Lo scandalo Bank of Ireland

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FerrariDaytona
00giovedì 13 ottobre 2011 18:06
fonte il SOle 24 ore Online
.S., risparmiatore veneto, aveva investito 15mila euro in obbligazioni emesse dalla Bank of Ireland. Tornato dalle vacanze estive, ha scoperto che i suoi 15mila euro erano diventati 15 centesimi di euro: i risparmi faticosamente accumulati non bastavano più neppure per comprare una caramella. F.R e altri tre facoltosi risparmiatori romani hanno avuto lo stesso shock al ritorno dalle vacanze: il milione di euro investito nei bond di Bank of Ireland si era trasformato, senza alcun preavviso, in 10 euro. Sono almeno 150-200 le famiglie italiane coinvolte nell'incredibile storia di Bank of Ireland.

L'istituto di credito la scorsa estate ha ristrutturato il debito obbligazionario. Ma siccome nessuno si è preso la briga di informare i risparmiatori italiani, questi si sono trovati, ignari, a subire il trattamento riservato a chi non aderiva alla ristrutturazione: ogni mille euro investiti in obbligazioni di Bank of Ireland sono stati trasformati in un centesimo di euro. Morale: con la benedizione della Commissione europea e con il sacrificio di ignari risparmiatori italiani, è stata salvata una delle più speculative banche irlandesi. Da un lato Dublino è stata aiutata con i soldi europei, e anche italiani, dall'altro Dublino si è presa dai risparmiatori un "piccolo" extra. Senza dirglielo.

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Il «Castello» di Kafka
La storia, che «Il Sole 24 Ore» è in grado di documentare, è degna dei migliori libri di Kafka. Bank of Ireland, in difficoltà per la crisi finanziaria, per tre volte è stata costretta a ristrutturare i suoi 18 prestiti obbligazionari subordinati. L'ultima ristrutturazione l'ha proposta agli investitori di tutto il mondo la scorsa estate. In pratica proponeva a chiunque possedesse una delle 18 obbligazioni subordinate, di scambiare – incassando una perdita – quei "vecchi" titoli con nuovi bond garantiti dallo Stato irlandese. La perdita c'era, ma chi accettava recuperava almeno parte dell'investimento. Ben peggiore era invece il trattamento previsto per chi decideva di non aderire: i loro bond sarebbero stati rimborsati quasi a zero. Ogni mille euro, come detto, sarebbe stato onorato con un solo misero centesimo di euro.

Ovvio che nessuno sano di mente avrebbe mai rifiutato l'offerta: meglio avere titoli nuovi, seppur penalizzanti, che un centesimo per ogni mille euro investito. Eppure, quando l'8 luglio scorso l'offerta di scambio si è chiusa, si è scoperto che tanti investitori non avevano aderito. Il gioco, a metà agosto, era fatto: Bank of Ireland ha rimborsato i bond rimasti in circolazione a un centesimo. Tra questi, tanti erano in mano ai risparmiatori italiani. Perché non hanno aderito all'offerta e sono rimasti ad attendere questo rimborso da fame? Per un motivo semplice e sconcertante: non sapevano nulla di questa operazione. «Il Sole 24 Ore» ha raccolto molte testimonianze, tutte uguali: «A me nessuno ha detto nulla», «Non lo sapevo», «La banca non mi ha informato». E non si tratta di alcuni istituti: la mancata informazione ha riguardato quasi tutte le banche italiane, con poche eccezioni.

Il muro dell'informazione
Come sia possibile è presto detto: Bank of Ireland ha giocato tra le maglie larghe della legislazione e le banche italiane hanno fatto come Ponzio Pilato. L'istituto irlandese non aveva veramente intenzione di coinvolgere i risparmiatori. Lo dimostrano due elementi. Uno: non ha chiesto l'autorizzazione alla Consob per pubblicare un prospetto italiano. Due: ha destinato l'offerta di scambio solo a chi possedesse obbligazioni per un importo superiore ai 50mila euro, aggirando la direttiva europea sui prospetti. Morale: Bank of Ireland non ha fatto alcun prospetto. Però, a modo suo, il suo dovere l'ha fatto: al «Sole 24 Ore» Brian Kealy, responsabile capital management dell'istituto irlandese, ha detto che tramite Clearstream (una delle maggiori casse di compensazione europee) sono stati avvertiti tutti gli obbligazionisti attraverso gli intermediari.

