Giulia Tramontano

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(max77)
00venerdì 2 giugno 2023 11:19
“Mentre veniva verso la sala con il coltello che stava usando per i pomodori, ha iniziato a procurarsi dei tagli sulle braccia: io a quel punto mi sono alzato dal divano cercando di avvicinarmi a lei, ma lei mi diceva che non voleva più vivere. Lei si era già inferta già qualche colpo all’altezza del collo e io arrivavo vicino a lei, per non farla soffrire le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo. Il coltello è caduto a terra davanti al divano, lei era stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi".

È la versione che ha messo a verbale Alessandro Impagnatiello, nel corso dell’interrogatorio in cui ha confessato l’omicidio della compagna Giulia Tramontano. Una versione poco credibile per chi indaga, per usare un eufemismo, almeno nella parte iniziale in cui parla di un tentativo di suicidio da parte della donna. "I tagli che si è procurata lei quali sono?", la domanda successiva del pm. "Sicuramente al braccio destro e sicuramente dei colpi al collo nello stesso punto dove poi l’ho colpita io", la risposta.

Crollato nella notte, dopo che i carabinieri avevano evidenziato col luminol evidenti macchie di sangue sulle scale del condominio di via Novella a Senago e altre tracce biologiche all’interno della T-Roc del barman trentenne, le sue dichiarazioni auto-accusatorie verranno passate al setaccio dagli investigatori della Omicidi per trovare riscontri a quelle parole e arrivare a una ricostruzione definitiva del delitto, anche con l’aiuto degli accertamenti medico-legali.

Si è accanito sul corpo

Ci sono diversi punti ancora da chiarire, ma per i militari una cosa appare chiara: Impagnatiello "non solo non ha esitato a uccidere, come la ricostruzione e le indagini dimostrano, ma si è accanito su questo corpo, tentando di disfarsene, dandogli fuoco", ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma Iacopo Mannucci Benincasa.

Gli spostamenti del cadavere

È stato lui stesso a raccontarlo: sabato sera l’uomo ha cercato di bruciare il cadavere nella vasca da bagno, ma dopo alcuni tentativi ha deciso di spostare il corpo nel box. "Ho tirato fuori Giulia dalla vasca da bagno con parte degli indumenti già bruciati e ho portato Giulia, trascinandola, nel box attraverso le scale", ha riferito. In un secondo momento, dopo il primo sopralluogo dei carabinieri della stazione di Senago successivo alla denuncia di scomparsa, Impagnatiello avrebbe trascinato il cadavere in cantina: "Spostamento che avviene alle 12.30 circa", il suo ricordo.

Il sospetto di un complice

"Come arriva il corpo di Giulia dove è stato ritrovato?", lo incalzano gli inquirenti, facendo riferimento a via Monte Rosa. "Martedì mattina verso le 7, vado in cantina e tiro fuori il corpo trascinandolo verso il box – replica lui –. Poi porto la macchina nel box e carico il corpo nel bagagliaio. Il corpo di Giulia viene lasciato nella macchina fino alla notte di mercoledì, quando decido di gettarlo, intorno alle 2.30 del mercoledì in quel posto che già conoscevo, dove poi è stato rinvenuto e che ho comunicato ai carabinieri. Da quando ho messo il corpo di Giulia nel bagagliaio martedì, io ho comunque usato la macchina andandoci in giro con il cadavere nel bagagliaio". Sul delitto aleggia pure un altro quesito: il barman ha fatto tutto da solo o è stato aiutato da qualcuno a occultare il cadavere? Lui ha assicurato di non aver parlato con nessuno di ciò che aveva fatto: "Sarebbe stato l’ennesimo errore dopo quelli già fatti". Eppure il sospetto che non abbia fatto tutto da solo resta.
(max77)
10venerdì 2 giugno 2023 11:22
Ma come diavolo si può pensare fare una cosa di questo tipo?
Uccidere la donna che ha in grembo tuo figlio!
Ignazzio
00venerdì 2 giugno 2023 11:52
Re:
(max77), 02/06/2023 11:22:

Ma come diavolo si può pensare fare una cosa di questo tipo?
Uccidere la donna che ha in grembo tuo figlio!




Già... sembra impossibile fare o solo pensare di commettere un simile gesto,
ma poi mi chiedo, quest'uomo era una pessima persona, umanamente parlando, come è possibile che la compagna che viveva con lui non se ne possa essere accorta per allontanarsi in tempo da lui?

