Greta e Vanessa

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Robert - W la... foiga!
00venerdì 16 gennaio 2015 00:04
Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 11:00

  • Vanessa e Greta, samaritane innamorate del kalashnikov
    Sui loro profili Facebook frasi pesanti e immagini forti E amicizie con combattenti che posano con i cadaveri
     
    Il Giornale ·  3 gennaio 2015
  • Perché certi italiani odiano così tanto le due volontarie rapite in Siria? | VICE | Italia
    Dopo la pubblicazione del video in cui compaiono Vanessa e Greta, sulla stampa e i social network è ripreso uno dei passatempi preferiti dagli italiani: la ridicolizzazione delle vittime di un sequestro tramite battute degradanti e meme idioti.
     
    VICE · 4 gennaio 2015
  • Perchè "Le stronzette di Damasco" non sono i Marò
    Girone e Latorre sono accusati di omicidio dalla magistratura per aver ucciso due pescatori, confusi per pirati. La destra italiana li ha usati per fare campagna elettorale. Greta e Vanessa sono state usate come bersaglio dalle frustrazioni ...
     
    huffingtonpost.it ·  16 gennaio 2015

Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 11:02

  • 16 Gen 2015 14.13


Perché Greta Ramelli e Vanessa Marzullo erano in Siria



Greta Ramelli e Vanessa Marzullo erano partite con l’associazione Assistenza sanitaria in Siria - Horryaty per portare aiuti sanitari alla popolazione civile. Erano al loro secondo viaggio nel paese: ecco il resoconto dopo la prima missione, scritto dalla ragazze nell’aprile del 2014 e pubblicato su Facebook:




Missione di sopralluogo : il progetto nasce dopo un sopralluogo effettuato nel mese di marzo da Roberto Andervill, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo attiviste per la Siria. Atterrati in Turchia, siamo stati accompagnati da una guida siriana nella sua terra, di preciso nelle zone rurali di Idlib, a sud ovest rispetto ad Aleppo. Durante questa prima visita si è cercato di instaurare un primo rapporto con la popolazione locale , al fine di capire le vere necessità e visitare i luoghi coinvolti nel progetto. In particolar modo sono stati visitati i due centri di primo soccorso di B. e H., dove c’è stata la possibilità di rilevare le principali problematiche nell’ambito dell’assistenza medica: carenza di personale adatto e di materiale essenziale per condurre assistenza sanitaria di base e di emergenza. Durante questa missione siamo stati sempre accompagnati e scortati da personale locale, con un alto grado di sicurezza.


In collaborazione con il personale medico presente sul posto si è deciso di attivarsi al fine di perseguire due specifici obiettivi:
1. Attivare un corso base di primo soccorso e rifornire alcune aree di kit di emergenza di primo soccorso corredati di tutto il materiale occorrente.
2. Garantire ai pazienti malati di patologie croniche di accedere alle giuste terapie rispettando i tempi, dosi e qualità dei farmaci.

Dopo aver avviato il servizio il personale medico locale garantirà la continuità dell’assistenza mirata. Il secondo viaggio avrà lo scopo di consegnare il materiale comprato ed effettuare le visite mediche necessarie per avviare il programma terapeutico.

Ed ecco come si descrivono i tre volontari:

Vanessa Marzullo, 21 anni, di Bergamo. Studentessa di mediazione linguistica e culturale, curriculum Attivita’ internazionali e multiculturali - lingue: arabo e inglese. Volontaria presso Organizzazione internazionale di soccorso. Dal 2012 si dedica alla Siria, dalla diffusione di notizie tramite blog e social networks all’organizzazione di manifestazioni ed eventi in sostegno del popolo siriano in rivolta. Questo culmina nell’organizzazione e nella nascita del progetto Assistenza sanitaria in Siria - Horryaty.

Greta Ramelli, 20 anni, di Varese, studentessa di scienze infermieristiche. Diplomata al liceo linguistico Rosetum dove ha studiato inglese, spagnolo e tedesco. Volontaria presso Organizzazione internazionale di soccorso, operatrice pronto soccorso trasporto infermi e nel settore emergenza (livello operativo). Nel maggio del 2011 trascorre quattro mesi in Zambia nelle zone di Chipata e Chikowa lavorando come volontaria presso 3 centri nutrizionali per malati di aids, incluso alcune settimane presso le missioni dei padri comboniani. Nel dicembre 2012 ha trascorso tre settimane a Calcutta, India, dove ha svolto volontariato presso la struttura Kalighat delle suore missionarie della carità e ha visitato progetti di assistenza alla popolazione indiana presente negli slums. Attualmente si occupa principalmente di Siria, sia per quanto riguarda l’accoglienza profughi insieme ad altri volontari, sia per attivismo e per aiuti umanitari. Al momento collabora con il Comitato S.O.S. Siria di Varese, l’Associazione delle comunità arabe siriane e Ipsia Varese nel progetto Assistenza sanitaria in Siria - Horryaty.

