Da una lettera pubblicata su Dagospia:
Lettera 6 by Jacopo
Caro Dago, bella donna la giovine
Benedetta Geronzi ma: che ci faceva - ancora! - assisa in dirtetta mondovisione sulla panchina della finale? A ben pensare, la responsabile Marketing FIGC (Gran Dama di presidenza con Franco Carraro fin dai tempi della poltrona in Lega Calcio) mi è parso esultasse orgogliosa in quanto tuttora a tenace presidio delle rendite di posizione della
Chiara sorella GEA, di babbo Cesare di Capitalia, e del commissariato Alecce da Mediocredito (ed a vario titolo del miracolato e amnistiabile partner Lippi & jr?).
Ma forse tutta l'Europa è belpaese. Infatti, altrettanto sfacciato clientelismo regna sovrano in Germania dove, accreditato a pontificare di calcio globale s'è visto, per ZDF, niente meno che
l'ispettore Derrick... ma che crauto c'entrava? Ma gli avranno versato un paio di caffè Borghetti o qualcosina in più? Pensa come sarebbero indignati gli abbonati Rai qualora fossero stati loro imposti i commenti, per dire, del commissario Montalbano ... insomma l'ennesima emerita capponata.
Inarrivabile poi la prestazione professionale, ovvero prostrazione pro domo sua, dell'ineccepibile
Goria che, dopo aver opportunamente ed opportunisticamente richiamato al microfono la Ministra Melandri (invisibile, al seguito di uno stentoreo Capo dello Stato), non pago dei servizi "televisivi" resi, si è premurato di gratificare l'ubiquo e onnipotente Guardasigilli in carica: un istante di indugio per la scelta di quale guida rossa stendere a Clemente onorevole, ed ecco l'esilarante metafora calcistica:
«Allora, signor ministro della Difesa, Buffon e Cannavaro candidati d'ufficio a sottosegretari a palazzo Baracchini»;
peccato che Mastella detto Franco con le stellette c'entri poco (ufficialmente). Appagato comunque per il ridondante servigio, l'interessato s'è ben guardato dal fare uno shampoo a quel che resta della chioma di Amedeo (rimandato a settembre, cioè
"testata" a buon rendere già dal prossimo campionato?).
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