Elezioni in Iran

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Etrusco
00venerdì 12 giugno 2009 10:01

LE ELEZIONI

Iran, sfida ad Ahmadinejad

09:44 ESTERI
Un ex premier, un religioso e un ex Pasdaran contro l'attuale leader.
Sullo sfondo il partito "invisibile" di Khamenei.
La novità è l'"onda verde" di Mousawi.
Incognita ballottaggio



DAL NOSTRO INVIATO
TEHERAN — «Bip, bip, bip». I messaggini in arrivo sul cellulare non danno tre­gua.
«Stasera tutti a casa, zero provocazioni. La polizia po­trebbe cancellare le elezioni». «Non fare differenze tra i seg­gi nelle scuole o nelle mo­schee, concentrare i voti solo nelle scuole aumenterebbe la possibilità di brogli». «Porta la tua penna, quelle ai seggi hanno l'inchiostro simpatico che scompare dopo un'ora». Tre candidati perfettamente omogenei al sistema di pote­re della Repubblica Islamica sfidano il monopolio tv del presidente Mahmoud Ahma­dinejad con sms e Internet.

Sono 46 milioni gli aventi diritto al voto e almeno 4 le previsioni su chi sarà il prossi­mo presidente iraniano, una ogni candidato.
La campagna elettorale è stata elettrizzante.
Ogni notte, da due settimane, le strade di Teheran si sono riempite di auto e cortei.
Al­l'inizio la gente si guardava in­torno, in attesa di veder spun­tare i manganelli.
Poi, incre­dula, ha cominciato a parteci­pare sempre più numerosa al­le scorribande notturne fatte di rime irriverenti (la passio­ne persiana per la poesia è in­sopprimibile) e ragazze sem­pre più truccate e meno vela­te.
La polizia non è pratica­mente mai intervenuta.
Un Pa­ese abituato a tacere si è sfoga­to.
Il «sistema» ha lasciato fa­re e il vincitore delle notti è senza dubbio Mir-Hossein Mousavi, l'ex premier dalla moglie islamico-femminista.
Chi c’era all'epoca dello scià ri­corda che anche quelle mani­festazioni cominciarono così, gradualmente.
Gli ayatollah oggi al potere, allora erano in strada o in carcere.
E conosco­no il meccanismo, ma lo spet­tro di Tienanmen è sempre in qualche angolo del cervello.
I Pasdaran hanno fatto sapere ieri che «qualsiasi tentativo di rivoluzione di velluto sarà stroncato in culla».

Vincere di notte non basta.

La tesi con più argomenti ra­zionali vede Ahmadinejad e l'ex premier Mousavi passare al ballottaggio dove Mousavi dovrebbe prevalere.
Ma l'Iran ha abituato alle sorprese.
Lo stesso Ahmadinejad, quattro anni or sono, non era affatto tra i favoriti.
Il presidente cer­ca la conferma puntando su dipendenti pubblici, paramili­tari, nazionalisti, poveri, con­tadini e (paradossalmente) delusi dall'élite clericale che ha guidato il Paese negli ulti­mi trent’anni.
Sulla carta il 25% dell’elettorato, capace con una bassa affluenza di far­lo vincere al primo turno.

Contro Ahmadinejad ci sono i pessimi risultati economici e la voglia di libertà emersa nel­le notti pre-elettorali.

I suoi tre avversari sono la reazione del vecchio sistema, ma con forti elementi di tra­sformazione.
L’ex premier Mousavi pesca voti tra ricchi, intellettuali, studenti, donne, parte della burocrazia e (in quanto azero) le minoranze et­niche.

Il clerico Mahdi Karrou­bi ha presa tra giovani, rifor­misti e provinciali.
Per caratte­re e storia personale potrebbe reggere meglio il confronto con l’ayatollah Khamenei, il leader ultimo della Repubbli­ca Islamica.

L’ex Pasdaran (Guardia della Rivoluzione) Mohsen Rezai piace a militari e burocrati critici di Ahmadi­nejad, ma con poche simpatie riformiste.

