I Giochi del 2010 a Vancouver

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Asgeir Mickelson
00mercoledì 2 luglio 2003 23:41
PRAGA, 2 luglio 2003 - L'Olimpiade del 2010 sarà a Vancouver. Lo ha deciso a Praga l'assemblea elettiva del Cio, i cui membri hanno votato a scrutinio segreto. Dopo due tornate di voti, i canadesi hanno battuto le candidature di Pyeongchang, in Sud Corea e di Salisburgo, in Austria.
La città austriaca è stata eliminata dopo la prima votazione in cui è risultata ultima sulle tre candidate. Vancouver ha poi battuto Pyeongchang alla seconda votazione. La candidatura di Vancouver - battezzata "Sea to Sky" - era stata precedentemente elogiata
dal Comitato olimpico. Per il Canada si tratta di un ritorno, visto che ha già ospitato i Giochi invernali nel 1988, a Calgary, edizione in cui grande protagonista fu Alberto Tomba. E, agli occhi dei candidati europei - Parigi e Londra soprattutto - per l'organizzazione del Giochi estivi
del 2012, questa scelta rinforza, in nome di un ipotetico principio d'alternanza tra Europa e America del Nord, le loro possibilità di successo rispetto a New York, per esempio.

Curioso notare che alla prima tornata la città coreana di Pyeongchang aveva battuto Vancouver con 51 voti contro 40. Ma il primo turno serviva solo a eliminare la peggio piazzata delle tre, Salisburgo con 16 preferenze. Dopodiché, al secondo turno, Vancouver si è imposta con 56 voti contri i 53 di Pyeongchang. L'annuncio della vittoria è stato accolto dalle urla di gioia di 18.000 canadesi riuniti nello stadio di Vancouver, quasi tutti vestiti di bianco e di rosso, i colori della bandiera nazionale e con la foglia d'acero dipinta sul volto. Molti dei presenti avevano fatto la coda per entrare allo stadio e, particolare, non da poco, quando da Praga è arrivato l'annuncio della vittoria, sulla costa canadese sul Pacifico erano le 8.45 di mattina. Un attimo dopo sono partiti i fuochi d'artificio, sono stati liberati migliaia di palloncini bianchi e rossi e i 18.000 hanno sventolato innumerevoli vessilli biancorossi con la foglia d'acero nel mezzo.

Grande, per contro, la delusione in Austria. "Sono molto colpito, anche perché la nostra candidatura era veramente buona - ha detto il cancelliere Wolfgang Schuessel - Abbiamo perso e questo fa male, ma ora non ha senso brontolare contro l'arbitro o contro il tempo", ha aggiunto Schuessel ringraziando l'intero team della candidatura austriaca per "il sangue" dato a questo progetto. "La decisione è presa e per noi non è andata bene", ha detto il campione di sci Hermann Maier, che era anche intervenuto alla cerimonia di presentazione della candidatura austriaca davanti al Comitato olimpico internazionale stamani all'Hilton di Praga. "Probabilmente il risultato era già chiaro prima della presentazione di Salisburgo", ha aggiunto Maier. "Non me lo sarei mai aspettato di essere eliminati già al primo turno", ha commentato il sindaco di Salisburgo Heinz Schaden. "Abbiamo tuttavia dimostrato di essere stati candidati degni e non c'è bisogno di vergognarsi", ha concluso.
giannicchedda81
00lunedì 7 luglio 2003 08:50
OTTIMA SCELTA!
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