L'Inter cerca il nuovo assetto

POLTU QUATU (Sassari), 1 luglio 2003 - Moratti dalla Sardegna ha parlato del mercato nerazzurro lanciando alcuni messaggi chiari e altri più sibillini, tutti da interpretare. L'Inter forse non farà più le campagne acquisti faraoniche degli ultimi anni, ma ha le idee chiare su cosa serva per completare la rosa con cui Cuper non potrà più fallire e attende il momento giusto per affondare i colpi. La priorità riguarda gli esterni di centrocampo, ma non è vero, stando alle parole del presidente nerazzurro, che "bisogna vendere per poter acquistare. Bisogna vendere per non ritrovarsi con una rosa infinita e diversi giocatori che poi non trovino spazio". L'Inter insomma non è al verde (anche perché l'ultima Champions League ha portato nelle casse nerazzurre un bel gruzzolo di diversi milioni di euro), ma di certo non è disposta a farsi prendere per la gola. Regolate le numerose comproprietà - è stato riscattato il solo Semioli, che rientrerà nell'affare Luciano, mentre Adriano tornerà nerazzurro tra un anno -, chiuso il bilancio della stagione appena terminata senza scambi dell'ultima ora con il Milan, Lele Oriali e Marco Branca puntano a due giocatori di fascia e non mollano la pista Chivu, il 23enne jolly difensivo dell'Ajax che piace, ma è legato da una clausola di rescissione di 20,7 milioni di euro ai lancieri, non interessati a contropartite tecniche.

ESTERNI DI CENTROCAMPO - La trattativa con il Chievo per il brasiliano Luciano fu Eriberto si conclude in questi giorni, ma l'affare è già stato fatto. Si tratta soltanto di discutere i dettagli, l'operazione verrà formalizzata solo tra qualche giorno per ragioni legate al bilancio nerazzurro. Si va verso uno scambio di prestiti, con il giovane Semioli, la cui metà è stata appena riscattata dal Torino, che prenderà la strada di Verona. Messa a posto la fascia destra (ma il brasiliano può giocare anche a sinistra), si cercherà di portare a casa uno tra Robert Pires, 29enne francese, Fredrik Ljunberg, 26enne svedese, sempre dei Gunners, Andy Van der Meyde, 24enne dell'Ajax e Ryan Giggs, 29enne del Manchester United. Per arrivare a uno dei due fuoriclasse di Wenger si punta su uno scambio di giocatori, anche se i Gunners appaiono intenzionati a considerare esclusivamente contropartite economiche. Candidato ad essere inserito nella trattativa è Stephane Dalmat. Più facile che l'Arsenal lasci partire Ljunberg (con Wenger non lega molto) che Pires. Per Van der Meyde invece l'Ajax accetta solo contanti, tra gli otto e i nove milioni di euro. Quanto a Giggs "sulla sinistra è il numero uno - ha detto ieri Moratti -, ma credo che difficilmente Ferguson lo lasci partire, anche perché se n'è appena andato Beckham". Intanto si fa largo l'ipotesi Joaquin: il talento del Betis Siviglia è in rotta con la società spagnola per via del suo contratto, che gli garantisce uno stipendio troppo basso e lo vincola al club con una clausola rescissoria da 60 milioni di euro. Se le frizioni dovessero continuare, l'Inter è pronta a intervenire. Da non trascurare, infine, le piste che portano a Kily Gonzalez e Jankulovski, che pure l'Udinese non vorrebbe cedere.

CENTRALE DIFENSIVO - Se l'attacco sembra già a posto (sempre che Recoba e Ventola restino davvero), per la difesa si cerca sempre un rinforzo. Piacciono Chivu e Stam, ma per arrivarci la cessione di uno tra Cannavaro, Cordoba e Materazzi è d'obbligo. Sia perché allo stato attuale Cuper dispone di sei centrali (ci sono pure Adani, Gamarra, che piace allo Sporting Lisbona, e Sorondo) sia perché entrambi gli obiettivi costano parecchio. La Lazio, forte del recente aumento di capitale, non vuole cedere Stam, mentre per Chivu, con cui c'è già un accordo, l'Ajax vuole solo contanti e, come abbiamo visto, ne vuole parecchi. L'Inter prende tempo, sperando che gli olandesi abbassino le loro pretese (anche perché trattenere un giocatore che ha fatto capire di volersene andare è un bel rischio) o accettino di fare un maxisconto sul pacchetto Chivu-Van der Meyde.