]
Nikki72
00giovedì 8 febbraio 2007 15:22
Re:


Scritto da: eevee 08/02/2007 14.02
la mia impressione è che le donne italiane sono tremendamente poco informate o odiano se stesse
capisco che una giovanissima abbia problemi a chiedere la pillola o che un medico si rifiuti di darla ad una 15enne che ancora non ha un equilibrio ormonale rischiando di distruggerla
ma assumere la pillola del giorno dopo vuol dire lanciare dentro l'organismo una bomba di ormoni potenzialmente molto più distruttiva
una non da effetti particolari, se diventa abitudine o metodo contraccettivo alternativo, allora i rischi aumentano
il sistema meno rischioso per una donna in giovane età resta il preservativo, ma per vergogna, o sensazione di superiorità (a me non succederà mai) non lo usano

la chiesa non c'entra, vieta tanto il preservativo che la pillola del giorno dopo, chi decide di fare sesso a 15 anni non chiede prima al Papa come si fa [SM=x44465]




Appunto, è quello che penso anch'io: tutta questa ignoranza in materia di contraccezione non è dovuta al "timor di Dio", ma ad altri fattori, prova ne è che questa ignoranza c'è anche in paesi non a prevalenza cattolica... e inoltre il sesso si fa già da ragazzini senza porsi troppi problemi "morali"... quindi tirare sempre in ballo l'oscurantismo della chiesa quando si parla di certi temi è fuori luogo [SM=x44465]
axlrose23@
00giovedì 8 febbraio 2007 15:42
Re: Re:

Scritto da: Nikki72 08/02/2007 15.22




Appunto, è quello che penso anch'io: tutta questa ignoranza in materia di contraccezione non è dovuta al "timor di Dio", ma ad altri fattori, prova ne è che questa ignoranza c'è anche in paesi non a prevalenza cattolica... e inoltre il sesso si fa già da ragazzini senza porsi troppi problemi "morali"... quindi tirare sempre in ballo l'oscurantismo della chiesa quando si parla di certi temi è fuori luogo [SM=x44465]




frena NIkki. I miei "timori religiosi" non erano per il tappo mentale ad usare contraccettivi ma per il tappo morale ad introdurre una sana e sensata educazione sessuale a scuola. E' ben diverso...
bremaz
00giovedì 8 febbraio 2007 15:49
Re: Re: Re:

Scritto da: axlrose23@ 08/02/2007 15.42



frena NIkki. I miei "timori religiosi" non erano per il tappo mentale ad usare contraccettivi ma per il tappo morale ad introdurre una sana e sensata educazione sessuale a scuola. E' ben diverso...



quoto, il problema poi secondo me è anche nelle famiglie, dove di sesso non si parla.
Io ho vinto la naturale timidezza e con i miei ne parlo, naturalmente non entrando nei particolari che ci si racconta tra amici, ma comunque mantengo un dialogo.

Così però ho avuto un'educazione sessuale imparziale e sono consapevole dei rischi!

Poi la pillola del giorno dopo è utilizzata male, però spesso è necessaria!
mi ricordo in quarta superiore una mia cara amica alla quale nel rapporto sessuale si ruppe il preservativo.
On quel caso la pillola era obbligatoria, non vi dico che odissea dovette passare per farsela dare (aveva 17 anni)
fortuna che ne parlò subito con i suoi che la aiutarono.

Comunque vedo molte ragazze che iniziano a prendere la normale "pillola" e questo mi fa piacere, dimostra una consapevolezza che sta nascendo, ma dovremo operare attraverso la tv, che da messaggi sessuali fuorvianti ma non parla mai seriamente di sesso, e la scuola.

E iniziare ad operare un pò sulle famiglie, non tutte x fortuna [SM=x44464]
pasquale.60
00giovedì 8 febbraio 2007 15:53
Re: Re: Re: Re:
[SM=x44462]

Scritto da: bremaz 08/02/2007 15.49


quoto, il problema poi secondo me è anche nelle famiglie, dove di sesso non si parla.
Io ho vinto la naturale timidezza e con i miei ne parlo, naturalmente non entrando nei particolari che ci si racconta tra amici, ma comunque mantengo un dialogo.

Così però ho avuto un'educazione sessuale imparziale e sono consapevole dei rischi!

Poi la pillola del giorno dopo è utilizzata male, però spesso è necessaria!
mi ricordo in quarta superiore una mia cara amica alla quale nel rapporto sessuale si ruppe il preservativo.
On quel caso la pillola era obbligatoria, non vi dico che odissea dovette passare per farsela dare (aveva 17 anni)
fortuna che ne parlò subito con i suoi che la aiutarono.

Comunque vedo molte ragazze che iniziano a prendere la normale "pillola" e questo mi fa piacere, dimostra una consapevolezza che sta nascendo, ma dovremo operare attraverso la tv, che da messaggi sessuali fuorvianti ma non parla mai seriamente di sesso, e la scuola.