Due forze restano sullo sfondo, ma sono entrambe de­cisive.
Una è il «partito» del boicottaggio personificato dalla Premio Nobel per la pa­ce Shirin Ebadi.
L’avvocatessa chiese nel 2005 di disertare le urne per screditare il «siste­ma » e togliergli credibilità.
Questa volta è restata in silen­zio davanti alla marea mon­tante dei sostenitori di Mousa­vi.
L’«onda verde»
, dal colore sorteggiato per lui dal comita­to elettorale.
Il secondo parti­to invisibile è quello di Alì Khamenei, la Guida Suprema.
Nel 2005 spostò improvvisa­mente il suo peso per favorire lo sconosciuto Ahmadinejad.
E questa volta? Forse si accon­tenterà di assistere neutrale al­la corsa degli unici quattro candidati che ha deciso di am­mettere in gara.
In fondo Kha­menei ha già vinto.
Con l’af­fluenza record che ci si aspet­ta, potrà dimostrare al mon­do che la «democrazia all’ira­niana» esiste.


Andrea Nicastro per il Corriere della Sera
12 giugno 2009

Etrusco
00sabato 13 giugno 2009 09:43
Ahmadinejad trionfa al primo turno
Mousavi non ci sta e denuncia brogli
[SM=x44522]

ESTERI

08:58 Risultati definiti alle presidenziali.
Il candidato moderato si appella all'ayatollah Khamenei.
Denunce di irregolarità nel voto.
E il suo staff: il popolo non accetterà



Il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad esce vincitore già al primo turno delle elezioni presidenziali iraniane e spazza via le speranze dei moderati che puntavano su Mir Hossein Mousavi. Con l'81 per cento delle schede scrutinate, Ahmadinejad viene confermato con quasi il 65 per cento delle preferenze, mentre il leader riformista deve accontentarsi del 32 per cento. Molto più indietro l'ex comandante dei Pasdaran, Mohsen Rezai, con il 2 per cento e ancora più staccato l'ex presidente della Camera (Majlis) Mehdi Karroubi con meno dello 0,9 per cento. Secondo la Commissione Elettorale presso il ministero dell'Interno il presidente uscente ha raccolto 19.761.433 voti mentre l'ex premier ne ha ottenuti 9.541.056.


L'APPELLO ALL'AYATOLLAH - Mousavi ha denunciato brogli e annunciato ricorso al supremo leader iraniano, Alì Khamenei.L'esponente moderato ha inviato una lettera all'ayatollah. La notizia è stata data al canale in persiano della Bbc da Said Shariati, un portavoce dello stesso Mousavi, il quale ha affermato che i risultati sono «totalmente contrari alle notizie raccolte ieri» dallo staff del candidato moderato. «Anche se lui accetta questi risultati, non li accetteranno i suoi sostenitori», ha aggiunto Shariati, senza precisare il contenuto della lettera alla Guida. Shariati ha detto che in questo momento Mousavi è in riunione con i suoi consiglieri per discutere i prossimi passi da adottare. Il portavoce del candidato moderato ha aggiunto che ieri due uffici elettorali di Mousavi a Teheran sono stati attaccati da uomini in borghese che hanno lanciato gas lacrimogeni e usato manganelli.

SCONTRI A TEHERAN - Intanto arrivano già notizie di violenze di strada. Alcuni sostenitori di Mousavi hanno dato vita a proteste accese nelle vie della capitale, Teheran. «Vogliono rovinare il Paese e vogliono peggiorare le cose nei prossimi quattro mesi» urlavano i manifestanti caricati dalla polizia di fronte agli uffici utilizzati come quartier generale della campagna elettorale di Moussavi.


