Immigrazione in Italia

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Etrusco
00lunedì 19 ottobre 2015 13:14
Per comodità riporto integralmente l'articolo:


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Il lavoro straniero vale 10 miliardi e paga le pensioni a 620'000 italiani

Il lavoro straniero vale 10 miliardi e paga le pensioni a 620 mila italiani
Cittadini extracomunitari al lavoro 

La Fondazione Moressa calcola il peso dei contributi previdenziali di oltre 2,3 milioni d'immigrati

di VLADIMIRO POLCHI </header> ROMA - In Italia 620mila anziani devono ringraziare gli immigrati: sono loro a " pagargli" la pensione. Nell'ultimo anno infatti i lavoratori stranieri hanno versato ben 10,29 miliardi di euro in contributi previdenziali. Lo sa bene l'Inps: essendo prevalentemente in età lavorativa, i migranti sono soprattutto contribuenti. Non a caso, oggi la popolazione con più di 75 anni rappresenta l'11,9% tra gli italiani, solo lo 0,9% tra gli stranieri.

A pesare il tesoretto dei " nuovi italiani" è il Rapporto 2015 sull'economia dell'immigrazione della Fondazione Leone Moressa, che verrà presentato il 22 ottobre a Roma.

DATA JOURNALISM Immigrati, sono l'11% della forza lavoro

Secondo le stime Istat, tra 10 anni gli stranieri supereranno quota 8 milioni, con un'incidenza del 13,1% sulla popolazione complessiva. Nel 2050, rappresenteranno un quinto della popolazione, mentre un italiano su quattro (23,1%) avrà più di 75 anni. "Dati che evidenziano il peso degli immigrati nel nostro Paese  -  sottolineano i ricercatori della Moressa  -  oggi, infatti, 1 italiano su 10 ha più di 75 anni; tra gli stranieri 1 su 100.

In altre parole, nei prossimi decenni la popolazione italiana è destinata a invecchiare, mentre tra gli stranieri aumenteranno gli adulti in età lavorativa (oggi abbiamo 1 milione di minori)". E così già oggi il contributo economico dell'immigrazione si fa sentire soprattutto sui contributi pensionistici. "Contributi che vanno a sostenere il sistema nazionale del welfare (oltre alle pensioni, anche altri trasferimenti come maternità e disoccupazione) che si rivolge prevalentemente alla popolazione autoctona. Infatti, la voce "pensioni" è una delle voci principali della spesa pubblica nazionale e, vista l'età media, la popolazione straniera ne beneficia in misura molto marginale. Anzi, gli stranieri sono soprattutto contribuenti".

Grazie agli ultimi dati disponibili delle dichiarazioni dei redditi 2014 (anno di imposta 2013), la Fondazione Moressa fa una stima del contributo previdenziale dei nati all'estero. Nel tempo l'occupazione straniera nel nostro Paese è aumentata arrivando a quasi 2,2 milioni nel 2013 e 2,3 milioni nel 2014. Nel 2013 i loro contributi previdenziali hanno raggiunto quota 10,29 miliardi. "Ripartendo il volume complessivo per i redditi da pensioni medi, si può affermare che i lavoratori stranieri pagano la pensione a 620mila anziani italiani. Inoltre  -  scrivono i ricercatori  -  sommando i contributi versati negli ultimi cinque anni si può calcolare il contributo degli stranieri dal 2009 al 2013 pari a 45,68 miliardi di euro, volume sufficiente per una manovra finanziaria".

Non è tutto. Il Rapporto 2015 elenca altri aspetti dell'immigrazione che incidono sull'economia del Paese. Il primo riguarda il Pil prodotto dai 2,3 milioni di occupati stranieri: un valore aggiunto di 125 miliardi, pari all'8,6% della ricchezza nazionale. A livello fiscale, i contribuenti stranieri hanno dichiarato nel 2014 redditi per 45,6 miliardi, versando 6,8 miliardi di Irpef. E ancora: le imprese condotte da persone nate all'estero sono 524.674 (8,7% del totale) e producono 94,8 miliardi di euro di valore aggiunto. Nel periodo 2009/2014, gli imprenditori stranieri sono aumentati del 21,3%, mentre i nati in Italia sono diminuiti (-6,9%).

