Istruzione: sciopero generale contro Riforma Gelmini - 30 ottobre

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CignoNero75
00martedì 30 settembre 2008 17:09
Bolzano: no al cinque in condotta

Nel 2009 gli studenti dell'Alto Adige non avranno sorprese. Contrariamente a quanto stabilito dal decreto Gelmini, che ha reintrodotto il voto in condotta e il maestro unico, la giunta provinciale ha infatti deciso di non applicare le contestate disposizioni nazionali. Come riporta La Stampa, dunque, con il cinque in condotta a Bolzano gli alunni più scalmanati non rischieranno di essere bocciati e i più piccoli avranno più maestri.


Per i 60mila ragazzi sudtirolesi iscritti alle elementari, medie e superiori, quest'anno quindi non cambierà nulla e il voto in condotta non farà media. "Un voto basso in condotta non è uno strumento utile a risolvere i problemi di comportamento. La bocciatura deve dipendere dal rendimento complessivo nelle diverse materie", ha spiegato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, critico con il ministro Gelmini.

Una posizione simile era già stata espressa ad agosto dal suo collega trentino, Lorenzo Dellai. "La scuola può essere autorevole basandosi sull'educazione, senza evocare per forza punizioni esemplari. E poi i metodi per punire i ragazzi più agitati ci sono già. Note sul registro e sospensioni", aveva dichiarato, anticipando la decisione della Provincia di Bolzano.

Nelle scuole altoatesine, del resto la disciplina non è un problema e negli ultimi anni non sono stati registrati episodi di bullismo degli di nota. "Viviamo in una realtà tranquilla rispetto al resto d'Italia - ha spiegato Durnwalder -. Questo è un altro motivo per il quale non abbiamo ritenuto necessario applicare una parte del decreto".

In relazione al maestro unico, in Alto Adige da subito hanno storto il naso, respingendo il decreto al mittente. "Abbiamo un'autonomia - ha dichiarato il governatore - che ci garantisce il trattamento giuridico ed economico degli insegnanti e quindi vogliamo continuare ad avere l'opzione dei team di maestri".

www.tgcom.mediaset.it
FerrariDaytona
00martedì 30 settembre 2008 18:39
ignobile perché a farlo è una provincia autonoma che grazie ai grandi trasferimenti può permettersi di dare contributi per i gerani sui balconi ai propri residenti.

ininfluente perché tanto lì la civiltà e il rispetto della legge sono la regola, non come in altre regioni
Colonnello Kilgore
00martedì 30 settembre 2008 18:42
Re:
FerrariDaytona, 30/09/2008 18.39:

ignobile perché a farlo è una provincia autonoma che grazie ai grandi trasferimenti può permettersi di dare contributi per i gerani sui balconi ai propri residenti.

ininfluente perché tanto lì la civiltà e il rispetto della legge sono la regola, non come in altre regioni




Può essere . Però sta cosa che le disposizioni nazionali vengano bellamente ignorate non è mica tanto corretta. Chi si credono di essere?[SM=x44467]
Avadoro
00martedì 30 settembre 2008 18:58
Re:
FerrariDaytona, 30/09/2008 18.39:

ignobile perché a farlo è una provincia autonoma che grazie ai grandi trasferimenti può permettersi di dare contributi per i gerani sui balconi ai propri residenti.

ininfluente perché tanto lì la civiltà e il rispetto della legge sono la regola, non come in altre regioni




Sarà, ma come fai notare anche tu nella riga precedente le Province Autonome di Trento e Bolzano fanno a gara con la Val d'Aosta a chi si mangia più risorse pubbiche con la scusa dello Statuto Speciale.
Senza contare che oltre alle due Province Autonome c'è pure la Regione Trentino Alto Adige, che pur avendo potere decisionale pari a zero (essendo composta da due province autonome) è naturalmente il solito carrozzone con una sede sfarzosa e centinaia di dipendenti (cfr. il libro Lo spreco di Gian Antonio Stella).
Con la pancia piena (di risorse improprie e sottratte al resto delle Regioni) forse le regole si rispettano facendo meno capricci
FerrariDaytona
00martedì 30 settembre 2008 19:01
Re: Re:

Avadoro, 30/09/2008 18.58:




Sarà, ma come fai notare anche tu nella riga precedente le Province Autonome di Trento e Bolzano fanno a gara con la Val d'Aosta a chi si mangia più risorse pubbiche con la scusa dello Statuto Speciale.
Senza contare che oltre alle due Province Autonome c'è pure la Regione Trentino Alto Adige, che pur avendo potere decisionale pari a zero (essendo composta da due province autonome) è naturalmente il solito carrozzone con una sede sfarzosa e centinaia di dipendenti (cfr. il libro Lo spreco di Gian Antonio Stella).
Con la pancia piena (di risorse improprie e sottratte al resto delle Regioni) forse le regole si rispettano facendo meno capricci



e la Sicilia non la nomini? In fatto di sperperi è fra le prime!

hai ragione, con la pancia piena si sta buoni, ma per quanto sia contrario al mantenimento dello statuto speciale (era una cosa decisa nel 1946 sulla base delle condizioni di allora, chiaramente diverse oggi...Anche perché simili statuti violano il diritto di uguaglianza dei cittadini) credo che gli altoatesini amino e rispettino magggiormente il proprio territorio, in modo da preservarlo e renderlo presentabile, a differenza di altre regioni.

