Incidente ferroviario a Viareggio

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Etrusco
10martedì 30 giugno 2009 09:25
32 morti - indagini su false rottamazioni e revisioni
2009-06-30 06:42
Strage a Viareggio nel cuore della notte, 32 morti




Cargo merci deraglia in stazione, oltre 50 i feriti

(ANSA) -LUCCA, 30 GIU- Almeno 13 morti e circa 50 feriti, tra cui 35 con gravissime ustioni. E' il primo bilancio di una grave esplosione alla stazione di Viareggio. L'incidente e' avvenuto poco prima della mezzanotte.



Un treno merci e' deragliato per un cedimento di alcuni vagoni, causando l'esplosione di due cisterne di gas. Le fiamme sono arrivate fino in strada e alle palazzine circostanti. Lo scoppio e gli incendi hanno causato il crollo di diverse abitazioni. I vigili del fuoco scavano ancora tra le macerie.

Ansa

La Stampa



strega@rossa
00martedì 30 giugno 2009 10:04
che tragedia! pensa se fosse successo in una stazione più grande
piperitapatty
10martedì 30 giugno 2009 10:22
Re:
strega@rossa, 30/06/2009 10.04:

che tragedia! pensa se fosse successo in una stazione più grande



mi pare già sufficiente così a dire la verità




[SM=x44471]



strega@rossa
10martedì 30 giugno 2009 11:12
Re: Re:
piperitapatty, 30/06/2009 10.22:



mi pare già sufficiente così a dire la verità




[SM=x44471]







si infatti
binariomorto
00martedì 30 giugno 2009 23:36
ESPLOSIONE IN STAZIONE, E' STRAGE A VIAREGGIO


VIAREGGIO - E' salito a 14 il bilancio delle vittime dell'esplosione nella stazione di Viareggio dove un treno merci con 14 vagoni carichi di Gpl e' deragliato, provocando una fuoriuscita di gas che ha poi preso fuoco. Il cadavere di una donna, secondo quando si apprende dai Vigili del Fuoco, è stato ritrovato dai vigili del fuoco tra le macerie di un edificio al civico 32 di via Ponchielli,

Sembra comunque di un bilancio destinato ad aggravarsi, poiche' risultano ancora persone disperse e molti dei feriti sono in condizioni gravi. Il presidente del Consiglio Berlusconi, che ha compiuto un sopralluogo nella zona del disastro ed ha incontrato il sindaco di Viareggio, ha annunciato che sara decretato nel prossimo Cdm lo stato d'emergenza. Il governo - ha detto ancora Berlusconi - garantira' la ricostruzione del 100% delle case distrutte.

BERLUSCONI CONTESTATO
Berlusconi e' stato accolto da applausi ma anche fischi e urla di 'buffone'. Appena arrivato nella sede del Comune di Viareggio è stato accolto da alcune centinaia di persone: alcuni lo hanno applaudito, ma in molti lo hanno fischiato urlando ripetutamente 'buffone'.

La contestazione nei confronti del premier è proseguita anche dopo l'ingresso del Cavaliere nella sede del comune, che è stata blindata dalle forze dell'ordine. Delle circa 300 persone che si trovano davanti al municipio molti hanno ripetutamente urlato "Buffone buffone" all'indirizzo di Berlusconi, rivolgendogli anche offese.

Davanti al comune si trova anche un gruppetto di sostenitori del Cavaliere, meno nutrito, che sta applaudendo nei suoi confronti. Al suo ingresso nella sede del comune Berlusconi non ha risposto alle offese limitandosi a salutare chi lo applaudiva. Nella piazza del comune le fazioni pro e contro Berlusconi si stanno sfidando a colpi di slogan.

Il premier aveva effettuato un sopralluogo alla stazione dove la scorsa notte è esplosa una cisterna carica di gpl. Berlusconi si era soffermato con i vigili del fuoco chiedendo spiegazioni sul tipo di intervento che si sta realizzando ed è passato davanti alle abitazioni che sono crollate e dove si stanno cercando ancora i dispersi.

'BLOCCATI IN ESTREMIS DUE TRENI PASSEGGERI'
Secondo la testimonianza del consigliere regionale della Toscana Marco Montemagni (Gruppo misto) "e'erano due treni passeggeri in arrivo nei minuti immediatamente successivi all'incidente che ha provocato la strage nella stazione di Viareggio. Solo grazie alla velocità del capostazione i due treni sono stati bloccati".

"Se quei treni fossero arrivati in stazione sarebbe stata una vera ecatombe - aggiunge Montemagni -. A bordo c'erano centinaia di passeggeri. Il comportamento del capostazione conferma che Ferrovie dello Stato deve desistere dalla sfrenata corsa verso l'automazione. Il fattore umano resta decisivo".

Fonte: ANSA
radcla
00mercoledì 1 luglio 2009 01:55
Purtroppo tra i tanti feriti, diversi sono in fin di vita. [SM=x44468]

L'alta velocità, che praticamente ha il monopolio, nelle ore diurne, nella tratta tra Napoli e Milano, va benissimo ed ha costi altissimi per i viaggiatori. Li si è investito, sulla sicurezza, puntualità, igiene, del resto dei trasporti ferroviari, che poi interessano la maggioranza dell'utenza (basta solo pensare ai pendolari), non si è investito neanche un euro. E sul trasporto merci, pare che la situazione sia identica.