Di solito questi femminicidi avvengono perchè le donne non si allontanano in tempo dai loro carnefici... [SM=x44464]
lady considine
00venerdì 2 giugno 2023 12:15
Re:
(max77), 02/06/2023 11:22:

Ma come diavolo si può pensare fare una cosa di questo tipo?
Uccidere la donna che ha in grembo tuo figlio!




Sembra che lui avesse anche un'altra amante che fosse rimasta incinta... [SM=x44466]
camilllo mandrilllo
00venerdì 2 giugno 2023 13:08
Re:
(max77), 02/06/2023 11:22:

Ma come diavolo si può pensare fare una cosa di questo tipo?
Uccidere la donna che ha in grembo tuo figlio!




Si sarà montato la testa illudendosi di poter commettere il delitto perfetto e rimanere impunito,
ma fessacchiotti come questo vengono subito smascherati...
e spero che faccia davvero almeno 16 anni dentro un carcere, senza sconti di pena o arresti domiciliari... né servizi sociali,
tanto criminali come questi non si potranno rieducare facilmente... prima o poi ci ricascano... sarebbero quindi un pericolo per tutta la società [SM=x44465]
Claudia Claudia
00venerdì 2 giugno 2023 14:18
Merita la pena di morte
raggio di luna78
00venerdì 2 giugno 2023 18:46
Che brutta faccenda... [SM=x44471]
Ignazzio
00sabato 3 giugno 2023 08:25
Re:
Claudia Claudia (1lT5230325), 02/06/2023 14:18:

Merita la pena di morte




Nel Medioevo i mostri come lui lo mettevano alla gogna su pubblica piazza in modo che tutti potessero vedere o lanciarli uova, pomodori o sassi a volontà... [SM=x44499]
(max77)
00sabato 3 giugno 2023 12:37
Lo scorso gennaio erano già in piena crisi tra Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano la fidanzata, al settimo mese di gravidanza, che l'uomo ha ucciso una settimana fa nel Milanese. Il barman, ora in carcere per l'omicidio, aveva detto alla compagna "di avere un'altra relazione sentimentale con un'altra ragazza e che, per via di questa situazione" Giulia "stava pensando di abortire in quanto era incinta": Lo ha messo a verbale Chiara Tramontano, la sorella della giovane donna accoltellata aggiungendo che comunque le "problematiche sentimentali" tra i due sono sorte fina da quando hanno" iniziato la convivenza ", nel febbraio del 2021.

Giulia , quando seppe del tradimento, disse alla sorella Chiara "che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago" nella casa in cui viveva con il compagno e dove lui una settimana fa l'ha accoltellata, "in attesa di trovare un'altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori".

La stessa Chiara, ha detto che a febbraio Giulia "confidava ai nostri genitori la sua gravidanza nonché le problematiche sentimentali con Alessandro" e che il loro padre le aveva assicurato "che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l'aiuto possibile"
(max77)
00sabato 3 giugno 2023 12:39
"Mio figlio è un mostro, lo so.

Io le chiedo perdono": lo ha detto alla 'Vita in diretta' in lacrime Sabrina Paulis, la mamma di Alessandro Impagnatiello, ora in carcere per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano incinta di sette mesi.


"Chiedo perdono, da madre, a tutta la famiglia per aver fatto un figlio così" ha aggiunto. "Come fai a perdonare? Alessandro pagherà, quello si, ma è imperdonabile". "Perché lo hai fatto? Hai rovinato la vita a tutti". "Purtroppo" ha risposto in lacrime alla giornalista che le ha chiesto se è la mamma di Alessandro. Lacrime irrefrenabili che cerca di soffocare. "Non oso immaginare i familiari di Giulia. La mamma Loredana è una persona fantastica. Alessandro è un mostro" ha detto nella parte di intervista andata in onda.

"Io le chiedo perdono da madre, ma non so cosa fare. Io le chiedo perdono di aver fatto un figlio così. Chiedo perdono a tutta la famiglia di aver fatto un figlio così che nessuno sapeva. Ale - ha ripetuto - non era così. Non so cosa è successo. Io non ci credo ancora".

