IL PONTE SULLO STRETTO?
Ma chi l’ha chiesto questo “stramaledetto ponte” che nessuno vuole e che il Governo vuole invece realizzare a tutti costi?
Un Progetto lastricato - fin dalla fase progettuale - da azioni criminose che hanno fatto aprire agli inquirenti, decine di fascicoli per:
turbativa d’asta,
falso in atto pubblico,
sottrazione di documenti
e infiltrazioni mafiose.
Il ponte verso cui si tendono, avide, le mani della mafia e della corruzione politica.
Il Ponte che ha avuto l’attenzione di centinaia d’Interrogazioni Parlamentari.
Il Ponte dei dubbi, delle contraddizioni e delle menzogne.
"Il ponte sullo stretto è l'opera pubblica più costosa, inutile ed insicura a memoria d'uomo", afferma Claudio Fava, segretario nazionale di Sinistra Democratica.
"In una regione in cui i treni viaggiano ancora alla velocità delle ferrovie giolittiane, vincolare alla costruzione del ponte miliardi e miliardi di euro è un capriccio che pagheranno gli italiani e i siciliani".
Il Ponte che
costerà 16,6 miliardi (per le sole opere infrastrutturali già annunciate),
è un oltraggio
sia ai siciliani che avrebbero potuto spendere quei soldi per altre priorità di cui hanno bisogno
sia ai lavoratori italiani che stanno perdendo il posto di lavoro (in primis precari e lavoratori a tempo determinato) e che non avranno alcun sussidio da questo governo.
Le macchine della polizia stanno ferme in garage perché non ci sono i soldi per aggiustarle;
le ferrovie dello Stato sono allo sfascio ed
i pendolari viaggiano su treni fatiscenti;
l’autostrada
Salerno-Reggio Calabria è un colabrodo;
in Sicilia non esiste un’arteria viaria che si possa chiamare autostrada;
il tutto condito con da una fase recessiva che non ha precedenti nella storia (a detta degli economisti peggiore di quella del 1929) che ha fatto perdere il posto di lavoro a centinaia di migliaia di italiani ed il mago-
Berlusconi che non riesce a trovare 46 milioni di euro per sostenere una compagnia di trasporti navali utile a sostenere l’economia delle isole minori siciliane è pronto ad elargire 17 miliardi ad imprenditori e faccendieri spesso in odore di mafia.
L'importante che il megalomane , possa mostrare e vantarsi di aver costruito un ponte inutile e dannoso a tutto il meridione:
avanti con i tagli di nastri,
avanti con gli appalti agli amici e compari.
Il ponte è desiderato solo dalla cordata di imprese costruttrici utili al Premier.
Questo è il
liberalismo Berlusconiano:
togliere ai cittadini operosi sempre più poveri
per dare ai “compari” facoltosi sempre piu ricchi.
Fonte: Lipari.bizData notizia: 08/03/2009
, a cura di Peppe Paino