Cordoglio per le vittime.
kikkateo11
00mercoledì 1 luglio 2009 08:48
non ci sono parole..io poi che l'ho vissuta con la tragedia di Crevalcore..non ho parole
Etrusco
10mercoledì 1 luglio 2009 10:57
Re:
radcla, 01/07/2009 1.55:

Purtroppo tra i tanti feriti, diversi sono in fin di vita. [SM=x44468]

L'alta velocità, che praticamente ha il monopolio, nelle ore diurne, nella tratta tra Napoli e Milano, va benissimo ed ha costi altissimi per i viaggiatori. Li si è investito, sulla sicurezza, puntualità, igiene, del resto dei trasporti ferroviari, che poi interessano la maggioranza dell'utenza (basta solo pensare ai pendolari), non si è investito neanche un euro. E sul trasporto merci, ...




Purtroppo sembra che per tutto ciò non ci siano interessi ad investire, anzi, se le merci viaggiano in autostrada ci sarebbe qualche interesse in più.

Se non interviene lo Stato ad incentivare il trasporto su ferro
ed imporre livelli minimi di sicurezza e controllo qualità la situazione difficilmente potrà migliorare. [SM=x44465]


Etrusco
00mercoledì 1 luglio 2009 11:19
LA VISITA DEL CAVALIERE
Berlusconi in città tra fischi e applausi
«Decreteremo lo stato di emergenza»
Il premier: «Stanzieremo i fondi per ricostruire al 100% le case distrutte»



VIAREGGIO
- «Il prossi­mo consiglio dei ministri de­creterà lo stato di emergenza per la città e metterà a dispo­sizioni tutti i fondi necessari per ricostruire al 100 per cen­to le case distrutte».
È un Sil­vio Berlusconi scuro in volto quello che fa il punto, nella sala del consiglio comunale, sul disastro della notte, su quel treno pieno di gpl salta­to in aria uccidendo 14 perso­ne.
Per fare il sopralluogo sui luoghi del disastro e render­si conto di persona della si­tuazione, il capo del governo interrompe la vista di due giorni a Napoli.


Viareggio, sulla carta, per via della giunta di centrode­stra guidata da Luca Lunardi­ni (Pdl),
dovrebbe essere una piazza amica
sia pure in una circostanza tragica come que­sta, una piazza dove il ri­schio di essere contestato ri­dotto al minimo. E invece il premier viene preso a fischi e grida ostili. È con ogni pro­babilità questa situazione di tensione sotto gli obiettivi di fotografi e televisioni a consi­gliare una sorta di mordi e fuggi.
Infatti dal momento in cui mette piede nella cittadi­na del Carnevale a quello in cui se ne va trascorre un’ora e mezzo. Berlusconi raggiunge la zo­na della stazione ferroviaria attorno alle 16. L’intera area è interdetta a quanti non facciano parte delle squadre dei soccorrito­ri. Ad attenderlo ci sono il sottosegretario alla Protezio­ne civile, Guido Bertolaso, e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli. In questa zona si sta scavando tra le macerie alla ricerca dei dispersi. Berlusconi si fa spiegare cosa stanno facendo, si infor­ma con gli uomini che stan­no lavorando.
In tutto il so­pralluogo dura un quarto d’ora.
Quando sta per risalire sull’auto scatta la contesta­zione
da parte di un gruppo di persone che vengono rin­tuzzate da altri con «ma che urlate a fare, non vedete che è venuto a vedere di perso­na ».
Più che uno scontro sembra un confronto piutto­sto animato tra opposte tifo­serie.
Diversa invece la scena in piazza Nieri e Paolini, davan­ti al Municipio.
Berlusconi passa tra fischi e applausi.
Le contestazioni non vanno giù
a Ugo Lisi del Pdl ma neppu­re al presidente del consiglio regionale toscano, il sociali­sta Riccardo Nencini, che rimbrotta i dimostranti: «In questo momento si osserva solo il silenzio e il rispetto».

Lorenzo Fuccaro per il Corriere della Sera
01 luglio 2009


piperitapatty
00mercoledì 1 luglio 2009 13:07
Re:
radcla, 01/07/2009 1.55:

Purtroppo tra i tanti feriti, diversi sono in fin di vita. [SM=x44468]

L'alta velocità, che praticamente ha il monopolio, nelle ore diurne, nella tratta tra Napoli e Milano, va benissimo ed ha costi altissimi per i viaggiatori. Li si è investito, sulla sicurezza, puntualità, igiene, del resto dei trasporti ferroviari, che poi interessano la maggioranza dell'utenza (basta solo pensare ai pendolari), non si è investito neanche un euro. E sul trasporto merci, pare che la situazione sia identica.

Cordoglio per le vittime.



io ritengo che per non rimanere tagliati fuori dal mondo si debba investire nell'alta velocità.
ma rimane sacrosanto che è inutile investire nel "futuro" quando le linee attuali sono un colabrodo (basti pensare che c'è voluto crevalcore per rendere doppia la verona-bologna)

il problema è che i pendolari saranno sempre costretti a prendere il treno. per cui chi se ne strafrega. io l'ho fatto per anni e i treni sono in condizioni pietose, per non parlare dei ritardi che, senza il minimo rispetto, vengono annunciati a discrezione oltre i 10 minuti.
è inutile che continuino a dirci che abbiamo le tariffe più basse d'europa. sicuramente è vero ma abbiamo anche la qualità più bassa d'europa (se si considera che in spagna scattano i rimborsi dopo 5 minuti di ritardo dell'alta velocità... [SM=x44465] ).
ora poi stanno alzando le tariffe in maniera subdola e truffaldina, sopprimendo tutti gli intercity e trasformandoli in eurostarcity
[SM=x44465] [SM=x44465]
Etrusco
00mercoledì 1 luglio 2009 15:26
Re: Re:
piperitapatty, 01/07/2009 13.07:


... rimane sacrosanto che è inutile investire nel "futuro" quando le linee attuali sono un colabrodo (basti pensare che c'è voluto crevalcore per rendere doppia la verona-bologna)

il problema è che i pendolari saranno sempre costretti a prendere il treno. per cui chi se ne strafrega. io l'ho fatto per anni e i treni sono in condizioni pietose, per non parlare dei ritardi ...
ora poi stanno alzando le tariffe in maniera subdola e truffaldina, sopprimendo tutti gli intercity e trasformandoli in eurostarcity
[SM=x44465] [SM=x44465]




Ti capisco, ci son passato anch'io, ma credo che l'unica soluzione possibile per migliorare la situazione
è l'intervento dello Stato nei trasporti pubblici, soprattutto laddove, non essendoci profitti, non sarebbe conveniente nessun tipo di miglioria nel servizio (iniziando dalla puntualità delle coincidenze e finendo sui servizi igienici, per non parlar proprio di sicurezza) [SM=x44465]
Ho sempre sostenuto che il treno sia il miglior mezzo per spostarsi nelle tratte di poche centinaia di Km. Peccato che ora si vogliano privilegiare solo i viaggiatori di 1a classe [SM=x44472]



Tornando in topic:


binariomorto
00mercoledì 1 luglio 2009 22:10
Viareggio, morti tre feriti gravi
Le vittime della strage salgono a 17


Non ce l'hanno fatta la bimba straniera di tre anni ricoverata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e Lorenzo, il piccolo di due anni e mezzo trasportato all'ospedale Meyer di Firenze. Investiti dalla violenta esplosione alla stazione di Viareggio, i bambini avevano ustioni sul 90% del corpo e non sono riusciti a sopravvivere. E, con un quarto decesso tra i feriti gravi, sale a 17 morti il tragico bilancio della strage.

21.02 - Un morto a Cesena. E' morto un altro paziente rimasto gravemente ustionato nell'esplosione preso la stazione di Viareggio. Lo ha riferito il direttore sanitario dell'ospedale della Versilia, Antonio Latella. L'uomo era ricoverato nell'ospedale di Cesena.

20.09 - Pg, nessun soggetto escluso dalle indagini. Al momento non ci sono indagati, ma "non siamo in grado di escludere dal novero delle indagini nessuno dei soggetti che, in qualche modo, hanno avuto una parte nella vicenda". Lo ha detto il Pg della Toscana, Beniamino Deidda, parlando dell'inchiesta in corso a Lucca sull'incidente ferroviario.

19.46 - Parla il macchinista. "Mi sono accorto che il treno non andava come doveva andare e poi un gran rumore e abbiamo frenato". Lo afferma in esclusiva a Studio Aperto delle ore 18.30 il macchinista del treno incendiatosi a Viareggio. "E' successo un gran polverone -prosegue il macchinista- abbiamo fermato subito il treno e abbiamo fatto quello che dovevamo fare come prassi di ferrovia e abbiamo cercato di metterci in salvo".

19.34 - Bilancio provvisorio. E' di 16 il bilancio provvisorio dei morti dopo lo scoppio alla stazione di Viareggio. Lo ha reso noto Sergio Bovi Campeggi, responsabile del 118. I sanitari temono pero' che il numero sia destinato ad aumentare: ci sono 28 feriti, ricoverati in vari ospedali, l'80% dei quali in gravissime condizioni.

19.01 - Nessuna emergenza ambientale. I controlli Arpat per verificare una possibile emergenza ambientale a Viareggio sono iniziati subito la notte dell'incendio e vanno avanti Dai controlli su aria, acqua e suolo, al memomento non emergono criticita' particolari.

17.02 - Anti sciacalli. Sono in atto a Viareggio, nella cosidetta zona rossa, ovvero quella evacuata per consentire le operazioni di bonifica, i controlli anti sciacallaggio. I timori sono legati anche al caso della notte scorsa, quando un giovane di 22 anni è stato bloccato mentre, con un passamontagna e una mazza ferrata, si aggirava per le strade in cui è vietato l'ingresso.

16.45 - La Toscana chiede lo stato di emergenza. La Regione Toscana ha chiesto ufficialmente al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per la città di Viareggio ed attivare in tempi brevi le risorse necessarie per gli interventi di ricostruzione. Lo ha fatto il presidente Claudio Martini, con una lettera inviata direttamente al capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso.

15.52 - Triste veglia. E' in corso il trasferimento delle salme delle vittime dell'esplosione alla stazione di Viareggio che ieri erano state portate provvisoriamente dall'ospedale della Versilia a Lucca e a Pisa. I carri funebri le stanno riportando a Viareggio.

15.12 - Fessurazione. ''C'è stato un chiaro fenomeno: si è spaccato un asse, ma non si e' spaccato lì, ha avuto una storia di fessurazioni progressive che in non so quanto tempo ha portato ad avere una superficie resistente di lavoro in quel momento che è un terzo dell'intera superficie della sezione dell'asse''. Lo ha detto a proposito dell'incidente avvenuto alla stazione di Viareggio l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti intervistato da SkyTg24,

12.36 - Sedici morti. Sale a 16 il bilancio dei morti per il disastro di Viareggio: all'ospedale Versilia è deceduto un ferito ricoverato nel reparto di rianimazione. Si tratta di un uomo, che era tra le persone non ancora identificate.