Sabrina Paulis ripercorre poi i giorni dalla scomparsa di Giulia, spiega di aver sempre creduto al figlio. "Era molto credibile. Io gli dicevo: 'Ale tu mi devi dire qualcosa? Non ti preoccupare. Eravamo da soli e diceva 'No non ti devo dire niente. Dov'è Giulia?' e piangeva". "Tu fidati di me. Voi dovete fidarvi di me. E io come faccio a non credergli?" dice fra le lacrime la mamma. "Come fai? Uno che ti dice così ed è tuo figlio? E' un mostro e lo ripeterò sempre ma - conclude - lui non era così"
pliskiss
00domenica 4 giugno 2023 12:16
il problema di queste storie ?

purtroppo esistono un sacco di persone dai doppi volti

una persona ritenuta normale da tutti che si trasforma in un malato assassino , negli ultimi anni parecchi casi , da ricordare quello che aveva tagliato a pezzi la pornostar e voleva disfarsi del corpo nelle valli bergamasche

in questo delitto non si parla di azione sotto effetto droga ed è proprio per questo che bisogna preoccuparsi

da capire che cazzo trasmette il cervello in certi momenti ?

qui si guarda il delitto , ma sarebbe anche ora da andarla a vedere sul lato scientifico

assassino ! pena di morte !! il tutto e di più

fatti cosi ne succederanno altri

il PM " non andare mai all'ultimo incontro "

quanti ultimi incontri ci sono in Italia su una popolazione di 60 milioni di persone ?

c'è il fattore che una non si aspetta mai che il tipo la squarta , eppure può succedere

se è un vero malato mentale dovrebbe suicidarsi , invece mi sà che il black-out cervello gli è passato e dopo che ha compiuto quello che il cervello gli ha trasmesso è tornato alla normalità

un complice ?

sarebbe già saltato fuori

la vittima , lui , e l'altra donna che teneva la relazione che tra l'altro aveva contatti con la vittima ed è incinta pure lei

Ujoe
00domenica 4 giugno 2023 16:28
Re:
pliskiss, 04/06/2023 12:16:

il problema di queste storie ?

purtroppo esistono un sacco di persone dai doppi volti

una persona ritenuta normale da tutti che si trasforma in un malato assassino , negli ultimi anni parecchi casi , da ricordare quello che aveva tagliato a pezzi la pornostar e voleva disfarsi del corpo nelle valli bergamasche

in questo delitto non si parla di azione sotto effetto droga ed è proprio per questo che bisogna preoccuparsi

da capire che cazzo trasmette il cervello in certi momenti ?

qui si guarda il delitto , ma sarebbe anche ora da andarla a vedere sul lato scientifico

assassino ! pena di morte !! il tutto e di più

fatti cosi ne succederanno altri

il PM " non andare mai all'ultimo incontro "

quanti ultimi incontri ci sono in Italia su una popolazione di 60 milioni di persone ?

c'è il fattore che una non si aspetta mai che il tipo la squarta , eppure può succedere

se è un vero malato mentale dovrebbe suicidarsi , invece mi sà che il black-out cervello gli è passato e dopo che ha compiuto quello che il cervello gli ha trasmesso è tornato alla normalità

un complice ?

sarebbe già saltato fuori

la vittima , lui , e l'altra donna che teneva la relazione che tra l'altro aveva contatti con la vittima ed è incinta pure lei





Su questo caso adesso criminologi e psicologi ci ricameranno sopra per settimane, ma come al solito non riusciranno a trovare una spiegazione
o qualche insegnamento per prevenire altri crimini simili riconoscendo per tempo le avvisaglie.

Qualcosa fa pensare che la nostra società è malata e non si sa se troveremo una cura [SM=x44464]
(max77)
00sabato 10 giugno 2023 11:03
Si terranno domani pomeriggio a Sant'Antimo, il Comune in provincia di Napoli dove è nata e dove vivono i suoi genitori, i funerali di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa con almeno 37 coltellate dal fidanzato barman 30enne Alessandro Impagnatiello.

"Sono stati strappati all'amore dei propri cari Giulia e Thiago Tramontano", si legge nel manifesto funebre.

Le esequie "avranno luogo domenica 11 giugno", alle ore 15, nella Parrocchia di Santa Lucia. Nel manifesto una foto di Giulia sorridente. "Ne danno il triste annuncio - si legge ancora - i genitori e nonni Loredana e Franco, i fratelli e zii Chiara e Mario, la nonna Giulia, gli zii ed i parenti tutti".

