Cosa succede a Gerusalemme?

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Etrusco
00giovedì 20 novembre 2014 17:33

Mondo > Africa e Medio Oriente > Israele


Mercoledì 19 novembre 2014


Cosa succede a Gerusalemme



Dopo l'attacco alla sinagoga da parte di terroristi palestinesi, Israele ha risposto con demolizioni di case  


Cosa succede a Gerusalemme


Il giorno dopo la strage in una sinagoga di Gerusalemme per mano di terroristi palestinesi in cui sono morti 5 ebrei, Israele ha mantenuto la propria parola riguardo una reazione dura.


Ieri è stata infatti demolita la casa dei parenti del palestinese che lo scorso ottobre si è lanciato con la propria automobile contro le persone in attesa alla fermata di un autobus a Gerusalemme, uccidendo una bambina di 3 mesi e una donna.


Il premier Nethanyahu ha chiarito che si tratta solo del 1° passo per riportare l'ordine in Israele. Ma quello della sicurezza è anche uno dei grandi temi della politica israeliana in vista delle prossime elezioni. Anche per questo, il premier israeliano ha invitato tutti i partiti a unirsi al proprio governo, per creare una coalizione di unità nazionale.


Se però tutti sono d'accordo sul fatto che il terrorismo vada sconfitto, le modalità perchè questo avvenga dividono non poco la politica israeliana.


Naftali Bennett, ministro dell'Economia e leader del partito nazionalista ebraico HaBayit HaYehudi, ha indicato come soluzione un'azione militare a Gerusalemme est. Soluzione però giudicata impraticabile da Ami Ayalon, ex direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano.


Per ora, dunque, la strada praticata dal governo israeliano è quella delle demolizioni delle abitazioni dei palestinesi coinvolti in attacchi terroristici: una pratica che è avvenuta anche a giugno, contro gli autori del rapimento e dell'omicidio di tre ragazzi israeliani in Cisgiordania, ma che a Gerusalemme non avveniva da molto tempo.


La tensione, già molto alta, potrebbe crescere a causa della decisione della municipalità di Gerusalemme di costruire 78 nuove case nel territorio di Gerusalemme est. Una decisione duramente condannata dall'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) tramite il portavoce della presidenza Abu Rudeina, che sostiene sia parte di una politica del governo israeliano che non fa altro che generare nuove tensioni.


In questa situazione, si fa concreto il rischio che esploda una terza Intifada. Ieri, infatti, a Gerusalemme est, un centinaio di ragazzini palestinesi, alcuni con poco più di 10 anni, sono scesi in strada, hanno dato fuoco a pneumatici e lanciato pietre contro un posto di blocco della polizia israeliana.


Sulla situazione tra israeliani e palestinesi è intervenuto anche Papa Francesco, che ha definito la strage della sinagoga una "inaccettabile violenza" e chiesto a israeliani e palestinesi che si prendano "decisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace". 


Anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha chiarito la necessità che tutte le parti si impegnino in un processo di pace prendendo le distanze da azioni violente. I sottosegretari agli esteri e alle politiche europee, Benedetto della Vedova e Sandro Gozi, si recheranno a breve a Gerusalemme.


Tuttavia, Israele fa notare che iniziative di altri Paesi, come quella del Parlamento spagnolo che, proprio due giorni fa, ha chiesto al governo di riconoscere lo stato palestinese con un voto bipartisan, non aiutano a pacificare il clima nel Medio Oriente.


