Fuerteventura, oasi da scoprire

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killing zoe
00venerdì 7 settembre 2012 17:36
Non fatevi impressionare dagli orrori architettonici di Corralejo, Puerto del Rosario e della Costa Calma, Fuerteventura è anche, e soprattutto, altro. Certo, il biglietto da visita, arrivando in traghetto da una delle altre isole delle Canarie o in aereo dal continente, non è dei migliori: schiere di casette colorate tirate su in una landa desolata, condomini orribili a pelo d'acqua, supermercati e ristoranti a misura di turisti inglesi, Mc Donald's e fast food, centri commerciali e parchi divertimenti, ma basta uscire di qualche chilometro dai grandi centri turistici per scoprire un'isola diversa, dove la vita scorre lenta tra i campi di fichi d'india e i piccoli bar di paese, e dove giovani surfisti provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento sulle lunghe spiagge per cavalcare quelle onde che, per gli appassionati di questo sport, sono tra le migliori d'Europa.
Fuerteventura è soprattutto, se non del tutto, mare. Un mare cristallino mosso da venti costanti che ne fanno il paradiso degli sport acquatici, un mare che lambisce distese di sabbia bianca incontaminata dove è difficile trovare un'altra persona sdraiata a meno di venti metri dal proprio asciugamano. Forse nessuna spiaggia può rappresentare meglio Fuerteventura di quelle del Parque Natural de Corralejo. Un parco che si estende per dieci chilometri lungo la costa a est di Corralejo con dune di sabbia che scivolano dolci verso il mare e lunghe lingue di arena bianca sferzate da un vento tanto costante quanto fastidioso per gli amanti della tintarella, ma fantastico per i molti appassionati di kitesurf e windsurf che fanno di questa parte dell'isola una delle loro mete predilette. Mentre l'Isla de Lobos, separata da un breve tratto di mare da Fuerteventura, è appannaggio di surfisti esperti, l'entroterra vede raramente la presenza di turisti che si riversano per lo più lungo la costa.

Tra cime vulcaniche e piccole oasi di verde si susseguono uno dopo l'altro paesini con case dipinte a calce, taverne e piccoli negozi nei quali acquistare miele di cactus e marmellate varie. Lajares e La Oliva sono due tranquilli villaggi fuori dal marasma dei paesoni con belle chiese settecentesche che rappresentano il fulcro della vita di paese, mentre Betancuria è un piccolo gioiello incastonato in una valle raggiungibile con una strada panoramica che passa per il bel Mirador Morro Veloso, attraversa un paesaggio lunare e raggiunge Pájara, un altro piccolo villaggio in mezzo ad un'oasi verde. Tornando alle spiagge, la vera attrazione di Fuerteventura, l'isola è puntellata, lungo tutta la costa, di baie e calette, per lo più raggiungibili in auto, dove rilassarsi cullati dal rumore dell'oceano.
La zona di El Cotillo, piccolo porto del nord dell'isola, è ricca sia di piccole lagune che di ampie spiagge, mentre a farla da padrone al sud è Playa de Sotavento de Jandìa: chilometri e chilometri di sabbia finissima che si insinua in un'acqua turchese che farebbe invidia a molti tratti di costa del Mediterraneo. Playa Mujer, Ensquinzo, Los Molinos, sono solo alcuni dei nomi di spiagge sulla costa ovest dove non di rado si possono passare ore da soli al sole. Affittare una bici e percorrere le strette strade sterrate lungo la costa può essere la scelta giusta per vedere da vicino piccole calette e angoli sperduti dell'isola. Come Majanicho, minuscolo villaggio di pescatori con poche case raggruppate attorno ad un'insenatura costellata di imbarcazioni colorate. Stare lontani dalle località turistiche, questo è il segreto per poter godere appieno delle bellezze di questa isola.



Tomaso Clavarino
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