Helsinki. La culla del design

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killing zoe
00mercoledì 25 aprile 2012 23:00
I vasi Savoy di Alvar Aalto, le cui forme curve ricordano il paesaggio finlandese e i suoi laghi, così come gli altri variegati oggetti di design e colorati da lui ideati, spiccano dalle vetrine dei negozi, illuminati da una luce che, da queste parti, cambia di continuo, a seconda dell'ora, accendendo di riflessi ogni cosa e mostrando un volto sempre nuovo della città. Helsinki accoglie con una vivacità e un'allegria che quasi sorprende.
Ancora di più in questo periodo, dove il fermento è in aumento per via della nomina a capitale mondiale del design (per il biennio 2012/13 e insieme alle città di Espoo, Vantaa, Kauniainen e Lahti). Il riconoscimento è arrivato dall'International Council of Industrial Design (Icsid) che ha definito la città vero e proprio modello urbano: «dove l´architettura e il design sono radicati nella vita e nei bisogni dei cittadini». Basta andare in qualsiasi parte per rendersi conto di come l'essenzialità mixata alla poesia ricorra un po' ovunque nell'architettura contemporanea ed ha un ruolo importante nello stile di vita dei suoi stessi abitanti (dall'interior alle soluzioni urbane superefficienti, passando per la gestione digitale dei servizi). Helsinki "metropoli tascabile" (come amano chiamarla gli stessi abitanti), situata nel cuore della regione del Mar Baltico (il mare la circonda su tre lati, con quasi 100 km di costa e oltre 300 isole), è una città a misura d'uomo, piacevole da scoprire camminando a piedi (soprattutto nei mesi primaverili ed estivi con il sole nordico che splende per 19 ore su 24), con in mano la nuova mappa stradale, realizzata in un materiale antipioggia, maneggevole e facile da ripiegare.

Da dove partire? Dal Design District, il quartiere in pieno centro (il dedalo di vie attorno al parco Diana) con la maggiore concentrazione di musei, gallerie d'arte, laboratori e negozi di design, molto frequentato anche da designer e architetti (nella capitale finlandese vivono e operano oltre 10.000 designer professionisti e quasi il 15% di tutti i posti di lavoro è in settori legati al design).

Da visitare il Design Museum, dedicato alla storia dello stile e della grafica finlandese dal 1800 ad oggi, dove è stato allestito uno speciale padiglione Wdc (mentre nella prima metà di settembre un appuntamento da segnare in agenda è la Settimana del Design). D'obbligo una tappa anche al museo d'arte contemporanea Kiasma, progettato da Steven Holl, che segue le evoluzioni delle ultime tendenze, con allestimenti, tra gli altri, di arte spaziale. Per ottimizzare i tempi si può partecipare al Design Walk (www.helsinkiexpert.com) che, con una visita guidata di due ore, porta ai luoghi più famosi e interessanti. Ovunque sarà un piacere incontrare le persone ospitali, vestiti in un allegro mix di stili, con abbinamenti di fantasie e di tonalità che altrove sono improbabili ma qui, dove la sperimentazione è di casa, fanno look.

Ricco il cartellone degli eventi, quasi 300 i progetti ideati, e c'è solo l'imbarazzo della scelta (il programma è a portata di click su internet, o consultabile tramite un'applicazione scaricabile gratuitamente). Il progetto mira anche a rivalutare e migliorare la città, dalla ristrutturazione del servizio sanitario alla costruzione di nuovi skate park, dall'ottimizzazione del consumo delle risorse idriche al miglioramento dei servizi delle biblioteche online, da nuove postazioni wirelles alla riqualificazioni del porto. Tra le curiosità, le panchine di energia fortum, disseminate in tutte le strade principali, dove sedersi e mandare i saluti in formato video su youtube.

Accanto a questi forti elementi è l'architettura del Novecento ad aver contribuito all'elezione di Helsinki capitale del design. Dalle opere di Alvar Aalto (il teatro Finlandia Hall, l'Akateeminen Kirjakauppa, la più grande libreria della Finlandia) a quelle di Eliel Saarinen, esponente dell'Art Nouveau e del Nazional-Romanticismo, tra cui il Museo Nazionale, dedicato alla storia finlandese, e la stazione ferroviaria, edificio in granito, simbolo cittadino e esempio del tardo stile Jugend, con le quattro statue dei giganti sulla facciata che sostengono ognuna un lampione.

In quest'anno, Helsinki, celebra anche i 200 anni da quando la città divenne capitale della Finlandia, all'epoca granducato annesso all'impero di Russia. Vale la pena immergersi anche nella parte più storica, in un contrasto tra antico e moderno che affascina. Il cuore è Senaatintori, la piazza del Senato, con la chiesa del Duomo in stile neoclassico, il Palazzo del Governo, l'Università. Da vedere la Cattedrale di Uspenski, nel quartiere di Katajanokka, la più grande chiesa ortodossa dell'Europa occidentale, con le sue tipiche cupole color oro a forma di cipolla, e Temppeliaukio, un tempio costruito scavando una roccia, con una cupola di rame e molto luminoso per le ampie vetrate.

Infine ci si può rilassare tra le bancarelle della piazza del Mercato, dove trovare specialità culinarie lappone o artigianali, o in uno dei tanti parchi che riempiono di verde tutte le zone. Il parco più bello, è quello intitolato a Jean Sibelius (sulla via Mechelininkatu), compositore di spicco dell'identità nazionale. A lui è dedicata l'imponente scultura, realizzata da Eila Hiltunen nel 1967, composta da circa seicento tubi di acciaio che formano un organo gigante che vibra con il vento, fra il frusciare delle foglie degli alberi. Di fronte il mare, con tanti pontili in legno utilizzati per lavare i tappeti utilizzati in inverno nelle abitazioni, un rito che caratterizza l'estate finlandese e che diventa un'altra fotografia di creatività e ingegno, perché qui lo stile ruota a 360 gradi.



di Isa Grassano
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