La situazione si fa molto calda anche al confine tra Striscia di Gaza ed Egitto, dove alcuni razzi hanno colpito un'abitazione civile a Rafah, uccidendo 15 persone. Non è ancora chiaro se il razzo sia stato lanciato dall'esercito egiziano, impegnato nel combattere diverse cellule jihadiste nella zona, o un gruppo di estremisti islamici.




pliskiss
00giovedì 20 novembre 2014 18:19
Una Guerra infinita che non finirà mai, i Palestinesi non vogliono Israele e Israele non vuole i Palestinesi, che vince è la vendita delle armi, dopo si calmano e poi ricominciano, che cambia è solo la demografia delle nascite e delle morti(se ce l'hanno).
Mio parere: Israele non è sulla sua terra, perchè terra non ce l'ha.
La Palestina invece affoga sempre di più nell'ignoranza religiosa.
Il papa è ora che si compra un registratore, ripete sempre le solite cose.
Domani morti, dopodomani morti, il mese prossimo morti, e non cambia niente.
Contenti loro, va bene. [SM=x44464]
Etrusco
00giovedì 20 novembre 2014 19:53
Re:
pliskiss, 20/11/2014 18:19:

Una Guerra infinita che non finirà mai, i Palestinesi non vogliono Israele e Israele non vuole i Palestinesi, che vince è la vendita delle armi, dopo si calmano e poi ricominciano, che cambia è solo la demografia delle nascite e delle morti(se ce l'hanno).
Mio parere: Israele non è sulla sua terra, perchè terra non ce l'ha.
La Palestina invece affoga sempre di più nell'ignoranza religiosa.
Il papa è ora che si compra un registratore, ripete sempre le solite cose.
Domani morti, dopodomani morti, il mese prossimo morti, e non cambia niente.
Contenti loro, va bene. [SM=x44464]




Finirà lentamente tra molti anni, ma finirà probabilmente quando i sionisti avranno sottratto tutta la terra fertile e tutte le risorse ai palestinesi ed inizieranno a far altrettanto anche con gli altri Stati confinanti.

Basta vedere la storia degli ultimi anni per capire come andrà a finire.

Le 4 cartine sono molto efficaci a mostrare la progressiva sottrazione di territorio a un futuro Stato palestinese: [SM=x44464]





Z O O M

Z O O M
Arcanna Jones
00giovedì 20 novembre 2014 21:44
In quella terra c'è troppo odio, talmente tanto che ormai non riescono più a ragionare [SM=x44469]

Sentendo le ultime notizie ieri pensavo, in quale paese civile sarebbe mai ammissibile demolire i palazzi dove vivevano le famiglie dei criminali arrestati? Che colpa hanno gli altri parenti? Perchè devono pagare anche loro e con una ritorsione simile. Non è giustizia, è vendetta e non fa altro che accrescere l'odio [SM=x44463] come se già non ce ne fosse abbastanza... [SM=x44471]
pliskiss
00giovedì 20 novembre 2014 22:02
Re: Re:
Etrusco, 20/11/2014 19:53:




Finirà lentamente tra molti anni, ma finirà probabilmente quando i sionisti avranno sottratto tutta la terra fertile e tutte le risorse ai palestinesi ed inizieranno a far altrettanto anche con gli altri Stati confinanti.

Basta vedere la storia degli ultimi anni per capire come andrà a finire.

Le 4 cartine sono molto efficaci a mostrare la progressiva sottrazione di territorio a un futuro Stato palestinese: [SM=x44464]





Z O O M

Z O O M



Non me ne rendevo conto! ste cartine non le ho mai viste, ci credo che i palestinesi si fanno saltare x aria.
M.Van Basten
00venerdì 21 novembre 2014 23:25
Effettivamente dice bene Etrusco, la situazione è più lineare di quello che si pensi, perfino di facile pronostico: unico possibile sbocco della vicenda è la definitiva e completa conquista israeliana dei territori.
Il ragionamento che fanno è semplice e, dal loro punto di vista, non fa una grinza: siamo i più forti e ci prendiamo quello che vogliamo; non lo facciamo tutto in un colpo perché altrimenti faremmo la figura di chi va contro il diritto internazionale, di banali invasori.

