Asgeir Mickelson
00mercoledì 23 aprile 2003 17:11
MILANO, 23 aprile 2003 - Non l'hanno presa bene gli spagnoli, e come biasimarli? Una doppia eliminazione (per mano degli amati/odiati cugini italiani) come quella di martedì sera è un colpo da k.o. non certo facile da assorbire. A leggere i principali quotidiani spagnoli on line, la sconfitta che sembra avere maggiormente lasciato il segno è quella di Valencia. "Il catenaccio e Francesco Toldo hanno impedito che il Mestalla potesse celebrare una qualificazione ampiamente meritata per il calcio che s'è giocato". Queste le parole di Don Balon, di gran lunga il più cauto tra i giornali iberici. Javier Domenech dalle pagine del popolare Abc parla di un Inter "horroroso" che si è qualificato solo grazie a uno straordinario Toldo e alla tradizionale fortuna italiana.
Per Tomas Campos su Marca la squadra di Benitez ha dato una solenne lezione alla compagine di Cuper nell'arco dei 180 minuti. Più gioco, più tiri, più impegno. Però la fortuna e "altri elementi" hanno impedito che a passare il turno fosse il migliore. Cosa siano gli altri elementi lo si capisce leggendo una "moviola" nella quale si punta il dito anche contro l'arbitraggio, colpevole di non avere visto 2 rigori a favore del Valencia e un "comportamento da espulsione" di Toldo. Lo stesso Toldo che nel pezzo di Campos viene definito "portiere colossale, probabilmente il miglior portiere al mondo".
Anche El Mundo con un articolo a firma di Miguel A. Herguedas se la prende con il catenaccio che "rimette piede al Mestalla un anno dopo e caccia dalla coppa il miglior Valencia degli ultimi mesi".
Meno accesi i toni quando si parla della sconfitta del Barcellona. Oscar Fornet su El Mundo parla di un Barça cascato nella trappola di Lippi, fatta di ordine e astuzia. Per Pablo Pinto di Marca la Juventus ha dato una lezione di calcio all'italiana e di pragmatismo mentre Janot Guil di Abc se la prende con la mancanza di concretezza e di attaccanti capaci di segnare nel Barcellona