Le Passioni Segrete dei nobili e dei gerarchi fascisti

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Etrusco
00giovedì 1 marzo 2007 21:55
“GIOCO PERVERSO” AI TEMPI DEL DUCE
- LE PASSIONI EROTICHE DEI GERARCHI CON ATTRICI E NOBILI. SAVOIA COMPRESI
- EDDA E IL PLAYBOY LANZA DI TRAVIA
– GALEAZZO CIANO E LA PRINCIPESSA ISABELLA COLONNA
- IL MINISTRO PAVOLINI E DORIS DURANTI E BENITO…



Dal libro di Italo Moscati sulla tragica vicenda di Valenti-Ferida, uno spaccato del legame tra potere e “star system” nel Ventennio. “A Edda Ciano, figlia di Mussolini e moglie di Galeazzo attribuiti «battaglioni di uomini», compresi numerosi ufficiali delle SS”… [01-03-2007]



Italo Moscati pubblica in questi giorni “Gioco Perverso”,
la tragica storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, da star del cinema dei “telefoni bianchi” a aguzzini al soldo dei nazifascisti.
Ma il libro è anche l’occasione per raccontare la storia tra il potere e il mondo dello spettacolo e del cinema in particolare. Le passioni del Duce e dei suoi più fedeli gerarchi con attrici e nobili.
Savoia compresi…


Tratto da “Gioco Perverso – La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, tra Cinecittà e guerra civile”, di Italo Moscati (Lindau)

(Il) Duce (…) sposata Donna Rachele che badava alla casa e ai figli, e pagato quindi lo scotto all'istituzione famigliare, amava e riamava. Negli anni '30 il Duce, liquidato il rapporto con la giornalista e critica d'arte Margherita Sarfatti, che lo aveva celebrato con la biografia Dux, s'impegnò sul fronte amoroso tanto quanto su quello della preparazione della guerra accanto a Hitler.

Il 24 aprile del 1932, sulla strada del mare verso Ostia, che egli stesso aveva fatto costruire, il Duce degli italiani sorpassò la vettura su cui viaggiavano Claretta Petacci con la sorella Myriam e la madre.
Claretta, figlia di un noto medico del Vaticano, quand'era ancora ragazzina aveva scritto appassionate lettere di devozione e di ammirazione al dittatore. La casualità dell'incontro folgorò Mussolini. Quando le due auto arrivarono a Ostia, fece segno alla scorta di lasciar avvicinare la bella signorina e l'ascoltò con molta attenzione. Claretta, che aveva giusto vent'anni, mentre Benito si avviava ai cinquanta, da quel momento ebbe pensieri e lacrime solo per lui.

Ma sposò, potenza dei romanzi, un ufficiale d'aviazione, Riccardo Federici, dal quale si separò dopo alcuni mesi e furibondi scontri in cui addirittura si ferì. Il Duce, che dopo l'incontro di Ostia le aveva telefonato convocandola a Palazzo Venezia per confermarle tutta la propria simpatia, colse l'attimo e si dichiarò, dopo aver fatto chiamare sua madre E averle chiesto il permesso di corteggiarla. A Palazzo Venezia ci fu una stanza sempre pronta ad accogliere nel tardo pomeriggio Claretta, dallo sguardo morbido e dal seno rigoglioso, che consolava il grande capo dai malumori e dalle delusioni del potere. Claretta fece di questo amore l'architrave della propria esistenza fino alla morte, avvenuta il 28 aprile del 1945 insieme al suo Ben: così aveva affettuosamente abbreviato il suo nome, così il Duce si firmava nei biglietti brevi e colmi di gentile passione che le indirizzava nei periodi di lontananza.
(Benito Mussolini)

L'Olimpo della politica dominato dal Duce era contiguo a quello del cinema.
Gli italiani guardavano all'uno e vedevano anche l'altro. Nessuno osava scriverlo sui giornali, ma il traffico fra i due mondi era intenso e turbolento. Bisognava proteggerlo dalle malignità e, soprattutto, coprirlo per non scatenare l'ira di mogli o mariti. Come in una commedia di Feydeau, i personaggi uscivano ed entravano nelle mille porte che conducevano in camere clandestine o portavano a discreti rifugi.

Myriam Petacci, sorella di Claretta, attrice dal 1941 con il nome d'arte di Myriam di San Servolo, si divertì a fare un elenco dei nomi più chiacchierati e in vista. Cominciò a ricordare che a Edda Ciano, figlia di Mussolini e moglie di Galeazzo – considerato a lungo dallo stesso Duce come il sua delfino – furono attribuiti «battaglioni di uomini», compresi numerosi ufficiali delle SS, biondi e seducenti, cresciuti in quei famosi istituti nati per produrre in serie bambini germanici di purissima razza ariana.

