Ignazio Visco è il designato da Berlusconi a succedere a Mario Draghi al vertice di Bankitalia

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binariomorto
00sabato 22 ottobre 2011 01:27
Bnlitalia: I.Visco nuovo Governatore
Succedera' a Mario Draghi destinato alla presidenza della Bce


ROMA, 20 OTT - A sorpresa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha designato Ignazio Visco a governatore della Banca D'Italia, attualmente uno dei tre vicedirettori. Visco succedera' a Mario Draghi che a fine mese diventera' presidente della Bce. La nomina sara' sottoposta al parere del Consiglio superiore dell'Istituto. Il governatore di Bankitalia sara' formalmente nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Fonte: ANSA
Arsenio Lupin
00sabato 22 ottobre 2011 11:52
Il cognome non evoca bei ricordi negli italiani. [SM=x44452]

(sebbene gli attuali politicanti stiano facendo di tutto per farlo rimpiangere)
sperminator
00sabato 22 ottobre 2011 12:33
magari averne di ministri come vincenzo visco, altroche' ... [SM=x44465]
fabius039
00sabato 22 ottobre 2011 22:14
Re:
sperminator, 10/22/2011 12:33 PM:

magari averne di ministri come vincenzo visco, altroche' ... [SM=x44465]



Sull'argomento è curioso rilevare l'esternazione imprevedibile di Aldo Busi, lo scrittore, a favore di Vincenzo Visco.

Aldo Busi è certamente personaggio singolare, straniante e del quale si può dire tutto ed il contrario di tutto, e va preso con le molle, ma non si può disconoscerne l'intelligenza, per cui vale sempre la pena di ascoltarlo, magari per poi dissentirne in toto.
Singolare, quasi una curiosità accademica, la sua plateale presa di posizione a favore di Vincenzo Visco.

Busi: «Bankitalia? Meglio Vincenzo di Ignazio Visco»
«LETTERA APERTA» DELLO SCRITTORE
«L'uomo è di assoluto valore e sarebbe ridicolo appioppargli un'etichetta»






12/10/2011
Aldo Busi candida Vincenzo Visco a governatore della Banca d'Italia. La notizia è stata diffusa ieri prima da Dagospia e poi da diversi siti Internet che hanno ripreso l'intervento dello scrittore a favore di un politico da tempo non più in auge nei salotti che contano.
«Magari la finissero tutti quanti con questo tira-e-molla delle nomine ad personam e venisse nominato non Ignazio ma Vincenzo Visco quale governatore di Banca d'Italia!» esordisce Busi senza mezzi termini. «Noi italiani contribuenti fiscali totali vogliamo lui, Vincenzo Visco per intero, non ci accontentiamo più di una semi omonimia! Del resto, dalle mie dichiarazioni all'Isola dei Famosi su papa e omofobia e riduzione delle tasse promessa e mai mantenuta da Berlusconi… all'assoluzione di Dominique Strauss-Kahn da me confermata a "Agorà" quattro mesi prima della sentenza americana, dal nome di Draghi come eccellenza italiana su cui puntare per un cambio di Governo o per recuperare credibilità in Europa sei mesi fa a "Linea notte" di Bianca Berlinguer al lontano "Babele" di Corrado Augias in cui dissi a uno sperduto e semisconosciuto Prodi che presto sarebbe diventato Primo Ministro e al grande odore di sagrestia & letterarietà che emana da Nichi Vendola (…), io non ho mai sbagliato un colpo».
«Anni e anni fa - racconta lo scrittore - ebbi un breve ma intenso scambio epistolare con l'allora Ministro delle Finanze Vincenzo Visco, che mai sono riuscito ad associare a Sinistra o a Destra: troppo antidemagogico e antiretorico qual è, mi è sempre apparso come uomo a servizio delle istituzioni e basta». «Dalle sue lettere - sottolinea Busi - traspare intanto un umanesimo solido, ben articolato, elegante, mai una reticenza, una vera umiltà da aristocratico intellettuale formatosi alla dura bottega della Realpolitik, una competenza fuori dall'ordinario nel suo mestiere di servire al meglio il Denaro Pubblico di cui servirsi (…)». «L'epistolario si concluse, ma può essere un caso, dopo che avevo espresso più di una riserva sull'operato politico di D'Alema (...)». «Visco - ricorda - non fece seguire più risposta alcuna, ma ho sempre ritenuto che era meglio così, che era stato fin troppo generoso con me (...)».
La proposta è perentoria: «L'uomo è di assoluto valore, e sarebbe ridicolo appioppargli un'etichetta partitica sorpassata: a differenza dei bei nomi della friabilissima sinistra italiana, Vincenzo Visco non ha una mentalità né berlusconizzata né, se mai l'ha avuta al di fuori del normale do-ut-des tra confratelli di partito, dalemiana, e di questo il Paese ha oggi bisogno per rinnovare i suoi vertici. Inoltre non ha mai piegato l'economia a sé o a una ideologia di parte contro il restante tutto, (…) sa che l'economia risponde solo all'economia, spietatamente».
Impeccabile la chiusa. «A proposito: che fine ha fatto? Non importa: lo si vada a prendere di peso e lo si porti dove gli spetta e ci spetta che stia».

Fonte
Arsenio Lupin
00domenica 23 ottobre 2011 11:41
Re:
sperminator, 22/10/2011 12.33:

magari averne di ministri come vincenzo visco, altroche' ... [SM=x44465]



Non ho detto che fosse incapace, ho detto che negli italiani non ha lasciato un buon ricordo.
Riguardo al suo operato, ritengo che abbia fatto diverse cose buone, ma altre molto meno. E in generale mi è piaciuto molto di più nel primo governo Prodi che nel secondo (forse l'età...).
Il fatto poi che Tremonti abbia fatto molto peggio di lui non lo trasforma automaticamente in un fuoriclasse. [SM=x44452]
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