12.32 - Moretti conferma. ''L'ingegner Moretti ha detto che, vedendo a distanza una parte dell'asse internamente, nel punto dove era spezzato, si vedeva ruggine''. Lo ha detto il sindaco di Viareggio Luca Lunardini, in visita ai feriti all'ospedale Versilia.

12.08 - Carro corroso. "Il carro era parzialmente corroso dalla ruggine". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione Civile della Toscana, Marco Betti, che ha aperto il consiglio regionale con un'informativa dopo aver rivolto un pensiero a tutte le vittime innocenti del disastro ferroviario che ha colpito Viareggio.

13.12 - Sciacallaggio, denunciato un 22enne. In bici con una mazza di baseball in mano, si stava aggirando nella zona rossa di Viareggio, l'area intorno alla stazione e interdetta all'accesso per permettere le operazioni di soccorso: Il giovane, 22 anni, di Pietrasanta, è stato bloccato e denunciato dai carabinieri per possesso di attrezzi atto allo scasso.

11.46 - Ancora tre dispersi. Sono tre le persone tuttora disperse, mentre nella camera mortuaria dell'ospedale Versilia ci sono 4 vittime, altre 5 sono a Pisa e 4 a Lucca. Molti corpi sono carbonizzati e quindi irriconoscibili: proprio per questo è stato istituito dal nosocomio un gruppo di tre medici legali che sta lavorando per risalire all'identificazione.

10.53 - 21 i feriti gravissimi. Sono 21 i feriti gravissimi ricoverati nei vari ospedali dopo l'esplosione. Secondo un primo bilancio stilato dall'amministrazione comunale i feriti, complessivamente, sono 31, di questi 21 sono, appunto, quelli per i quali i medici considerano che ci sia ancora il pericolo di vita.

10.31 - Nominata commissione d'inchiesta. Una commissione d'inchiesta sull'incidente ferroviario accaduto a Viareggio è stata nominata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. Lo comunica l'ufficio stampa del dicastero. Intanto, informa una nota, alcuni funzionari dell'Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria si trovano già sui luoghi del disastro per le prime verifiche.

10.15 - "Poche risorse per la sicurezza? Falso". "Non risponde al vero che quanto accaduto ieri a Viareggio, come sostenuto da alcuni parlamentari, è da addebitare alla limitatezza delle risorse destinate alla manutenzione e alla sicurezza della rete ferroviaria, scelta che sarebbe dettata dalla volontà di investire solo nell'alta velocità". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, in una informativa urgente alla Camera.

09.55 - Accertamenti sui vagoni. Mentre proseguono le rierche dei dispersi, le autorità competenti hanno disposto alcune verifiche sui vagoni deragliati a Viareggio. "Sono in corso accertamenti per verificare la regolarità delle operazioni di manutenzione effettuate sul carro del treno uscito dai binari edal quale è uscito il Gpl che ha prodotto l'esplosione", ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.

09.44 - Ministro Matteoli: "16 morti e 27 feriti". Attualmente sono 16 le vittime della strage di Viareggio e ''molti dei 27 feriti sono gravi''. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, in una informativa urgente alla Camera, esprimendo ''forte solidarietà e cordoglio ai familiari. Il governo vi è vicino''. Il ministro ha voluto rivolgere ''un ringraziamento particolare ai vigili del fuoco che, ancora una volta, hanno dimostrato efficienza e abnegazione''.

07.51 - Morto un altro bimbo. E' morto Lorenzo, il bimbo di 2 anni e mezzo che era stato ricoverato ieri in condizioni disperate all'ospedale Meyer di Firenze per le ustioni riportate nello scoppio del gpl a Viareggio. Il bambino, che aveva ustioni nel 90 per cento del corpo, è stato dichiarato morto dai sanitari dell'ospedale nella tarda serata di ieri. Il tragico bilancio delle vittime del disastro viareggino sale a questo punto a 16 vittime.

07.45 - Si cercano i dispersi. Contestualmente allo svuotamento dei vagoni, continuano le ricerche dei dispersi. Al momento, all'appello dovrebbe mancare una sola persona, ma alcune testimonianze avrebbero riferito ai vigili del fuoco che sotto le macerie potrebbero esserci ancora due persone.

07.30 - Svuotate sei cisterne. Sono sei le cisterne cariche di gpl che nel corso della notte i vigili del fuoco hanno svuotato. Le operazioni alla stazione di Viareggio andranno avanti probabilmente per tutta la giornata di oggi anche perché dei quattro vagoni che si sono rovesciati sui binari, tre sono ancora carichi di gpl ed è quella la fase più delicata dell'operazione.

07.00 - Morta la bimba straniera. Non ce l'ha fatta la bimba di tre anni rimasta vittima del disastro di Viareggio che era ricoverata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Secondo quanto si è appreso, la bimba è deceduta questa mattina. Aveva ustioni nel 90 per cento del corpo e aveva subito uno choc emodinamico. La bimba, secondo le informazioni dell'ospedale, aveva tre anni, era sola ed era giunta in ospedale alle 6 di ieri mattina in eliambulanza.

06.30 - Notte tranquilla. La notte è trascorsa tranquilla per i circa 300 abitanti allontanati per precauzione dal quartiere e ospitati in case di amici, alberghi messi a disposizione dal Comune, nella palestra di una scuola dove è stata allestita anche una mensa, o nella tendopoli alzata davanti al Comune. Chi abita nella "zona rossa", confermano dalla protezione civile, non potra' tornare nelle proprie case fino a quando il gas che si trovava nei vagoni cisterna non sara' stato travasato completamente.