Il sindaco del Comune Massimo Buonanno spiega che si tratta di "una cerimonia strettamente privata" e chiede "la massima osservanza di tale volontà ad ulteriore riprova della vicinanza e dell'affetto che l'intera comunità ha già sentitamente dimostrato".
Dom Pérignon
00sabato 10 giugno 2023 11:17
Re:
Claudia Claudia (1lT5230325), 02/06/2023 14:18:

Merita la pena di morte




Adesso è inutile accanirsi in una vendetta crudele contro di lui, non restituirà quelle vite che lui ha tolto né attenuerà il dolore.
Bisogna riflettere e capire come evitare il ripetersi di queste situazioni, quando si scoprono le prime avvisaglie che il partner è infedele, violento o non affidabile, ci si deve subito allontanare, senza andare a sfogarsi contro di lui, inveire è controproducente, potrebbe risvegliare i suoi istinti omicidi come in questo caso [SM=x44464]
(max77)
10sabato 10 giugno 2023 11:23
L'unica consolazione, purtroppo, è quella di sperare che gli anni di carcere che gli verranno dati, vengano effettivamente passati in galera, senza sconti o permessi vari.
Dom Pérignon
00sabato 10 giugno 2023 12:17
Re:
(max77), 10/06/2023 11:23:

L'unica consolazione, purtroppo, è quella di sperare che gli anni di carcere che gli verranno dati, vengano effettivamente passati in galera, senza sconti o permessi vari.




Quelli che hanno commesso reati simili contro donne e minori in carcere fanno una brutta fine se non vengon tenuti in isolamento o sotto stretta sorveglianza, in genere vengono ritrovati in stato di apparente suicidio... [SM=x44464]
Da da da
00sabato 10 giugno 2023 17:54
Re:
(max77), 10/06/2023 11:23:

L'unica consolazione, purtroppo, è quella di sperare che gli anni di carcere che gli verranno dati, vengano effettivamente passati in galera, senza sconti o permessi vari.




Non contarci: 22 anni fa Omar Favaro, insieme alla fidanzata Erika De Nardo, uccideva la madre e il fratellino della ragazza con 97 coltellate. I due assassini avevano 17 e 16 anni: tutti ricordano la vicenda come il delitto di Novi Ligure. Dimenticando che il carcere serve a riabilitare i detenuti, non a seppellirli vivi (Erika ha scontato dieci dei sedici anni ai quali è stata condannata in via definitiva nel 2003 dalla Corte di Cassazione, oltre ai mesi di affidamento alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi).
(max77)
00venerdì 3 novembre 2023 18:28
La Procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Alessandro Impagnatiello, il 30enne in carcere per aver ucciso, lo scorso 27 maggio, a Senago, nel Milanese, Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta al settimo mese.

La richiesta sarà vagliata dal gip Angela Minerva.
(max77)
00mercoledì 8 novembre 2023 18:57
Si aprirà il prossimo 18 gennaio, davanti alla Corte d'Assise di Milano, il processo in cui Alessandro Impagnatiello è imputato di omicidio per aver ucciso con 37 coltellate Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta al settimo mese, nella loro abitazione di Senago, nel Milanese, lo scorso 27 maggio.

Ad accogliere la richiesta di giudizio immediato nella quale oltre all'omicidio la Procura ha contestato quattro aggravanti, tra cui la premeditazione, è stata la gip Angela Minerva.
(max77)
00venerdì 10 novembre 2023 18:32
Punta a chiedere una perizia psichiatrica la difesa di Alessandro Impagnatiello, per il quale, il prossimo 18 gennaio, inizierà il processo, in cui rischia l'ergastolo, per l'omicidio di Giulia Tramontano, la fidanzata incinta al settimo mese uccisa con 37 coltellate nella loro abitazione di Senago, nel Milanese, lo scorso 27 maggio.

Mentre i legali dell'imputato stanno anche valutando un eventuale percorso di giustizia riparativa, previsto, come da riforma Cartabia, per tutti i condannati.

"Non parliamo ora di giustizia riparativa, però, deve ancora iniziare il processo", spiega l'avvocato Giulia Geradini, che assiste il 30enne assieme alla collega Samanta Barbaglia.

La difesa chiarisce che la giustizia riparativa - forma di risoluzione del conflitto e riparazione del danno con programmi di mediazione, del tutto sganciata dal procedimento penale e a cui le parti offese non devono necessariamente partecipare - è una possibilità per tutti i condannati.

Tanto che il gip di Milano Angelo Minerva con formula standard, ha indicato, come previsto, questa "facoltà" per Impagnatiello nel decreto di giudizio immediato emesso due giorni fa.

La difesa, come chiarito, valuterà pure questa possibilità e semmai ne farà richiesta ai giudici della Corte d'Assise o più avanti ancora nel corso del procedimento. Sarà, poi, nel caso il Centro per la giustizia riparativa del Comune di Milano a dover dare il via libera definitivo al programma, se ne individuerà uno adatto per il 30enne.