Roberto Andervill, 47 anni di Varese, fabbro. Dal 1998 a oggi nell’organico di Ipsia Varese, l’Ong delle Acli che si occupa di cooperazione e volontariato all’estero. (…) Dal 2011, dopo lo scoppio della rivoluzione, comincia a interessarsi alla Siria. Ma è nel 2014 che comincia il suo attivismo a favore della rivoluzione antigovernativa, con la partecipazione alla missione di sopralluogo nell’area rurale di Idlib dalla quale nasce il progetto Assistenza sanitaria in Siria - Horryaty.


Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 20:20
Arturo Diaconale:
"Si fa ma non si dice.L'italia paga e contratta in silenzio.
Le altre nazioni occidentali non condividono questo comportamento dei governi italiani."
ow.ly/HtzYt

Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 20:26

Greta, Vanessa
e la doppia regola

di Arturo Diaconale

17 gennaio 2015 - EDITORIALI

 

Si fa ma non si dice. È la linea italiana per la liberazione di chi viene rapito fuori dei confini del Paese.

Cioè si tratta con i rapitori, si paga il ricatto convenuto ma si evita accuratamente di ammettere la trattativa ed i pagamenti.
Per non alimentare altri terroristi a rapire altri italiani per spillare altri quattrini al nostro Paese? Nient’affatto.
Perché non c’è terrorista al mondo che non sappia che l’Italia tratta e paga.
Ma perché le altre nazioni occidentali non condividono affatto questa regola di comportamento dei governi italiani (di tutti, senza eccezione alcuna).
La considerano non tanto come un cedimento poco onorevole ai predoni di turno, quanto come una sorta di finanziamento ai terroristi decisi ad usare le alte somme dei riscatti per acquistare armi e potenziare le proprie strutture. E, soprattutto, perché questa regola del si fa ma non si dice che vige fuori dei confini non vale dentro il territorio nazionale, dove la legge stabilisce che non si tratta con chi sequestra ed arriva addirittura a porre sotto sequestro i beni ed il patrimonio delle famiglie delle vittime per evitare che le liberazioni avvengano dietro trattativa e pagamento di denaro.

Tutti adesso sono felici e si rallegrano per la liberazione di Greta e Vanessa. Ed è assolutamente giusto che sia così. Perché la vita di due persone ha sempre un valore infinitamente superiore a qualsiasi somma di denaro. Ma non si può cogliere l’occasione limitandosi a salutare con gioia il ritorno delle ragazze. La vicenda deve servire non a scatenare polemiche inutili, ma a sollevare almeno qualche questione di fondo. La prima è proprio quella della doppia regola, quella interna e quella esterna, nei confronti dei rapimenti. È vero che anche dentro i confini nazionali questa doppia regola abbia avuto applicazioni contrastanti. Chi ha dimenticato la fermezza nel rapimento Moro e la trattativa nel caso Cirillo? Ma è ancora più vero che le norme contro i sequestri non dovrebbero avere una qualche limitazione legata al territorio o alle opportunità politiche. E sarebbe bene sapere se, come e quando debbono essere applicate o debbono essere ignorate.

La seconda è quella della trasparenza. Se questa esigenza deve valere per ogni atto ordinario della pubblica amministrazione, deve a maggior ragione valere per gli atti straordinari. È bene che si faccia chiarezza su chi, come, quando e quanto sia stato pagato ai rapitori. Per evitare speculazioni inevitabili sulle oscurità della tormentata storia. Ma anche per sollevare un problema di responsabilità delle organizzazioni impegnate nel volontariato non solo umanitario ma anche di fiancheggiamento in zone in cui fazioni diverse sono impegnate in guerre sanguinose. Fino ad ora queste organizzazioni hanno operato con la consapevolezza di poter contare su una sorta di assicurazione gratuita e tacita assicurata dallo Stato attraverso la Farnesina, la sua unità di crisi ed i servizi segreti.