Fonte: tgcom
Etrusco
00giovedì 2 luglio 2009 12:48

Viareggio , la foto dell'asse "corroso" dalla ruggine




Un asse del treno fessurato e parzialmente corroso dalla ruggine, dunque, già da tempo compromesso: è la principale ipotesi al vaglio della procura di Lucca, che sta indagando sulla strage di Viareggio. Un asse del carro cisterna da cui è fuoriuscito il Gpl che ha provocato l'esplosione a Viareggio si è spezzato e la superficie di rottura presenta «un aspetto liscio con tracce di ruggine», ha detto il ministro Matteoli. Nella foto a sinistra tratta da Sky Tg 24, l'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti illustra il disegno dell'asse che ha ceduto provocando il deragliamento e la successiva esplosione. Nella foto a destra (Ansa) la sezione di rottura
Etrusco
00giovedì 2 luglio 2009 13:49
[SM=x44465]
Arjuna
00martedì 7 luglio 2009 11:10
Strage di Viareggio, oggi i funerali

Ieri in migliaia alla camera ardente
VIAREGGIO (LUCCA)
Un ultimo saluto ai parenti morti in seguito alla strage di Viareggio è stato dato stamani al Palazzetto dello sport dalle famiglie colpite dal lutto. Nell’impianto sportivo di Viareggio, dove in questo momento si trovano le 15 bare, stamani possono entrare soltanto i parenti stretti, prima che inizi il corteo funebre che trasporterà i feretri allo stadio dove si svolgeranno i funerali solenni alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dei presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, e del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Alle esequie sono attese oltre 30mila persone.Davanti al Palazzetto dello sport ci sono già decine di cittadini.

Due striscioni ricordano i bambini morti nella strage: "Ciao Luca ti ricorderemo come il bambino dai capelli rossi" e "Con Lorenzo e Iman se ne va un pezzetto del nostro cuore". Il sindaco Luca Lunardini ha intanto parlato di una «città che si stringe attorno ai propri morti». Durante il corteo funebre, le bare saranno trasportate a spalla dai volontari delle forze dell’ordine e soccorritori intervenuti nelle prime fasi successive allo scoppio del gas.

Sono oltre 22mila le persone che, alle 19 di ieri, dalle 8 di mattina hanno reso omaggio alle vittime della strage ferroviaria di Viareggio. Le 15 salme (sette sono in Marocco, per le esequie in madrepatria) erano esposte nella camera ardente allestita nel palasport di Viareggio. Dalla mattina cittadini, parenti, amici e conoscenti hanno dato vita ad una continua processione davanti ai feretri che sono stati letteralmente ricoperti di mazzi di fiori e di corone. La camera ardente è rimasta aperta fino alle 22.

Fonte la stampa
Etrusco
00martedì 7 luglio 2009 11:28
Documentato un mercato nero della componentistica e della manutenzione
dei carri merci.
Due inchieste hanno squarciato il velo su affari gestiti da
"società opache"

Treni killer, indagini della Finanza
sulle finte rottamazioni dei vagoni

di CARLO BONINI



La stazione di Viareggio


ROMA - A una settimana dall'inferno di Viareggio, le domande restano intatte:
come è potuto accadere? Perché è potuto accadere?
E soprattutto: può accadere ancora?

Se si sta al canovaccio proposto sin qui da addetti e autorità politica, la strage del treno merci 50325 Trecate-Gricignano è affare di tutti e dunque di nessuno.

Pronta per essere consegnata ad una catena di responsabilità edulcorate, impastate nei ruoli (Fs, la società committente, Gatx, la proprietaria dei carri, Cima Riparazioni, l'azienda che ha sostituito l'assale spezzato causa del deragliamento), annegate in cervellotiche tecnicalità e normative di settore. Insomma, una notte in cui tutti i gatti sono grigi. E non deve essere un caso. Perché c'è una parte di questa storia, a ben vedere ben più nitida, che non fa comodo a nessuno raccontare e di cui pochi hanno voglia di parlare. Che illumina lo sfondo oscuro della strage e dunque può cominciare a dare risposta alle domande che pone. Una storia su cui lavora da tempo e a fari spenti la Guardia di Finanza (prima con la Procura di Santa Maria Capua Vetere, ora con quella di Napoli) con un'inchiesta durante la quale, tra gli altri, è stato per altro ascoltato come testimone anche l'attuale amministratore delegato di Fs Mauro Moretti. Che, non più tardi di due anni e mezzo fa, è stata oggetto di un audit interno delle Fs. Che documenta l'esistenza di un mercato nero della componentistica, della manutenzione e della rottamazione dei carri merci.

Una terra di nessuno dove circolano vagoni che risultano rottamati, ma tali non sono.

Dove accade che una "sala montata" (il complesso di asse e ruote del carrello) criccata - esattamente come quella di Viareggio - possa tornare sul mercato punzonata e certificata come "pronta al montaggio" (che è esattamente quel che è accaduto alla Cima di Mantova quando ha ricevuto il materiale dalle officine della Gatx di Hannover) in una cosmesi che non lascia traccia, almeno fino a quando non uccide.

