Dai Gonzaga a Boldini, attenti a queste mostre

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
killing zoe
00sabato 5 gennaio 2013 20:45
Anno nuovo, saldi di stagione. Anche per l'arte. Chi non è riuscito a visitare le grandi mostre d'autunno, può approfittare degli ultimi weekend a disposizione, prima che chiudano i battenti. Il mese di gennaio segna il classico turn over nelle fasi espositive e val la pena cogliere ancora gli ultimi scampoli di aperture per ricordare il 2012 all'insegna della cultura. Ecco una nostra guida alle occasione da non perdere.
A Chieti, al Museo Archeologico Nazionale Villa Frigerj, ancora fino al 6 gennaio si può visitare la bella rassegna archeologica sui "Tesori dell'età del Ferro dalle necropoli dell'antico Abruzzo", frutto delle recenti campagne di scavo e di restauri. Al centro dello studio, le sepolture che hanno restituito corredi ricchi di armi in metallo ed elementi di ornamento, di oggetti preziosi e vasellame.

A Firenze, è stata prorogata fino al 6 gennaio la mostra "Firenze negli occhi degli artisti" nelle sale della galleria d'arte moderna di palazzo Pitti. L'occasione è d'oro per riscoprire 49 dipinti, tutti dedicati a vedute o rappresentazioni della città ripresa da varie prospettive: dalle ariose visioni del Settecento di Giuseppe Maria Terreni a quelle romantiche di Giovanni Signorini fino alle opere dal tono domestico del pieno Ottocento di Lorenzo Gelati o alle raffigurazione di spaccati cittadini dai toni accesi della macchia come il Mercato Vecchio di Telemaco Signorini.

A Mantova ancora fino al 6 gennaio Palazzo Ducale apre le stande dell'appartamento di Isabella d'Este per accogliere la mostra incentrata sulla figura di Barbara Gonzaga di Mantova (1455-1503) figlia di Ludovico II, sposa di Everardo il Barbuto che rivestì in qualità di prima duchessa del Württemberg una particolare importanza nella storia del paese. A svelarne l'ambiente della sua corte, manoscritti, disegni e incisioni a bulino, pezzi di stoffe e gioielli, monete e vasellame da tavola incorniciati dalla grandiosa musica di corte dei Gonzaga.

A Milano, a Palazzo Reale, imperdibile fino al 6 gennaio, l'evento dedicato a "Picasso", tra le mostre che davvero hanno segnato la stagione 2012. Oltre 200 opere, molte delle quali mai uscite dal Museo Picasso di Parigi, un excursus cronologico sulla produzione dell'artista, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con cui si è cimentato nel corso della sua lunga carriera. Innumerevoli i capolavori, come "La Celestina" (1904), "Uomo con il mandolino" (1911), "Ritratto di Olga" (1918), "Due donne che corrono sulla spiaggia" (1922), "Paul come Arlecchino" (1924), "Ritratto di Dora Maar" e "La supplicante" (1937).

A Roma, quasi doverosa è la visita, disponibile fino al 6 gennaio, al Mitreo delle Terme di Caracalla. Aveva aperto lo scorso 29 ottobre dopo dieci anni di chiusura e un complesso intervento di restauro. Il più grande dei luoghi di incontro dei seguaci del culto del dio Mitra ritrovati a Roma. L'aula, che è stata oggetto di una pulitura completa, misura circa 25 metri di lunghezza ed è larga 10. Il mitreo delle Terme di Caracalla rappresenta un unicum anche per la presenza della fossa sanguinis, una buca rettangolare profonda 2,5 metri e scavata al centro dell'aula in cui veniva realmente e non simbolicamente praticato il sacrificio del toro. Con il restauro la fossa è stata messa in sicurezza e protetta con una recinzione, e sono stati ripuliti tutti gli intonaci dell'aula compreso l'affresco di Mitra. Sempre a Roma, da mettere in agenda che il 13 gennaio è l'ultimo giorno per vedere la straordinaria "Tavola Doria" al Palazzo del Quirinale, capolavoro che raffigura la "Lotta per lo Stendardo", un momento della "Battaglia di Anghiari" di Leonardo da Vinci. Opera scomparsa dall'Italia da più di settant'anni e rientrata grazie ad un accordo di cooperazione internazionale tra il Tokyo Fuji Art Museum e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

A Ferrara, c'è ancora tempo fino al 13 gennaio per visitare a Palazzo dei Diamanti la bella rassegna "Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara", una sfilata dei più importanti artisti ferraresi dell'Ottocento e del Novecento. Una mostra ideata all'indomani della chiusura del complesso di Palazzo Massari, che ospita le collezioni delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, in seguito al sisma che nel maggio scorso ha colpito l'Emilia-Romagna. Protagonisti, un'ottantina tra dipinti, sculture e opere su carta che raccontano oltre centocinquant'anni di produzione artistica locale.

A Venezia, una chicca fino al 13 gennaio è la personale dell'americana Lynn Davis al Museo archeologico nazionale. Una delle più sofisticate fotografe della scena internazionale. Un viaggio nel mondo alla ricerca dei luoghi sacri all'uomo. Ed ecco che sfilano le sue tombe monumentali in mezzo al deserto, i templi che si ergono come stalagmiti nella pianura, figure ieratiche che emergono dalle montagne. Immagini che la fotografa insegue nella sua costante ricerca di un luogo "senza tempo".

Ad Agrigento, godibile fino al 13 gennaio alle Fabbriche Chiaramontane, è l'omaggio ad Antonio Sanfilippo (1924-1980), uno dei più grandi interpreti dell'Astrattismo in Italia. Il maestro siciliano nato a Partanna, firmatario nel 1947 a Roma del pionieristico manifesto di "Forma", viene raccontato attraverso un nucleo consistente dei lavori che inviò alla Biennale di Venezia del 1966, oltre a numerose opere documentate in importanti mostre degli anni Sessanta in Italia e all'estero, oggi di proprietà di musei pubblici e di collezionisti privati.

A Sarmede (in provincia di Treviso) fino al 20 gennaio la nuova Casa della Fantasia accoglie l'evento espositivo della Mostra internazionale dell'illustrazione, arrivata alla sua trentesima edizione. Grandi e piccini possono scoprire le più variegate produzioni di autori italiani e stranieri, storici e attuali, dedicate alle favole e al libro illustrato. Oltre 350 illustrazioni provenienti da numerosi paesi, riflette sulle modalità espressive di oltre 100 illustratori, viaggia sul filo delle parole di un centinaio di libri e suggerisce infiniti spunti di dialogo che affiorano sfogliando emozionanti pagine illustrate.

A Bolzano, c'è tempo ancora fino al 27 gennaio, per gustarsi al Palazzo Mercantile i capolavori del Guercino arrivati dalla Pinacoteca di Cento chiusa per i danni riportati nel terremoto del maggio scorso. Si tratta di sei pale d'altare del Guercino e quattro dipinti dei suoi amatissimi nipoti, Cesare e Benedetto Gennari, prosecutori dell'attività dello zio alla sua morte (1666). A queste si aggiunge il dipinto, "La Visione di Soriano", prestato dalla Chiesa dei Domenicani di Bolzano. Quest'opera fu commissionata dal Magistrato mercantile nel 1635 per abbellire l'allora cappella dei Mercanti nel convento domenicano. Molto interessanti le lunghe trattative tra il pittore centese e il Magistrato bolzanino, riportate nei documenti locali, che mostrano come a volte il rapporto artista-committente fosse tutt'altro che semplice.



di LAURA LARCAN

Fonte
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:52.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com