Sacerdote ferito dagli induisti
Cristiana bruciata viva in India
Sacerdote ferito dagli induisti
Una donna sarebbe stata uccisa mentre un prete è stato ferito: è il bilancio dell'attacco compiuto da estremisti indù nel distretto di Bargarh (India orientale). La collaboratrice e il prete sono stati chiusi nell'orfanotrofio gestito da missionari cristiani che è stato poi dato alle fiamme. La donna sarebbe morta carbonizzata, ferito il reverendo. Smentita la notizia di abusi ai danni di una suora.
L'agenzia stampa del Pontificio istituto delle missioni estere, 'Asianews', parla di già di una ritorsione degli estremisti indù contro i cristiani dello stato indiano di Orissa. "La nuova fiammata di distruzioni è cominciata domenica mattina e continua ancora, con personalità indù che arringano la folla alla distruzione e accusando i cristiani di aver ucciso un leader fondamentalista indù, Swami Laxanananda Saraspati, e 5 suoi adepti", scrive 'Asianews'.
"L'uccisione è avvenuta la sera di sabato 23 agosto, fra le 21 e le 22, nella sede del suo ashram, nel distretto di Kandhamal. Gli assalitori, una ventina, sono entrati durante una sessione di yoga e hanno sparato colpi all`impazzata, lanciando anche granate. Nei giorni precedenti lo Swami era stato minacciato da un gruppo maoista che voleva mandarlo via dalla zona, accusandolo di innescare conflitti etnico-religiosi. Per tutta risposta lo Swami aveva decretato una manifestazione di protesta contro i musulmani del Jammu-Kashmir. I radicali indù stanno però usando questa uccisione scaricando le colpe sui cristiani". 'Asianews' ha registrato la distruzione del centro pastorale della diocesi di Bhubaneshwar, di un centro sociale, di una chiesa, di una casa parrocchiale, di una cappella e di due pulmini di suore.
Arcivescovo: "Tensione alta"
L'arcivescovo della diocesi di Cuttack-Bhubaneswar, Raphael Cheenath, conferma che è "alta la tensione nello Stato dopo l'uccisione del leader fondamentalista indù, attribuito ai cristiani". Lunedì sera si terrà la cerimonia funebre in onore di Laxanananda. "C'è molta gente nelle strade - ha detto l'arcivescovo - e la tensione è molto alta. La polizia controlla la folla - ha aggiunto - ma è disarmata". Il presule ha poi rinnovato il suo cordoglio per la morte di Swami Laxanananda, della cui uccisione ha fin dall'inizio negato ogni responsabilità da parte cristiana. "Nonostante questo, le violenze contro famiglie e strutture della comunità cristiana della zona sono tuttora in atto in varie località, fino alla vicina diocesi di Sambalpur, e siamo molto preoccupati di quello che potrà accadere".
Fonte
Tgcom.it