"Infine  -  concludono gli studiosi della Fondazione  -  sebbene non
sia possibile quantificare tutti i costi e benefici diretti e indiretti della presenza straniera, il confronto tra i flussi finanziari in entrata e in uscita aiuta a dare la dimensione dell'impatto economico dell'immigrazione: + 3,9 miliardi di saldo attivo per le casse dello Stato".

Fonte: La Repubblica, 17 Ottobre 2015


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Mie riflessioni:
non conoscendo questa Fondazione Moressa devo prendere con diffidenza le sue analisi e le sue conclusioni (ogni analisi statistica può esser piegata a dimostrare tutto ed il contrario di tutto: basta selezionare i dati che fanno comodo ed escluderne altri o non considerare effetti +/- indiretti che alterano il risultato sul medio/lungo termine).
Comunque apprezzo l'ammissione della stessa fondazione, evidenziata in rosso nell'articolo qui sopra: è "impossibile quantificare tutti i costi e benefici diretti e indiretti".

Detto questo, mi limito a 3 osservazioni:
- se anche il lavoro straniero paga le pensioni a 620'000 italiani (ma i pensionati italiani sono molti di più) questi migranti maturano il Diritto a ricevere, quando sarà, anche una loro pensione, quindi ai fini previdenziali il problema è solo rimandato alle generazioni future;
- e mentre pagano con i contributi le pensioni altrui, usufruiscono dei vari servizi sanitari, sociali, assegni familiari, detrazioni fiscali, case popolari e tanto altro che rientra nella voce "costi e benefici indiretti" per i quali sarebbe interessante fare un bilancio più preciso;
- cambiando discorso, trovo irritante quando si prova ad intavolare argomenti seri come questi vedere la redazione di un importante giornale scegliere una foto che c'entra come i cavoli a merenda, per non dire che sia pure faziosa e fuorviante: perchè si riferisce a quel comune che ha impiegato i migranti ospitati in un centro di accoglienza per svolgere dei lavori di pulizia delle strade (più che altro per finalità mediatiche: per dimostrare che i migranti sono volenterosi di lavorare e si danno da fare), ma in realtà anche se questi si sono prestati gratuitamente a far questi lavoretti (come anche gli altri impiegati nella Festa dell'Unità) dovrebbero avere una copertura assicurativa e tanto altro che comporta comunque un costo per chi li impiega.


Per quanto riguarda l'immigrazione in italia:
vedo che è mal gestita, adesso si fanno entrare tutti, senza censirli (se loro non vogliono), senza accoglierli degnamente, senza incanalarli in una struttura che poi li distribuirà dove potrebbero essere utili, dove essere subito assunti per lavori a loro più adatti o dove portare meno disagi sociali. Entrano in Italia e poi vengono lasciati liberi di circolare ovunque vogliono, anche se non hanno mezzi di sostentamento né un lavoro né un alloggio (questo lo vedo direttamente nell'ostello della mia città convertito a centro d'accoglienza per migranti: molti appena arrivano firmano per rinunciare a vitto e alloggio, preferiscono essere liberi di vagare non si sa dove...).

Penso che la soluzione migliore sarebbe di stabilire dei flussi annuali in ingresso, non solo quantitativi ma soprattutto qualitativi, selezionando le professionalità che possono essere subito impiegate nel mercato del lavoro italiano. Bisogna organizzare il sistema, renderlo efficiente per mettere in contatto chi ha bisogno di maestranze e chi possiede quelle capacità.
Poi bisogna andare a prenderli nei paesi dove ha origine il flusso di migranti, distinguendo però tra rifugiati (questi devono essere accolti tutti senza distinzioni, salvo poi ridistribuirli tra gli altri paesi UE, etc.) ed i cosiddetti migranti economici: tramite ambasciate e consolati vanno censiti e selezionati per indirizzarli nella migliore destinazione possibile. Se non hanno nessuna qualifica o esperienza lavorativa gli si dovrebbe offrire la scelta di poter seguire un breve corso d'istruzione  e solo dopo poter ripetere la richiestra tramite ambasciata di poter migrare in Italia per lavorare, limitando il rischio che finiscano per ingrossare le file della bassa manovalanza del crimine organizzato o che vadano ad affollare il bar di Pliskiss.

