In vendita la Ducati

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fabius039
00lunedì 13 febbraio 2012 22:24
Per 1 miliardo ci togliamo lo sfizio

vero è che la MotoMorini non l'ha voluta nessuno, ma la Ducati è un'altra cosa, un pezzo pregiato dell'industria italiana che, in nome del liberismo, viene venduta a caro prezzo, per il piacere e l'arricchimento di chi già è pieno di soldi, e con in prospettiva un possibile depauperamento della già decadente struttura industriale italiana (a meno che non diventi tedesca).
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Ducati in vendita. Il costruttore di moto passa di mano. Per 1 mld.
Bmw: non siamo interessati


Streetfighter 848

La Ducati, il costruttore italiano di moto noto in tutto il mondo grazie anche al pilota di MotoGp Valentino Rossi, si appresta a passare di mano. Investindustrial, il gruppo tricolore di private equity che fa capo alla famiglia Bonomi, ha intenzione - dopo 6 anni - di vendere il marchio in una transazione che potrebbe valere fino a 1 miliardo di euro, il triplo dell'investimento iniziale.

«Ducati è attualmente un'azienda perfetta, ma per un'ulteriore crescita ha bisogno di un partner industriale di classe mondiale. Quest'anno lavoreremo per trovare quel partner», ha dichiarato al Financial Times il presidente di Investindustrial Andrea Bonomi, lui stesso un pilota di Ducati e appassionato di competizioni nautiche offshore.

Lo scorso anno Investindustrial, uno dei maggiori investitori in private equity del Sud Europa - scrive il Ft - ha dato mandato a Deutsche Bank e a Goldman Sachs di sondare una quotazione in Borsa di Ducati a Hong Kong. Presente nell'operazione anche Banca Imi come joint global coordinator. Ma una vendita a un concorrente o a un grande gruppo automobilistico viene visto attualmente come lo schema più probabile per internazionalizzare ulteriormente il marchio.

Bonomi ha spiegato che una manciata di gruppi industriali in Asia, Europa e Usa sono interessati a Ducati e, secondo fonti vicine al dossier, tra i possibili acquirenti figurano il gruppo motociclistico indiano Mahindra e colossi tedeschi come Volkswagen, Mercedes e Bmw, che peraltro già costruisce moto, anche se ha comunicato di non essere interessata.

Ducati, che iniziò 86 anni fa la sua attività come produttore di apparecchi radiofonici, oggi detiene il 10,5% nel mercato globale delle moto sportive, in rialzo rispetto all'8,5% del 2010. Il design filante e la sua immagine ha appassionato anche molti vip, a partire dal principe William d'Inghilterra.

Ducati Motor Holding si appresta a chiudere il 2011 con circa 42.000 moto vendute e un fatturato prossimo ai 480 milioni di euro, numeri che rappresentano un incremento del 20% rispetto all'anno precedente.

La società ha in carico debiti pari a circa 1,7% degli utili prima degli interessi, svalutazione e ammortamenti: un livello basso nel confronto con la maggior parte delle aziende in portafoglio private equity.

Bmw: non siamo interessati
Bmw smentisce un possibile interesse per Ducati. «Attualmente non siamo interessati all'acquisto di alcuna azienda» afferma a Bloomberg un portavoce della casa automobilistica tedesca.

Il sole 24 ore
fabius039
00lunedì 12 marzo 2012 22:44
Audi, offerta tedesca su Ducati

Il gruppo VW avrebbe un diritto prelazione su altri acquirenti valido fino ad aprile




MILANO-I tedeschi di Audi starebbero valutando la possibilità di acquisire la Ducati.
In realtà sembra essere più che un'opzione: la Casa di Ingolstadt avrebbe una prelazione per l’acquisto del produttore di Borgo Panigale valida fino al mese di aprile. Alcuni tecnici tedeschi avrebbero già visitato lo stabilimento bolognese. La notizia è stata confermata da fonti vicine al management Audi.

PROGETTO AQUILA-L’iniziativa farebbe parte del «Project Eagle» fortemente voluto dal numero uno di Volkswagen Ferdinand Piech, grande appassionato di due ruote. Il gruppo Volkswagen aveva già provato ad acquistare Ducati nel 2005, tirandosi indietro all’ultimo momento, spaventata dal rischio bancarotta dell’azienda italiana che oggi, con 40.000 unità vendute, ha in mano circa il 10,5% del mercato delle moto sportive. Ora a Wolfbsurg, tramite Audi, sono tornati all’attacco, dopo che Andrea Bonomi, che attraverso il fondo Investindustrial controlla Ducati dal 2006, ha dichiarato di voler cedere la sua partecipazione nel gruppo per circa 1 miliardo di euro (tre volte il prezzo di acquisto iniziale). Difficile che Piech arrivi a questa cifra, anche se la liquidità ad Audi non manca: oltre 1,3 milioni di vetture vendute nel 2011, ricavi per 44,1 miliardi di euro e soprattutto, utile operativo di oltre 5,3 miliardi.

