Capelli ricci, scuri, pelle olivastra, naso pronunciato e occhi neri
Fonte: Corriere della Sera
IPOTESI
Un programma della tv inglese demolisce l' immagine europea del Figlio di Dio tramandata dall' iconografia classica
E venne un uomo dalla pelle scura: Gesù
Capelli ricci e occhi neri, così la Bbc ha ricostruito il volto di Cristo
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA - Ma come poteva Gesù Cristo, se era un ebreo di Palestina, avere capelli biondi, pelle chiara, perfino occhi azzurri?
Non poteva, l' abbiamo sempre saputo, ma la forza della tradizione ci aveva abituato al contrario:
se l' uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, come dice la Bibbia, il Figlio di Dio non poteva che avere tratti somatici europei, come testimoniarono i maestri del Rinascimento, da Piero della Francesca a Leonardo da Vinci, su cui ci siamo fatti gli occhi.
Così
l' eurocentrismo diveniva lo stadio ultimo dell' antropomorfismo: e più il pittore era nordico, come il Grünewald della pala d' altare di Colmar, più Gesù diveniva biondo, rarefatto, ascetico. Neppure un po'
abbronzato dal sole della Giudea. Contro questo luogo comune ha buon gioco la Bbc, emittente pubblica in un Paese ormai multietnico, a riproporre l' immagine di Cristo come doveva in realtà essere:
scuro di pelle, con capelli ricci e barba ispida, e due occhi come pece protetti da folte sopracciglia.
E' il volto di Gesù che sarà proposto da «Figlio di Dio», un programma che vuole demolire alcuni miti (storici, non religiosi) sulla vita di Gesù, nella Palestina romana.
La serie di tre puntate, costata quattro miliardi e mezzo di lire, «vuole sfidare le convinzioni di credenti, atei, agnostici», dice Jean-Claude Bragard, il produttore. Per essere più precisi: «Questa non è la faccia di Gesù com' era, ma come è probabile che fosse
in base alle attuali conoscenze scientifiche», spiega Lorraine Heggessey, della Bbc.
E in base ad alcuni trucchi della tecnologia.
E' vero infatti che
affreschi d' una sinagoga siriana del secondo secolo mostrano Cristo con capelli ricci e barba corta, come s' usava nell' impero. E che San Paolo, in una lettera ai Corinzi, dice che gli uomini (a differenza del Cristo dell' Ultima Cena)
non devono portare capelli lunghi: poiché aveva conosciuto gente che aveva conosciuto Gesù, non l' avrebbe detto se Cristo li avesse avuti. Ma è pur vero che il nuovo volto è frutto di reperti archeologici (un teschio del primo secolo, trovato in Palestina) e della tecnica già usata dalla Bbc per dare verosimiglianza ai mostri preistorici della sua famosa serie «Camminare con i dinosauri»: un calco del teschio è stato dato a
Richard Neave, anatomo-patologo dell' Università di Manchester, che vi ha costruito sopra, al computer, le fattezze del probabile Gesù.
La ricostruzione della Bbc, naturalmente,
si scontra con due sudari che sono reliquie importanti nella storia della Chiesa:
non solo la Sindone di Torino, che ci dà un volto europeo di Gesù (che molti fanno ormai risalire al Medioevo),
ma anche il cosiddetto Velo di Santa Veronica, trovato nel XII secolo e conservato in Vaticano finché non fu distrutto nel Sacco di Roma del 1527.
E quel telo, che avrebbe deterso il volto di Gesù sul Calvario, mostrava un volto, secondo copie che sono sopravvissute, dalle fattezze delicate, fragili, dietro una barbetta sottile e sotto lunghi capelli biondi.
Meno dubbio è il successo che s' annuncia per la serie «Figlio di Dio», a prova di quanto possa essere vivace una tv di Stato non asfissiata dalla politica e dalla concorrenza commerciale.
Il programma spiegherà che davvero Cristo poté sudare sangue sulla croce, visto che è una sindrome riscontrata ancora oggi, e sosterrà che Giuda forse non voleva tradire Gesù, ma solo favorire un incontro con Pilato, comprensibile, visto l' istinto del Nazareno a confrontarsi con le autorità.
(Il programma è andato in onda, di sabato, in prima serata.)
Altichieri Alessio
Pagina 37
(28 marzo 2001) - Corriere della Sera