Forse è il caso che d’ora in avanti queste organizzazioni si paghino la loro assicurazione, assumendosi la responsabilità dei propri atti senza continuare a scaricarla sui contribuenti!
Fonte: Opinione.it


Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 22:00
Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 22:00
Etrusco
00sabato 17 gennaio 2015 22:02
possum jenkins
00sabato 17 gennaio 2015 22:42
Poi ci domandiamo perchè l'Italia è alla frutta [SM=g1700002]
Con tutte le persone bisognose che ci sono in Italia queste due ragazze sono andate fino in Siria con tutti i rischi possibili e immaginabili, quando si dice andarsele a cercare [SM=g1700002]




















Da da da
00domenica 18 gennaio 2015 15:53
Re:
possum jenkins, 17/01/2015 22:42:

Poi ci domandiamo perchè l'Italia è alla frutta [SM=g1700002]
Con tutte le persone bisognose che ci sono in Italia queste due ragazze sono andate fino in Siria con tutti i rischi possibili e immaginabili, quando si dice andarsele a cercare [SM=g1700002]





Ma poi per liberare queste hanno pagato subito 12 milioni,
invece per le famiglie alluvionate e terremotate che hanno perso casa e lavoro? Niente? [SM=x44467]


















Robert - W la... foiga!
00lunedì 19 gennaio 2015 23:35
Re: Re:
Da da da, 18/01/2015 15:53:

Ma poi per liberare queste hanno pagato subito 12 milioni,
invece per le famiglie alluvionate e terremotate che hanno perso casa e lavoro? Niente? [SM=x44467]



Io non sono grillino, ma il Movimento 5 Stelle ha donato una parte del proprio rimborso elettorale al comune di un paese emiliano distrutto dal terremoto... e ovviamente alle successive elezioni ha vinto il PD. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso: quei terremotati si meritano ZERO. Anzi, restituiscano i soldi ai grillini facendosi rimborsare dal PD.
Robert - W la... foiga!
00lunedì 19 gennaio 2015 23:39
Re:
Robert - W la... foiga!, 16/01/2015 00:04:




Sono io che ho aperto questa pagina? Come mai non me lo ricordo? Sto impazzendo del tutto? Oddio... giuro che non mi ricordo! Anzi, ero convinto che fosse stato Etrusco ad aprire questa pagina: eppure c'è il mio nome in cima al primo commento in questa pagina! Anzi, sono sicuro che non sono stato io! Anche perchè io non so postare certe cose.
alkatraz19
00martedì 20 gennaio 2015 12:47
Anche io sono rimasto contrariato dalla vicenda, anche perchè mi non mi sembrano tanto devastate dai 5 mesi di prigionia
M.Van Basten
00giovedì 22 gennaio 2015 13:08
Non si cede MAI ai terroristi. MAI e in nessun modo si può contribuire economicamente alla loro folle causa.

I 12 milioni di euro saranno sicuramente destinati all'acquisto di armi e all'addestramento di nuovi jihadisti. Insomma, ad uccidere altre persone.
2 italiane non "valgono" più di molte altre vite umane e di popoli soggiogati al terrore.

Sono andate di loro volontà in Siria, nelle zone più pericolose del conflitto. Trattative si, magari anche azione armata di salvataggio, ma niente soldi.

Che poi, lo Stato "paternalista" è stato abbandonato solo dal punto di vista dello Stato Sociale, del sostegno al reddito e al lavoro, del supporto a politiche che possano ridurre le differenze tra classi e le sperequazioni connaturate ad un mercato ultra-liberista?

Libertà di morire nel modo in cui si ritiene più opportuno.

pliskiss
00giovedì 22 gennaio 2015 13:29
Io voglio andare a fare del bene, mà mi prendo le mie responsabilità, se nò sti 4 bifolchi hai voglia ad incassare, nota buona è che le 2 ragazze hanno capito di aver sbagliato, penso che si spenda un sacco di soldi x lotta a sti fanatici se poi glieli regaliamo pure, non se ne và più fuori. E IO PAGO! il Renzino ci impiega un attimo a fare una manovra economica.
Mandiamo i preti! a fare del bene, non è mica loro dovere? almeno paga un pò il vaticano(penso?) [SM=x44451]
pliskiss
00giovedì 22 gennaio 2015 13:37
Lo sgozzatore sconosciuto ha tentato l'affare con 2 giapponesi,mi sà che al beduino gli và male?
Il ministro Giapponese gli ha fatto capire, che se li può affettare tutti e 2, no money!!! [SM=x44458]
Etrusco
00giovedì 22 gennaio 2015 18:16
Re:
M.Van Basten, 22/01/2015 13:08:

Non si cede MAI ai terroristi. MAI e in nessun modo si può contribuire economicamente alla loro folle causa.