pliskiss
00lunedì 19 ottobre 2015 14:40
Sinceramente dico una cosa, è un casino [SM=x44458]
Mò salta fuori che questi mi pagano la pensione? Può darsi, io penso che in questo momento siamo il paese più incasinato del mondo, è difficile capire quello che è giusto e quello che sbagliato, a questo punto la mia idea è: che ne entrino quanti ne vogliono, basta che non entrano in casa mia, x il bar non problem cambio bar, anzi lo stò già cambiando [SM=x44458]
Troppa burocrazia, troppe notizie vere o false? troppi politici che parlano, è un paese in questo momento che rispecchia l'attuale presidente del consiglio che ogni giorno se ne viene fuori con una nuova, le regole non esistono qui ognuno fà ciò che vuole.
In Svizzera addirittura stanno vedendo di non farci entrare addirittura a noi [SM=x44458] x me possono fare quello che vogliono, immigrati,unioni civili, eliminare senatori, fare addottare figli a chiunque, dare case a chi vogliono, non me tocca [SM=x44452]
pliskiss
00lunedì 19 ottobre 2015 15:10
Scusate mi permetto solo una cosa, io accetto tutti quelli che si comportano bene, che pagano quello che c'è da pagare, che lavorano, che stanno puliti e curati, a me andrebbe bene [SM=x44458] anche se si fottono la manodopera dei miei connazionali che tanti diciamo la verità non hanno voglia di lavorare, perchè a forza di essere disoccupato la voglia ti scappa, detto da uno che oramai è 4 anni che non lavora più, e fino a qui ci siamo [SM=x44458] poi però dico? benvenga tutto e avanti tutti fin x carità! però ora della fine il territorio fisico dell'Italia non è che si è ingrandito negli ultimi venti anni, mi sembra che è rimasto sempre lo stesso? [SM=x44473]
Questa è la crescita demografica degli ultimi venti anni in Italia, la matematica non è un opinione, se la capienza di una casa e di 5 persone non ce ne possono stare 50, il ciò penso porta a problemi di carattere generale penso?? [SM=x44473]
camilllo mandrilllo
00lunedì 19 ottobre 2015 17:30
e però non si può giustificare l'immigrazione incontrollata solo perchè forse aiuteranno a pagare le pensioni, perchè poi molti di loro accettano di lavorare in nero, senza contratti e senza diritti, togliendo dal mercato gli italiani che forse pretenderebbero un inquadramento regolare con tanto di contributi.
Forse senza di loro si scoprirebbe che i contributi versati all'Inps sarebbero pure maggiori...
pliskiss
00lunedì 19 ottobre 2015 18:04
Re:
camilllo mandrilllo, 19/10/2015 17:30:

e però non si può giustificare l'immigrazione incontrollata solo perchè forse aiuteranno a pagare le pensioni, perchè poi molti di loro accettano di lavorare in nero, senza contratti e senza diritti, togliendo dal mercato gli italiani che forse pretenderebbero un inquadramento regolare con tanto di contributi.
Forse senza di loro si scoprirebbe che i contributi versati all'Inps sarebbero pure maggiori...



Ma penso che non sia una giustificazione, è solo una nota informativa penso? perchè poi si parla di 650.000, e che sono? Tenere presente a riguardo occupazionale che una forte mano gliela danno tanti datori di lavoro Italiani, penso? questi si prestano a tutto, tanti lavorano nero, generalmente non hanno famiglia a presso quindi non guardano a orari, se un Italiano chiede 20euro con i suoi diritti, questi chiedono 5 e diritti 0, se ne accorgono solo quando li cacciano poi stanno tutti a rompere le palle nelle varie sedi sindacali, tanti datori di lavoro con questi ci sguazzano e poi magari la moglie è una delle prime dalla parrucchiera a parlare male degli extra, certamente come dici Camillo i contributi sarebbero maggiori se qualche datore di lavoro avrebbe il coraggio di non guardare ai costi e mettere magari un azienda in regola con tutti ragazzi italiani regolarmente gestiti e retribuiti, però come si fà a rinunciare al lusso? [SM=x44452]
Arcanna Jones
00lunedì 19 ottobre 2015 18:13
Gli imprenditori coi migranti sicuramente se ne approfittano perchè sono più deboli e facilmente ricattabili rispetto agli italiani, però consideriamo anche che molti migranti anche se messi in regola coi contributi poi non tutti riscuoteranno la pensione, perchè migreranno di nuovo verso altri paesi europei oppure potrebbero ritornare nei loro paesi d'origine... infatti adesso si sta discutendo di come impiegare le pensioni non riscosse, si pensa a investirle nei servizi sociali rivolti appunto agli extracomunitari...
pliskiss
00lunedì 19 ottobre 2015 18:43
Re:
Arcanna Jones, 19/10/2015 18:13:

Gli imprenditori coi migranti sicuramente se ne approfittano perchè sono più deboli e facilmente ricattabili rispetto agli italiani, però consideriamo anche che molti migranti anche se messi in regola coi contributi poi non tutti riscuoteranno la pensione, perchè migreranno di nuovo verso altri paesi europei oppure potrebbero ritornare nei loro paesi d'origine... infatti adesso si sta discutendo di come impiegare le pensioni non riscosse, si pensa a investirle nei servizi sociali rivolti appunto agli extracomunitari...