Corriere della Sera 13 giugno 2009






Il candidato riformista e moderato Mir Hossein Mousavi al seggio con la moglie Zahra (Ap)

Mousavi si proclama vincitore. Il governo: Ahmadinejad verso trionfo (12 giugno 2009)



L'ex presidente del Parlamento Mahdi Karroubi, anche lui candidato alla guida del Paese (Reuters)



L'ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani (Ap)



Il quarto candidato, l'ex capo storico dei Pasdaran Mohsen Rezaei (Ap)


L'Ayatollah Ali Khamenei (Afp)
Etrusco
00sabato 13 giugno 2009 09:43



Donne velate votano a Qom (Ap)



Una sposa-elettrice (Epa)

Teheran (Epa)





Elettrici iraniane a Hyderabad, in India (Ap)


Una coppia iraniana residente ad Ankara, in Turchia, dopo il voto (Ap)


Un seggio è stato allestito nell'ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran a Roma (Ansa)
Nikki72
00sabato 13 giugno 2009 09:55

mah... potevano avere l'occasione per voltare pagina e invece... sono sempre gli stessi [SM=x44463]

piperitapatty
00sabato 13 giugno 2009 09:57
Re:
Nikki72, 13/06/2009 9.55:


mah... potevano avere l'occasione per voltare pagina e invece... sono sempre gli stessi [SM=x44463]





infatti. sono vent'anni che in iran ci si aspetta il cambiamento, che sono sempre lì lì, che il movimento studentesco...., che le donne....., che i giovani....
e poi siamo sempre punto e a capo. bah
Nikki72
00sabato 13 giugno 2009 10:05
Re: Re:
piperitapatty, 13/06/2009 9.57:




infatti. sono vent'anni che in iran ci si aspetta il cambiamento, che sono sempre lì lì, che il movimento studentesco...., che le donne....., che i giovani....
e poi siamo sempre punto e a capo. bah




già [SM=x44465] l'unica rivoluzione che io ricordi è quella di Khomeini, venerato come un Dio, dalle donne non meno che dagli uomini. se tu vedi le scene dei suoi funerali è qualcosa di impressionante, delirio puro. cmq... contenti loro... mi dispiace solo che le conseguenze le pagheremo tutti [SM=x44474]


Etrusco
00sabato 13 giugno 2009 10:45

Solo per curiosità:
chi ha cambiato titolo e sottotitolo del thread?
°_O
Nikki72
00sabato 13 giugno 2009 10:57
Re:
Etrusco, 13/06/2009 10.45:


Solo per curiosità:
chi ha cambiato titolo e sottotitolo del thread?
°_O





io [SM=x44452] l'ho aggiornato perché si sa già chi ha vinto [SM=x44477]

Etrusco
00sabato 13 giugno 2009 11:18
Re: Re:
Nikki72, 13/06/2009 10.57:





io [SM=x44452] l'ho aggiornato perché si sa già chi ha vinto [SM=x44477]





Io non mi sarei precipitato a scrivere in termini di "trionfo"
quando "Mousavi non ci sta e denuncia brogli
Il candidato moderato si appella all'ayatollah Khamenei.
Denunce di irregolarità nel voto.
E il suo staff: il popolo non accetterà"


E' prematuro ed azzardato proclamare un vero e proprio trionfo [SM=x44473]
IMHO
Etrusco
00sabato 13 giugno 2009 11:20
PS OT
Nikki, ma sei sicura che nella sigla di sabato scorso ci fosse proprio la musichetta della Pantera Rosa? °_O
Nikki72
00sabato 13 giugno 2009 11:45
Re:
Etrusco, 13/06/2009 11.20:

PS OT
Nikki, ma sei sicura che nella sigla di sabato scorso ci fosse proprio la musichetta della Pantera Rosa? °_O




è la sigla del programma, a meno che non l'abbiano cambiata adesso [SM=x44466]


Nikki72
00sabato 13 giugno 2009 11:46
Re: Re: Re:
Etrusco, 13/06/2009 11.18:




Io non mi sarei precipitato a scrivere in termini di "trionfo"
quando "Mousavi non ci sta e denuncia brogli
Il candidato moderato si appella all'ayatollah Khamenei.
Denunce di irregolarità nel voto.
E il suo staff: il popolo non accetterà"