I 12 milioni di euro saranno sicuramente destinati all'acquisto di armi e all'addestramento di nuovi jihadisti. Insomma, ad uccidere altre persone.
2 italiane non "valgono" più di molte altre vite umane e di popoli soggiogati al terrore.

Sono andate di loro volontà in Siria, nelle zone più pericolose del conflitto. Trattative si, magari anche azione armata di salvataggio, ma niente soldi.

Che poi, lo Stato "paternalista" è stato abbandonato solo dal punto di vista dello Stato Sociale, del sostegno al reddito e al lavoro, del supporto a politiche che possano ridurre le differenze tra classi e le sperequazioni connaturate ad un mercato ultra-liberista?

Libertà di morire nel modo in cui si ritiene più opportuno.



Concordo! [SM=x44462] Ma soprattutto: pagare un riscatto ai terroristi non è tanto la perdita economca, né il finanziamento di nuovi attentati, quanto invece l'apertura di un portone pericolosissimo: ora in tutto il mondo sanno che rapire un italiano conviene, perchè l'Italia paga subito e in contanti, questo almeno è il messaggio che è passato nei mass media. [SM=x44465] [SM=x44472]

pliskiss, 22/01/2015 13:29:

Io voglio andare a fare del bene, mà mi prendo le mie responsabilità, se nò sti 4 bifolchi hai voglia ad incassare, nota buona è che le 2 ragazze hanno capito di aver sbagliato, penso che si spenda un sacco di soldi x lotta a sti fanatici se poi glieli regaliamo pure, non se ne và più fuori. E IO PAGO! il Renzino ci impiega un attimo a fare una manovra economica.
Mandiamo i preti! a fare del bene, non è mica loro dovere? almeno paga un pò il vaticano(penso?) [SM=x44451]

Non dimenticare che la Chiesa la finanziamo sempre noi con l' 8 X Mille delle nostre tasse, anche di chi esprime la volontà sulla dichiarazione dei redditi di destinarlo altrove... [SM=x44474]
pliskiss, 22/01/2015 13:37:

Lo sgozzatore sconosciuto ha tentato l'affare con 2 giapponesi,mi sà che al beduino gli và male?
Il ministro Giapponese gli ha fatto capire, che se li può affettare tutti e 2, no money!!! [SM=x44458]




Gli Stati seri fanno così, anche l'Austria per un caso simile ha abbandonato al loro destino altre 2 ragazze in mano ai terroristi... [SM=x44464]
Purtroppo sembra crudele, ma le conseguenze e le implicazioni del pagar un riscatto ai terroristi sarebbero molto peggio! Ma a questo Renzi, Gentiloni e Mogherini non pensano? [SM=x44472]
bianco77
00giovedì 22 gennaio 2015 18:27
a sto punto diamo anche qualche milione di euro agli indiani e ci portiamo a casa i due marò e li processiamo in Italia,invece di andare avanti con sta sceneggiata [SM=x44512]
giogio232323
00giovedì 22 gennaio 2015 18:43
Processare i marò? Ma perché? Vediamo un attimo le cose: si tratta di due militari, ai quali i superiori hanno assegnato il compito di fare da scorta a una nave, perché si temevano attacchi di pirati, frequenti da quelle parti. Dovevano quindi fare da sentinelle.
Quali sono i compiti delle sentinelle? Osservare il panorama, guardare se qualcuno si avvicina, avvisarlo (Chi va là?), intimidirlo (Altolà), dargli l'ultimo avvertimento (Fermo là), quindi sparare.
I due disponevano di fucili a ripetizione automatica, e evidentemente prima hanno sparato in acqua (soltanto pochi proiettili sono stati trovati a bordo del peschereccio), a scopo intimidatorio, solo dopo hanno sparato, e in ultimo ad altezza d'uomo.
Vorreste spiegarmi per quale motivo un peschereccio, in alto mare, si avvicina a una nave enorme e, dopo avere visto che dalla nave gli sparano addosso, non si allontana a tutta birra?
E poi, in ogni caso, il governo ha assegnato una consegna a due militari, il governo deve assumersi la responsabilità e poi, se si riscontra che i due hanno agito male, oltre la loro consegna, li processi e li punisca. Naturalmente, dopo avere accertato che non hanno rispettato gli ordini dati.
Io sono tutto l'opposto di un convinto militarista, ma mi pare che le cose siano molto chiare. Che aspetta il governo ad assumersi quelle responsabilità che gli appartengono?
Giorgione

