«Martemoti» è più caldo sul pianeta rosso
Michael Meyer, capo del programma di esplorazione marziana della Nasa, ha reso noto che per la prima volta sono stati notati segni che fanno pensare a un'attività sismica e che il clima su Marte tende a riscaldarsi e le calotte polari a sciogliersi rapidamente.
Le immagini inviate dalla sonda orbitante Mars Global Surveyor (Mgs), che da otto anni continua a fotografare la superficie del pianeta rosso, mostrano in particolare la presenza di scanalature su una grande duna di sabbia che tre anni fa non c'erano. «Vedersi aprire nuove gole e assistere ad altri cambiamenti sulla superficie di Marte nell'arco temporale di tre anni ci rivelano un pianeta più attivo, più dinamico di quello che sospettavamo», ha dichiarato Meyer. Secondo gli scienziati le scanalature potrebbe essere state provocate dalla vaporizzazione dell'anidride carbonica ghiacciata intrappolata nella sabbia portata del vento. Le immagini inviate da Mgs mostrano anche macigni rotolati da un pendio negli ultimi due anni, segno, anche questo, di possibile attività sismica, o addirittura di un «martemoto», ma non è esclusa anche l'azione di forti venti. Se così fosse, secondo Jack Mustard, geologo alla Brown University di Providence (Rhode Island), «potrebbe voler dire che all'interno di Marte c'è calore, il che significa che l'interno potrebbe essere più attivo di quanto si pensasse».
Secondo Michael Malin, responsabile degli strumenti fotografici di Mgs, le immagini mostrano che la calotta polare meridionale, formata da anidride carbonica ghiacciata, si sta ritirando alla «prodigiosa» velocità di tre metri ogni anno marziano (lungo quasi il doppio di quello terrestre), e che dal 1999 al 2005 il clima si è riscaldato. Per ora gli scienziati non hanno alcuna spiegazione per questo fenomeno.
Così una volta costruita casa sul pianeta si risparmia di brutto sul riscaldamento!