E' prematuro ed azzardato proclamare un vero e proprio trionfo [SM=x44473]
IMHO




sì, è vero, provvedo subito [SM=x44500]


Colonnello Kilgore
00sabato 13 giugno 2009 16:15


[SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479]


E c'è ancora qualche imbecille che vorrebbe mettere il burqa a simili meraviglie? [SM=x44491]
piperitapatty
00domenica 14 giugno 2009 12:06
Re:
Colonnello Kilgore, 13/06/2009 16.15:



[SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479]


E c'è ancora qualche imbecille che vorrebbe mettere il burqa a simili meraviglie? [SM=x44491]



le donne dell'antica persia-nuovo iran sono spesso oggettivamente molto belle [SM=x44458]
cmq non usano il burqa, ma il niqab [SM=x44452]

teheran in fiamme, che sia la volta buona? [SM=x44464]
jennyn
00domenica 14 giugno 2009 16:14
Vorrei sapere se in queste elezioni c'erano gli osservatori internazionali,
perchè su questi presunti brogli non ci vedo molto chiaro.
Se poi fosse filato tutto liscio senza brogli, perchè la gente è scesa in piazza a protestare così violentemente?
e già si contano i morti!
paperino73
00lunedì 15 giugno 2009 08:57
La vittoria di Ahmadinejad premia la sua svolta moderata nei discorsi pubblici: dall'eliminare Israele è passato al trasferirlo in Alaska.
E non è poco.


Il commento più graffiante l'ho letto sul blog di Christian Rocca:
Allora. Pare che Ahmadinejad abbia vinto, e non di poco. Se mi chiamassi Gad Lerner sosterrei che il discorso del Cairo ha convinto gli iraniani che da Obama potranno ottenere tutto quello che vogliono, a cominciare dal nucleare, e che non è il caso di mollare, proprio adesso che gli americani aprono le porte. Ma non mi chiamo Gad Lerner.
Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 11:26


l'ayatollah Khamenei:
«Indagini su presunti brogli»

11:11 ESTERI
La «Guida suprema» a colloquio con Mousavi dopo che il governo ha definito illegali le manifestazioni dei sostenitori:
«Segua le vie legali».

Bruxelles: «Indagare su irregolarità».
Reporter stranieri espulsi, chiusi giornali


MEDIA IMBAVAGLIATI. appello della ue: «fermare le violenze»


il governo vieta le manifestazioni

Il ministero dell'Interno: illegale la protesta annunciata dal leader riformista.
Chiuso il quotidiano a lui vicino



TEHERAN - L'ayatollah Ali Khamenei, gida suprema dell'Iran, ha ricevuto l'ex candidato moderato Mir Hossein Mousavi, dopo che la manifestazione da lui annunciata contro l'esito del voto che ha dato la vittoria ad Ahmadinejad è stata vietata, in quanto «illegale», dal ministero dell'Interno. Il governo ha sottolineato che «non è stata concessa alcuna autorizzazione e qualsiasi tipo di marcia o di adunata è interdetta». Un responsabile del ministero ha poi precisato che il divieto riguarda proprio la richiesta avanzata domenica da Mousavi di organizzare una marcia pacifica da Enqelab ad Azadi. Lo stesso leader riformista ha poi annunciato sul proprio sito internet che la manifestazione è stata rimandata.

RICORSI CONTRO IL VOTO - Non è escluso però che gruppi di manifestanti si riuniscano in alcuni luoghi della capitale, spiegano i sostenitori dell'ex candidato moderato. E un giornalista dell'Afp ha riferito che lunedì mattina i poliziotti hanno sparato quattro o cinque colpi di pistola in aria per forzare i manifestanti ad arretrare su un viale di Teheran. Sabato e domenica la capitale è stata teatro di vere e proprie sommosse e di scontri violenti con la polizia: 170 persone sono state arrestate. I manifestanti accusano Teheran di irregolarità nel voto per garantire la rielezione di Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica islamica. Intanto il Consiglio dei Guardiani, organismo che sovrintende alle elezioni, ha detto di avere ricevuto ricorsi sul risultato delle presidenziali del 12 giugno da Mousavi e dal leader conservatore Mohsen Rezai e che darà una risposta «da 7 a 10 giorni dopo aver ricevuto i risultati ufficiali» del voto. Anche il candidato riformista Mehdi Karrubi ha detto di non riconoscere il risultato del voto, ma finora non si ha notizia di un suo ricorso ufficiale. «Per la prima volta, e anche se non vi saremmo obbligati pubblicheremo nei dettagli i dati per rassicurare i cittadini sulla correttezza del voto» ha detto il portavoce del Consiglio, Abbas-Ali Katkhodai.