[SM=x44472]
bianco77
00giovedì 22 gennaio 2015 20:02
Re:
giogio232323, 22/01/2015 18:43:

Processare i marò? Ma perché? Vediamo un attimo le cose: si tratta di due militari, ai quali i superiori hanno assegnato il compito di fare da scorta a una nave, perché si temevano attacchi di pirati, frequenti da quelle parti. Dovevano quindi fare da sentinelle.
Quali sono i compiti delle sentinelle? Osservare il panorama, guardare se qualcuno si avvicina, avvisarlo (Chi va là?), intimidirlo (Altolà), dargli l'ultimo avvertimento (Fermo là), quindi sparare.
I due disponevano di fucili a ripetizione automatica, e evidentemente prima hanno sparato in acqua (soltanto pochi proiettili sono stati trovati a bordo del peschereccio), a scopo intimidatorio, solo dopo hanno sparato, e in ultimo ad altezza d'uomo.
Vorreste spiegarmi per quale motivo un peschereccio, in alto mare, si avvicina a una nave enorme e, dopo avere visto che dalla nave gli sparano addosso, non si allontana a tutta birra?
E poi, in ogni caso, il governo ha assegnato una consegna a due militari, il governo deve assumersi la responsabilità e poi, se si riscontra che i due hanno agito male, oltre la loro consegna, li processi e li punisca. Naturalmente, dopo avere accertato che non hanno rispettato gli ordini dati.
Io sono tutto l'opposto di un convinto militarista, ma mi pare che le cose siano molto chiare. Che aspetta il governo ad assumersi quelle responsabilità che gli appartengono?
Giorgione

[SM=x44472]



ti quoto.
cmq al governo (o stato che dir si voglia) evidentemente non interessa molto la vicenda dei due marò.
M.Van Basten
00domenica 25 gennaio 2015 16:11
Il primo degli ostaggi giapponesi, il mercenario, è stato decapitato.
Per il secondo, il giornalista, si tratta uno scambio di prigionieri, cosa più accettabile e che spero vada in porto.

Si vede la differenza tra un Paese serio, il Giappone, e l'Italia...
E' una guerra quella che si è scatenata nella antica Mesopotamia, chi va lì deve sapere quali sono i rischi.

Etrusco
00domenica 25 gennaio 2015 20:25
Re:
M.Van Basten, 25/01/2015 16:11:

Il primo degli ostaggi giapponesi, il mercenario, è stato decapitato.
Per il secondo, il giornalista, si tratta uno scambio di prigionieri, cosa più accettabile e che spero vada in porto.

Si vede la differenza tra un Paese serio, il Giappone, e l'Italia...
E' una guerra quella che si è scatenata nella antica Mesopotamia, chi va lì deve sapere quali sono i rischi.





Scendere a patti coi terroristi è sempre sbagliato, perchè si crea un pericoloso precedente che in futuro li spingerà ancora a rapire altri ostaggi per ottenere di tutto.
Il Giappone non ha nemmeno l'alternativa di un blitz militare per liberare l'ostaggio, perchè nella sua Costituzione c'è un esplicito impedimento in tal senso, potrebbe però chiedere l'interessamento di altri paesi...

PS dei giapponesi ho apprezzato anche la loro compostezza, persino i genitori dei sequestrati, nel loro dolore, non mancano di fare il tradizionale inchino e di chiedere scusa per il disturbo arrecato agli altri con la messa in onda mediatica della loro tragedia familiare...
Pensa che nell'ultimo conflitto mondiale Giappone, Italia, Germania, Austria facevano fronte comune: trova l'intruso... [SM=x44465]
Etrusco
00domenica 25 gennaio 2015 20:29
Re:
giogio232323, 22/01/2015 18:43:

