Fausto Bertinotti: “Ho lavorato una vita e ho diritto al vitalizio”

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il tobas
00mercoledì 23 novembre 2011 11:58

“Se mi toglierei il vitalizio? Se mi dessero qualcos’altro per vivere sì, se mi dessero una pensione sì. Ho lavorato una vita e ho diritto ad una pensione, poi come si chiami non conta, basta che sia congrua con ciò che ho versato”. Lo ha detto l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, ai microfoni della “Zanzara” su Radio 24.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/22/fausto-bertinotti-lavorato-vita-diritto-vitalizio/172389/



AVANTI POPOLOOOO ALLA RISCOSSAAAAAAA.......
merinze
00mercoledì 23 novembre 2011 12:29
Ammetto la mia ignoranza, non so come sono inquadrati i segretari di partito e i sindacalisti, che forma di contribuzione versino personalmente o che i partiti e il sindacato debba versare.

L'esser stato un politico però non dovrebbe creare disparità con i comuni cittadini, quindi se sono stati versati contributi, avrà diritto ad una pensione con i criteri di legge, se i contributi non sono stati versati... si trova nella stessa situazione di tanti italiani che hanno lavorato in nero, al limite gli spetta la pensione sociale.
KuntaKinte77
00mercoledì 23 novembre 2011 12:31
non credo abbia detto una corbelleria... [SM=x44473]


se uno lavora e versa i contributi - o anche se non li versa - ha diritto ad una pensione congrua per sopravvivere. [SM=x44464]


Il problema è più che altro etico e sociale: come è stato possibile che per anni in Italia la politica sia stata intesa come un lavoro.
Il problema è lì.

Credo che aggiungere un'ingiustizia - politica come lavoro - ad un'altra ingiustizia - persone che per anni hanno fatto politica lasciandoli senza pensione - non farebbe onore al ns Paese.

I cambiamenti si fanno gradualmente (leggasi Gorbaciov) mettendosi al riparo da pazzi acceleratori che ti portano sul baratro (Eltsin) o in mano alla mafia (Berlusconi, Putin, ecc...) [SM=x44461]
radcla
00mercoledì 23 novembre 2011 12:56
Re:
il tobas, 23/11/2011 11.58:


“Se mi toglierei il vitalizio? Se mi dessero qualcos’altro per vivere sì, se mi dessero una pensione sì. Ho lavorato una vita e ho diritto ad una pensione, poi come si chiami non conta, basta che sia congrua con ciò che ho versato”. Lo ha detto l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, ai microfoni della “Zanzara” su Radio 24.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/22/fausto-bertinotti-lavorato-vita-diritto-vitalizio/172389/



AVANTI POPOLOOOO ALLA RISCOSSAAAAAAA.......




Sostanzialmente la prima parte della frase è sacrosanta. Lo sarebbe anche l'ultima parte "basta che sia congrua con ciò che ho versato" se ci trovassimo in una società giusta, dove le risorse sono equamente distribuite ed un livello di vita minimo e dignitoso è garantito per tutti.

Trovandoci, invece, in una società con tutte le ingiustizie che ben conosciamo, purtroppo la congruità non può essere garantita a nessuno. [SM=x44465]
il tobas
00mercoledì 23 novembre 2011 13:24
Re:
merinze, 23/11/2011 12.29:

Ammetto la mia ignoranza, non so come sono inquadrati i segretari di partito e i sindacalisti, che forma di contribuzione versino personalmente o che i partiti e il sindacato debba versare.

L'esser stato un politico però non dovrebbe creare disparità con i comuni cittadini, quindi se sono stati versati contributi, avrà diritto ad una pensione con i criteri di legge, se i contributi non sono stati versati... si trova nella stessa situazione di tanti italiani che hanno lavorato in nero, al limite gli spetta la pensione sociale.




Qui si parlava di vitalizio ovvero di un qualcosa che percepisce per la sua attività di parlamentare.
il tobas
00mercoledì 23 novembre 2011 13:26
Re:
KuntaKinte77, 23/11/2011 12.31:

non credo abbia detto una corbelleria... [SM=x44473]


se uno lavora e versa i contributi - o anche se non li versa - ha diritto ad una pensione congrua per sopravvivere. [SM=x44464]


Il problema è più che altro etico e sociale: come è stato possibile che per anni in Italia la politica sia stata intesa come un lavoro.
Il problema è lì.

Credo che aggiungere un'ingiustizia - politica come lavoro - ad un'altra ingiustizia - persone che per anni hanno fatto politica lasciandoli senza pensione - non farebbe onore al ns Paese.

I cambiamenti si fanno gradualmente (leggasi Gorbaciov) mettendosi al riparo da pazzi acceleratori che ti portano sul baratro (Eltsin) o in mano alla mafia (Berlusconi, Putin, ecc...) [SM=x44461]



La bestialità di quanto ha detto sta tutta la.
Ancor più grave in quanto pronunciata da uno che sosteneva (ma in realtà non l'ha mai fatto) di difendere i meno abbienti.