E' solo una questione di cultura e educazione della gente, di civiltà.


Avadoro
00martedì 30 settembre 2008 19:19
Re: Re: Re:
FerrariDaytona, 30/09/2008 19.01:




e la Sicilia non la nomini? In fatto di sperperi è fra le prime!







Sicuramente, anche se forse della Sicilia, a causa dei suoi bizzarri governatori (per usare un eufemismo), se ne parla un po' di più (anche se mai quanto meriterebbe la portata degli sperperi che si perpetrano a Palazzo dei Normanni)...delle belle addormentate tra i monti invece non ne parla mai nessuno.
domizio@
00martedì 30 settembre 2008 21:16
Alles in ordnung !
domizio@
00martedì 30 settembre 2008 21:33
Re:
FerrariDaytona, 30/09/2008 18.39:

ignobile perché a farlo è una provincia autonoma che grazie ai grandi trasferimenti può permettersi di dare contributi per i gerani sui balconi ai propri residenti.

ininfluente perché tanto lì la civiltà e il rispetto della legge sono la regola, non come in altre regioni




Ja! Typisch Sudtirolerisch Schuler sagt : "Ordnung ist das halbe Leben!","Lehrer befehl, wir folgen!","Am Ende stehet der Sieg!"...
enricomolinaro
00martedì 30 settembre 2008 22:00

Nikki72
00martedì 30 settembre 2008 23:16
Re: Alles in ordnung !
domizio@, 30/09/2008 21.16:










ma dove l'hai trovata?? [SM=x44457] [SM=x44457]


domizio@
00mercoledì 1 ottobre 2008 00:05
[SM=x44460]
domizio@
00mercoledì 1 ottobre 2008 00:56
Irrogazione dei voti in condotta in una tipica scuola superiore del Sud-Tirolo/Alto Adige.
domizio@
00mercoledì 1 ottobre 2008 01:14
Riunione del corpo docente di una tipica scuola superiore del Sud-Tirolo/Alto Adige. I docenti indossano i tipici abiti della tradizione.
domizio@
00mercoledì 1 ottobre 2008 01:28
L'assessore alla Pubblica Istruzione della provincia autonoma di BZ che ha difeso le specificità educative della scuola sud-tirolese.
radcla
00mercoledì 1 ottobre 2008 01:47
Re: Re: Re:
FerrariDaytona, 30/09/2008 19.01:




e la Sicilia non la nomini? In fatto di sperperi è fra le prime!

hai ragione, con la pancia piena si sta buoni, ma per quanto sia contrario al mantenimento dello statuto speciale (era una cosa decisa nel 1946 sulla base delle condizioni di allora, chiaramente diverse oggi...Anche perché simili statuti violano il diritto di uguaglianza dei cittadini) credo che gli altoatesini amino e rispettino magggiormente il proprio territorio, in modo da preservarlo e renderlo presentabile, a differenza di altre regioni.

E' solo una questione di cultura e educazione della gente, di civiltà.





E' vero che oggi sia anacronistico lo statuto speciale per alcune regioni o provincie autonome (ma credo sia da mantenere per alcune ZONE), è anche vero che taluni che ne hanno beneficiato finora abbiano la pancia piena, ma spesso è proprio la loro pancia piena la causa della pancia vuota che c'è altrove.
Si dia la stessa possibilità di sviluppo economico di cui gode la zona a nord del Po, anche alla parte della penisola che è a sud del Po, e poi ne riparliamo.
Al sud, prevalentemente, la gente cerca di avere il pane in tavola alla sera, e non sempre vi riesce. Con tali preoccupazioni primarie, possono anche pensare al rispetto del territorio?
Occorre metterle in condizione di poterlo fare .... certo però che le colpe le hanno anche loro, almeno finché continueranno a preferire l'antistato (mafie varie) allo Stato.
Ma ribellarsi alla criminalità non è facile.
FerrariDaytona
00mercoledì 1 ottobre 2008 03:21
Re: Re: Re: Re:
radcla, 01/10/2008 1.47:



E' vero che oggi sia anacronistico lo statuto speciale per alcune regioni o provincie autonome (ma credo sia da mantenere per alcune ZONE), è anche vero che taluni che ne hanno beneficiato finora abbiano la pancia piena, ma spesso è proprio la loro pancia piena la causa della pancia vuota che c'è altrove.
Si dia la stessa possibilità di sviluppo economico di cui gode la zona a nord del Po, anche alla parte della penisola che è a sud del Po, e poi ne riparliamo.
Al sud, prevalentemente, la gente cerca di avere il pane in tavola alla sera, e non sempre vi riesce. Con tali preoccupazioni primarie, possono anche pensare al rispetto del territorio?
Occorre metterle in condizione di poterlo fare .... certo però che le colpe le hanno anche loro, almeno finché continueranno a preferire l'antistato (mafie varie) allo Stato.
Ma ribellarsi alla criminalità non è facile.



disapprovo questa mentalità che tu descrivi. Si può essere poveri, ma avere rispetto per il luogo in cui si vive; questo non ti renderà certo meno povero.
Sono stato nel Salento la scorsa settimana e sono rimasto sconvolto dal degrado che c'è attorno alle strade, immondizia (rifiuti piccoli, o al massimo sacchi modello spesa) gettati al bordo della strada. OVUNQUE, una distesa...
Questa è mancanza di amor proprio, di civiltà. Quanto alla possibilità che il Sud si sviluppi, ritengo sia giusto vedere quanti soldi sono stati inultimente sperperati finora prima di mandarne altri (vedi Campania, e Sicilia con il caso Catania).

ma questo è OT.


paperino73
00mercoledì 1 ottobre 2008 08:32
Aboliamo le regioni a statuto speciale.
Oppure rendiamole tutte così (che in fondo è la stessa cosa).

Poi ognuno gestisca la scuola (e tutto il resto) con una buone dose di autonomia.
Infine, ognuno risponda del proprio operato.
piperitapatty
00mercoledì 1 ottobre 2008 10:49
Re: Re: Re: Re: Re:
FerrariDaytona, 01/10/2008 3.21:



disapprovo questa mentalità che tu descrivi. Si può essere poveri, ma avere rispetto per il luogo in cui si vive; questo non ti renderà certo meno povero.
Sono stato nel Salento la scorsa settimana e sono rimasto sconvolto dal degrado che c'è attorno alle strade, immondizia (rifiuti piccoli, o al massimo sacchi modello spesa) gettati al bordo della strada. OVUNQUE, una distesa...
Questa è mancanza di amor proprio, di civiltà. Quanto alla possibilità che il Sud si sviluppi, ritengo sia giusto vedere quanti soldi sono stati inultimente sperperati finora prima di mandarne altri (vedi Campania, e Sicilia con il caso Catania).

ma questo è OT.






mi trovo d'accordo con il disaccordo nel "giustificare" questo tipo di mentalità. scusa rad, ma come già avevamo discusso da altre parti, quello che tu in sostanza proponi non è un aiuto al sud, ma l'assistenzialismo al sud. che è quello che attualmente c'è e non pare che stia dando molti frutti.
gettito di soldi ce n'è e le classifiche denaro arrivato/denaro restituito vedono le regioni del sud (fatta eccezione la val d'aosta che è una delle più sprecone, ma ha l'attenuante di essere piccola) tra i primi posti come sprecone.
il discorso della pagnotta comincia a diventare un pochino anacronistico, perchè a quasi 150 anni dall'unità d'italia siamo sempre punto e a capo e nessuno pare abbia voglia di rimboccarsi le maniche. anche perchè la mentalità pare più vittimistica che propositiva.

secondo te si esce dal tunnel gettando i soldi a pioggia senza sapere dove vanno a finire? è garanzia di buon utilizzo? non ti pare che se ogni regione si amministrasse il denaro e quando il rubinetto è chiuso è chiuso, forse ci si farebbe 2 conti in tasca?
il veneto era una delle regioni più povere fino agli anni 50. com'è che ora la provincia di vicenza esporta quanto la grecia?
scusa ma io credo che ci sia un discorso di volontà e di amor proprio che esula dagli aiuti statali.