Tutto cominciò tre anni fa.
Curiosamente nelle stesse terre cui era destinato il merci 50325.
La provincia di Caserta.
Nel 2006, vengono ritrovati due carri merci delle Ferrovie dello Stato su un binario morto nelle campagne di Sessa Aurunca. Hanno la matricola del telaio abrasa (proprio come un'auto rubata). Ma, quel che è peggio, non dovrebbero neppure esistere, perché dagli inventari dell'azienda risultano rottamati da tempo. L'allora amministratore delegato di Fs, Roberto Testore (lascerà la carica nel settembre di quell'anno), dispone immediatamente un audit interno. Gli esiti svelano un abisso.

"L'audit di Fs - racconta oggi una qualificata fonte investigativa - scoprì una gestione dei cargo a dir poco pazzesca. Gli accertamenti interni verificarono che, dei carri merci che allora erano inventariati dalle Fs, ne mancavano all'appello almeno duemila. Nessuno sapeva dove fossero finiti. Ma, soprattutto, furono ritrovati, dopo quelli di Sessa Aurunca, almeno una decina di altri carri merci che risultavano regolarmente rottamati e, al contrario, erano in carico a società private che incrociavano nella zona di Bologna e Livorno". Carrette vendute al mercato nero e adibite per lo più al trasporto di ghiaia e altro materiale di movimento terra. Inesistenti negli archivi del patrimonio rotabile delle Ferrovie, ma regolarmente circolanti sulla sua rete.

L'audit accerta anche dell'altro. L'allora responsabile della manutenzione merci, Raffaele Arena, ha affidato nel tempo la manutenzione e revisione periodica di migliaia di carri senza uno straccio di gara. Per ragioni di "tempo ed efficienza", le aziende che devono verificare l'integrità dei carelli e la tenuta dei carri, ovvero rottamare gli uni e gli altri, sono state scelte con trattativa privata. Diverse sono campane, alcune lavorano in zone di Camorra e hanno un profilo societario opaco.
Una, la Mavis srl, risulta di proprietà del cugino di Arena, tale Carmine D'Elia.

Nel 2006, insomma, le Ferrovie scoprono di non avere, di fatto, un reale controllo sulla manutenzione della propria flotta merci.
Con il nuovo amministratore delegato Moretti, Arena viene spostato dal merci alla manutenzione dell'Alta Velocità.
Quindi, sulla base degli esiti dell'audit interno, allontanato dall'azienda.
Mentre l'inchiesta che nel frattempo ha avviato la Guardia di Finanza contribuisce a rendere il quadro ancora più fosco. L'indagine accerta infatti che intorno al ciclo spesso fasullo della rottamazione e della manutenzione è cresciuto un mercato nero della componentistica che cannibalizza materiale rotabile di fatto non più in grado di circolare (carri e carrelli), ma che viene reimmesso nel circuito come regolarmente certificato. Centinaia di "sale montate" vengono rivendute alle stesse Ferrovie. Altre prendono la strada di mercati che hanno come acquirenti società private proprietarie dei loro carri.

E dunque: quante "sale montate" criccate, ma date per "pronte al montaggio", circolano sul mercato?
È possibile che, nel caso di Viareggio (dove, come è ormai noto, i carri non erano di proprietà delle Fs), la "sala" messa a disposizione della Cima Riparazioni di Mantova dalla Gatx avesse una provenienza opaca?
Una fonte investigativa allarga le braccia. E invita però a osservare una curiosa coincidenza: "A Viareggio è stata una strage. Ma qualcuno ha provato a collegare la strage di lunedì con quanto è accaduto a Prato tre settimane fa?".
Un altro deragliamento di merci. Il 22 giugno, alle 5 e 10 del mattino, tra Vaiano e Prato, all'altezza della località Canneto, un convoglio di quindici carri che trasporta acido fluoridrico esce dalla sede rotabile, trascinando la propria corsa per oltre due chilometri e mezzo, prima di urtare, fortunatamente senza danni alle persone, il locomotore di un treno regionale che marcia in direzione opposta. I primi accertamenti condotti sul luogo dell'incidente, documentano le ragioni del deragliamento nella "perdita degli assi rotabili portanti del carro numero 9" (ne risulterà proprietaria una società privata genovese). Dunque, ancora un problema con le "sale montate".

Il riferimento dell'investigatore è sufficientemente chiaro.

Il mercato dei merci ha conosciuto da tempo un forte inquinamento. Le modalità degli incidenti cominciano a essere troppo simili. E nessuno è in grado davvero di dire quanta componentistica avariata, ma data per buona, circoli. Anche perché, come spiega lo stesso Giuseppe Pacchioni, amministratore unico della Cima Riparazioni spa, "normalmente il materiale usurato viene sostituito con altro materiale che ovviamente è certificato ma è già usato".
"Di "sale montate" nuove - aggiunge Pacchioni - non ne compra nessuno per fare le manutenzioni. Perché possono costare fino al triplo di una "sala" usata".
Quella che ha ucciso a Viareggio arrivava da Hannover. Dove la ha acquistata la Gatx? Da chi? Chi ne ha certificato la regolarità?
E in Italia,
quanta roba cannibalizzata e criccata circola?



Fonte: La Repubblica (6 luglio 2009)


[SM=x44465]
Etrusco
00martedì 7 luglio 2009 11:32
Ma quante strane coincidenze nel 2009:

nel terremoto dell'Aquila molti dei palazzi crollati (comprese alcune ale dell'ospedale) erano stati costruiti da imprese edili campane in odor di Camorra.

Ora anche in questo traffico di false rottamazioni
sbucano altre aziende "opache" in odor di Camorra.