RAID IN OSPEDALE - Nella notte c'è stato un raid di agenti della sicurezza nell'ospedale Hezar Takhtekhabi di Teheran. Lo riferisce il segretariato del Consiglio nazionale della resistenza in Iran. Gli agenti, che volevano arrestate alcuni manifestanti feriti, hanno aggredito il personale medico che solo dopo due ore è riuscito a convincere le forze dell'ordine a lasciare la struttura. Nel frattempo, anche a causa della sospensione della normale attività, numerosi altri feriti si sono aggiunti a quelli in attesa di cure. Lunedì mattina sono stati arrestati circa 200 familiari di giovani manifestanti incarcerati: si erano radunati davanti al tribunale rivoluzionario di Teheran per chiedere la loro liberazione. Agenti in assetto anti-sommossa hanno allontanato la folla: secondo un testimone un uomo è stato preso a pugni da un poliziotto e una donna è stata colpita con il manganello.


MEDIA IMBAVAGLIATI - Il governo agisce anche sul fronte dell'informazione. Il giornale di Mousavi, Kalameh Sabz, è stato messo al bando. Domenica la polizia, scrive il quotidiano riformista Sarmayeh, ha fatto irruzione nella sede del giornale, ha effettuato una perquisizione e sigillato l'edificio. Anche il giornale Velayat è stato costretto a sospendere la pubblicazione, sempre secondo Sarmayeh. In questo caso il provvedimento sarebbe legato alla pubblicazione di una caricatura non meglio precisata e a un reclamo per oltraggio al presidente Ahmadinejad. Il giornale Asr Eghtesad era stato censurato già sabato mattina poiché prevedeva di titolare «Il verde della primavera prosegue», con riferimento al colore del partito di Mousavi. Da domenica è vietato l'accesso a YouTube, dove erano stati pubblicati filmati degli scontri a Teheran ripresi con i telefoni cellulari.

ESPULSA TROUPE SPAGNOLA - Presi di mira anche i media stranieri. Una troupe della tv pubblica spagnola Tve è stata costretta a lasciare il Paese dopo la copertura delle manifestazioni di protesta. «Ci hanno chiesto di lasciare il Paese oggi stesso - ha detto la giornalista, Yolanda Alvarez, parlando al telefono alla radio nazionale da Teheran -. Siamo testimoni scomodi, vogliono eliminare qualsiasi tipo di presenza della stampa straniera. Domenica sera le strade erano totalmente occupate dalle truppe anti-sommossa, se non c'è stata repressione finora è perché Sanno che siamo qui». I direttori dei canali pubblici tedeschi Ard e Zdf hanno scritto all'ambasciatore iraniano accusando le autorità di Teheran di impedire ai loro giornalisti di riferire su quanto sta accadendo nel Paese. Il corrispondente dell'Ard, Peter Mezger, non può lasciare l'albergo e a quello dello Zdf, Halim Hosny, come ad altri suoi colleghi, è stato negato il diritto di seguire gli avvenimenti. Due giornalisti belgi, Willy Vandervorst della radio pubblica francofona Rtbf e Jef Lambrecht di quella fiamminga Vrt, sono stati fermati domenica per circa un'ora a Teheran e rilasciati con la consegna di non scattare foto o riprendere filmati. Un tecnico audio della rete pubblica spagnola Rtbf, Miguel Allo, è stato aggredito dalle forze dell'ordine mentre seguiva una manifestazione e gli è stato sequestrato un video. Sono stati invece rilasciati i due giornalisti olandesi arrestati domenica per aver ripreso gli scontri tra polizia e manifestanti. Secondo l'agenzia Dpa Jan Eikelboom e Dennis Hilgers sono stati costretti dalla polizia di Teheran a lasciare l'Iran e fare ritorno in Olanda. La polizia iraniana ha sequestrato il girato degli scontri e ha ritirato i loro accrediti stampa.

