GIALLO SULLE SPOGLIE DEL PETRARCA, IL CRANIO E' DI UNA DONNA DEL '200*

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KayScarpetta
00martedì 12 ottobre 2004 10:46
GIALLO SULLE SPOGLIE DEL PETRARCA, IL CRANIO E' DI UNA DONNA DEL '200*


PADOVA - E' un cranio di donna risalente al 1207 quello che e' stato collocato nei secoli scorsi all'interno dell'arca sepolcrale di Arqua' (Padova) che raccoglie le spoglie di Francesco Petrarca.

Il ''giallo'' sui resti mortali del poeta si arricchisce oggi, grazie all'annuncio fatto dal prof. Vito Terribile Wiel Marin, l'anatomopatologo padovano che ha coordinato l'opera di riesumazione, di un nuovo elemento, fornito dall'universita' di Tucson, in Arizona. Un frammento di pochi grammi del cranio, inviato oltreoceano sei mesi fa ed esaminato con il metodo del radiocarbonio ha consentito agli studiosi americani di accertare, senza ombra di dubbio, che il cranio femminile ritrovato nel sepolcro deve essere fatto risalire ad un arco temporale compreso tra il 1134 e il 1280, individuando quindi nel 1207 l'anno piu' probabile.

Che il cranio non appartenesse al poeta morto nel 1374 era cosa nota da qualche tempo. La conferma era venuta nell'aprile scorso dai risultati delle prove del Dna eseguite sui campioni delle spoglie riesumate ad Arqua' Petrarca il 18 novembre 2003, in occasione del settimo centenario della nascita dell'autore del Canzoniere. ''Dalle nostre analisi, che hanno seguito i piu' scrupolosi criteri per lo studio del dna degradato - aveva scritto a Terribile il prof. David Caramelli, direttore del dipartimento di biologia e genetica dell'universita' di Firenze - i campioni appartengono a due differenti individui''. Nove esami avevano consentito di confermare che il corpo, sepolto nel padovano sei anni dopo la morte, era proprio quello del poeta. ''Il busto e' sicuramente maschile - racconta il prof. Terribile - e vi abbiamo trovato i segni nelle costole del famoso calcio di cavallo di cui Petrarca fu vittima; in piu' si tratta di una persona alta affetta, come il poeta, da una grave forma di obesita', per quanto mascherata dagli abiti sontuosi dell'epoca''.

A ipotizzare che il cranio non fosse quello, marcato e dall'ossatura forte, del poeta, cosi' come raffigurato nell'affresco della sua casa padovana, dietro al Duomo, era stata per prima l'antropologa Maria Antonia Capitanio: l'arcata sopraccigliare poco pronunciata e le ipofisi mastoideee avevano subito fatto pensare che la testa potesse appartenere ad una donna. Di sicuro gli studiosi coinvolti nel mistero delle spoglie petrarchesche non si aspettavano che il cranio feminile dovesse essere collocato temporalmente cosi' indietro. ''Sapevamo che doveva essere sicuramente antecedente al 1946 - sottolinea il prof. Terribile - ma avevamo ipotizzato che risalisse magari al '600''.

Di certo - chiarisce lo studioso padovano - chi ha sostituito il cranio aveva la possibilita' di accedere con facilita' ad altri resti simili. ''Forse ha preso quel cranio femminile a caso - ipotizza - da una raccolta, da un ossario o da un gabinetto medico''. Tra il seicento e l'ottocento era di moda tenere un cranio in casa, come oggetto di prestigio o strumento per meditare sulla morte. Per ora, dunque, l'obiettivo primario dei ricercatori di ricostruire con metodi d'avanguardia, grazie alle spoglie contenute nel sepolcro di Arqua', il vero volto del poeta resta irrealizzabile. A meno di colpi di scena dell'ultimo minuto. ''Non possiamo che pazientare e rinnovare l'appello a chiunque, in questo momento, si stia tenendo in casa il cranio di Petrarca - dice il prof. Terribile - perche' ci venga restituito, magari in forma anonima''.



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Zalmoxis
00mercoledì 13 ottobre 2004 06:43

Neppure pace per i morti..

[SM=x44468]
serenity77
00mercoledì 13 ottobre 2004 14:20
Se per questo ci son dubbi anche sulla tomba di Napoleone[SM=x44464]
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