Intanto la difesa ha spiegato che si sta muovendo e sta valutando di presentare una richiesta di perizia psichiatrica nel processo per valutare la capacità di intendere e volere del giovane al momento dei fatti.

Istanza che potrebbe far leva su consulenze difensive portate avanti in questi mesi.

Una delle possibilità per la difesa del giovane teoricamente è anche quella di far acquisire tutti gli atti, rinunciando a sentire i testi in aula, in una sorta di abbreviato di fatto.
(max77)
00giovedì 11 gennaio 2024 18:28
Ha scelto di affrontare il processo, che inizierà tra una settimana, il 18 gennaio, con due soli testimoni-consulenti indicati dalla sua difesa, uno psicologo e uno psichiatra, Alessandro Impagnatiello, il 30enne ex barman accusato di omicidio volontario aggravato, anche dalla premeditazione, per aver ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, il 27 maggio.

Da quanto si è saputo, infatti, sono state depositate le liste testi delle parti in vista della prima udienza davanti alla Corte d'Assise di Milano (giudici togati Antonella Bertoja e Sofia Fioretta e sei popolari).

La scelta della difesa, coi legali Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, di convocare in aula solo psicologo e psichiatra come consulenti di parte (la loro relazione non è ancora stata depositata) e nessun altro teste, va nel senso, come molto probabile, di una richiesta di perizia psichiatrica alla Corte per valutare la capacità di intendere e volere al momento dei fatti.

L'aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo, titolari dell'inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, hanno indicato, invece, nella loro lista di testimoni gli investigatori che hanno seguito le indagini, i consulenti tecnici che hanno effettuato gli accertamenti scientifici, e tutti i familiari della vittima, tra cui i genitori, la sorella e il fratello.

Inoltre, tra i testi è indicata pure l'altra donna con cui il 30enne aveva contemporaneamente una relazione.

La 23enne italo-inglese, dopo aver conosciuto proprio il 27 maggio Giulia con la quale era nato un legame di "solidarietà", quella stessa sera non lo fece entrare in casa per "paura", come mise a verbale. Il 30enne, che aveva una doppia vita, stando alle indagini, avrebbe potuto uccidere anche lei.
(max77)
00mercoledì 17 gennaio 2024 18:46
Sono già pronti a ribattere alla linea difensiva che punterà sul vizio di mente, nel caso venisse disposta una perizia psichiatrica, i legali dei familiari di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese uccisa con 37 coltellate dal fidanzato Alessandro Impagnatiello il 27 maggio scorso a Senago, nel Milanese.

Per l'imputato domani si aprirà il processo in Corte d'Assise a Milano.

Da quanto si è saputo, infatti, l'avvocato Giovanni Cacciapuoti, che rappresenta il padre Franco, la madre Loredana, il fratello Mario e la sorella Chiara (saranno presenti in aula domani), ha già nominato due psichiatri, Salvatore De Feo e Diana Galletta, che potranno svolgere il loro lavoro di consulenti nel caso in cui la Corte, su richiesta della difesa, nel processo disponga una perizia psichiatrica per accertare un eventuale vizio di mente.
Incapacità di intendere e di volere, totale o parziale, che, qualora venisse riconosciuta, potrebbe evitare la pena dell'ergastolo per il 30enne, ex barman di un hotel di lusso, accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione (avrebbe fatto anche ingerire alla fidanzata veleno per topi per mesi), crudeltà, futili motivi e rapporto di convivenza.

E' anche imputato, a seguito dell'inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, per interruzione di gravidanza non consensuale e per occultamento del cadavere.

I legali Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, che assistono Impagnatiello, hanno presentato una lista testimoni con due soli nomi, quello dello psichiatra Raniero Rossetti - che tra le altre cose si è occupato dal caso di Omar Confalonieri, l'ex agente immobiliare condannato per aver drogato e violentato alcune donne - e della psicologa Silvana Branciforti. Scelta, quella difensiva, che prelude appunto ad una richiesta ai giudici di accertamento psichiatrico.
(max77)
00giovedì 18 gennaio 2024 18:32
"Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto.Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendone la sua figura".

Così Chiara Tramontano, sorella di Giulia, in una storia Instagram pubblicata dopo la prima udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello durante la quale lui ha chiesto scusa rendendo dichiarazioni spontanee.
(max77)
00giovedì 18 gennaio 2024 18:42
"Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza".