APPELLO UE: «FERMARE LA VIOLENZA» - Cresce intanto la preoccupazione nella comunità internazionale. La commissaria europea alle relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, ha chiesto alle autorità iraniane di frenare le reazioni violente e controllare ogni accusa di frode e irregolarità. «Ho il massimo rispetto per tutti i cittadini iraniani che hanno dimostrato la loro insoddisfazione e hanno protestato in modo pacifico - ha detto da Lussemburgo, dove partecipa al Consiglio esteri della Ue -. Spero veramente che le forze di sicurezza si trattengano dal mostrare violenza e spero che loro guardino attentamente a tutte le denunce di irregolarità». E il ministro Franco Frattini: «Seguiremo con attenzione gli sviluppi relativi alle denunce su irregolarità delle elezioni, senza trarre per ora conseguenze. Ma evidentemente quello che ci preoccupa è l'esplodere delle violenze nelle strade e nelle piazze». Frattini ha annunciato che i ministri degli esteri della Ue adotteranno una dichiarazione su questo tema. La Germania ha convocato l'ambasciatore iraniano a Berlino perché fornisca spiegazioni su quanto sta accadendo nel Paese e in particolare sulle denunce di brogli e gli scontri.

AMNESTY: APRIRE INCHIESTA - Amnesty International ha chiesto alle autorità iraniane di aprire un'inchiesta sugli interventi messi in atto dalle forze di sicurezza per disperdere le manifestazioni. «Le scioccanti scene di violenza che hanno avuto per protagoniste le forze di sicurezza devono costituire l'oggetto di una indagine immediata e i responsabili di violazioni dei diritti umani devono finire in tribunale» ha detto Hassiba Hadj Sahraoui, vice-direttrice del programma per il Medio Oriente e l'Africa. L'organizzazione denuncia che agenti in borghese avrebbero picchiato con mangani i sostenitori di Mousavi.

Corriere.it - 15 giugno 2009





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Teheran, 170 riformisti arrestati. Mousavi: annullare i risultati del voto (14 giugno 2009)

Ahmadinejad: «Il popolo ha scelto». Mousavi: «Brogli». Scontri, tre morti (13 giugno 2009)

Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 11:33
I sostenitori di Mousavi protestano
contestando la regolarità del voto


(Ap)










La polizia è intervenuta con alcune cariche per disperdere i manifestanti (Afp)


Un supporter di Mousavi rimasto contuso nei tafferugli scoppiati a Teheran (Reuters)









piperitapatty
00lunedì 15 giugno 2009 15:06
le cronache dicono che decine di migliaia si stanno radunando in piazza nonostante il divieto.
Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 15:10
Re:
piperitapatty, 15/06/2009 15.06:

le cronache dicono che decine di migliaia si stanno radunando in piazza nonostante il divieto.




ecco perchè storcevo il naso sui toni trionfalistici di questa vittoria di Ahma...
ed ho sempre più forte il sospetto che tanto pulite queste elezioni non siano state...
o almeno se vittoria doveva essere mi sembra strano che abbia ottenuto percentuali tanto alte, se poi per le piazze sono così tanti quelli che infuriati denunciano brogli... [SM=x44473]
Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 19:09
IN PIAZZA PER MOUSAVI



Teheran, spari sul corteo
«C'è un morto»


19:00 ESTERI
Imponente manifestazione dell'opposizione.
Il leader riformista in strada: «Si rivoti».
Nuovi scontri. La Bbc: «Ucciso un dimostrante».

