8 novembre 2007
Palestina, strage di civili a Beit Hanoun.
Un «tragico incidente» per Olmert
Medio Oriente. Strage a Gaza: 26 morti. Israele sotto accusa
RaiNews24
Strage a Gaza, Israele sotto accusa
La Stampa
Israele – L’esercito bombarda all’alba: famiglie palestinesi ...
La Gazzetta del Mezzogiorno
Gaza, Israele uccide 18 civili in un attacco
Reuters
TEL AVIV - Da almeno sei giorni i tank dell’Esercito israeliano erano impegnati a Beit Hanoun, nel Nord della striscia di Gaza, nell’
operazione "nuvole d’autunno" per impedire gli attacchi dei missili Qassam contro Israele. C’erano già stati morti e feriti tra i miliziani ma tutto rientrava nella logica dello scontro tra fazioni armate.
All’alba di questa mattina, (erano le 5, 6 in Italia) da quegli stessi tank sono partiti i colpi di cannone che hanno centrato e abbattuto, a Beit Hanoun, l’abitazione della famiglia Atamne, tredici persone in tutto. Un fiume di civili si è riversato per strada e qui, secondo le fonti palestinesi, si sarebbe compiuto il vero massacro perché altri colpi avrebbero raggiunto i luoghi abitati uccidendo complessivamente 18 civili tra i quali quattro bambini e quattro donne. In sei anni di Intifada si tratta di uno degli incidenti più gravi con il più alto numero di vittime da quattro anni. Poco prima in Cisgiordania, vicino a Jenin altri cinque palestinesi, tre miliziani e due civili erano stati uccisi. Tra di loro anche Taher Abahema, leader locale delle Brigate dei martiri di Al Aqsa. Insomma lo stesso scenario della famiglia di nove persone uccisa sulla spiaggia di Gaza a giugno e della strage di Caana in Libano.
Rammarico per il "tragico incidente" è stato espresso subito dal Governo israeliano, dal premier Ehud Olmert, dal ministro degli Esteri, Tzipi Livni e dal ministro della Difesa, Amir Peretz. Tutti hanno annunciato l’invio di aiuti umanitari in soccorso della popolazione civile colpita. Peretz ha anche promesso l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto. Fonti militari isrealiane hanno confermato l’attacco ma sostenendo che i carri armati avevano aperto il fuoco contro un’area disabitata a un chilometro da Beit Hanoun per impedire il lancio dei missili Qassam e che l’esercito proseguirà comunque le operazioni a Gaza.
Reazioni immediate da parte palestinese. Secondo il presidente dell’Anp, Abu Mazen «con questo massacro orribile e barbaro Israele ha distrutto tutte le possibilità di pace». Hamas e Fatah hanno annunciato la ripresa degli attentati suicidi in Israele provocando un immediato allarme su tutto il territorio israeliano con misure di protezione in difesa degli obiettivi più esposti. Il primo ministro di Hamas, il radicale Ismail Haniyeh, ha sollecitato una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Durissimo il commento del portavoce di Hamas, Ghazi Hamid, secondo il quale «Israele è una bestia che non da alcun valore alla vita umana; è un cancro che deve essere estirpato dalla faccia della terra». L’inviato dell’Onu per il Medio Oriente, Alvaro de Soto, ha condannato il bombardamento e deplorato la nuova spirale di violenza nei territori così come l’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Ue, Javier Solana.
Sul fronte italiano il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha definito «inaccettabile» questa spirale di violenza ed è tornato a sollecitare un’iniziativa internazionale che porti alla creazione di una Forza multinazionale per Gaza. Il ministro del Commercio internazionale e degli Affari europei, Emma Bonino, in queste ore a Tel Aviv per partecipare a due conferenze economiche, ha incontrato il vicepremier Shimon Peres, il ministro degli esteri Tzipi Livni e il vicepremier e ministro del Commercio estero Eliyahu Yashai leader del partito ultraortodosso Shas. Dai colloqui la Bonino ha tratto la convinzione che occorra «interrompere quanto prima la spirale di violenza» che sta incendiando i territori. «Quando si prendono certe decisioni militari - ha detto la Bonino alla Livni - bisogna anche mettere nel conto gli effetti politici che si provocano alzando il livello dello scontro».