Fonte
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E' da un pezzo che il gruppo VW vuole ampliare la sua già significativa presenza in Italia (Lamborghini, Italdesign ex Giugiaro), ora forse ha una buona occasione, e sarebbe la migliore soluzione per l'azienda di Borgo Panigale, di solito i tedeschi non svuotano le aziende ma investono in loco, speriamo bene.

Peraltro da tanto vorrebbero anche l'Alfa Romeo, ma Marchionne non gliela dà manco morto, piuttosto chiude stabilimenti e manda tutto a puttane, ma non la cede, è terrorizzato da quello che potrebbe succedere con un'altra casa automobilistica attiva in Italia, e forse ha ragione, dal suo punto di vista, che ovviamente non è il nostro.

E poi ci lamentiamo che gli stranieri non investono in Italia.. [SM=x44463]
figurina
00lunedì 12 marzo 2012 23:21
a me sembra che si stanno comprando tutto [SM=x44464]
Etrusco
00lunedì 12 marzo 2012 23:29
Re:
fabius039, 12/03/2012 22.44:


E' da un pezzo che il gruppo VW vuole ampliare la sua già significativa presenza in Italia (Lamborghini, Italdesign ex Giugiaro), ora forse ha una buona occasione, e sarebbe la migliore soluzione per l'azienda di Borgo Panigale, di solito i tedeschi non svuotano le aziende ma investono in loco, speriamo bene....




Forse si sono decisi quando hanno visto quali gioiellini sono capaci di sfornare, come l'ultima Ducati 1199 [SM=x44479]




Questo modello ha delle soluzioni rivoluzionarie per contenere e bilanciar meglio i pesi, spero solo che alla lunga non pregiudichino l'affidabilità della moto per chi volesse farne un uso stradale, senza troppe visite in officina... [SM=x44461]
fabius039
00martedì 13 marzo 2012 00:10
Re:
figurina, 3/12/2012 11:21 PM:

a me sembra che si stanno comprando tutto [SM=x44464]



Qualche anno fa l'azienda di un mio conoscente fu "fagocitata" da una tedesca, e lui mi raccontò, dopo qualche tempo, che ne era felicissimo.

Entrando a far parte del gruppo non avevano subito nessun taglio, nessuna conquista, e lui era sempre là a dirigere, ma ora non avevano più problemi di mercato, ogni anno la casa madre gli diceva cosa e quanto fare, con quantitativi prima inimmaginabili, e loro dovevano solo rispettare i piani.
Servivano investimenti per aumentare la capacità produttiva? bastava dirlo e pianificare per tempo, ed avevano tutte le risorse necessarie.

Una volta all'anno si incontravano con i vertici, e tutto filava una meraviglia.

Ah, dimenticavo, la casa tedesca era una multinazionale con 3000 dipendenti, un (dicesi 1) proprietario col 99% delle azioni (1% al figlio di 40 anni) e sette (diconsi 7) dirigenti!

E che dire della Lamborghini?



800 dipendenti, vendite nel 2011 + 23% e con un fatturato aumentato del 19% (è passato da 271 milioni di euro nel 2010 a 322 milioni di euro nel 2011), in programma ancora assunzioni ed investimenti. Alla faccia della crisi.

Etrusco
00mercoledì 18 aprile 2012 10:24

fabius039, 13/03/2012 00.10:

... E che dire della Lamborghini? 800 dipendenti, vendite nel 2011 + 23% e con un fatturato aumentato del 19% (è passato da 271 milioni di euro nel 2010 a 322 milioni di euro nel 2011), in programma ancora assunzioni ed investimenti. Alla faccia della crisi.

 

Lamborghini è un ottimo esempio [SM=x44462]  Marchio blasonato e conosciuto in tutto il mondo, la cui azienda è riuscita a diversificare in molti ambiti (dall'arredamento e oggetti di lusso alla termoidraulica, etc.).

Tra l'altro è da anni che uso con soddisfazione uno dei loro prodotti (spartano, ma efficiente) e presto ci farò una recensione...

 

Tornando in topic:

 

 

Moto Vinta la concorrenza di Mercedes, la sede resta a Borgo Panigale

Ducati addio, diventa tedesca
Audi compra per 860 milioni

Atteso il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen

 

Borgo Panigale - Manca solo un passaggio, il via libera dei consigli, ma stavolta pare proprio che Ferdinand Piëch ce l'abbia fatta. Dopo un'attesa di sei anni, e sei mesi di trattative serrate, il patron della Volkswagen sta per portarsi a casa la Ducati. Ieri il gruppo di Wolfsburg ha trovato l'accordo con il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi per acquisire il 100% dell'azienda di Borgo Panigale, che finirà sotto le insegne dell'Audi. L'accordo sarà illustrato oggi ai board della capogruppo e di Audi per l'approvazione e, se tutto andrà secondo programma, giovedì mattina Piëch potrà annunciare all'assemblea Volkswagen il debutto nelle due ruote, con uno dei marchi più prestigiosi del mondo.