L'Onu: «Rispettare volontà del popolo».
Frattini: «Resta invito al G8 di Trieste»









Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 19:12
Teheran, folla oceanica in piazza










Etrusco
00lunedì 15 giugno 2009 19:14


piperitapatty
00lunedì 15 giugno 2009 20:38
uh, l'onu finalmente ha parlato [SM=x44465]
so che non è bello dirlo perchè costa sangue, ma spero che resistano e che ce la facciano stavolta
paperino73
00martedì 16 giugno 2009 08:08
In Iran di fatto c'è una dittatura, mascherata da Repubblica, che alimenta il gioco parademocratico con finte elezioni e finte libertà, tutte puntualmente ristrette al momento che sono fastidiose per il potere.

L'occidente guarda impotente, l'ONU manifesta ancora di più la sua inutilità.

Che futuro c'è ? Difficile a dirlo, perchè a volte sembra che le uniche alternative siano le rivoluzioni (magari "sponsorizzate" da qualche stato del nord america).
paperino73
00martedì 16 giugno 2009 09:20

D’altra parte, come è noto, in Iran i partiti e le loro liste elettorali sono soggetti al controllo preliminare di una struttura di potere teocratico, espressione dei dottori della dottrina coranica nella sua versione sciita, noti in Occidente con il nome generico di hayatollah ed eredi della rivoluzione khomeinista. Agli elettori non è dunque consentita altra scelta se non quella tra due leader e tra due linee, una più radicale e l’altra meno radicale, che restano comunque nell’orizzonte politico del khomeinismo. Come dimostrò il caso del predecessore di Ahmadinejad, il “moderato” Mohammad Khatami (al governo dal 1997 al 2005), tra moderati e intransigenti cambiano insomma i modi ma non la sostanza.



qui tutto l'articolo

[SM=x44515]
piperitapatty
00martedì 16 giugno 2009 13:49
Re:
paperino73, 16/06/2009 8.08:

In Iran di fatto c'è una dittatura, mascherata da Repubblica, che alimenta il gioco parademocratico con finte elezioni e finte libertà, tutte puntualmente ristrette al momento che sono fastidiose per il potere.

L'occidente guarda impotente, l'ONU manifesta ancora di più la sua inutilità.

Che futuro c'è ? Difficile a dirlo, perchè a volte sembra che le uniche alternative siano le rivoluzioni (magari "sponsorizzate" da qualche stato del nord america).




io sono convinta che i regimi li possa spazzare via solo la forza del popolo, che quando si mette perchè non ce la fa più è una forza distruttiva incontrollabile. pochi sono i casi in cui le bombe di altri hanno portato "benefici" (mi viene in mente solo il kosovo a dir la verità). la cosa che mi intristisce è che la diplomazia internazionale sta a guardare invece di cercare il dialogo e pressare ajmady. qualche reazione dovrebbe pur averla no?
ci sono già sette morti, ma io veramente spero che vadano avanti, il sentimento di libertà e democrazia non è certo esportabile [SM=x44464]
Colonnello Kilgore
00martedì 16 giugno 2009 14:23
Re:
paperino73, 16/06/2009 8.08:



Che futuro c'è ? Difficile a dirlo, perchè a volte sembra che le uniche alternative siano le rivoluzioni (magari "sponsorizzate" da qualche stato del nord america).




Sempre che non vadano a finire come in Vietnam. [SM=x44467]
piperitapatty
00martedì 16 giugno 2009 15:00
Re: Re:
Colonnello Kilgore, 16/06/2009 14.23:




Sempre che non vadano a finire come in Vietnam. [SM=x44467]



o in iraq per rimanere in tempi attuali
Colonnello Kilgore
00martedì 16 giugno 2009 15:08
Re: Re: Re:
piperitapatty, 16/06/2009 15.00:



o in iraq per rimanere in tempi attuali




No, è diverso. In Iraq non c'è stata nessuna rivoluzione pilotata. [SM=x44464]
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