Fa violentare figlia per videopoker
Madre in manette: pagava debiti di gioco
Per pagarsi le scommesse al videopoker faceva prostituire la figlia, una 13enne del Crotonese: la mamma della ragazzina (che ha anche costretto la ragazza ad abortire due volte nell'ultimo anno) è stata arrestata nella notte dai carabinieri assieme ad altre otto persone del paese, per le quali le manette sono scattate con l'accusa di violenza sessuale. Le violenze, secondo gli investigatori, andavano avanti ormai da due anni.
I carabinieri hanno cominciato a sospettare che nella vita della ragazzina ci fosse qualcosa di strano lo scorso anno, quando la madre l'ha costretta ad abortire. I militari hanno così iniziato a indagare sugli abitanti del paese, un piccolo centro agricolo a pochi chilometri da Crotone. La ragazza, su suggerimento della madre, ha sempre cercato di nascondere le violenze subite raccontando di essere rimasta incinta durante una breve relazione con un coetaneo del luogo.
Ma quando, pochi mesi fa, la 13enne si è sottoposta nuovamente a un intervento per l'interruzione di gravidanza, i sospetti dei carabinieri sono diventati certezza: in seguito a un rapporto dei militati il Tribunale dei minori di Catanzaro ha disposto l'allontanamento della ragazza dalla famiglia.
Solo a questo punto, una volta lontana dalla madre, l'adolescente ha raccontato la sua storia. Così, nella notte tra martedì e mercoledì, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi della madre e di otto uomini del paese, tutti di età compresa tra i 40 e i 75 anni.
Secondo gli investigatori la madre da due anni obbligava la ragazza a prostituirsi, e gli otto compaesani la violentavano nei loro appartamenti, in auto o in casolari di campagna. Stupri che sono andati avanti fino a qualche settimana fa, quando la ragazza è stata allontanata dalla madre. Ora gli otto uomini sono in carcere con l'accusa di violenza su minore e atti osceni in luogo pubblico, mentre la madre deve rispondere di sfruttamento della prostituzione.
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Rocco alias Ipercafone
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