Vedi Arcanna secondo me dove è lo sbaglio? invece visto che se ne sono andati, perchè servizi sociali? Diamoli a qualche vecchio nostro pensionato che prende 400euro e và a raccattare gli avanzi dei mercati nella spazzatura(li ho visti) un ritocchino sotto i 600 netti non ci starebbe male penso? [SM=x44450]
Arcanna Jones
00lunedì 19 ottobre 2015 18:51
Re: Re:
pliskiss, 19/10/2015 18:43:


visto che se ne sono andati, perchè servizi sociali? Diamoli a qualche vecchio nostro pensionato che prende 400euro e và a raccattare gli avanzi dei mercati


Ci sono le pressioni dei sindacati che vorrebbero che l'Inps andasse a rintracciare chi è espatriato per dargli la pensione maturata, sarebbe più complicato di creare un fondo forfettario destinato ai migranti che ancora pagano qui i contributi... comunque alla fine penso che non si farà niente, nemmeno questo fondo di compensazione per i servizi sociali..

pliskiss
00lunedì 19 ottobre 2015 19:24
Re: Re: Re:
Arcanna Jones, 19/10/2015 18:51:


Ci sono le pressioni dei sindacati che vorrebbero che l'Inps andasse a rintracciare chi è espatriato per dargli la pensione maturata, sarebbe più complicato di creare un fondo forfettario destinato ai migranti che ancora pagano qui i contributi... comunque alla fine penso che non si farà niente, nemmeno questo fondo di compensazione per i servizi sociali..




Anche qui? secondo me il sindacato sbaglia, tu te ne sei andato e io ti devo venire a rintracciare? Ora della fine diventa pure un costo x andarli a cercare, dopo che magari hai usufruito ti devo pure venire a cercare? non penso proprio [SM=x44463] prova te a lasciare un 50 euro su un c/c al portatore senza spese bancario dimenticato? io ti dico che se vai x prenderti quei luridi 50euro, te glieli devi dare alla banca, i sindacati? [SM=x44457] vanno bene a prendere le parcelle x cause di aziende in chiusura, te dai a me e io non ti rompo le palle, amici come prima non ci siamo mai conosciuti. [SM=x44458]
c'eraunavodka
00mercoledì 21 ottobre 2015 12:51


Anche in un mensile in lingua tedesca, "Reader's Digest" che viene pubblicato in Svizzera, nell'edizione di Settembre 2015 si è parlato di questo don Mussie Zerai, si legge che il reclutamento ed i salvataggi in mare dei clandestini viene organizzato da un prete di origine africana, residente in Vaticano, il quale gestisce i movimenti migratori dall'Africa verso il nostro paese.



Il suo numero di telefono satellitare è esposto in molti campi di reclutamento e di raccolta nei paesi del Nordafrica.
Da quel numero riceve le chiamate dei richiedenti asilo e, ad ogni richiesta, organizza imbarchi e salvataggi direttamente dal Vaticano, per poi scaricarli tutti nel nostro paese.
Nello stesso articolo si evidenzia che il prete abbia recentemente ricevuto persino la candidatura al premio Nobel per la pace.
L'articolo è scritto in forma umanitaria.

c'eraunavodka
00mercoledì 21 ottobre 2015 12:55
e intanto a Treviso...

Leonessa73
00mercoledì 21 ottobre 2015 14:45
Re:
c'eraunavodka, 21/10/2015 12:51:


Nello stesso articolo si evidenzia che il prete abbia recentemente ricevuto persino la candidatura al premio Nobel per la pace.




lo meriterebbe [SM=x44458]
Leonessa73
00mercoledì 21 ottobre 2015 14:51
Re:
c'eraunavodka, 21/10/2015 12:55:

e intanto a Treviso...





Impossibile che questi soldi li incassi lui. A chi arrivano? Alla Caritas?
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