DELITTO COGNE: PERITI AL LAVORO PER RISOLVERE GIALLO

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giannicchedda81
00martedì 14 ottobre 2003 08:38
AOSTA - Novanta giorni di tempo per accertare se l' inchiesta sul caso Cogne, e il relativo teorema accusatorio della procura aostana nei confronti di Annamaria Franzoni, poggiano o meno su solide fondamenta. I consulenti, a cui e' stata affidata la 'superperizia' dal giudice per l' udienza preliminare Eugenio Gramola, oggi hanno ricevuto ufficialmente l' incarico. E hanno iniziato il lavoro, effettuando un primo sopralluogo nella villetta di Cogne, dove il 30 gennaio 2002 fu ucciso Samuele Lorenzi. Al criminologo Hermann Schmitter, collaboratore della 'Bundeskriminalamt' (la polizia criminale tedesca) e considerato uno dei massimi esperti del settore a livello europeo, e' stato chiesto di stabilire ''quale fosse la posizione dell' assassino al momento dell' esecuzione del delitto, se questi indossasse il pigiama in sequestro ovvero dove si trovava lo stesso, e di accertare con quali modalita' si siano formate le tracce di sangue presenti sulle suole degli zoccoli''.

Il consulente ha effettuato una prima ispezione nella villetta (durata un' ora e mezza), compiendo misurazioni sulle pareti, scattando fotografie e registrando un filmato della scena del delitto. A lui il gup ha chiesto di applicare ''il metodo della Blood Pattern Analisis quanto alle macchie rilevate, specificando quale sia l' attendibilita' di tale metodo, se del caso anche in termini di percentuale probabilistica''. Il giudice ha anche incaricato Piero Boccardo, docente del Politecnico di Torino, di analizzare un frammento osseo per accertare ''con quali modalita' sia giunto sul pigiama in sequestro, se l' indumento fosse indossato dall' assassino nel momento in cui si e' creata la traccia e in quale posizione si trovasse l' autore del fatto, ovvero il pigiama non indossato''. La terza perizia, affidata al medico legale Vincenzo Pascali, docente dell' Universita' Cattolica di Roma, e' stata disposta per stabilire ''a chi siano riconducibili le tracce ematiche presenti sulle suole degli zoccoli'', per ''esaminare il capello rinvenuto, nonche' le eventuali tracce che venissero successivamente individuate dal perito Hermann Schmitter, acclarando se il Dna individuabile in tali tracce sia riconducibile alla specie umana e, se e' possibile, a quale specifica persona fisica''.

L' ultima consulenza (l' unica richiesta dalla procura) riguarda le trascrizioni di intercettazioni telefoniche effettuate all' interno della caserma di Saint Pierre e nell' auto dei coniugi Lorenzi. L' incarico e' stato affidato a Mauro Scalambra, di Padova. I risultati delle perizie saranno discussi durante la prossima udienza, fissata il 16 febbraio 2004. Dopo un' udienza relativamente tranquilla, a far salire la tensione ci ha pensato l' avvocato Carlo Taormina, difensore di Annamaria Franzoni, unica indagata per l' omicidio e madre della vittima. ''E' scomparso un frammento osseo - ha detto all' uscita da Palazzo di Giustizia - e abbiamo presentato denuncia alla Procura di Aosta''. Poi ha aggiunto: ''Attraverso i nostri consulenti abbiamo appurato che un reperto e' stato distrutto e che la distruzione e' stata effettuata con il risultato obiettivo di creare una prova di colpevolezza nei confronti di Annamaria Franzoni''. Il frammento osseo, di piccole dimensioni, si sarebbe trovato sopra una macchia di sangue sulla coperta del letto e, secondo la difesa, ''impediva una certa ricostruzione dei fatti''. Per Taormina su questa circostanza potrebbe essere chiamato a dare chiarimenti il colonnello Luciano Garofano, comandante del Ris di Parma (che ha svolto una perizia sul caso) e consulente della procura. 'Noi siamo sereni - ha replicato l' ufficiale dell' Arma - siamo stati confermati consulenti del pm e questo dimostra la fiducia che ci e' stata accordata fino adesso. Di reperti scomparsi non si e' assolutamente parlato durante l' udienza di oggi''. Le scaramucce tra i periti della pubblica accusa e della difesa sono proseguite anche poco dopo, durante le rilevazioni all' interno della stanza del delitto. ''Si e' trattato di lievi divergenze di opinione sul metodo da adottare'', hanno commentato le parti.
by ansa.
Iperspammone
00martedì 14 ottobre 2003 18:30
Dopo la premonizione di Taormina (si aspetta ancora il nome del vero colpevole), arrivederci a febbrazio 2004.[SM=x44475]
labyrint
00martedì 14 ottobre 2003 19:47
ho trovato i rapporti delle perizie che hanno fatto sia la difesa
che l'accusa.
Quando ho tempo me li leggo con calma (sono + di 100 pagine..)
Quello che trovo davvero inverosimile è il fatto che una persona,
abbia commesso un simile delitto in meno di 8 minuti; tra l'altro
i minuti a disposizione dell'assassino sono molto meno: nel
tornare indietro la mamma ha impiegato diversi minuti ma l'ingresso.
Secondo me l'assassina è la mamma.

giannicchedda81
00mercoledì 15 ottobre 2003 12:52
Re:

Scritto da: Iperspammone 14/10/2003 18.30
Dopo la premonizione di Taormina (si aspetta ancora il nome del vero colpevole), arrivederci a febbrazio 2004.[SM=x44475]



cmq se è colpevole la condannano...al di là di quello che potrà fare taormina!
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