Alessandro Impagnatiello lo ha detto nelle dichiarazioni in aula dove è imputato per l'omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano.

"Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità - ha aggiunto - Ero sconvolto e perso.Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono".

Chiara Tramontano, sorella di Giulia, è uscita dall'aula quando Impagnatiello ha iniziato a parlare.

Poco dopo è uscito anche il padre.

Ad ascoltare le sue parole sono rimasti la mamma Loredana e il fratello Mario, in piedi e vicini.
(max77)
00giovedì 7 marzo 2024 18:07
"Ti prego salvati appena puoi.Ora voglio e devo salvare te e il tuo bimbo".

Lo scrisse la 23enne italo-inglese, con cui Alessandro Impagnatiello aveva una relazione parallela, in una chat, mostrata e letta in aula a Milano, dialogando con messaggi con Giulia Tramontano, verso le 14.30 del 27 maggio, prima di incontrarla per confrontarsi sugli inganni del barman, poche ore prima dell'omicidio.

Il lungo scambio di messaggi ci fu "appena dopo la chiamata che le feci, prima dell'incontro con lei".

La teste ha spiegato: "Volevo salvarla da una persona che non era onesta".
(max77)
00giovedì 7 marzo 2024 18:08
"All'inizio sapevo che Giulia viveva in casa con lui, ma da dicembre, gennaio scorso in poi mi diceva che non stavano più insieme.Quando l'ho conosciuto ero consapevole che era fidanzato, ma poi mi aveva detto che si erano lasciati, che non voleva più stare con lei e che non erano più felici nella relazione".

Lo ha spiegato davanti alla Corte d'Assise di Milano la 23enne italo-inglese con cui Alessandro Impagnatiello aveva una relazione parallela, testimoniando, protetta da un paravento, nel processo all'ex barman imputato per omicidio pluriaggravato per aver ucciso con 37 coltellate a Senago, ,nel Milanese, la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, il 27 maggio dello scorso anno.

"Ho capito, poi, che Giulia era ancora presente verso marzo, aprile e che lui non era da solo, quando era andato in vacanza a Ibiza e ho visto sul suo telefono delle sue foto con lei", ha spiegato ancora.
(max77)
00giovedì 7 marzo 2024 18:21
"Una sola condizione: ergastolo a vita".

Lo scrive su Ig Chiara Tramontano, sorella di Giulia, a un'ora dall'inizio della terza udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l'omicidio della fidanzata 29enne incinta al settimo mese.

Condividendo un vecchio post della vittima in cui scriveva "l'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana, non a quella divina", Chiara aggiunge: "Davanti alla corte la verità si svelerà col tempo, per Giulia, la giustizia trionferà. Non temere, la tua voce risuonerà forte, affinché il mondo sappia: l'amore non muore. Lotta con fierezza, non arrenderti, Giulia, perché vivrai per sempre".
(max77)
00venerdì 8 marzo 2024 18:18
"Domani quindi?", "Anche domani, tutti e tre".

Alle 22.30 del 27 maggio, poco dopo aver ammazzato la compagna Giulia Tramontano incinta al settimo mese, Alessandro Impagnatiello assicurava alla collega 23enne, con cui aveva una relazione parallela, che il giorno seguente avrebbero parlato tutti insieme.

Quel pomeriggio stesso le due donne si erano date appuntamento per confrontarsi sulle "bugie" e gli "inganni" dell'ex barman, dopo essersi sentite su WhatsApp e aver raccolto le "prove" del reciproco tradimento.

Un incontro al quale Impagnatiello aveva deciso di non partecipare, nonostante fosse stato lui stesso a proporre l'idea per primo.

"Ne parliamo a voce tutti insieme", scriveva intorno alle 15 all'amante, per poi tornare sul discorso soltanto dopo aver ucciso Giulia con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago nel Milanese.

Sempre quella sera, insistendo con la collega per vedersi prima del fantomatico incontro a tre, le diceva: "Voglio definitivamente mettere un punto e chiarire tante cose. Non posso passare per ciò che non sono". Dopo averla aspettata sotto casa, i due si erano parlati per pochi minuti senza che lei lo lasciasse entrare in casa, secondo quanto testimoniato ieri dalla giovane in aula nel processo a carico dell'uomo. Nelle ore successive, Impagnatiello aveva inscenato la scomparsa di Giulia, continuando a scriverle messaggi e andando insieme alla madre a sporgere denuncia ai carabinieri.
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