E iniziare ad operare un pò sulle famiglie, non tutte x fortuna [SM=x44464]

eevee
00giovedì 8 febbraio 2007 17:51
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: bremaz 08/02/2007 15.49
quoto, il problema poi secondo me è anche nelle famiglie, dove di sesso non si parla.
................................
Comunque vedo molte ragazze che iniziano a prendere la normale "pillola" e questo mi fa piacere, dimostra una consapevolezza che sta nascendo, ma dovremo operare attraverso la tv, che da messaggi sessuali fuorvianti ma non parla mai seriamente di sesso, e la scuola.

E iniziare ad operare un pò sulle famiglie, non tutte x fortuna [SM=x44464]



famiglie e scuola....
devono lavorare in parallelo e non lasciare che il tam tam tra ragazzini lasci circolare strani miti e credenze a livello medioevale
difficilissimo ma non impossibile che insieme riescano a allontanare il messaggio trasmesso dalla tv, donne tutte puttane in cerca di atterraggio e maschi tutti arrapati in cerca di un buco

e inculcare un po' di senso di responsabilità, se si arriva a fare sesso bisogna essere coscienti di se, del proprio corpo, di come funziona, delle conseguenze possibili se non si usano precauzioni e così via

cannonball
00venerdì 9 febbraio 2007 01:16
Re: Re: Re:

Scritto da: paperino73 08/02/2007 11.59


Chi teorizza senza conoscere i fatti, tende poi a cambiare i fatti per adattarli alla teoria e non a modificare la teoria per adattarla ai fatti.

Sir Conan Doyle.




[SM=x44459]
cannonball
00venerdì 9 febbraio 2007 01:17
Re:

Scritto da: Nikki72 08/02/2007 9.55
Ieri sera a Porta a Porta parlavano delle statistiche riguardanti la vita sessuale degli italiani, ma alcuni dati sono sconfortanti: la dottoressa Graziottin ha detto che

- le donne italiane non amano i contraccettivi, addirittura meno del 50% delle donne in età fertile ne fa uso, ancora meno fra le giovanissime
- le donne italiane fanno pochissimi figli.

ora, è un'evidente contraddizione... la Graziottin ha però precisato che le donne italiane fanno un massiccio uso di "pillola del giorno dopo", circa 350.000 richieste all'anno, e la usano come anticoncezionale [SM=x44472]

che ne pensate? [SM=x44473]








Penso che sia tutta una manovra faziosa per dare contro alla pillola del giorno dopo
e per far capire che uccide la vita.

[SM=x44499]
Nikki72
00lunedì 9 giugno 2008 15:36
è ormai considerata contraccettivo comune


La maggioranza delle donne che prendono la pillola del giorno dopo sono under 20 (il 55 per cento), contro il 45 per cento che riguarda tutte le altre fasce d'eta' (cioe' dai 20 ai 50 anni). A conferma che la pillola e' divenuta ormai il 'contraccettivo di scelta per le giovanissime', lasciate sole (come peraltro i 'colleghi' maschi) da genitori e scuola sul fronte dell'educazione e della prevenzione. Sono i dati diffusi dalla sessuologa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia al San Raffaele di Milano, intervenuta al convegno 'Politiche per un contrasto all'interruzione volontaria di gravidanza nelle donne a rischio' promosso dai ginecologi di Aogoi e Sigo. Se la pillola, come ha ricordato il presidente Sigo Giorgio Vittori, sta conoscendo un vero boom, con un aumento del 59 per cento delle vendite dall'immissione in commercio a oggi e un piu' 23 per cento in un solo anno, dal 2006 al 2007 (220.000 contro 270.000) si deve dunque soprattutto alle giovanissime, che "la considerano un contraccettivo comune - sottolinea la Graziottin - dimenticando che un rapporto protetto e' tale se protegge non solo dai figli indesiderati, ma anche dalle malattie".


www.repubblica.it
lupetta821
00lunedì 9 giugno 2008 17:08
si dovrebbe fare educazione sessuale a scuola e bisognerebbe parlarne in famiglia, ma è impossibile, l'italia è un paese sessuofobico.
Etrusco
00martedì 10 giugno 2008 10:23
Re:
lupetta821, 09/06/2008 17.08:

si dovrebbe fare educazione sessuale a scuola e bisognerebbe parlarne in famiglia, ma è impossibile, l'italia è un paese sessuofobico.




e si dovrebbe parlarne nei centri d'aggregazione giovanile con personale specializzato;
invece si preferisce ottusamente perseverare in quest'attegiamento repressivo lasciando i giovani nell'ignoranza,
senza accorgersi che i risultati son sempre più desolanti. [SM=x44472]
Colonnello Kilgore
00martedì 10 giugno 2008 21:37
Re: Re:
Etrusco, 10/06/2008 10.23:




e si dovrebbe parlarne nei centri d'aggregazione giovanile con personale specializzato;
invece si preferisce ottusamente perseverare in quest'attegiamento repressivo lasciando i giovani nell'ignoranza,
senza accorgersi che i risultati son sempre più desolanti. [SM=x44472]