Il magnate tedesco ha dovuto attendere 6 anni per riuscire nell'impresa. Una Ducati era stata la sua prima moto e nel 2006, quando Texas Pacific Group decise di lasciare Borgo Panigale, il patron di Volkswagen si fece avanti ma venne battuto da Investindustrial. E quando a ottobre dell'anno scorso Bonomi ha deciso di uscire, Piëch si è rifatto vivo con una proposta, affidata alla Lazard a cui ha dato mandato per trattare con Investindustrial.

Insomma, era destino che le rosse finissero alla Audi. Il cui nome, ironia dell'enigmistica, è quasi l'anagramma di Ducati. In realtà il patron di Investindustrial in principio si era messo in cerca non di un compratore ma di un partner a cui cedere il controllo e con cui proseguire lo sviluppo del marchio. Ma Audi ha puntato dritto al 100% riuscendo a ottenere da Bonomi un'esclusiva per trattare l'acquisto delle rosse di Borgo Panigale. E così ha tagliato fuori la concorrenza. In particolare quella di casa. La Mercedes, che con Ducati ha già un accordo di marketing, per esempio, ha cercato di entrare in partita. Ma alla fine Audi l'ha spuntata offrendo secondo indiscrezioni 860 milioni di euro per il 100% del marchio, inclusi i debiti pari a circa 200 milioni di euro.

Il closing dovrebbe essere annunciato oggi pomeriggio a Monaco subito dopo la riunione del board Volkswagen che ratificherà l'accordo.

Piëch ha già le idee chiare su cosa fare con le rosse. Il marchio, come già accaduto con Lamborghini e Bugatti oggi controllati da Volkswagen, resterà indipendente e Audi contribuirà allo sviluppo non solo attraverso gli investimenti ma anche fornendo tecnologia. Il precedente delle due case automobilistiche italiane sarebbe stato fondamentale per rassicurare i sindacati, che nelle scorse settimane avrebbero avuto anche con i colleghi della Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, per avere rassicurazioni sulle intenzioni di Piëch. Il quale ha intenzione di mantenere la base operativa e produttiva a Borgo Panigale, nella vecchia fabbrica che non sarà quindi più dismessa, come nei programmi della casa che sull'area aveva intenzione di fare sviluppo immobiliare. I tedeschi vorrebbero realizzare anche un museo Ducati.

Fonte: Corriere della Sera - Federico De Rosa18 aprile 2012 | 7:44© RIPRODUZIONE RISERVATA

[SM=x44520]

fabius039
00giovedì 19 aprile 2012 01:15
Ma vai!!! [SM=x44517]

Ne sono certo, se ci mettiamo insieme noi italiani con la nostra fantasia, elasticità, buon gusto ed umanità, con i tedeschi e la loro precisione, organizzazione, serietà, e magari si uniscono i giapponesi, con la loro pervicace gentilezza ed inventiva, spacchiamo il mondo! [SM=x44518]

Anche se.. forse ricordo.. l'ultima volta non è andata proprio benissimo [SM=x44467] [SM=x44471] [SM=x44468]
davve86
00lunedì 23 aprile 2012 23:32
ed è ufficiale, la nostra italianissima ducati passa all'audi.. :( che peccato
Etrusco
00venerdì 22 febbraio 2013 16:27
Audi & Ducati
fabius039, 19/04/2012 01:15:

Ma vai!!! [SM=x44517]
Ne sono certo, se ci mettiamo insieme noi italiani con la nostra fantasia, elasticità, buon gusto ed umanità, con i tedeschi e la loro precisione, organizzazione, serietà, e magari si uniscono i giapponesi, con la loro pervicace gentilezza ed inventiva, spacchiamo il mondo! [SM=x44518]
Anche se.. forse ricordo.. l'ultima volta non è andata proprio benissimo [SM=x44467] [SM=x44471] [SM=x44468]




[SM=x44452] Si, ci vuole un po' d'ottimismo [SM=x44462] Comunque già si iniziano a vedere le prime mosse strategiche per conquistare sempre più fette di mercato, anzi, per far si che una Ducati di fascia alta possano permettersela tutti gli appassionati di moto che finora potevano solo ammirarla da lontano, come un sogno proibito:

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Sembrano ottime mosse, aspettando che termini questo lungo periodo di crisi... aspettiamo fiduciosi  [SM=x44461]
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