Insomma: non c'era un prospetto, ma alle banche italiane la comunicazione che Bank of Ireland avrebbe ristrutturato il debito è arrivata. Il problema è che le banche italiane, nella maggior parte dei casi, non hanno informato i clienti: secondo vari esperti forse non erano neppure obbligate a farlo – la questione è controversa –, essendo l'offerta indirizzata a chi possedesse più di 50mila euro di bond. Se avessero informato i risparmiatori, questi avrebbero potuto consorziarsi oppure vendere i bond sul mercato: ma dato che non l'hanno fatto, tante persone sono andate in vacanza ignare e tranquille. E, tornate dal mare, hanno avuto l'amara sorpresa. Anche la Consob si tira fuori: in effetti non le è mai arrivato nessun prospetto.

Ricapitoliamo, dunque. Bank of Ireland organizza una ristrutturazione del debito subordinato accettabile per chi aderisce alla sua offerta, ma capestro per chi non accetta: lo fa con l'Ok della Commissione europea. Poi comunica il tutto alle banche italiane, le quali decidono di stare zitte e di lavarsene le mani. I risparmiatori non ne sanno nulla, e dunque non aderiscono all'offerta. Morale: si trovano a pagare per il salvataggio di una delle più speculative banche irlandesi. Oggi sono aggrappati solo alle associazioni dei consumatori, come Adusbef e Aduc: quest'ultima – riferisce Giuseppe D'Orta di Aduc – ha già scritto alla Consob, sta per inviare una lettera di contestazione a Bank of Ireland e sta preparando i reclami alle banche. Qualcuno pensa anche alla class action.

FerrariDaytona
00giovedì 13 ottobre 2011 18:07
chi è che nel forum prendeva l'Irlanda come esempio da seguire?
Etrusco
00giovedì 13 ottobre 2011 18:19
Re:
FerrariDaytona, 13/10/2011 18.07:

chi è che nel forum prendeva l'Irlanda come esempio da seguire?




non ricordo, ma in che senso?

Come modello economico non so... per altri versi però c'è la Pippy che mi sembra esserne appassionata... o no? [SM=x44473]
Avadoro
00giovedì 13 ottobre 2011 18:22
Re:
FerrariDaytona, 13/10/2011 18.07:

chi è che nel forum prendeva l'Irlanda come esempio da seguire?




L'importante è che non la seguano le nostre banche...
Etrusco
00giovedì 13 ottobre 2011 19:56
Re: Re:
Avadoro, 13/10/2011 18.22:




L'importante è che non la seguano le nostre banche...




beh, Cesare Geronzi di danni ne ha fatti già troppi e le conseguenze le pagheremo ancora per chissà quanti anni! [SM=x44492]
fabius039
00giovedì 13 ottobre 2011 20:31
Re:
FerrariDaytona, 10/13/2011 6:07 PM:

chi è che nel forum prendeva l'Irlanda come esempio da seguire?



FerrariDaytona si riferisce a questa discussione http://ipercaforum.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9921827&p=1#last
che avevo aperto io circa un mese fa.

Ho solo riportato i giudizi positivi di tutti gli organi preposti sull'operato del governo irlandese. Non ho certo dati di prima mano per valutare.

Ma il giudizio su come l'Irlanda sta gestendo la sua crisi non necessariamente è globale ed indifferenziato, che qualche o molte organizzazioni si comportino in maniera "disinvolta" non stupisce certo nessuno.

Ma sgombriamo il campo da un possibile equivoco: la Bank of Ireland, nostante il nome, è solo una normale (o anormale..) banca commerciale, non è l'istituto finanziario del paese, che si chiama invece Central Bank of Ireland.

Che i suoi Bond al 13.375% fossero poco più che carta straccia si sapeva già da giugno Bank of Ireland investors suffer savage haircut
anzi il comunicato ufficiale è del 31 maggio Bank of Ireland Subordinate Bonds Campaign
e non mi meraviglierei di scoprire che qualcuno li ha piazzati ad ingenui investitori anche dopo tale data.

Comunque, fino a prova contraria, il governo irlandese continua ad incassare l'approvazione della Comunità Europea:

Ireland 'on right course' - Rehn
October 12, 2011



The Government is on the right course to restoring economic sustainability, but tough decisions must still be made, the EU Economic and Financial Affairs Commissioner Olli Rehn has told a banking conference in Dublin.

Fonte
FerrariDaytona
00venerdì 14 ottobre 2011 09:50
Re: Re:
Etrusco, 10/13/2011 6:19 PM:




non ricordo, ma in che senso?

Come modello economico non so... per altri versi però c'è la Pippy che mi sembra esserne appassionata... o no? [SM=x44473]




povera pippy... [SM=x44483]
ma non volevo criticare nesusno, solo un po' di sana provocazione [SM=g1470351]
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