Il tecnico lascia la Roma dopo uno scudetto e due secondi posti
Ha firmato giovedì in tarda serata per i bianconeri, anche se guadagnerà meno. Il contratto avrà una durata triennale
Fabio Capello è il nuovo allenatore della Juventus. Il contratto, firmato giovedì a tarda sera, ha durata triennale. Il compenso (qualcosa più di tre milioni netti a stagione) è inferiore a quello da lui percepito nella Roma. Ma, di fronte al fatale ridimensionamento della squadra appena condotta al secondo posto, ha preferito accettare le offerte di Giraudo e Moggi, decisi ad affidare la ricostruzione della Juve ad una guida di grande carisma, più sperimentata degli astri nascenti Deschamps e Prandelli. Particolarmente apprezzata dal club torinese la capacità di Capello nel migliorare i calciatori, anche quelli caratterialmente meno facili. La scelta non è legata alla sconfitta di Deschamps con il Porto, ma la precede. Come testimoniano l’ingaggio di Zebina e l’insistenza per Emerson, fortemente voluti dal tecnico.
Capello, che già negli anni Settanta passò dalla Roma alla Juve come calciatore, era ancora legato per una stagione alla società di Sensi.
Ma nel quadro di un accordo economico relativo ai suoi crediti, gli è stato riconosciuto il diritto - per 15 giorni - di cambiare club, accettando altre proposte. Da una parte venendo incontro alle sue legittime ambizioni professionali (guidare una squadra in grado di battersi per i massimi traguardi), dall’altra liberandosi eventualmente di un contratto molto oneroso.
La perdita di Capello (uno scudetto e due secondi posti nella capitale) è un ulteriore impoverimento della Roma. Conseguenza obbligata della grave situazione economica, della necessità di limitare obiettivi e costi.
Per la Juventus il suo arrivo rappresenta un grosso colpo di immagine e un indiscutibile rafforzamento dello staff tecnico. Segna anche un leggero cambio di linea, perché Fabio Capello vuole contare molto in tutte le decisioni, comprese quelle di mercato. Diventa più credibile il progetto di rilancio, imperniato sull’allenatore con più scudetti in bacheca.
DA:
IL CORRIERE DELLA SERA