Insomma, l'immagine della Camorra ne uscirebbe un po' offuscata. [SM=x44473]
Runningman77
00martedì 7 luglio 2009 11:47
invece di credere agli asini che volano e ai marziani

la causa è semplicissima

il carro di proprietà di una ditta tedesca
è stato immatricalato nel 2004 sempre in germania
solo che il carro è stato costruito con pezzi del 1974 addirittura della ex Germania est quindi con tecnologie e normative di sicureszza dell'epoca

tale stesso carro è stato mandato a revisione in un paese dell'est della comunità europea....
il che la dice tutta su come abbia passato la revisione...


la colpa?
della ditta di Banditi tedesca
di chi ha fatto la revisione all'acqua di rose
e di chi pemette (grazie a chi si appella a leggi europee sulla concorrenza altamente più permissive delle nostre in fatto di sicurezza) a far si che tali mezzi circolino da noi.




piperitapatty
00martedì 7 luglio 2009 11:55
Re:
Etrusco, 07/07/2009 11.32:

Ma quante strane coincidenze nel 2009:

nel terremoto dell'Aquila molti dei palazzi crollati (comprese alcune ale dell'ospedale) erano stati costruiti da imprese edili campane in odor di Camorra.

Ora anche in questo traffico di false rottamazioni
sbucano altre aziende "opache" in odor di Camorra.

Insomma, l'immagine della Camorra ne uscirebbe un po' offuscata. [SM=x44473]




beh la camorra non è molto famosa per le "costruzioni fatte bene" [SM=x44452]
altrimenti dove starebbe il guadagno? [SM=x44455]
Etrusco
00martedì 7 luglio 2009 11:58
Re:
Runningman77, 07/07/2009 11.47:

invece di credere agli asini che volano e ai marziani

la causa è semplicissima

il carro di proprietà di una ditta tedesca
---CUT--- mandato a revisione in un paese dell'est della comunità europea....
---CUT---
la colpa?
della ditta di Banditi tedesca
di chi ha fatto la revisione all'acqua di rose
e di chi pemette (grazie a chi si appella a leggi europee sulla concorrenza altamente più permissive delle nostre in fatto di sicurezza) a far si che tali mezzi circolino da noi.




Allora se sei sicuro che sia tutto così semplice
informa la Guardia di Finanza,
altrimenti, con le indagini che sta portando avanti già da parecchio tempo
rischierà di mandare in galera qualche camorrista.


Arjuna
20venerdì 10 luglio 2009 10:08
Il macchinista che riconta i morti ogni notte

«Li rivedo, non ho responsabilità
ma a volte provo un senso di colpa»
FERRUCCIO SANSA
INVIATO A LA SPEZIA
Roberto è innocente. Roberto non ha provocato nessun disastro, ha fatto soltanto il suo dovere. Ma dalle 23,48 del 29 giugno la sua vita è cambiata, lui lo sa, sarà sempre ricordato come il macchinista del treno 50325 deragliato a Viareggio. In scalinata Cortopassi alla Spezia questa notte c’è una finestra illuminata. Un’ora di buio, poi di nuovo la luce, e dietro la luce un tormento. Oltre il vetro c’è un uomo che da dieci giorni passa le ore a guardare la televisione, ad aspettare i tg. A sperare che il giornalista non aggiunga un altro nome alla lista dei morti. Ma Roberto Fochesato - 56 anni, più di venti sulle locomotive - dopo cinque giorni di tregua ieri si è sentito di nuovo gelare il sangue: dallo schermo il giornalista si è affacciato in casa sua per annunciare che il fuoco di Viareggio si era portato via un’altra vita, la ventitreesima: morta Sara Orsi, una ragazza di 24 anni.

«Non è colpa mia, me lo dicono tutti, lo so. Se fossi io il colpevole, adesso sarei andato fuori di testa. Ma provate un po’ a mettervi nei miei panni», si sfoga. Impossibile immaginare il tormento che lo consuma. E non importa che gli inquirenti un’ora dopo la tragedia avessero escluso la sua responsabilità. Alla fine a fare i conti con gli incubi che gli popolano il cervello c’è solo lui: «Continuo a rivedere i feriti e i morti. Sono dieci giorni che vado avanti con le gocce, me le hanno date per calmarmi». Abita in un quartiere semplice, cresciuto disordinatamente nel dopoguerra, che ti ricorda però una Liguria operaia piena di dignità, di orgoglio per il lavoro. Proprio come Roberto che prima di ogni turno attraversava la strada e prendeva un caffè al bar davanti a casa. Poi in bicicletta andava alla stazione Migliarina per salire sulle locomotive, bestioni da cento tonnellate che si tirano dietro anche merci pericolose, come quei 14 vagoni di gas.

Vita da ferroviere, tra odore d’olio e di metallo. Roberto parla con voce bassa, non spenta. Ha un dolore immenso, ma resiste. Ci tiene a spiegare, a raccontare di quella notte, ma anche del lavoro di macchinista cui ha dedicato la vita. «E’ una sensazione difficile da esprimere», dice abbassando le palpebre come se cercasse di guardarsi dentro, «a volte provo un senso quasi di colpa». Subito si corregge, non sarebbe giusto condannarsi. Ma i pensieri sono difficili da scacciare: «Rivedo continuamente la scena dell’incidente», racconta e le parole si fanno lente come se cercasse di scorgere nella memoria tutti i dettagli. «Stavamo andando lisci come l’olio, a novanta all’ora… in quel punto il limite è di cento». Tutto vero, gli investigatori hanno stabilito che Fochesato non ha commesso errori. «Eravamo appena entrati nella stazione, ho sentito uno strattone fortissimo, ho visto nello specchietto che il primo vagone era deragliato. Ho fermato il treno e sono sceso. Ho capito subito che la situazione era gravissima, c’era quel maledetto gas che usciva dalla cisterna e ci veniva tutto intorno. Allora con Andrea siamo andati a chiedere aiuto, abbiamo chiamato il centro smistamento di Pisa e i vigili del fuoco».