Processare i marò? Ma perché? Vediamo un attimo le cose: si tratta di due militari, ai quali i superiori hanno assegnato il compito di fare da scorta a una nave, perché si temevano attacchi di pirati, frequenti da quelle parti. Dovevano quindi fare da sentinelle.
Quali sono i compiti delle sentinelle? Osservare il panorama, guardare se qualcuno si avvicina, avvisarlo (Chi va là?), intimidirlo (Altolà), dargli l'ultimo avvertimento (Fermo là), quindi sparare.
I due disponevano di fucili a ripetizione automatica, e evidentemente prima hanno sparato in acqua (soltanto pochi proiettili sono stati trovati a bordo del peschereccio), a scopo intimidatorio, solo dopo hanno sparato, e in ultimo ad altezza d'uomo.
Vorreste spiegarmi per quale motivo un peschereccio, in alto mare, si avvicina a una nave enorme e, dopo avere visto che dalla nave gli sparano addosso, non si allontana a tutta birra?
E poi, in ogni caso, il governo ha assegnato una consegna a due militari, il governo deve assumersi la responsabilità e poi, se si riscontra che i due hanno agito male, oltre la loro consegna, li processi e li punisca. Naturalmente, dopo avere accertato che non hanno rispettato gli ordini dati.
Io sono tutto l'opposto di un convinto militarista, ma mi pare che le cose siano molto chiare. Che aspetta il governo ad assumersi quelle responsabilità che gli appartengono?
Giorgione

[SM=x44472]



Giorgione,
ma se il Governo Renzi non riesce nemmeno a fare le cose più semplici ed urgenti... pretendi che riesca a far rispettare i diritti dell'Italia con l'India? [SM=x44467] [SM=x44474]

bianco77, 22/01/2015 20:02:

ti quoto.
cmq al governo (o stato che dir si voglia) evidentemente non interessa molto la vicenda dei due marò.


Ai renziani interessa solo il Patto del Nazareno, di tutto il resto, compreso gli interessi ed i problemi dei loro stessi elettori dimostrano di curarsene ben poco, ma saranno i fatti a smentire o confermare. [SM=x44461]

Arcanna Jones
00lunedì 26 gennaio 2015 12:04
Re:
M.Van Basten, 25/01/2015 16:11:

Il primo degli ostaggi giapponesi, il mercenario, è stato decapitato.
Per il secondo, il giornalista, si tratta uno scambio di prigionieri, cosa più accettabile e che spero vada in porto.

Si vede la differenza tra un Paese serio, il Giappone, e l'Italia...
E' una guerra quella che si è scatenata nella antica Mesopotamia, chi va lì deve sapere quali sono i rischi.





Tutti questi problemi nascono perchè continiamo a comportarci senza prendere atto che lì c'è una guerra e non ci si può andare a fare i turisti, i reporter o i volontari come in qualsiasi altra zona pure calda del globo.
Etrusco
00mercoledì 11 novembre 2015 10:16
Re: Re:
Arcanna Jones, 26/01/2015 12:04:




Tutti questi problemi nascono perchè continiamo a comportarci senza prendere atto che lì c'è una guerra e non ci si può andare a fare i turisti, i reporter o i volontari come in qualsiasi altra zona pure calda del globo.




E chi ci dice che Greta e Vanessa non siano andate lì proprio per dare il loro contributo ai "terroristi"?
E quale miglior modo se non quello di mettere in scena il rapimento di due giovani ragazze italiane? Ormai in tutto il mondo sanno che i Governi italiani pagano sempre a peso d'oro per i riscatti. [SM=x44472]


Per la cronaca:


SPUTTANAMENTO DI GENTILONI - IL MINISTRO AVEVA NEGATO IL PAGAMENTO DEL RISCATTO PER GRETA E VANESSA (11 MILIONI) MA PER I SERVIZI SEGRETI USA, IL VIDEO DI AL JAZEERA COI DOLLARI È STATO GIRATO NELLA SEDE DEI NOSTRI 007 (UNA BELLA FIGURA DI M....)

Una serie di dettagli, tra cui alcuni arredi e i riflessi di alcuni vetri, dimostrerebbero che la stanza in cui si trovavano i quattrini non è una stanza qualunque, ma un ufficio all' interno di Forte Braschi. Ovvero del quartier generale dell' Aise, il nostro servizio segreto esterno…

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

greta e vanessa atterrano a roma gentiloni le accoglie 1 greta e vanessa atterrano a roma gentiloni le accoglie 1

Sarà anche vero che «alla Farnesina non risulta nulla di queste presunte notizie», come ha giurato davanti al Parlamento il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, chiamato a rispondere alle domande sugli 11 milioni di euro di riscatto che l' Italia avrebbe pagato per portare a casa le due cooperanti rapite in Siria, Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. Ma nel «giallo» del riscatto fa ora il suo ingresso una nuova puntata, con nuovi malumori nei rapporti tra la nostra intelligence e gli 007 di altri servizi occidentali.