Il ministro Bonino ha confermato che l’Italia è pronta ad appoggiare tutte le iniziative che promuovano la stabilizzazione economica e sociale del Medio Oriente.
Fonte: Il Sole 24 Ore
dall'inviato Gerardo Pelosi
Altre fonti:
Una replica in Palestina della guerra contro il Libano?
Strage a Gaza, Hamas minaccia vendetta.
Israele sotto accusa
Abu Mazen: "E' un giorno nero"
Gaza, 8 novembre 2006
E' stata una giornata di sangue nei territori palestinesi, interessati dalle operazioni di sicurezza delle truppe israeliane.
Il bilancio complessivo in prima serata è di 26 morti.
L'episodio più grave è avvenuto a Beit Hanun, una comunità situata nella parte settentrionale della striscia di Gaza:
prima dell'alba alcune case sono state colpite dalle granate israeliane.
Le vittime, sorprese nel sonno, sono state 18, tra cui 8 bambini e 3 donne.
Sotto il fuoco dei soldati israeliani prima dell'alba sono caduti anche cinque miliziani in Cisgiordania.
Hamas minaccia il ritorno a attentati suicidi
Durissima la reazione di Hamas, che ha minacciato il ritorno a attentati suicidi, alla strage di Beit Hanun.
Lo stato d'Israele deve essere cancellato "faccia della terra , ha detto il portavoce dell'esecutivo, Ghazi Hamad. "E' un cancro - ha affermato - che deve essere estirpato". Il leader supremo di Hamas, Khaled Meshaal, che vive in esilio a Damasco, ha avvertito che il suo movimento risponderà con le armi. Durante una conferenza stampa ha asserito:
"I sionisti hanno superato tutto quello che fecero i nazisti negli anni 30 e '40".
Abu Mazen condanna il "silenzio internazionale"
Il presidente Abu Mazen ha condannato "il silenzio internazionale" sulla strage.
"Questo - ha detto - è un giorno nero nella storia delle azioni di Israele contro il popolo palestinese".
Abu Mazen e il premier palestinese Ismail Haniyeh hanno interrotto le trattative
per la formazione di un nuovo esecutivo di unità nazionale
e hanno chiesto una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Olmert: "Rammarico"
Il premier israeliano Ehud Olmert ha espresso "rammarico" e ha offerto assistenza umanitaria ai feriti,
mentre il ministro della Difesa, Amir Peretz, ha ordinato un'inchiesta militare immediata sull'attacco.
Livni: "Tragedia"
A sua volta il ministro degli Esteri, signora Tzipi Livni, ha parlato di "tragedia".
"Sfortunatamente a volte accadono queste tragedie. Ci dispiace".
L'inviato speciale delle Nazioni Unite in Medio Oriente ha condannato il bombardamento israeliano e ha chiesto l'immediata cessazione delle operazioni militari israeliane.
Solana: "Si metta termine alle violenze"
Il rappresentante Ue per la Politica estera Javier Solana ha affermato che "è tempo che si metta termine al ciclo di violenze attuali che condanno nei temini più forti".
"Bisogna lasciare una chance al processo di riconciliazione tra palestinesi", ha fatto presente, e "bisogna sostenere il presidente Abbas nei suoi sforzi per formare un nuovo governo".
Anche il ministro degli Esteri Massimo
D'Alema ha condannato la strage.
La strage ha suscitato rabbia e dolore nel resto del mondo arabo.
L'ambasciata della Siria a Roma condanna in una nota "il feroce massacro" di Beit Hanun e "il terrorismo di stato commesso, (facendo appello) all'unità nazionale contro i crimini israeliani".
www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=65224