Edda avrebbe avuto un figlio dal playboy Raimondo Lanza di Trabia, che era ambito da Susanna Agnelli e da attrici come Mariella Lotti. Galeazzo era soprannominato dalla stessa Edda, che non ne ignorava le scappatelle, il «gallo» del salotto Colonna, poiché aveva un affaire con la principessa Isabella Colonna. La popolare cantante-attrice Milly era considerata una delle amanti del principe Umberto di Savoia. Il quale peraltro era accusato in gran segreto di avere inclinazioni particolari verso Luchino Visconti.

Il generale Badoglio, futuro capo del governo dopo la caduta di Mussolini, il 25 luglio del 1943, aveva stretto un'affettuosa amicizia con la regina di uno dei salotti più chic di Roma. Ettore Muti, comandante delle più feroci squadre fasciste, preferiva le soubrette che poi si davano al cinema. Alessandro Pavolini, fedele a Mussolini fino all'ultimo, ministro della Cultura Popolare e fratello dello sceneggiatore Corrado, si era legato a Doris Duranti. Achille Starace, il gerarca che impose l'uso del voi, era perduto dietro la voce, e non solo, della cantante-attrice Nanda Primavera. Il generale Giacomo Carboni, altro potente del regime che passò con Badoglio, impazziva per Clara Calamai. Un giardino delle delizie, insomma. Con le sue rivelazioni e i suoi agguati.
(Claretta Petacci)

Boratto, l'autista del Duce, padre dell'attrice Caterina Boratto, dichiarò di aver assistito a una scena d'amore fra un Ben stanco di Claretta e la principessa Maria José, moglie di Umberto, la quale aveva da poco chiuso un flirt con Italo Balbo, il trasvolatore transoceanico.
Pare che Claretta si fosse introdotta con Myriam nella tenuta di Castel Fusano per verificare se Ben avesse davvero una relazione con la principessa, ma che quanto vide fu solo una donna nuda stesa al sole alla quale il Duce, sopraggiungendo, intimò di vestirsi in fretta e di andarsene.

La stessa Myriam ebbe modo di accertare, in maniera non meglio precisata, che, malgrado i pettegolezzi, Alida Valli non ebbe assolutamente mai una storia con il Duce che, a detta di tutti, era un autentico rullo compressore. Possente e comprensivo. Peccava e sapeva perdonare.
Quando gli dissero di Pavolini e della Duranti, infastidito dallo starnazzare maligno dei suoi cortigiani, volle rendersi personalmente conto di come stavano le cose. Si fece proiettare “Carmela” (1942, Flavio Calzavara), un film in cui la Duranti mostrava il seno: al termine della pellicola strinse la mano a Pavolini e gli confidò di capirlo. Tutto era nato dall'enorme clamore suscitato dall'improvvisa irruzione del ministro in casa della Duranti, dove ebbe la sgradevole sorpresa di trovarla in compagnia dell'attore Andrea Checchi. Questi, senza manifestare una particolare agitazione, era sgusciato nudo fuori dal letto e se n'era andato, non prima di aver fatto il regolamentare saluto romano. Vero, non vero? Il Duce colse l'occasione per intervenire.
(Benito Mussolini con Adolf Hitler)

Pavolini, il più intellettuale e serio dei suoi collaboratori, dopo il nullaosta del suo amato superiore non ebbe più fastidi e seguitò a frequentare Doris, che gli fu fedele o almeno ebbe l'accortezza di evitargli saluti romani in circostanze analoghe. Gli stette vicina al punto da rischiare la vita, finché nel 1945 non riparò in Svizzera per poi emigrare in Sudamerica. Pavolini fu fucilato e appeso per i piedi, accanto a Mussolini e Claretta. A Piazzale Loreto un posto rimase vuoto. Non tutti gli dei dell'Olimpo tra cinema e politica conobbero il medesimo, tragico epilogo.

Un epilogo che, nelle frenesie private dell'Impero, nessuno avrebbe saputo o potuto immaginare. Lieto fine e felicità parevano far parte delle premure del regime, insieme ai treni popolari che portavano le famiglie degli operai e degli impiegati in vacanza, ai dopolavori e alle case del fascio, alle feste patriottiche, agli spensierati motivetti suonati dalle orchestre di Pippo Barzizza e Cinico Angelini, e cantati da Alberto Rabagliati.


Dagospia 01 Marzo 2007
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