Brrr....La prospettiva tra 15 anni è di avere i debiti formativi e i corsi di recupero anche in educazione sessuale? [SM=x44467] [SM=x44467] [SM=x44467] [SM=x44467] [SM=x44467] [SM=x44467]
DRUGO1979
00martedì 10 giugno 2008 22:15
cioè gli sbarbati di adesso nn sanno che bisogna mettersi il goldone
Etrusco
00sabato 21 dicembre 2013 18:37

“Pillola del giorno dopo: 24 ore su 24″, Bologna dichiara guerra agli obiettori


L'assessore alla sanità del comune lo ha annunciato nel corso della seduta del consiglio: "Strutture ospedaliere e consultori stanno lavorando per consentire che la contraccezione sia disponibile senza sosta e ci sia una migliore informazione per le persone che si trovano in quella particolare esigenza" di  | Bologna | 20 dicembre 2013



Bologna potrebbe essere la prima città in Italia dove l’assunzione della pillola del giorno dopo sarà garantita nelle strutture pubbliche 24 ore su 24. E lo sarà in maniera agevole. Ad annunciarlo è stato l’assessore comunale alla sanità Luca Rizzo Nervo, dopo che un consigliere della maggioranza aveva segnalato l’odissea di una coppia che alcune settimane fa si era vista sballottare per tutta la città da medici “obiettori di coscienza”. “Credo che sia utile – ha spiegato l’amministratore – proprio per migliorare la presa in carico, per consentire che la eventuale obiezione di qualcuno non diventi l’inesigibilità di un diritto da parte di altri. So che anche i professionisti delle nostre strutture ospedaliere, sia all’Ospedale Maggiore, sia al Sant’Orsola sia nei consultori stiano già lavorando in questo senso, interrogandosi su come definire anche un protocollo per rendere disponibile la contraccezione d’emergenza h24 e consentire una migliore informazione alle persone che si trovano in quella particolare esigenza”.


La storia citata dal consigliere comunale del Partito democratico Corrado Melega era comparsa su “D di Repubblica”, a firma della stessa donna protagonista della vicenda. E aveva evidenziato come anche nella ‘avanzata’ e ‘progressista’ Bologna arrivare a ottenere la prescrizione prima e a effettuare l’acquisto poi può essere molto difficile se ci si trova davanti medici o farmacisti che non vogliono prescriverla. “Bologna da tempo su questi temi ha avuto la capacità di un approccio laico – ha spiegato Rizzo Nervo. “La prescrizione della contraccezione d’emergenza è una pratica diffusa in tutti i consultori familiari della azienda USL di Bologna. Nel 2012 sono state effettuate 1.144 prescrizioni, e il dato aggiornato a settembre, quindi nei primi nove mesi del 2013, è di 899 prescrizioni”.


Nella sua interrogazione in consiglio comunale Melega aveva anche fatto notare che quella pillola “è un contraccettivo di emergenza e non può essere assimilato a un aborto”. Teoricamente per ottenerla non c’è bisogno di prenotazione: si può avere nel consultorio, in un Pronto soccorso, oppure, come extrema ratio, la ricetta può essere preparata da qualsiasi medico. Questo dovrebbe “garantire il servizio di fronte a eventuali ‘obiezione di coscienza’”, ha spiegato l’assessore Rizzo Nervo. Ma probabilmente tutto questo non basta. La coppia che ha denunciato l’odissea per la pillola a Bologna, nell’articolo pubblicato dal settimanale, spiega come all’ospedale Maggiore si è sentita rispondere che quel farmaco veniva prescritto in quella struttura solo nei week end. Quando cioè, essendo chiusi i consultori il sabato e la domenica, l’ospedale potrebbe essere denunciato per omissione.


A Bologna il problema non riguarda solo i medici. Diverse farmacie per scelta non vendono la pillola del giorno dopo, e questo, in caso dovessero essere di turno per la notte o per le domeniche, può costringere una donna a dover fare chilometri e chilometri per trovare una confezione del farmaco. Anche per queste situazioni il comune dovrà trovare un rimedio.


Intanto nonostante non manchi anche a Bologna la componente cattolica all’interno del Pd, già da settimane le donne del partito avevano preso posizione contro i cosiddetti obiettori di coscienza: “Crediamo che l’episodio sia particolarmente grave – spiega Federica Mazzoni, responsabile delle democratiche del Pd bolognese – e che la possibilità di accesso alla pillola del giorno dopodebba essere assicurata concretamente a qualunque donna ne faccia richiesta, in qualsiasi presidio sanitario preposto, in qualsiasi momento”.



 Fonte: Il Fatto Quotidiano - 20 dicembre 2013

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