A questo punto la domanda da porsi è: cosa significa, oggi, la parola "terrorismo" [SM=x44473] ?
Poniamo l'ipotesi che lo Stato A invada lo Stato B; nel caso in cui permangano gruppi dediti alla guerriglia ed azioni di resistenza armata contro lo Stato A, questi saranno terroristi o combattenti per il diritto di autodeterminazione dei popoli?
pliskiss
00sabato 22 novembre 2014 09:45
Re:
M.Van Basten, 21/11/2014 23:25:

Effettivamente dice bene Etrusco, la situazione è più lineare di quello che si pensi, perfino di facile pronostico: unico possibile sbocco della vicenda è la definitiva e completa conquista israeliana dei territori.
Il ragionamento che fanno è semplice e, dal loro punto di vista, non fa una grinza: siamo i più forti e ci prendiamo quello che vogliamo; non lo facciamo tutto in un colpo perché altrimenti faremmo la figura di chi va contro il diritto internazionale, di banali invasori.

A questo punto la domanda da porsi è: cosa significa, oggi, la parola "terrorismo" [SM=x44473] ?
Poniamo l'ipotesi che lo Stato A invada lo Stato B; nel caso in cui permangano gruppi dediti alla guerriglia ed azioni di resistenza armata contro lo Stato A, questi saranno terroristi o combattenti per il diritto di autodeterminazione dei popoli?



Infatti! tutti quelli che hanno rapporti con Israele, pagano le conseguenze con il Terrorismo, noi secondo mè non paghiamo niente perchè tanti terrroristi hanno le basi qui in Italia.
Se Israele rimane isolato dall' america ed altri, voglio proprio vedere come và a finire? il ciò dimostra che è un conflitto che fà comodo a tutti.
pliskiss
00sabato 22 novembre 2014 10:08
Tante volte mi sono chiesto? Appena gli altri paesi del Medio Oriente scorreggiano, L'America è subito li', di fronte a tutte le angherie di questo conflitto Israele-Palestina non ha mai messo becco.
E si che si tratta di invasione anche questa, visto il cambiamento geografico dei territori.
Evidentemente x l'America si tratta di cosa giusta.
Nel Mondo ci sono tanti equilibri tra potenze che se si spaccano,succede un casino della madonna.
camilllo mandrilllo
00domenica 23 novembre 2014 12:33
Re:
M.Van Basten, 21/11/2014 23:25:

Effettivamente dice bene Etrusco, la situazione è più lineare di quello che si pensi, perfino di facile pronostico: unico possibile sbocco della vicenda è la definitiva e completa conquista israeliana dei territori.
Il ragionamento che fanno è semplice e, dal loro punto di vista, non fa una grinza: siamo i più forti e ci prendiamo quello che vogliamo; non lo facciamo tutto in un colpo perché altrimenti faremmo la figura di chi va contro il diritto internazionale, di banali invasori.

A questo punto la domanda da porsi è: cosa significa, oggi, la parola "terrorismo" [SM=x44473] ?
Poniamo l'ipotesi che lo Stato A invada lo Stato B; nel caso in cui permangano gruppi dediti alla guerriglia ed azioni di resistenza armata contro lo Stato A, questi saranno terroristi o combattenti per il diritto di autodeterminazione dei popoli?




E' un ragionamento cinico e triste, ma come darti torto?
Del diritto internazionale se ne infischiano, non rispettano nemmeno le risoluzioni Onu [SM=x44464]
Purtroppo non è solo una questione di controllo dei territori, quella già ce l'hanno su tutte le zone limitrofe dove ogni tanto fanno scorrazzare i loro carri armati... ma riducono i palestinesi di Gaza e quelli dei quartieri arabi in pessime condizioni di vita su tutto, accesso all'acqua, servizi igienici, accesso ai luoghi di culto....

e per la cronaca stamattina la polizia israeliana ha ucciso un altro contadino palestinese, ma sicuramente troveranno una giustificazione per mettere a tacere le coscenze...
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