detto questo trovo assurdo che ai giorni vi siano regioni a statuto speciale. nemmeno le zone sarebbero sensate. siamo in europa, siamo senza confini, le enclave linguistiche e culturali sono retaggio del passato. non hanno veramente alcun senso d'esistere [SM=x44466]
enricomolinaro
00mercoledì 1 ottobre 2008 16:29
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
piperitapatty, 01/10/2008 10.49:


le enclave linguistiche e culturali sono retaggio del passato. non hanno veramente alcun senso d'esistere [SM=x44466]



detto così, sembra un invito alla pulizia etnica [SM=x44466] [SM=x44452]


radcla
00mercoledì 1 ottobre 2008 16:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
piperitapatty, 01/10/2008 10.49:




mi trovo d'accordo con il disaccordo nel "giustificare" questo tipo di mentalità. scusa rad, ma come già avevamo discusso da altre parti, quello che tu in sostanza proponi non è un aiuto al sud, ma l'assistenzialismo al sud. che è quello che attualmente c'è e non pare che stia dando molti frutti.
gettito di soldi ce n'è e le classifiche denaro arrivato/denaro restituito vedono le regioni del sud (fatta eccezione la val d'aosta che è una delle più sprecone, ma ha l'attenuante di essere piccola) tra i primi posti come sprecone.
il discorso della pagnotta comincia a diventare un pochino anacronistico, perchè a quasi 150 anni dall'unità d'italia siamo sempre punto e a capo e nessuno pare abbia voglia di rimboccarsi le maniche. anche perchè la mentalità pare più vittimistica che propositiva.

secondo te si esce dal tunnel gettando i soldi a pioggia senza sapere dove vanno a finire? è garanzia di buon utilizzo? non ti pare che se ogni regione si amministrasse il denaro e quando il rubinetto è chiuso è chiuso, forse ci si farebbe 2 conti in tasca?
il veneto era una delle regioni più povere fino agli anni 50. com'è che ora la provincia di vicenza esporta quanto la grecia?
scusa ma io credo che ci sia un discorso di volontà e di amor proprio che esula dagli aiuti statali.

detto questo trovo assurdo che ai giorni vi siano regioni a statuto speciale. nemmeno le zone sarebbero sensate. siamo in europa, siamo senza confini, le enclave linguistiche e culturali sono retaggio del passato. non hanno veramente alcun senso d'esistere [SM=x44466]



No, io non penso all'assistenzialismo, che anzi aborrisco.
Ma ad una parità di oppportunità, questo sì!
Non c'è sviluppo senza trasporti, ad esempio.
L'ho già detto altre volte, quando i trasporti erano esclusivamente via mare, la culla della civiltà si trovava nel bacino del mediterraneo, tra sicilia, gracia, egitto ...
Ora i trasporti avvengono su gomme e su rotaia, per la maggior parte.
Ecco la rete autostradale italiana:


A me non sembra equa tra nord e sud ...

Quanto allo statuto speciale, io mi riferivo più che altro a zone o regioni, tipo Sardegna, che sono tagliate fuori dal continente e se non vanno aiutate in qualche modo a tenere allacciati i rapporti con gli altri, rischiano di restare escluse dal mondo.

Quanto alla voglia di lavorare, che sembra che non ce ne sia al sud, credo che gran parte della popolazione del nord sia di origini meridionali: tutta gente che è emigrata pur di lavorare. Se questa la chiami svogliatezza ...
Lasciando il sud così, il rischio che vada totalmente in mano alla criminalità è molto forte.
Etrusco
00giovedì 9 ottobre 2008 14:07
=saretta77=, 08/10/2008 13.09:

fosse solo la gelmini [SM=x44474]


ho scoperto da poco alcuni elementi della legge 133/08 chiaramente di agosto [SM=x44474]

apre la porta alla trasformazione delle università in fondazioni private [SM=x44463]




E' pericoloso depotenziare l'istruzione pubblica a favore di fondazioni private.... potrebbe avere risvolti spiacevoli ed imprevedibili... [SM=x44466]


Comunque le critiche degli studenti sembrano crescere sempre più contro la gestione di questo Ministero:



manifestazione nazionale a roma
Scuola, sciopero generale il 30 ottobre
Lo hanno deciso i sindacati di categoria per protestare contro i provvedimenti varati dal ministro Gelmini

NOTIZIE CORRELATE
SCHEDA: Tutte le novità del decreto Gelmini


MILANO - Lo sciopero generale della scuola
è fissato per giovedì 30 ottobre, con una manifestazione nazionale a Roma.

Lo hanno deciso i sindacati di categoria - Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda - dopo il tentativo di conciliazione al ministero dell'Istruzione (passaggio ineludibile nelle procedure previste dalla legge per la proclamazione dello sciopero), contro il decreto varato dal ministro Gelmini.
Approvato dalla Camera, è invece bocciato senza riserve dal mondo della scuola che si prepara a scendere in piazza rispondendo all'appello dei sindacati.
Un appuntamento che arriva dopo una marcia di avvicinamento cominciata già da settimane e costellata da sit-in davanti al ministero, iniziative spontanee di protesta, occupazioni, notti bianche, dal nord al sud della penisola.

09 ottobre 2008
Corriere della Sera
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