Fochesato, senza neanche accorgersene, parla più veloce, come se gli mancasse ancora il fiato per quella corsa. Come se fosse sempre lì, sui binari di Viareggio. «Stavamo con il gas intorno, come su una bomba, il cuore mi batteva a mille». All’improvviso si ferma, quasi che aspettasse di nuovo l’esplosione. Fochesato previene la domanda: «No, non mi sento un eroe. Abbiamo fatto solo il nostro dovere. Il vero eroe è il capostazione, Carmine Magliacano che ha tolto la corrente e si è messo a correre sui binari per fermare i treni», ci tiene a chiarire. Di nuovo si fa silenzioso, la mente lo porta altrove: «Rivedo un uomo, un volontario della Croce Verde che correva a soccorrere la gente ed è stato travolto dall’esplosione».

I giorni e le notti di Roberto adesso sono segnati dal ritmo dei passi nel corridoio di casa, dall’appuntamento con i notiziari. Dalla luce che si accende e si spegne. Ogni tanto un passaggio in stazione, per parlare con i colleghi e sentirsi ancora dei loro. Accanto ha la moglie, la prima persona cui ha pensato mentre le fiamme erano alte cento metri: «Le ho telefonato, non ti preoccupare, le ho detto, sto bene, credimi, anche se in tv vedrai cose tremende». Moglie e figlia ora non lo lasciano solo un momento, dopo che le fiamme lo hanno risparmiato cercano di proteggerlo da un altro nemico insidioso: «Sono fortunato a essere ancora al mondo». È vivo, ma gli incubi sono sempre pronti a raggiungerlo. Ma poi che cosa verrà? «Mi hanno dato trenta giorni di riposo. Ci aiuterà uno psicologo. Poi chissà, mi piacerebbe tornare a lavorare, il nostro è un lavoro duro, ma bellissimo. Portiamo centinaia di persone, treni grandi come palazzi. La gente non immagina nemmeno che grande difficoltà. E che responsabilità…».

Fonte la stampa
Etrusco
20venerdì 10 luglio 2009 10:58

Dal racconto di questo macchinista si capisce che questa tragedia poteva essere di dimensioni ancor più grandi se il personale delle ferrovie non ci avessero messo del loro.

A questo punto non sarà meglio che lo Stato intervenga almeno a mettere in sicurezza queste infrastrutture,
prima di procedere con la costruzione delle Grandi Opere?
Tra l'altro che senso avrebbe far sfrecciare un treno merci sul Ponte di Messina se ad ogni passaggio si può rischiare la catastrofe?
Etrusco
20mercoledì 1 febbraio 2017 11:04
Ma come è possibile autorizzare il passaggio di treni merci tanto pericolosi, con convogli fatiscenti e carichi di cisterne di gas altamente infiammabile?



Poi li fanno passare dentro la città, sapeno che a pochi metri dai binari ci sono civili abitazioni con gente che dentro ci vive
e non predispongono nemmeno adeguate barriere di protezione?

Mi dispiace, ma questa tragedia si poteva e si doveva evitare.
Arcanna Jones
20mercoledì 1 febbraio 2017 11:32
Per fortuna ieri, dopo quasi 8 anni di processo, siamo arrivati alla sentenza di 1 grado, sono stati condannati al carcere 23 manager e alti dirigenti: 7 anni a Mauro Moretti, 7 anni e 6 mesi a Michele Mario Elia, al'epoca rispettivamente amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e di Rfi.



Michele Mauro Elia AD RFI , Mauro Moretti AD FS Italiane, Luigi Corradi AD Bombardier e Vincenzo Soprano AD Trenitalia
Etrusco
10mercoledì 1 febbraio 2017 11:53
Rassegna stampa di mercoledì 1 Febbraio 2017:


Il Tirreno:

Strage di Viareggio, Finmeccanica conferma Moretti dopo la sentenza

La legge consente che l'amministratore delegato mantenga l'incarico. Poche ore dopo la lettura delle sentenza arriva la nota di Leonardo: "L'ingegnere è confermato". La senatrice Granaiola chiede comunque le dimissioni


Daniele Rombi, madre di una delle 32 vittime della strage, e Mauro Moretti a Genova nel 2011


La Stampa:

Strage di Viareggio, 7 anni a Moretti
Colpevole anche Elia, ex n.1 di Rfi. In totale 23 condanne e 7 assolti. Familiari in lacrime: temiamo che l’appello riduca le pene


Avvenire


Il Fatto Quotidiano:

Viareggio e le altre stragi. “Condanne non cambiano il sistema. C’è protezione a livello politico, servono i danni punitivi”

pliskiss
00mercoledì 1 febbraio 2017 13:30
Fin-Meccanica Leonardo ieri ha perso il 3% in borsa [SM=x44452]
raggio di luna78
00mercoledì 1 febbraio 2017 15:50
Re:
pliskiss, 01/02/2017 13.30:

Fin-Meccanica Leonardo ieri ha perso il 3% in borsa [SM=x44452]




Probabilmente perchè pensavano che Moretti, per la condanna e per il danno d'immagine, fosse costretto alle dimissioni, ma secondo me arriva fino alla scadenza del mandato, ci mancano due mesi...
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