Il principio esposto è che anche un re, un dittatore allora avrebbero diritto a una pensione.
sperminator
00mercoledì 23 novembre 2011 14:18
puo' sempre chiedere i soldi al suo amico [SM=x44522]
KuntaKinte77
00mercoledì 23 novembre 2011 14:45
Re: Re:
il tobas, 11/23/2011 1:24 PM:




Qui si parlava di vitalizio ovvero di un qualcosa che percepisce per la sua attività di parlamentare.




Tob... vabbè che non ci sta simpatico per aver fatto cadere il primo governo Prodi...
però topo gigiio ha detto

“Se mi toglierei il vitalizio? Se mi dessero qualcos’altro per vivere sì, se mi dessero una pensione sì. Ho lavorato una vita e ho diritto ad una pensione, poi come si chiami non conta, basta che sia congrua con ciò che ho versato”

tradotto, toglietemi il vitalizio e datemi il corrispettivo della pensione per ciò che ho lavorato.
Se mi spieghi dove è l'eresia. Io onestamente non la vedo in sè.
La vedo nel fatto che la politica è stata intesa come un lavoro a tempo indeterminato... e non come una passione e lavoro a tempo determinato.

[SM=x44450]
merinze
00mercoledì 23 novembre 2011 17:36
Quello che volevo sostenere con il mio topic è che se l'indennità corrisposta ai parlamentari serve a risarcirli dalla perdita dello stipendio o del reddito di attività autonoma, dovrebbe seguire i criteri delle pensioni di anzianità, quindi il raggiungimento di un tot di anni di contribuzione, la congruità in base ai contributi versati, i limiti di età etc etc.
killing zoe
00mercoledì 23 novembre 2011 17:43
Re:
merinze, 23/11/2011 17.36:

Quello che volevo sostenere con il mio topic è che se l'indennità corrisposta ai parlamentari serve a risarcirli dalla perdita dello stipendio o del reddito di attività autonoma, dovrebbe seguire i criteri delle pensioni di anzianità, quindi il raggiungimento di un tot di anni di contribuzione, la congruità in base ai contributi versati, i limiti di età etc etc.




perchè da qualche parte è scritto che smettono di lavorare per fare i Parlamentari? magari...almeno sarebbero in Parlamento a lavorare e non in giro nei loro vari studi, cattedre, uffici ecc ecc Per non parlare delle doppie cariche che molti rivestono [SM=x44465]

merinze
00mercoledì 23 novembre 2011 17:55
Re: Re:
killing zoe, 23/11/2011 17.43:




perchè da qualche parte è scritto che smettono di lavorare per fare i Parlamentari? magari...almeno sarebbero in Parlamento a lavorare e non in giro nei loro vari studi, cattedre, uffici ecc ecc Per non parlare delle doppie cariche che molti rivestono [SM=x44465]





Il problema è che in Italia le leggi ci sono, magari fatte male, ma ci sono, solo che non vengono mai applicate alla lettera.


http://www.senato.it/istituzione/109754/109755/genpagina.htm
Avadoro
00mercoledì 23 novembre 2011 20:30
Re:
il tobas, 23/11/2011 11.58:






AVANTI POPOLOOOO ALLA RISCOSSAAAAAAA.......




Volevi dire: avanti popoloooo alla riscossioneeee il segretario vuol la pensioneeee
il tobas
00mercoledì 23 novembre 2011 20:32
Re: Re:
Avadoro, 23/11/2011 20.30:




Volevi dire: avanti popoloooo alla riscossioneeee il segretario vuol la pensioneeee




addaveni' la ricongiunzione....
fantasex
00mercoledì 30 novembre 2011 10:17
Re: Re:
killing zoe, 23/11/2011 17.43:




perchè da qualche parte è scritto che smettono di lavorare per fare i Parlamentari? magari...almeno sarebbero in Parlamento a lavorare e non in giro nei loro vari studi, cattedre, uffici ecc ecc Per non parlare delle doppie cariche che molti rivestono [SM=x44465]




prendo spunto per un quasi OT

perchè mai noi Italioti abbiamo sempre pronta la ricetta nazionalpopolare di ripare ad un torto con un altro torto magari più grande alla fine??
perchè invece di lottare per ottenere una politica più sana e consona alle noster aspettative ci limitiamo a deniograrla e disinteressarsene?

Nel caso di Bertinotti lui stesso da una soluzione... perchè non concretizzarla in una legge (tanto hai versato realmente o figurativamente, tantoo ri matura di pensione a 6x anni) e farla approvare subito?

poi possiamo discettare sul fatto che la politica sia o meno un lavoro, ma lo si potrebbe dire anche del pittore, del cantante, del missionario, etc etc e se gli emolumenti dei parlamentari siano adeguati etc



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