 

greta e vanessa atterrano a roma gentiloni le accoglie 5 greta e vanessa atterrano a roma gentiloni le accoglie 5

Negli ambienti di almeno due di questi servizi circola da giorni un documento, un appunto fatto circolare nella comunità delle «barbe finte», che punta il dito contro l' Italia. Gli specialisti in analisi video dei servizi alleati avrebbero studiato accuratamente il documentario della tv araba Al Jazeera che mostrava i pacchi di dollari in ordine su una scrivania, pronti per essere consegnati ai rapitori.

 

E la conclusione è decisamente sorprendente: una serie di dettagli, tra cui alcuni arredi e i riflessi di alcuni vetri, dimostrerebbero che la stanza in cui si trovavano i quattrini non è una stanza qualunque, ma un ufficio all' interno di Forte Braschi. Ovvero del quartier generale dell' Aise, il nostro servizio segreto esterno. Da lì sarebbero partite le valigie col riscatto, destinazione le bande vicine ad Al Nusra che avevano in mano le due ragazze, rilasciate nello scorso gennaio.

greta e vanessa atterrano a roma 7 greta e vanessa atterrano a roma 7

 

A elaborare l' appunto sarebbero stati i britannici, dopo essersi consultati con i colleghi americani. Negli ambienti dei nostri servizi segreti, che da qualche giorno seguono a distanza il diffondersi dell' appunto, la notizia viene liquidata con sufficienza: non è stato pagato riscatto, e l' immagine di Al Jazeera , che appare «pulita» nel trailer , nel documentario sarebbe stata montata ad arte per renderla più appetibile.

 

Gli arredi potrebbero sembrare in effetti quelli di una sede del vecchio Sismi, ma l' intera opera sarebbe frutto solo di una manomissione del file . Comunque, il documento angloamericano esiste. E la sua stessa esistenza la dice lunga sui malumori che tra i nostri alleati circolano davanti alla strategia che l' Italia segue nei casi di rapimenti di nostri connazionali in zone calde, trattando sempre e comunque, anche a costo di alimentare il business dei sequestri e di finanziare formazioni terroriste.

La decisione di pagare è una decisione governativa.

 

GRETA E VANESSA - I SOLDI DEL RISCATTO GRETA E VANESSA - I SOLDI DEL RISCATTO

Che siano poi i «servizi» ad occuparsi materialmente di consegnare il denaro è inevitabile: fu un agente del Sismi a pagare in Kuwait il riscatto per la giornalista Giuliana Sgrena, che subito dopo il versamento riconsegnata al nostro 007 Nicola Calipari, ucciso dagli americani sulla strada per l' aeroporto; ed è stata l' Aise a versare il contante per ottenere la restituzione di un altro giornalista, Domenico Quirico, rapito in Siria. Le due cooperanti, insomma, non avrebbero fatto eccezione. Resta da capire perché sarebbe stato necessario fotografare il malloppo prima di consegnarlo.

 

Ma pare che si tratti di procedure di sicurezza introdotte per evitare che, come purtroppo accaduto in passato, parte del riscatto stanziato per i nostri connazionali si disperda strada facendo.


pliskiss
00mercoledì 11 novembre 2015 11:05
Mazzateo quanti soldi!! [SM=x44463] per 2 sciroccate [SM=x44463]
Leonessa73
00venerdì 13 novembre 2015 15:44
Re: Re: Re:
Etrusco, 11/11/2015 10:16:



E chi ci dice che Greta e Vanessa non siano andate lì proprio per dare il loro contributo ai "terroristi"?
E quale miglior modo se non quello di mettere in scena il rapimento di due giovani ragazze italiane?




Io lo sostengo da un pezzo!
L'ho pure scritto in qualcuno dei thread giorni fa, ma continua a non darmi retta nessuno  
Leonessa73
00venerdì 13 novembre 2015 16:06
Ecco, ho trovato il mio post di un mese fa, copincollo:

Mah, mah, mah, io su queste ho un'opinione originale (almeno, finora nessuno la pensa come me [SM=x44452] )

Non ho approfondito più di tanto, quindi potrei dire cose inesatte, ma mi pare che i dati siano questi:
1) aderiscono a una ong del cavolo, formata da 3 persone, di cui 2 sono loro, che vuole aiutare i siriani nei campi profughi
2) danno ragione ad al Nusra e voglioni aiutare questi guerriglieri (al Nusra è il nome di Al Qaeda in Siria, ora affiliato Isis, ma quando sono andate le due ragazzine credo non ancora)
3) appaiono in Siria e spariscono, "rapite"
4) dopo, quant'è stato? un paio di mesi?, arriva il video delle due (se c'è su youtube, andatelo a riguardare e ditemi se una delle due non sta sogghignando!)
5) rientrano in Italia e dichiarano di aver fatto sesso con i guerriglieri, ma, dicono, non erano stupri, essendo loro consenzienti
6) dicono che torneranno in Siria

Allora: forse sapete che i guerriglieri Isis diventano tali anche perché il Califfato da loro uno stipendio e donne per farli "sfogare" tra una battaglia e l'altra.
Dico sul serio: nel pacchetto d'assunzione c'è testosterone a mille.
Soldi, sangue, potere, armi, onore, il sentirsi "camerati" dalla parte del giusto, e sesso.
Le famose "schiave del sesso", ne avrete sentito parlare.

Nella mia mente ci sono queste 2 povere illuse di italiane che, per aiutare al Nusra (contatti ne avevano attraverso l'altro tipo della loro "ong"), vanno in Siria, inscenano il loro rapimento, fanno le schiave del sesso con gran piacere, fanno guadagnare 11 milioni di euro ai ribelli anti Assad (che li userebbero per liberare la Siria da Assad - scopi umanitari, no?), e tornano chiotte chiotte in Italia, salutando complici i loro (finti) aguzzini.
cannonball
00venerdì 13 novembre 2015 21:15
Re:
Leonessa73, 13/11/2015 16:06:

Ecco, ho trovato il mio post di un mese fa, copincollo:

Mah, mah, mah, io su queste ho un'opinione originale (almeno, finora nessuno la pensa come me [SM=x44452] )

Non ho approfondito più di tanto, quindi potrei dire cose inesatte, ma mi pare che i dati siano questi:
1) aderiscono a una ong del cavolo, formata da 3 persone, di cui 2 sono loro, che vuole aiutare i siriani nei campi profughi
2) danno ragione ad al Nusra e voglioni aiutare questi guerriglieri (al Nusra è il nome di Al Qaeda in Siria, ora affiliato Isis, ma quando sono andate le due ragazzine credo non ancora)
3) appaiono in Siria e spariscono, "rapite"
4) dopo, quant'è stato? un paio di mesi?, arriva il video delle due (se c'è su youtube, andatelo a riguardare e ditemi se una delle due non sta sogghignando!)
5) rientrano in Italia e dichiarano di aver fatto sesso con i guerriglieri, ma, dicono, non erano stupri, essendo loro consenzienti
6) dicono che torneranno in Siria

Allora: forse sapete che i guerriglieri Isis diventano tali anche perché il Califfato da loro uno stipendio e donne per farli "sfogare" tra una battaglia e l'altra.
Dico sul serio: nel pacchetto d'assunzione c'è testosterone a mille.
Soldi, sangue, potere, armi, onore, il sentirsi "camerati" dalla parte del giusto, e sesso.
Le famose "schiave del sesso", ne avrete sentito parlare.

Nella mia mente ci sono queste 2 povere illuse di italiane che, per aiutare al Nusra (contatti ne avevano attraverso l'altro tipo della loro "ong"), vanno in Siria, inscenano il loro rapimento, fanno le schiave del sesso con gran piacere, fanno guadagnare 11 milioni di euro ai ribelli anti Assad (che li userebbero per liberare la Siria da Assad - scopi umanitari, no?), e tornano chiotte chiotte in Italia, salutando complici i loro (finti) aguzzini.




Ma questi sono solo indizi, interpretati con troppa malizia... non ci sono riscontri a quest'ipotesi.

Per come la vedo io queste due erano solo due giovani idealiste, ingenue come tante ce ne sono, tipo la Boldrini ma un po' più stordite...
pliskiss
00venerdì 13 novembre 2015 22:47
Re: Re:
cannonball, 13/11/2015 21:15:




Ma questi sono solo indizi, interpretati con troppa malizia... non ci sono riscontri a quest'ipotesi.

Per come la vedo io queste due erano solo due giovani idealiste, ingenue come tante ce ne sono, tipo la Boldrini ma un po' più stordite...



11 MILIONI DI EURO per una nazione in crisi, quante cose si potevano fare con 11 milioni di euro??? queste se la ridono irresponsabili, hanno alimentato il terrorismo.

Linea a Parigi che è successo un bel casino, difendiamoli!!!!!
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